Recensioni per
Il cavaliere di Valsgärde
di Old Fashioned
Questo capitolo è stato descritto tutto con una meravigliosa nota drammatica ed erotica per le quali non ti posso che fare moltissimi complimenti. Si è avvertita fin troppo bene l'ansia di Stuart, la tensione erotica nei confronti di Von Rohr e, ancora una volta, i sogni del Maggiore hanno fatto intendere cosa l'inglese pensasse veramente della sua condizione, di ciò che avrebbe voluto fare nei suoi sogni più brutali. Ma poi interviene Poynter che lo deride sorseggiando l'Old Fashioned - io la amo questa citazione - e lui è nudo di fronte a tutti gli uomini dello Squadron che...lo deridono. Questo Stuart non lo vuole. E soffre, soffre costantemente per Von Rohr. |
Eh, un brusco ritorno alla realtà per Stuart, davvero un brutto risveglio: il suo rivale, il suo obiettivo, il mito di mezzo mondo, osannato e venerato dalle fanciulle, divenuto leggenda tramgli uomini... non è altro che un gigantone ingenuo che fa l'imitazione di un pollo. Si è sentito malissimo, e benché non voglia ammetterlo vedere che il rispetto per il suo "non diciamo idolo ma quasi" è stato un colpo. |
Buondì ^^ |
Finalmente un dialogo passionale il giusto tra Von Rohr e Stuart. Stuart che è insieme sconvolto perché Poynter non torna - e io spero vivamente che non sia morto, magari ucciso proprio dal Cavaliere, oppure disperso in campo nemico - e perché a breve processeranno Rohr. Rohr che morirà accusato di essere il Cavaliere pur non essendolo, nonostante qualche ora prima tutti abbiano avuto la certezza che l'asso dei cieli non è affatto morto o prigioniero inglese, bensì ancora in circolazione pronto a farsi valere sui nemici del Reich. |
"Assurdo, te ne rendi conto? Von Rohr è un nemico. Un crauto, un nazista. Cosa credi che ci sia dentro gli aerei con cui ti scontri ogni giorno? Tanti piccoli von Rohr, ognuno con il suo bravo distintivo della Hitlerjugend sul petto, e ognuno pronto a farti secco se gliene dai l’occasione." |
Eeew. Quoque tu, brute. Amo il fatto che Stuart citi pure in latino. A lui non da fastidio e non pensa ci sia niente di male ad essere definito un romantico, e io amo che sia così. Lui è un romantico in fin dei conti, nel vero senso del termine. Però si sente sbagliato. |
Il Maggiore è diviso tra sentimenti e dovere, tra il fatto che Von Rohr è un ufficiale nemico, come si ricorda alla fine del capitolo, e quello che sta cominciando a provare per lui. Ricorda qualcosa che aveva fatto di tutto per soffocare, un avvenimento accaduto nel periodo in cui era ancora un cadetto, con un altro giovane con cui si era scambiato baci piuttosto casti e poesie. Stuart è davvero un romanticone, non c'è che dire! |
Von Rohr combinato come un imperatore romano mi ha fatto ridere. Amo l'humor inglese di Stuart <3 |
Guthrie ci lascia. Poynter annuncia la cosa e mi sento parecchio triste anche se non lo conoscevo. Mi sento compartecipe del dolore degli uomini dello Squadron, di tutti gli uomini. Sei stato bravo anche in questo, fai affezionare i lettori ai tuoi personaggi e alla fine i lettori vorrebbero quasi proteggerli. Stuart è un cuore d'oro comunque. E mi chiedo a che gioco stiano giocando i crucchi considerato che non mandano più in volo il Cavaliere Muller. Che fine ha fatto? Gli stanno forse costruendo un altro Messershmitt uguale identico a quello perduto da Von Rohr prima di mandarlo in volo di nuovo? Potrebbe darsi, ma fino a quando non ci sarà un effettivo PoV sul campo tedesco non ne saremo mai sicuri. Resto sintonizzata! |
Per prima cosa ho amato come ti sei messo dentro la narrazione con l'Old Fashioned di Poynter <3 E' stata un'infiltrazione davvero elegante, caro. |
Beh, ciò che desidera l'Intelligence è stato piuttosto dibattuto, ma era chiaro fin dal principio, anche perché era più che ovvio che Rohr, il tenente Rohr, non fosse il Cavaliere di Valsgarde ma un altro poveraccio che era capitato nel posto sbagliato al momento giusto per i ragazzi bellicosi dell'Intelligence. Un bel processo, fine dell'eroe, il finto Cavaliere muore ma nessuno saprà mai che è quello finto. |
Eccolo lì, Rohr che fa le bizze. Giustamente, direi anche io: come può immaginare che le torture non cominceranno presto e che Stuart non ha nessuna voglia di malmenarlo, ucciderlo, rinchiuderlo in qualche luogo orribile? |
Rohr non solo non collabora ma sembra proprio più ferito nell'orgoglio che nel fisico. Sono pronta a scommettere che si comporta così non tanto nemmeno per paura, quanto perché era convinto che avrebbe distrutto lo Squadron intero, e fatto fuori velivoli nemici in quattro e quattr'otto, magari cinque alla volta come fa il Cavaliere. Invece non è stato così, e questo è stato un duro colpo da digerire. Penso che ci metterà dei giorni prima di riuscire a fuoriuscire da questa nera depressione, quella di un giovane che ha visto i propri limiti - che poi per la maggior parte sono dettati innanzitutto dall'inesperienza, motivo per cui il maggiore non lo mandava a scorazzare nei cieli. |
No! Mi sento incredibilmente arguta e brava! Alla fine un po' ci avevo preso quando avevo detto - troppo presto, ammetto - che Rohr si sarebbe sostituito al Cavaliere nel suo aereo, fin troppo ansioso di farsi ammirare in prodezze e diventare il nuovo eroe-leggenda vivente di cruccolandia! |
Ma cosa non è successo in questo capitolo! Muller, io...spero che non sia morto, davvero. Cioè, di per sè la mia parte guastafeste e razionale mi dice "Dai, non può essere morto, in fin dei conti sei ancora all'ottavo capitolo e questa storia si intitola "Il Cavaliere di Valsgärde". Però ci sono rimasta male lo stesso, così come c'è rimasto male Stuart e si vedeva. Aveva immaginato di abbattere il Cavaliere in una maniera tutta diversa, una battaglia eroica alla Barone Rosso nei cieli, solo lui e l'altro e odia il fatto che non sarà così. |