La notte scivolava silenziosa sulla terra e, nel bosco, tutto taceva.
Dalla bruma emerse la figura maestosa di un cervo.
Chinò per un attimo la bella testa, scosse il morbido orecchio, prima di avanzare lentamente verso di lei.
Era come incontrare un vecchio amico, di cui per lungo tempo si erano perse le tracce.
Anche lei gli si avvicinò cauta, quasi incredula, finché non furono tanto vicini da potersi perdere l’uno nello sguardo dell’altro.
Gli occhi dell’animale erano pieni di consapevolezza, di un’emozione libera e selvaggia. Il suo respiro era regolare, profondo. Il fumo gli usciva dalle narici umide, perdendosi nella nebbia, assieme al suo.
Lì, nel profondo della foresta, divennero un cuore e un respiro e uno sguardo.
Poi lui sussurrò il suo nome.
“Cristina”
Perché una donna che sceglie di sacrificare sè stessa, è simile a un cervo.
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namary | Pubblicata: 01/04/14 | 01/04/14 Rating: Verde | Genere: Introspettivo, Malinconico, Sovrannaturale | Capitoli: | Completa
Note: Nessuna | Avvertimenti:
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