mai sottovalutare un giorno qualunque, soprattutto se è quello che detterà il tuo destino!
dedicata a: mia sorella Camilla, le mie amiche che mi hanno incoraggiata nel pubblicarla!
spero di avervi incuriositi! Buona lettura

Allora, salve. Questa è la mia prima fanfiction su doctor who. Spero che venga bene.
E' una fanfic incentrata sul 10 dottore, e sulla sua metacrisi...mi ha sempre colpito molto il suo carattere,
così tormentato. Umano (non smetterò mai di ripeterlo!!!!ahahhaha)tra. Comunque...la storia inizia dalla sua separazione con Rose. Doomsday. (Mi viene il magone.)
E poi si riparte con la sua rigenerazione ( epica, spettacolare....). Ho deciso di dare una possibilità in più a questo dottore, farlo esprimere in tutte le sue sfaccettature. e poi.....una sorpresa....non posso dirvela. Un bacio

“Non lo so… Forse paura?” quando pronunciò questa frase automaticamente voltò lentamente la testa verso il ragazzo che non smetteva di fissarla, ora però incontrando il suo sguardo.
“Mmm… Anche io sai…Non credere che tu sia l’unica, tutti noi abbiamo paura, stanno succedendo brutte cose, è normale avere un po’ di paura, ma non per questo non devi dormire.”

Erano tornati da pochi minuti.
Il rosso si era gettato sul divano davanti il camino acceso poco prima per godersi il calore mentre fuori nevicava, avrebbe continuato fino ad addormentarsi ma naturalmente "qualcuno" disturbò i suoi buoni propositi gridandogli dal corridoio.

Quando semplicemente senti il bisogno di parlare e sai che c'è solo una persona a cui puoi rivolgerti.

Riferimento spoiler alla 2x17
"Stefan abbandonò il bicchiere su uno scaffale della libreria, in compagnia di Stendhal e Stevenson e si avvicinò al fratello. Gli posò una mano sulla spalla, e si rammaricò di non poterlo abbracciare come avrebbe fatto quand’erano entrambi umani.
A quel tempo era tutto più facile, quando erano solo due ragazzi di una cittadina fuorimano, e non c’erano asti e rancori che si trascinavano da lustri a porre una barriera invisibile ma densa tra di loro, viscosa come qualche strana sostanza letale."

"Quelle parole riecheggiarono nella sua mente.
Parole che mai si sarebbe aspettato di sentire."
"Sono solo lettere, che unite assieme, danno forma a qualcosa che per gli umani è iniziato ad avere importanza, distinguendosi dal resto degli animali che popolavano la Terra."

«Ehi» disse ad un tratto Nyssa, riportandola alla realtà. «Che ti passa per la testa?»
Sara scrollò d’istinto le spalle. «Nulla. È solo che ogni tanto mi capita di ripensare all’anno di merda che ho passato sull’Amazo e su Lian Yu.»
[...]
«A volte vorrei solo che quel periodo della mia vita scomparisse» sussurrò, un velo di lacrime a bagnarle le ciglia. «A volte vorrei che tu mi avessi trovata prima.»

Sono sul treno di ritorno che mi riporterà, finalmente, a casa. Guardo fuori dal finestrino e le case sembrano allontanarsi ancora troppo lentamente, sento la mia Londra ancora lontana.

Levi non aveva mai pensato molto ai sogni.
La loro chiarezza era inquietante e si svegliava ogni volta in preda al panico e con delle immagini raccapriccianti impressi nella sua mente — immagini di mostri giganti che divoravano persone intere o le facevano a pezzi un arto dopo l’altro o di parti di corpi che giacevano insanguinate a terra. Rimaneva disteso sul letto a chiedersi che cosa potesse esserci che non andasse in lui per causare degli incubi così orribili, ma, nonostante tutto, si trattava solamente di sogni. Qualunque fosse l’origine, non aveva avuto alcun impatto sulla sua vita da sveglio e non aveva mai pensato troppo a loro.
Almeno fino a quando non incontrò Petra Ral alla cassa del supermercato."

[Halloween!Fic: Witch!NagixVampire!Rei]
"La sera del 31 Ottobre era sempre rimasto in casa, in camera sua a leggere un libro o a fare i calcoli, come ogni bravo e diligente studente avrebbe dovuto fare.
Invece l’Halloween dei suoi 16 anni si stava svolgendo i maniera piuttosto diversa dal solito e lui ancora si chiedeva il perché.
O meglio.
Il perché lo conosceva, eccome se lo conosceva. Si chiamava Nagisa il suo perché, il quale lo aveva praticamente tormentato pur di farlo partecipare a quell’assurda festicciola in maschera."

Non gli piace il mugolio che emette Marco, quando si china sulla sua branda comunicandogli che andrà a parlare con Shadis per farlo trasferire.
Non gli piace perché somiglia ad un Lasciami andare Jean, ripetuto più volte; che si quieta soltanto quando gli posa le labbra sulla fronte, in un saluto che spera -e lo spera tanto da trasformare la sua preghiera in supplica- non sia l'ultimo.
[Scritta per la Spring Break Bingo Challenge, gruppo Facebook Hurt/Comfort Italia]

La mia storia è ambientata subito dopo che Silas ha fatto la sua comparsa nel mondo dei vivi e Kol, nel presente di Caroline, nel nostro presente (oh santo cielo mi impiccio da sola e non avete ancora iniziato a leggere il capitolo) è già morto. Questa premessa mi è necessaria perché è proprio il minore dei fratelli Mikaelson il mio punto focale.
Bene, se non vi ho scoraggiato e volete proseguire nella lettura mi fa piacere, sennò pace, amore e fantasia.
Personaggi: KlausCaroline, Kol, Elijah, Rebekah Mikealson
Genere: Romantico, Avventura, Azione
Avvertimenti: Lemon, AU

E' canon fino alla 5 stagione. Kurt e Blaine non si sposano, ma si lasciano dopo il loro primo anno di vita insieme a New York. Ed è lì che si rivedono. Dieci anni dopo.
Un sorriso familiare, nella folla di un terrazzo in festa arrampicato all'ultimo piano di un palazzo newyorkese.
A pochi passi da lui, il ragazzo che aveva amato un tempo riempiva quella distanza decennale con la camminata leggera e sicura di un uomo che non conosceva ancora.
Blaine.

-Hermione, sei ancora in tempo per tornare indietro e fare la cosa giusta. -
Tic-tac, Tic-tac...”Tempo? Quale tempo? Non esiste il tempo.”
-E’ questa la cosa giusta Daphne! Io amo Draco Malfoy, lo sposerò e vivremo per sempre felici e contenti. -