Un breve e intenso tuffo nella mente di Kanata/Reiga, il capo dei "cattivi". Ambientato subito dopo il suo intervento per impedire a Cadenza di uccidere la luce del dio, un missing moment incentrato sulle sue riflessioni, i suoi sentimenti e soprattutto sulla sua esitazione a voler compiere quello che è il suo destino: uccidere Yuki.

Il mago deve aver commesso un errore, su questo non c’è più dubbio. E purtroppo non ha modo di farglielo notare, di chiedergli gentilmente di dare un’occhiata al suo cervello e di riparare il guasto, se di guasto si tratta; anche il Grande Mago di Oz è storia del passato, come la strada dorata, come la Strega dell’Ovest, come il Leone e il Boscaiolo, come Dorothy. Come tutto il resto.
Sulla natura di quell’errore non può avere alcuna certezza, ed è come se ciò lo rendesse di nuovo stupido.

George odia gli specchi.
Li odia perché vedendo il suo riflesso non può fare a meno di pensare quanto sia incompleto, adesso che lui se n'è andato.
George odia il silenzio, ma odia anche il rumore.
Detesta il silenzio perché non c'è niente che lo distrae e che gli impedisca di pensare a te, ma odia anche il rumore perché gli ricorda tutto il casino che facevate insieme.
E George, in ogni caso, si sente incompleto.

“Io ci sarò sempre per te”mormorò Chuck, e Blair tra le lacrime sorrise incerta, “Grazie” soffiò contro il suo petto, il ragazzo la strinse più forte, “Grazie di esserci Chuck”, ed entrambi sapevano che quelle parole valevano più di tutto.

Ci sono molte cose della vita di Louis che lui stesso non riesce a comprendere, nonostante i suoi vent’anni e la sua intelligenza (nella media).
Ma quello che probabilmente gli resterà incomprensibile per il resto della vita è il perchè Harry Styles, classe 1994, suo ragazzo da… oh, già più di otto mesi, abbia due adorabili orecchie da gatto nascoste in mezzo ai ricci e una lunga coda pelosa.
[Larry Stylinson♥] [Kitten!Harry]

Le incomprensioni sono quell'attrito, sono lì, dietro l'angolo pronte a fare lo sgambetto, e basta una parola storta, messa lì senza alcuna malizia, a far scattare il litigio.

"Incomprendersi"... quando il buio dentro di te è solo silenzio e quando non ci sono sogni a cui aggrapparti. La paura che blocca. La paralisi del terrore del vivere. Forse non siamo pronti a vedere il mondo. Forse non siamo pronti a conoscere noi stessi.

Rodolphus Lestrange, probabilmente il personaggio meno considerato dalla nostra amica Rowlings, da sempre il mio preferito.

Pensieri e parole.

Incomprensibile è la fuga di Deborah.
Incomprensibile è la scelta di Beatriz.
Incomprensibile è la bellezza di Jamaica.
Incomprensibile è il fastidio di Kriziana.
Incomprensibile è il pianto non avvenuto di Calum
Incomprensibile è l’autostima a terra di Michael.
Incomprensibile è la preferenza di Luke.
Incomprensibile è la gioia esagerata di Ashton.

Forse in fondo al cuore di Pierre c'è qualcosa di diverso dall'amore per il calcio, per la fama. Forse tutto quello che conosce non è altro che il mondo visto con gli occhi di una crisalide.
Durante il ritrovo del Paris St.Germain, avrà modo di conoscere una parte piuttosto controversa di sé, grazie al tipo poco raccomandabile che è Louis Napoleon.

Quando ti basta un sorriso e sembra tutto troppo facile. La stranezza di sentirsi bene, così bene, con così poco.
Una piccola introspezione, zuccherosa, su come mi sento.

PARTECIPA AL "At the opposite side contest" di Edvige.91
"I miei colleghi possono cavarsela senza di me."- fece spallucce.
"Non posso venire."
"Perché?"
"Perché sei praticamente uno sconosciuto, sono una ragazza sola e sono stanca, voglio tornare a casa."- rispose lei sospirando.
"La tua metro è passata ormai, ti conviene venire con me se non vuoi limitarti a mangiare quel panino. Fai come vuoi."- si voltò lasciandola sola, incamminandosi verso le scale per poi salirle.
ShikaIno♥ of course, with love! :3

E fu felice di constatare che almeno una cosa non era cambiata dopo la guerra.
Loro due.
Neville e Luna, che si trovavano senza neanche essersi cercati.
Questa storia partecipa al contest "sette colori" indetto da Erzsi su EFPForum

"Cosa credi di fare Harry? Non vedi la situazione? Io non posso farcela." Le lacrime rigavano il mio volto, ormai. Era la prima volta che mi vedeva piangere. Forse anche l'ultima.
"Cosa credo di fare?" mi sussurrò, sentivo il suo respiro caldo inebriarmi il volto. "Stare insieme a te, amarti. Ecco cosa credo di fare". Volevo essere sicura delle sue parole, con tutto il cuore. Ma non lo ero.