Recensioni per
Nessuno può Amarmi
di Shakana

Questa storia ha ottenuto 585 recensioni.
Positive : 584
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
22/05/16, ore 08:39

Siii che bel regalo. Ho letto il capitolo stanotte ma non sono riuscito a scrivere un commento dal sonno ed il mio primo pensiero è stato quello che appena svegliato ti avrei lasciato un messaggio.
Il capitolo mo è piaciuto moltissimo. Coinvolgimento emotivo alla grande, tu d'altronde sei molto brava a trasmetterli.
Certo ora anche Marco non scherza e la cosa si fa sempre più interessante. Non vedo propria l'ora di leggere cosa succederà tra Evan e Maya e diciamo Marco... sono curiosissimo.
Francesco

Recensore Master
31/03/16, ore 10:06

Ciao! In questo primo capitolo i due protagonisti e le loro personalità sono ben delineate: Maya sembra una ragazza allegra, non molto incline all'apparire, nonostante i vari incoraggiamenti delle amiche; sembra anche una ragazza di buona famiglia, nonostante l'etnia diversa, quella che si può dire una ragazza modello e di buon cuore - non per niente salva un povero cane abbandonato.
Evan, al contrario, sembra un ragazzo complesso e problematico, che ne ha viste e passate molte, e mi è piaciuto come hai descritto i suoi pensieri, dando alla lettura un tono più introspettivo rispetto alla prima parte.
Non ho riscontrato grossi errori grammaticali, forse dovresti giusto rivedere la punteggiatura, mettere qua e là qualche virgola in più nei discorsi, così da dare più respiro al lettore. La sintassi e lo stile sono buoni, pertinenti al contesto che stai descrivendo, ai personaggi.

Alla prossima,
V.

Recensore Master
29/03/16, ore 23:01

Ciao ~
Okay, prima ti dico quanto mi sei mancata, poi sparisco nel blu dipinto di blu, poi riappaio a casissimo e da un momento all’altro: ti farò impazzire prima o poi (?) me lo sento! Dunque inizio con il chiederti scusa per il ritardo di questa mia recensione, ci tenevo ad arrivare prima, ma ho dovuto fare delle cose e mi sono trovata bloccata *cof*
A ogni modo, però, trovo nuovamente piacevole la lettura e sono molto felice che il punto di vista – la mia famosa sorta di pagina di diario – sia quello di Evan. È un personaggio che mostra molto e che nasconde altrettanto, uno di quei personaggi che è difficile inquadrare del tutto e per più di un momento. Ma forse è per questo che non so dirti se mi piace o meno: a volte sì, a volte no. Incoerente, forse semplicemente confuso, ma senz’altro giovane. Perlomeno, cosa che non è da tutti, c’è la sua genuinità a renderlo vivido e non costruito. Si vede quanto sia combattuto, per certi versi lucido e irritato. Ma non è soltanto lui, è il mondo intero. Stare nella sua testa deve essere pericoloso almeno quanto stare nella mia – chissà! Troppi scheletri nell’armadio, troppi bocconi amari. Un po’ misantropo, un po’ pesce fuor d’acqua. Si vede che non è a proprio agio e lo dimostra anche a gesti. Oh, la gestualità è una cosa che adoro della tua storia, sai? Molti autori non danno importanza a certe minuzie, le sorvolano, ma la cinesica è importante per inquadrare un chicchessia – ed Evan non è da meno, ovviamente. Allo stesso tempo, però, mi trovo a concordare con lui: le esperienze fortificano. Nuotare in mezzo agli squali potrebbe renderti un piranha! Stesso dicasi di lui: carattere forte, apparentemente duro, e animo sensibile – perché sì: ne ha uno e si nota tra una riga e l’altra, tra un cicaleggio e un ripensamento.
Ho un debole per Enrico, sai? Forse devo avertelo già detto, ma chissà perché non riesco a fare a meno di pensarci. Quando l’ho visto la prima volta mi ha dato un po’ l’impressione di Evan – non per collegamento caratteriale, s’intende. Loro due sono molto uniti, sono una famiglia a sé: lontani dalla foto, lontani dalla maschera di Evan. Mi mettono i brividi quando sono vicini, sembrano due fratelli! ♥
Cito una parte che ritengo fondamentale di questo capitlo:
[…] E allora mi limito a fare quello in cui sono sempre stata brava a fare.
Allontanare le persone a cui voglio bene non permettendo a nessuno di poter entrare dentro la mia testa. […]
La cito perché penso che esprima parte del titolo, perché so che l’altra metà sta da qualche altra parte.
E non biasimo Maya per il suo atteggiamento, no. Benché sia sbagliato, benché abbia ferito qualcuno a lei tanto caro, è plausibile e verosimile. Alle volte ci difendiamo a parole, siamo pungenti: esseri umani dalla lingua biforcuta che hanno solo paura di soffrire più del dovuto, più del necessario – ancora.
Ma siamo esseri umani, siamo autodistruttivi, siamo bombe a orologeria che nascono e ticchettano senza rendersene conto. Maya non è diversa da noi e pertanto è più vera di tanti personaggi mai incontrati finora. Perché dico questo? Mi ricorda una persona che ho conosciuto, ecco. Le parole di Jack, il suo recriminare quel solo-sesso, quella mancanza di lucidità… Mi ricorda una persona che ho conosciuto e pertanto posso solo farti i complimenti. Maya è sempre più vera, i tuoi personaggi sono sempre più veri. Migliori a vista d’occhio e non so neppure se il tempo abbia o meno una qualche influenza. Magari è stata una svolta improvvisa, magari è la storia in sé che ti rende tanto precisa, ma sappi che hai tutta la mia stima per questo lavorone.
E quel Va tutto bene ripetuto mi mette i brividi. C’è un motivo, un vero e proprio motivo, ma non posso dirtelo qui – e sarebbe anche un enorme spoiler per chi segue una mia storia, lol (non per te, no, ma chissà che passi qualcuno). In sintesi: autoconvincersi nel nero più nero porta solo a impantanarsi più del dovuto.
Stesso discorso vale per Evan. E adesso, nella melma, riesco a figurarmelo stranamente meglio. Sarà che è un po’ il mio campo di battaglia, che si tratta di un terreno fertile. Ma ho trovato pertinenti e calzanti i pensieri riguardanti il mondo, il suo flusso, la giustizia ribaltata.
Poi è come tornare indietro, e quel Mi sei mancato mi ha fatto nuovamente rabbrividire. Mi ha portata all’inizio, al ricordo, all’infanzia lontana. Penso che l’altra metà del titolo, la parte ancora oscura di Evan, verrà svelata lentamente. E sarà più brillante di quanto chiunque possa immaginare, sì.
Ti faccio i miei complimenti per lo stile: scorrevolissimo, piacevole. Mi era davvero mancato, giuro!
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
28/03/16, ore 23:29

Ciao!
Finalmente riesco a leggere il tuo aggiornamento che, devo dire, si è fatto decisamente attendere! La narrazione parte subito con quella che può definirsi un'introspezione nella testa di Evan. Sicuramente sta passando un brutto periodo, è agitato, in quella che è una fascia d'età già abbastanza faticosa di suo, però si sa che nell'adolescenza si patiscono le peggiori sofferenza, ma a volte è perché non riusciamo a capire quello che ci accade e così via.
È chiaro che anche la madre di Evan stia attraversando un periodo di crisi, non dico che lui debba comprenderla, perché nella sua posizione è naturale che la veda malamente. Ma, c'è da dire che lei ha attraversato due abbandoni e che forse non è una donna così forte, da poter concentrarsi solo ed esclusivamente sui figli, magari lo farebbe se avesse qualcuno accanto a sé che la sostenesse.
Non sono proprio convinta di voler sapere cosa hanno fatto fare a Enrico. Capisco il senso d'appartenenza a un gruppo, ma non penso che si debba arrivare a chissà quale cosa per far parte di una banda a tutti i costi. Non so, forse ragiono così, perché io personalmente pur di non farmi guidare, di non fare cose assurde per il nulla, ho preferito essere emarginata. Probabilmente anche questo è sbagliato, ma dal momento che reputavo le persone che c'erano nella mia scuola abbastanza stupide, di conseguenza non mi sono mai abbassata a niente. D'altronde si sa che se qualcuno ti allontana è perché ha paura, perché ti reputa diverso o un bersaglio, qualcosa da annientare, quindi sostanzialmente non è che facendo le prove che richiedono che ti fanno sentire appartenente a qualcosa. Tanto se poi ti vogliono spazzare via, lo fanno.
Maya ha qualcosa che la logora dentro ed è evidente, probabilmente è il costante rifiuto della società e della scuola che la fa sentire così bisognosa di attenzioni altrui. Tra l'altro sono anche bisogni che si consumano in pochi minuti e le fanno solo che male, perché continuano a istaurare e a scavare quel vuoto che c'è nella sua anima. Sicuramente è una ragazza sensibile, questo è evidente, ma si sta facendo del male.
È evidente che sia autodistruttiva dato che non fa che allontanare le persone che le vogliono bene, solo perché crede che vicino a lei non può che farle del male. Non è così lo deve capire Maya! Alla fine le sue amiche sono amiche sue nel bene e nel male, ed effettivamente è una sua scelta che spetta a loro. Però secondo me Camilla ha fatto bene a risponderle a tono! Questo lo devo dire però, perché effettivamente non sono così diverse xD
Jack sembra avere delle rotelle nel cervello che funzionano! Un po' di sale in zucca!
Certo che Evan pensa che Maya sia stupida a essersi ubriaca, quando lui tiene in tasca l'eroina, sono rimasta un po' perplessa dalla coerenza dei suoi pensieri xD
Ora sono curiosa di vedere che succederà sperando che i due non facciano troppo gli stupidi!
Vorrei solo dirti che ho notato questa frase: " Prendo la sedia e la trascino fino vicino al posto di Tom" Non so se sia corretto o meno, ma siccome fino e vicino insieme non mi suonano molto bene, dato che l'ho pensato, mi è sembrato giusto dirtelo.
Alla prossima!

Recensore Veterano
28/03/16, ore 20:07

Eccomi qui, proprio come c'eravamo lasciati d'accordo, per lo scambio delle recensionI! ^.^
E' bello quando mi trovo a leggere e recensire una storia che l'autrice o l'autore ha lavorato in precedenza, insistendo tanto ed a lungo per rinnovarla e portarla agli altri.
Vuol dire che ci tiene particolarmente e quindi è, probabilmente, una storia assai curata.
Ma bando alle chiacchiere ed entriamo in questo "Nessuno può Amarmi".

La nostra storia comincia nell'agosto del 2004; l'anno in cui si lanciò una sonda alla volta di Mercurio per la prima volta dopo trent'anni, vi furono le Olimpiadi ad Atene (alle quasi ho assistito!). sono scoperti due pianeti fuori dal sistema solare e Schumaker vince il suo settimo titolo mondiale.
E noi, invece, iniziamo con una narrazione in prima persona tra due bambini, uno dei quali mi pare d'intendere sia innamorato dell'altra.
Costei, invece, è una friendzonatrice in erba! XD
Ma, scherzi messi da parte, devo ammettere che ho davvero molto apprezzato questo incipit perchè i dialoghi tra i due bambini, con queste continue ripetizioni, hanno qualcosa di veramente tanto onesto.
E' un po' come fanno per davvero, almeno alcuni, e ciò crea un bel realismo.
Quindi complimenti per i loro dialoghi! :)

La narrazione riprende nel settembre del 2014, quando la Scozia tenne un referendum per stabilire se doveva restare parte del Regno Unito e cominciarono a circolare le nuove, coloratissime banconote da dieci euro!
Incontriamo Camilla, che a pelle mi sembra una ragazza molto decisa e contemporanea tanto da non sapere cosa mettersi con un armadio 4x4 pieno, e questo espediente unito al dialogo ci porta a scoprire una cosa della nostra protagonista.
Ha un gusto per gli uomini che equivale quello che ha la sua amica per le frasi classiche da fata degli appuntamenti xD
Ma devo ammettere che questa scena mi ha divertito moltissimo. La dinamica è fresca, veloce, e la consumata tattica degli opposti viene supportata da del vero! Nel senso, ci vengono dati dei dettagli e delle risposte che effettivamente confermano quello che ha detto la protagonista, evitando il classico "siamo due cose diverse" di altre ficcine tutte uguali.
E questo, complimenti, l'ho apprezzato.

Sarah, ti approvo con viva forza per la tua passione verso i Queen.
Non perderla mai nel corso degli anni, mi raccomando.
Grazie ragazza, quella Sarah.
E' una cosa marginale, eh, ma il fatto che la storia sia ambientata a Genova me la rende ancora più...autentica, ecco. Ho due carissimi amici in quella città, miei lettori da anni, e con un po' d'immaginazione li posso sentire NON fare parte della storia ovviamente ma vivere nel suo stesso scenario sebbene altrove.
Niente, ci tenevo a dirlo.

Le tematiche razziali che affronti sono un tasto interessante. E' molto bella la domanda "perché lo fanno", che molto spesso viene ignorata in favore di un recente "perché NON lo fanno?" e di un risorgente "mah, io non ho visto niente."
E' bello che queste protagoniste chiamino questi atteggiamenti come ciò che sono: stronzate. 
Ma il fratello che si è tirato fuori...potrei dire che ha fatto bene ma ho come la sensazione che, dato quanto ci hai detto nella prefazione, questa nota tu non l'abbia messa a caso.
Ci saranno delle evoluzioni in merito, presumo.
Vedremo! ^.^

Evan, caro mio...ogni sigaretta è l'ultima sigaretta di Zeno.
Si dice che è l'ultima 50 minuti prima d'accenderne una nuova. Capisco bene, anche se la tua scelta in merito mi fa un po' inarcare le sopracciglia. Winston Blu?
Buone, ma leggerine...
Ed ecco che colleghi il personaggio di Evan a quello di Maya attraverso un cane. In un primo momento avevo pensato tu volessi incentrare la coda del pezzo unicamente sulla disperazione di Evan, tenendolo separato dagli altri personaggi, ed invece mi hai sorpreso collegandoli.
Non me l'aspettavo, in tutta onestà.

Il capitolo mi è piaciuto. Ha un buon ritmo, alternando momenti di riflessione a narrazione veloce ma non barocca, e questo l'apprezzo tanto perché non riesco a farlo xD
Sono intollerabilmente barocco, io xD
Invece lo stile che usi qui è rapido, non troppo veloce ma nemmeno pesante, e rende bene le azioni dei personaggi perché in un qualche modo s'intreccia a loro. Sono ragazzi e sono veloci, anche a costo del sembrare irruenti.
Però riesce ad avere dei momenti di riflessione, del tutto dignitosa, e nel pezzo viene trattato il razzismo con una buona chiave, come ho detto sopra.
Nel complesso è una bandierina verde meritatissima ed hai il mio interesse ^.^

A rileggerci presto! :)
 

Recensore Junior
28/03/16, ore 19:02

Ciao, eccomi qui!
Sono in modalità vitello grasso appena tornata dal pranzo di Pasquetta, e per tenermi sveglia ho deciso di buttarmi sulla tua storia, una bella tazza di caffè e il computer sulle gambe. L'ho divorata. Ha una trama davvero fantastica, è una delle classiche storie che leggerei seduta sul mio letto per ammazzare i pensieri. E' intrisa di un realismo assurdo, cioè ogni gesto mi sembra di vederlo davanti agli occhi. Vedendo poi gli attori che hai scelto per i protagonisti, non ti nascondo che mi luccicano gli occhi. Il mio passato ritorna prepotentemente, PIANGO.
Ad ogni modo, passo ad analizzare il capitolo.

Molto bella la scena del compleanno. E molto dolce il rapporto che Evan ha con Tom, tenerissimo quando gli domanda se stia tagliando la carne nel modo giusto. Mi è sembrato di leggere tutta la dolcezza e l'ingenuità di un bambino, in quegli occhi dolci, in quella domanda tenera. Poi sono riuscita ad immaginarmi la madre come una figa epica, una milfona che ha intorno fior fior di masculoni pronti a farle il filo. Bella, bella davvero!
Il personaggio di Maya mi piace molto. E' cinica e distaccata, come se non gliene fottesse niente della vita, come se andasse avanti per i fatti suoi e se ne fregasse altamente della gente che ha intorno. Anche se, devo ammettere, sono rimasta abbastanza stupita quando si è risentita sentendosi dare della "troia". Insomma, ha dimostrato di avere umanità, di essere reale anche lei. Di avere sentimenti come tutte noi. Ogni donna si offenderebbe di fronte ad un insulto del genere, soprattutto se ha una certa dignità. Mi dispiace molto che abbia litigato con Camilla, ma in un piccolo angolo della mente sono convinta che chiariranno. Prima o poi.

Bella la scena con Jack. Mi è sembrato il classico ragazzo rimasto scottato dalla sua storia con Maya. E' come se dopo quell'esperienza si senta quasi insoddisfatto, tuttavia non riesce ad approfittarsi di lei e approfitta del suo momento di sbornia per raccontarle il motivo della separazione. Ottimo momento, davvero ottimo. Aveva poca possibilità di replica, già si reggeva a malapena in piedi, quindi usare il sesso come il tramite che li ha allontanati, beh... oddio. Non avrei mai immaginato di sentire una tale spiegazione da un maschio. Tuttavia, è vero... andare a letto con una persona ubriaca ha i suoi contro. Doveva essere davvero saturo.

E poi, il parallelismo. Il parallelismo con cui sei riuscita ad unire i due... lui che prende la droga, e lo spacciatore che gliela indica. Beh, come non shippare questi due. Lui che la recupera a pezza da in mezzo alla strada, Camilla non può ospitarla, e lui la tiene con sè. E lui NON LA BACIA. Ammetto di essere rimasta un po' delusa dal mancato bacio, ma d'altro canto da lettrice devo ammettere di voler continuare a seguire gli sviluppi e godermi quello che accadrà.
Hai uno stile molto scorrevole, ricco di dettagli ma allo stesso tempo non pesante. Sono riuscita a seguire tutto nonostante abbia un cinghiale sullo stomaco, il che è tutto dire. E utilizzi la prima persona in una maniera così coinvolgente che, cioè... boh, brava davvero. Io in prima persona sono una frana assurda, ti invidio un sacco.
Penso che passerò nuovamente a leggerti, ti inserisco nelle seguite! Mi piace molto questa storia, davvero davvero complimentoni!
A presto!

Lady Capuleti

Recensore Master
28/03/16, ore 10:52

Prima di tutto sono felice che tu abbia postato. Non importa se passa del tempo, ma questo romanzo è cosi bello che vale la pena aspettare.
Questo brano rispecchia il mio stato d'animo... sono strafelice.
Beh, d'accordo che la situazione non è esattamente idilliaca. La vita di questi ragazzi è basata su disgrazie e disperazione. Sono ragazzi fragili che si lasciano andare lui nella droga e lei nell'alcool, solo cosi riescono a sopravvivere.
La cosa che mi fa soffrire che quello che scrivi è purtroppo reale, oggi è pieno di queste situazioni. Queste storie ne vengo continuamente a conoscenza.
Mi trovo dalla parte di Jack, non mi sarei mai approfittato di una ragazza ubriaca, neppure con il desiderio alle stelle.
Ed ora aspetto con ansia un prossimo capitolo, so aspettare, ne vale la pena.

Nuovo recensore
28/03/16, ore 02:19

Innanzitutto mi piace questa storia e continuerò a leggerla! ... ma la cosa buffa è che io testarda quale sono cambio nella mia mente i connotati dei personaggi... e mi sono accorta ora che il mio Evan è il tuo Enrico ahah ( amo Dylan )

Recensore Master
29/01/16, ore 10:53
Cap. 7:

Ciao.
È da un po' che non passo qui, tuttavia sono lieta di averlo fatto adesso poiché sapevo che prima o poi avrei dovuto leggere questa storia. Questo capitolo di storia, finalmente.
Mi aspettavo questo comportamento da parte di una ragazza spezzata. Da un lato non avrebbe voluto ma quella parte di sé era talmente messa a tacere dalla verità di volerlo fare, che si è lasciata andare. E così è capitato lo sporco.
Si è già resa conto dello sbaglio finché non ha chiamato la madre, un gesto disperato.
Un gesto che voleva dire tipo "ho sbagliato e per capirlo devo almeno chiamare mia mamma" e così lo ha fatto. Si è redenta, in quel modo.
Si sente sporca e violata anche se lo ha voluto lei, magari non propriamente ma è successo. Dopo il bacio con Evan, rendersi conto che oramai la sua figura pubblica è stata schiacciata da quelle voci stupide su di lei. Quindi la verità è a galla e lei è in trappola.
Evan da una parte che la bacia perché gli manca, ma troppo tardi. Maya è spezzata, troppo.
Poi c'è Marco, che io adoro perché in un certo senso voleva farle capire che lui ci sarebbe stato sempre, aiutandola con la boxe e starle vicino. Ci sarebbe stato anche se ormai la scuola sapeva tutto, magari è stata colpa degli amici suoi ma sotto sotto non si sarebbe mai avvicinato a lei se gli facesse schifo.
Persone come lui, se ci tengono alla fine lo dimostrano. Io lo so bene.
Quindi quella piccola vicinanza e aiuto, sono state quelle più intense per lui. Difatti non ha risposto nulla, vedendola arrabbiata perché magari sapeva che lei aveva ragione oppure non voleva vederla arrabbiata con lui ancora di più.
Marco potrebbe essere quello giusto, per lei infine. Io spero che accada qualcosa poiché Evan è troppo irraggiungibile. Troppo freddo, lontano e non sa mai cosa vuole, è uno di quelli che prima dice sí e poi no.
È mutato e non è più il ragazzino di un tempo, questo io l'ho capito da tempo. Mentre Marco è rabbioso, nervoso quasi sempre non appena accadono quelle cose ma sotto sotto si sfoga come fa Maya perché ha un carattere distruttivo. Io lo capisco.

Cosa altro dire?
Molto felice di essere passata, spero che tu aggiornerai tra poco.
Al prossimo.
Au revoir

Recensore Master
11/01/16, ore 20:38
Cap. 7:

Ciao!
Sono riuscita a leggere e recensire anche questo capitolo finalmente.
La lettura mi ha lasciato varie sensazioni e adesso mi sento parecchio destabilizzata, un po' triste anche, forse perché succedono davvero tante cose e tutte mosse da un profondo dolore.
Sapevo che a Marco Rinaldi, lei, gli piacesse, però è uno che mi dà fastidio quindi deve stare lontano da Maya! Come non mi è piaciuto il ragazzo che lei ha rimorchiato al bar, penso che l'unico aggettivo che posso usare per lui sia soltanto schifo. E non perché abbia consonuto un rapporto con una ragazza che apparentemente sembrava starci, ma è proprio il modo di approcciarsi e tutto il resto che mi hanno turbata. All'inizio mi sono chiesta il perché Maya stesse facendo una cosa del genere, poi mi sono risposta che forse voleva punirsi in qualche modo. Questa è stata una delle cose che più mi hanno lasciato sofferente, perché sapevo già come sarebbe finita e che lei si sarebbe sentita ancora più sporca, ancora più lacerata nello spirito.
Evan è il ragazzo mosso dalle azioni impulsive. Lo è perché è un ragazzo cresciuto da solo, nella solitudine e conosce solo il suo modo di comunicare. Si sente abbandonato, forse ancora immeritevole di qualsiasi affetto, per questo si comporta in maniera così "sbagliata" verso il mondo. Come Maya, ha una corazza che gli serve da scudo nel mondo, altrimenti crollerebbe.
Per quanto riguarda Camilla sono sempre molto felice di leggere di amiche come lei, di amicizie così profonde e sincere nei sentimenti come i suoi verso Maya ed entrambe verso la loro amica SaraH.
Brava, aspetto il prossimo aggiornamento.
Alla prossima!

Nuovo recensore
10/01/16, ore 17:47
Cap. 7:

Ciao Shakana! Finalmente riesco a postare la recensione a questo tuo magnifico (come quelli precedenti, del resto!) capitolo! Ti chiedo davvero scusa, ma purtroppo lo studio mi ha davvero letteralmente sommerso e non sarei riuscito a lasciare una recensione che, almeno spero, possa essere definita davvero tale! Allora, vediamo un po'...

Che tu sia bravissima a scrivere è chiaro a tutti coloro che abbiano mai avuto l'onore di leggere qualche tuo scritto o qualche tua storia; credo che la tua arma vincente - oltre ad un vasto bagaglio lessicale - sia soprattutto da ricercarsi nella capacità di creare personalità e psicologie perfettamente complesse e tremendamente (in senso positivissimo, ovviamente!) verosimili per i tuoi personaggi: mi piace come ne indaghi i pensieri, le paure, le debolezze, le speranze e i sentimenti; mi permetto di dire che i tuoi personaggi, Maya in particolare, sembrano configurarsi come persone in carne ed ossa, bucando così quel carattere bidimensionale che i personaggi di uno scritto spesso possiedono. I tuoi personaggi cadono, si rialzano e magari commettono ancora errori che li portano a cadere di nuovo, ma questo non toglie che continuino a modo loro (e secondo le sfaccettature dei loro diversi caratteri) a combattere e a vivere. Nel corso di questi capitoli ho rivalutato il personaggio di Evan, e non ti nascondo che gli eventi che hanno segnato la sua infanzia e adolescenza mi hanno decisamente toccato e anche colpito, ma fra i due protagonisti della storia la mia preferita rimane Maya. Maya, spesso così dura e scontrosa, ma in fondo davvero così fragile. Un'anima fragile che ha dovuto affrontare nel corso della sua vita esperienze dolorose e umilianti, esperienze che nessuno dovrebbe mai subire e vivere. Quel "Maya Kumar non giocava con le bambole" è un colpo molto duro: già negli scorsi capitoli si era intuito ovviamente che la ragazza portava sulle proprie spalle un dolore passato difficilmente dimenticabile, ma apprendere ora con chiarezza ciò che il suo patrigno le ha fatto da bambina risulta davvero configurarsi come un pugno che colpisce il lettore in pieno stomaco. E la freddezza e la cattiveria con cui alcuni coetanei della ragazza hanno appeso a scuola l'articolo narrante la vicenda di Maya è tremendamente cinico, ma purtroppo al contempo estremamente reale e verosimile con quanto potrebbe accadere oggigiorno in una scuola. Mi ha colpito notare come le reazioni della ragazza a questo rinnovato dolore siano cambiate nel corso del capitolo: all'inizio colpisce con forza il sacco da boxe, ricordando a se stessa che è una ragazza forte, ma alla fine finisce con il concedersi (anche in modo decisamente rude e crudo) ad un completo estraneo al fine di annebbiare per un momento la propria mente e dimenticare, anche se per un solo effimero momento, i demoni che la perseguitano. La scelta della ragazza è ovviamente discutibile, ma bisogna capire che era distrutta, in primis psicologicamente (e spesso le ferite psicologiche sono molto più difficili da sanare di quelle meramente fisiche). Ho apprezzato tantissimo anche la presenza rassicurante e fraterna di Camilla - davvero un'amica con la A maiuscola!
Evan... Mi è piaciuto molto leggere di come un ragazzo tormentato dai propri demoni possa essersi chiesto se e come egli avrebbe potuto aiutare una ragazza altrettanto insediata da demoni passati; come gli ha fatto presente Maya, difficilmente un ragazzino avrebbe potuto fare qualcosa per aiutare, ma ho trovato davvero molto "cavalleresco" questo suo gesto e pensiero; la scena del bacio, inoltre, mi è sembrata davvero spontanea ed elegante, frutto di una situazione che si è naturalmente e spontaneamente evoluta in tale direzione - è anche in situazioni simili che ho di nuovo la certezza che i tuoi personaggi abbiano un carattere e una vena realistica tali da dare l'impressione che siano loro stessi a tirare i fili delle proprie azioni, complice l'uso perfetto (e che pochi sanno usare magistralmente) della narrazione in prima persona singolare!

Davvero, sei bravissima! Sono davvero contento di aver avuto modo di seguire la tua storia fino a questo punto! Un fortissimo abbraccio - e a presto! ❤️

Matteo

Recensore Master
08/01/16, ore 20:06

Ciao!
Questo capitolo è stato davvero intenso forse anche più degli altri. Non lo avevo ancora finito che già pensavo a ciò che turbava Evan. Avevo già capito che forse era proprio l'odio verso un mondo che lo ha maltrattato, da un padre, che purtroppo non per colpa sua, lo aveva abbandonato troppo presto. Non penso che Evan sia così cattivo da privare alla madre di rifarsi una vita, vedendo poi come si è ridotta, ma un Evan sofferente sì, in fondo anche lui si è pentito di quello che ha fatto. Era abituato a suo padre e vicino a sua madre vedeva o lo stesso uomo o uno che lo ugualiasse. Però avrebbe preferito soltanto il suo papà, comprensibile da parte di un figlio.
Miguel poi mi sembra anche una brava persona e lo ha capito anche Evan, per questo adesso è ancora più pentito di ciò che ha fatto.
Il fratellino è molto docile <3
Maya, invece, sta passando davvero un periodaccio di certo non gli ci voleva quella cosa a scuola, fortuna che almeno adesso a casa ha un periodo sereno, Anna ha saputo conquistare la sua fiducia e rendere almeno la casa un luogo sicuro e accogliente.
Enrico è un ragazzo buono, ma decisamente sconsiderato, a lui l'adolescenza gli sta dando alla testa XD
Detto questo ti saluto!
Alla

Recensore Master
07/01/16, ore 21:08
Cap. 5:

Ciao!
Quanto successo con Evan di certo non ha portato Maya ad avere fiducia negli uomini, ma io credo che Evan sia ancora il bambino sensibile che lei ricorda, forse adesso anche terribilmente insicuro. Sicuramente, o almeno così penso, nel corso degli anni trascorsi lontani, saranno accaduti degli eventi che lo avranno portato a cambiare o a rinchiudersi in una sorta di maschera, come è successo a Maya... tragici eventi hanno condotto la ragazza a diventare una forte e giovane donna, ma la sua senbilità di bambina, o meglio la sua dolcezza esce fuori quando abbraccia il peluche e i pensieri verso Evan ci mostrano tutto il mondo adolescenziale di cui fa parte.
Mi piace la fierezza di Maya che ha nel fronteggiare il bulletto. Lui dice che non è interessato a lei, ma il suo atteggiamento, secondo me lo inganna XD Gli piace eccome Maya, ecco perché le da così fastidio. Spero che lui non le faccia nulla di male, sennò se la dovrà vedere con me!
Le amiche di Maya, ribbadisco, mi piacciono entrambe. Hai studiato bene la psicologia e la caratterizzazione dei personaggi, perché ognuna è identificativa e unica a modo proprio.
Per quanto riguarda il salvataggio io penso che lui abbia fatto bene a salvarla, perché insomma evitare una rissa è sempre una cosa buona che lei gli piaccia o meno.
Però si sa che a Even lei piace, mi rifiuto di credere che sia il contrario xD No, davvero, fa tanto il duro, il bello e dannato, ma spero che lui crolli presto e che si getti tra le braccia di Evan.
Bel capitolo, appassionante.
Alla prossima!

Recensore Master
06/01/16, ore 22:13
Cap. 7:

Ciao ~
Sono ancora io e sono ancora qui! Ma questa volta entro nel panico, piango caramelle, mi dispero male. Cavoli, dovrò attendere il seguito. Soffro all’idea, giuro. Però lo farò e più che volentieri. Adoro questa storia, mi piace come scrivi e amo i temi che tratti, nonché come li tratti. Meriti tanta attenzione e applausi misti, improvvisi – che non ti facciano prendere un accidente nell’arco della giornata, però.
Ormai sono certa del fatto che tu abbia avuto modo di conoscere e studiare la psicologia dei tuoi personaggi. Mi sembrano più che strutturati, ebbene sì. Sono vivi, non mi stancherò mai di dirlo. Ogni loro azione non è solo plausibile, ma anche reale!
Prendo come esempio il rimuginare di Maya, la sua introspezione e la frenesia che le scorre nelle vene. È una ragazza orgogliosa, che cerca di andare avanti senza guardarsi indietro e che non vuole chinare la testa dinanzi alle nefandezze altrui. Lei è un mito, un vero mito. Mi piace come affronta il dolore, se stessa e i propri crucci. Sono anche conscia del fatto che sia giovane e che pertanto potrà sbagliare, migliorare, crescere. Questo la rende perfetta ai miei occhi. Perché è umana, sì.
E lo stesso vale per la caratterizzazione di Marco. Così plausibile, fastidiosa, coerente. Ce lo vedo a fare il tipaccio alle spalle dei suoi amici, a cercare un contatto con Maya pur pavoneggiandosi a scuola e cercando di umiliarla. Quel sottile filo infantile che divide l’interesse dall’odio è ben curato – ammesso e non concesso che io non ci abbia visto male, ecco.
Piccolo dettaglio che ci tengo a farti notare – e questo solo perché adoro la storia e perché so che sei una persona molto umile e precisa – è che in questa frase hai mancato una parola: (CIT) Mi porto quest'abitudine da quando ero piccola, insieme ad Evan riuscivo a essere felice in quei giorni d'estate. Dovrebbe essere “mi porto dietro”. Ah, aggiungo che al posto della virgola ci starebbe bene una “e” di congiunzione ~
Ad ogni modo posso dirti che mi hai stupita. Cioè, Maya mi ha stupita – perché sì, ormai ha vita propria, ammettilo (?)
Non mi sarei mai aspettata questo risvolto, giuro. Una superficie ghiacciata, ecco cos’è. Lei è come un lago d’inverno. A prima vista da un’impressione, sotto c’è molto altro. Lo dimostra al bar, lo dimostra ubriacandosi e agganciando il tipo con i tatuaggi. Un modo tecnicamente istrionico per superare il proprio dramma interiore. La vedo combattuta, lapidaria, giudice di se stessa. Continua a piacermi nonostante tutto, sai? È dannatamente umana e psicologicamente attendibile.
Non mi soffermo molto sul flashback di Evan solo perché sono colpita da Maya, ma ammetto che pian piano sta riuscendo a farmi ricredere. Tuttavia il fatto che abbia reagito d’impulso, che abbia baciato Maya una seconda volta e con quel discorso di sfondo… mi ha perplessa. Cioè, non credo che un ragazzo avrebbe potuto fare diversamente, perciò ci sta. Ma un facepalm non può non concedermelo! Ah, gli uomini! *sospir* Spesso fanno cose a caso. E non vorrei che proprio quest’azione abbia innescato in Maya la modalità istrionica da bar.
Mi è piaciuto tantissimo questo capitolo. Più vado avanti e più sono certa del fatto che amerò questa storia. E anche se avrei voluto attendere per inserirla tra le preferite, anche se avrei voluto aspettare qualche altra notizia o vicenda, la tentazione è forte – non posso resistere, lol ♥
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
06/01/16, ore 21:34

Ciao!
Eccomi giunta anche a questo capitolo! Piano, piano vado avanti, un po' a singhiozzo come ti avevo già annunciato.
Enrico mi sembra in grado di fare tutto tranne che a entrare a far parte degli Skinhead xD davvero! Capisco che tra amare un cane e le persone ce ne passa, ma non mi sembra il tipo da odio irrazionale. Tra l'altro, ho come la sensazione che Enrico voglia farlo più per sentirsi parte integrante di un gruppo che per altro, per sentirsi accettato, per condividere delle cose con suoi coetanei, o meno, che siano giuste o sbagliate.
Il rapporto costruito tra Maya e Anna effettivamente sembra molto forte. Mi fa piacere, leggere, che la nuova compagna del padre sia riuscita a integrarsi così bene nella famiglia e con lei, ma questo evidentemente è anche merito loro che l'hanno saputa trattare bene, e poi, con l'intuito di Anna era inevitabile, avrà conquistato sin da subito la fiducia di Maya.
L'appuntamento sembrava essere andato bene, anche se Evan ha raccontato della morte di suo padre, ma alla fine anche nella vita vera è così. Ci si racconta tutto sia in bene che in male.
Quanto all'azione di Evan, spero che non abbia fatto ciò perché lui si ritiene un ragazzo sbagliato per lei, o che non si reputi non abbastanza, perché è ovvio che Maya gli piaccia ed è ovvio che le abbia mentito dicendole il contrario!
La storia continua a piacermi e ci sono sempre argomenti interessanti e stuzzicanti visto che mi ha incuriosita e continua a incuriosirmi.
Brava! Alla prossima!