Recensioni per
Bentornati in quest'altro inferno
di LeanhaunSidhe

Questa storia ha ottenuto 501 recensioni.
Positive : 501
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/05/20, ore 16:27

Ciao donna dei ghiacci eterni!

E da un po' che non bazzico da queste parti ma ricordavo abbastanza bene le battute finali degli ultimi capitoli pertanto non è stato troppo difficile riprendere le redini della lettura di questa storia.
Sì, in effetti il dettaglio che citi in nota almeno a me è passato inosservato: un antico patto lega Haldir e la stirpe dei Polaris, uno tramite il quale il più algido dei due gemelli leader dei Dunedain possa trasformarsi in una sorta di mannaro furioso, la cui ira per l'appunto potrebbe dargli la forza di liberarsi da un fato che oramai ha accettato ed ha anche, come dicevo nella recensione dello scorso capitolo, in un certo qual senso cercato. Seleina però è iper testardo, legatissima a lui, oltre da questo patto anche da un rapporto profondo di allieva e maestro che come ben sappiamo nelle storie di Saint Seiya ha gli stessi livelli di quelli tra genitori e figli. E nell'esigere il compimento dell'accordo, la figlia di Crystal non è sola, essendo una mezzo sangue asgardiano non ha tutta questo ascendente sull' esecuzione del patto e quindi deve intervenire Taka con la sua magia. Si vede che siamo arrivati alle battute finali e sono certo che il finale non deluderà.
Per quanto riguarda Haldir, non saprei: alla fine per lui ci vedevo un finale con morte redentrice però se riesce a salvarsi tanto meglio purché avvenga senza forzature.

A presto,
Will D.

Recensore Master
07/05/20, ore 14:40

Buongiorno cara, eccomi per procedere con la lettura della storia. Quanto è tenera la prima parte dedicata a Zalaia e Gona: dopo uno scontro simile è facile intuire il malumore palese, meno facile farglielo passare anzi, ma sembra che l’altro ci riesca con una semplicità fuori dal comune. Poche espressioni vocali, qualche accenno di ironia e un’arruffata ai capelli e via, no? Eppure è servito.
Certo che per Imuen non c’è mai un attimo di pace, Haldir se la svigna e lo lascia con Zalaia che sta nello stesso posto del padre, e con una irrequieta Dunedain che se disturbata spacca i denti a colui che si è permesso di darle fastidio. Ahahah non ci sono molte femmine in grado di fare una cosa del genere a parer mio.
Hai dato spazio a come proceda il rapporto tra Kiki e Mu dopo ciò che è accaduto in quel momento di pericolo sempre maggiore e quiete prima della tempesta; si notano così diversi eppure tanto legati, il loro rapporto che ha dovuto ricrearsi dopo la scomparsa del maggiore non è stato facile, ma comunque è molto profondo.
Non so perché ma tre quarti delle volte che appare Imuen mi vien da ridere: sarò scema io ma quando ha a che fare con i Dunedain, con suo fratello o con i lemuriani ha sempre quel modo di comportarsi tutto suo che adoro, col caratterino decisamente delicato che ha. Insomma, ne vedremo di cose con questa collaborazione, ne sono certa. È sempre interessante i tuoi capitoli perché riesci a mescolare momenti tesi a drammatici, introspettivi a ironici e senza mai sembrare banale o superficiale. Le letture tutte le volte risultano varie e intriganti così. Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
06/05/20, ore 19:47

Carissima, eccomi tornata con molto piacere su questa bellissima storia.
Dunque, puoi immaginare quanto io sia stata contenta di ritrovare Zalaia in apertura di capitolo: le ultime vicende da lui vissute non sono state facili dal punto di vista emotivo. È vero che Zalaia è una testa calda, è vero che spesso agisce d'impulso e con aggressività, ma è anche vero che il carico di dolore e frustrazione che si porta dietro da anni è enorme, e che poter finalmente affrontare Cancer è stato sicuramente psicologicamente pesante e duro per lui, difficile. Si è sfogato, ma credo che dentro gli sia rimasta la rabbia e l'insoddisfazione di non essere arrivato fino in fondo, anche se la scelta che ha preso è la più giusta, perché certamente si sarebbe macchiato di un gesto che lo avrebbe perseguitato, negli anni. insomma, tutto questo per dire che ero davvero curiosa di rivederlo quanto prima, dopo quanto accaduto, e sono stata accontentata.
Com'era prevedibile, data la sua indole, lo troviamo ancora scosso e inquieto e mi è piaciuto molto il suo confronto con Gona, questo personaggio che ha subito attirato le mie simpatie e che riesce a spiccare subito, grazie alla vividezza con cui l'hai caratterizzato. Mi è piaciuta la dicotomia di questo personaggio, il suo stuzzicare in un certo qual modo Zalaia, provocandolo, ma al contempo la solerzia che dimostra nel volerlo curare e aiutare. Il concetto per il quale "siamo un branco e in un branco ci si aiuta" è molto bello e riprende bene quello che è il modo di vivere e pensare dei Dunedain. Mi ha fatto tenerezza lo stupore di Zalaia quando Gona gli offre gentilmente il suo aiuto, perché lui non è abituato: la sua è stata decisamente una vita tutt'altro che facile, e porta i segni di questo peso addosso.
Mi ha fatto piacere che Gona sia riuscito a calmare Zalaia, che sia riuscito ad avvicinarsi al suo sentire talmente tanto da placarlo. Denota non solo la profondità di questo personaggio, ma anche il fatto che Zalaia, al di là di tutto, è in grado di ascoltare e, soprattutto, di recepire e interiorizzare quello che gli viene detto, come ha già dimostrato nel combattimento di suo padre, quando lo ha risparmiato, obbedendo all'ordine di ritirarsi.
Ho notato un certo parallelismo tra Zalaia e Kiki (che poi magari mi sono inventata io): entrambi sono teste calde e indisciplinati, non sono molto inclini a rispettare le regole e fanno a modo loro. Entrambi sono guerrieri potenti e promettenti, con un grande potenziale dentro di loro, ma alquanto indisciplinati. In questo sono davvero molto simili, nonostante la diversità di ciò che hanno vissuto e dei contesti in cui sono cresciuti.
Ho molto gradito il confronto tra Kiki e Mu, davvero intenso e toccante. Da una parte abbiamo Mu che si "rammarica" quasi di aver cresciuto Kiki come un fratello, piuttosto che come un allievo, osservando che forse, se lo avesse trattato diversamente, lo avrebbe reso più disciplinato. Onestamente, io mi trovo invece d'accordo con Kiki: forse lui è davvero cresciuto meno ligio alle regole, in quanto si è sentito più libero di essere se stesso, ma è vero che è cresciuto forte, e certamente con una visione più completa del mondo. Ha potuto esprimere e sviluppare la sua personalità, ha potuto esternare ciò che è veramente, e questo sicuramente gli ha consentito di conoscersi più a fondo, di guardare il mondo in maniera diversa e più ampia. Certamente non avrebbe avuto il tracollo emotivo che lo ha spinto da Selenia, per la morte del fratello, se Mu l'avesse cresciuto come un allievo, ma comunque ci sono anche altri aspetti decisamente positivi, e comunque l'affetto non è debolezza, può esserlo, ma può essere anche una grandissima forza.
Vediamo anche Imuen, che si è diretto da Mnemosine per rivelarle di aver restituito i ricordi a Cancer. Anche lui ha le sue gatte da pelare, oltre alla guerra. Ammetto che questa storia di Mnemosine, Zalaia e Cancer m'intriga moltissimo e sarei davvero curiosa di leggere un approfondimento a riguardo, o un confronto tra la donna e il cavaliere. Per ora, siamo venuti a conoscenza dei sentimenti giustamente astiosi di Zalaia nei confronti del padre, ma non sappiamo invece cosa ne pensi Mnemosine, né come lei potrebbe reagire ritrovandosi davanti Cancer. Sono davvero molto curiosa, ecco.
Il Gran Sacerdote è stato comunque molto saggio a non portare Cancer con sé in visita al campo, ben conscio anche lui di ciò che avrebbe potuto significare. Non me la sento di dargli torto riguardo Zalaia: probabilmente sarebbe subito partito per attaccare di nuovo Cancer, se se lo fosse ritrovato davanti. Come Imuen stesso nota, non è di certo semplice tenere a bada delle teste calde come Kiki e Zalaia, meglio procedere con cautela e tenerli a portata d'occhio e soprattutto di mani.
Un altro capitolo assolutamente magistrale, che ho adorato, ma con te è sempre una garanzia. Complimenti, grande donna.
A presto :)

Recensore Master
01/05/20, ore 02:52
Cap. 25:

Buonasera cara, eccomi qui per procedere con la lettura di questa storia. Ok, la parte iniziale è puro divertimento per la mia attenzione, ti giuro: gradevole, ironica, con una punta di vendetta da fratello a fratello che ci sta tutta, e mi immagino la faccia di Haldir nel momento in cui Imuen capisce cosa lo aspetti trovarsi lì, in quello che si presenta come un caos di stimolazioni sensoriali allucinante.
Mi hai regalato uno dei momenti più dolci e belli di tutta la storia in questo capitolo, sappilo: vedere Seleina con il padre prima e con Kiki e Mu poi è stato bellissimo, davvero, toccante ed emotivo, ma sembra di tornare indietro a quando tutto era a posto e un briciolo di serenità in più aleggiava nel loro mondo. Sonos tata felice di vederla così, sicura davanti a Crystal, tornata bambina e serena con l’amico di una vita. Che soddisfazione, ti ringrazio.
Cambio di scena, Zalaia: altro personaggio di cui ormai sono persa, così diverso da tutti, con il suo carattere e con il suo sangue mezzo Dunedain e mezzo no. Hai fatto una grandissima introspezione di lui, mostrando ciò che è ed è stato, ciò che pensa, ciò che tiene nel cuore e non ha affatto paura di affrontare ciò che prova nel modo migliore del mondo: il sano corpo a corpo dei cari bei vecchi tempi. Lo scontro con Gona l’hai descritto chiaramente e in modo particolareggiato come hai anche mostrato ancora una volta uno dei pochi punti deboli del uomo, Seleina. La fortuna è che Imuen ha capito di giocare la carta della ragazza per riuscire a tenere a bada il caratteraccio dell’altra. Trovo importante dare attenzione comunque al suo ragionamento sul concetto di libertà di scelta del suo popolo accostato al fato dei cavalieri di Athena; un argomento spinoso che a lui non va giù. E questo scontro di idee lo trovo affascinante, ma penso che non gli sarebbe andato bene comunque visto ciò che il padre ha combinato in passato. Direi perciò che la scelta è più che azzeccata anche se vedo che Imuen si è messo un po’ troppo in mezzo tra quei 3. Ovvio, per un pelo non l’ha ammazzato Zalaia, e direi pure che l’altro è stato un filino forse inappropriato a rivelare la verità al cavaliere proprio in quel momento, ma chi sono io per giudicare? Hanno sbagliato loro, entrambi, e le parole però che mi hanno colpita sono quelle che si scambiano nel finale.
Che sia tempo per Death Mask di redimersi definitivamente?
Chissà.
Un capitolo davvero ben scritto, molto psicologico e che fa dell’introspezione una cosa fondamentale. Astio, diffidenza, vendetta ed orgoglio si alternano e si mescolano in quella che è la preparazione alla battaglia vera e propria. Non vedo l’ora di continuare la storia cara, alla prossima, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Veterano
26/04/20, ore 12:41

Ciao cara, eccomi per lo scambio <3
Allora, questo capitolo devo dirlo, è bellissimo. Nella sua brevità racchiude due scene molto intense e di effetto, quella di Mu che - a quanto pare- si sta trasformando e Zalaia che evoca le anime dei defunti. Ma vado con ordine: la prima parte mi ha messo davvero tanta preoccupazione addosso: ti prego, dimmi che per Mu c'è speranza e si salverà o che comunque non perderà completamente la ragione, perché davvero mi è venuto da trattEnere il fiato, soprattutto quando hai descritto tutte le sensazioni terribili che Mu percepisce, condite da quel barlume di consapevolezza che alla fine, pur mutando, lo porta a riconoscere Seleina e prendere la sua mano. io quella parte l'ho amata.
Poi veniamo a Zalaia. Inutile dire che si conferma sempre di più il mio personaggio preferito, lo adoro, e questa scena di lui, avvolto in quelle anime, i capelli color sangue e la falce...stupendo. Me lo stavo figurando in ogni minimo dettaglio, bello come la gente del villaggio abbia preso piano piano la consapevolezza di quella sensazione di paura che viene dal Dunedain, molto di effetto. E quella parte dove la signora anziana riconosce il marito e lui riconosce lei...è stato un dettaglio che mi ha fatto sorridere con profonda malinconia. E mi piace che tutto questo sia stato scatenato da una sensazione di gelosia di Zalaia, che si vede privato -o comunque osteggiato- verso la sua FEMMINA, non donna. Femmina come in un branco, come pensa uno spirito naturale, selvaggio, animale, rimarcando senza alcun fronzolo la natura in parte bestiale di questo popolo. E il fatto che Zalaia sia mezzo umano non gli impedisce di provare queste sensazioni. Insomma, che dire? Ottimo lavoro, davvero, ho adorato questo capitolo.
Complimentissimi,
Ulvinne

Recensore Master
24/04/20, ore 01:50

Buonasera cara! Eccomi qui, nella speranza di vedere come sta andando avanti e quanto potrò ancora aspettare per vedere quando il tutto comincerà ad entrare nella piena azione, chissà cosa accadrà! Intanto mi sto godendo i preparativi per arrivare a quel momento. Riesci a rendere l’idea della diversità della creatura accanto a Imuen rispetto ai Dunedain non solo nella fisicità che avevi descritto nella stesura precedente ma anche nel suo non palesarsi per ciò che è, rispetto agli esseri appartenenti alla stirpe di Haldir che sono molto più diretti ed emotivamente espliciti. Penso tu voglia farla stonare di proposito per sottolineare come comunque lei sia riuscita ad arrivare dov’è con le sue capacità nonostante la mancanza del puro sangue Dunedain. Il collegamento poi tra Seleina e i due fratelli è stato qualcosa di sentito, emotivamente forte e bellissimo ed è stupendo vedere come l’abbiano accolta con sé solamente avendola “sentita” come fanno loro.
Ahhhh che bene, finalmente sono arrivati ad Atene al tempio! E oltretutto noto come Mu si sia reso conto del cambiamento della ragazza, la vede matura, cambiata, completa forse. E che la nuova fase abbia inizio.
Le impressioni sono la base di questo loro primo incontro tutti assieme: già noto la differenza di approccio dei due fratelli rispetto ai sottoposti, ma non solo, anche la differenza con cui Shion pensava di trovarli e invece sbatte contro barriere ricreate con premurata attenzione. Noto che anche Seleina è migliorata nello stanziare la propria mente isolatamente da sguardi indiscreti, però la tensione è sempre palpabile nonostante Atena abbia accolto i Dunedain in maniera gentile e positiva. Il dialogo è stato davvero sentito, teso a tratti ma schietto e diretto come doveva essere, esattamente quello che mi aspettavo da loro; vedere Haldir e Imuen così coinvolti e propensi a farsi aiutare nella sincerità più totale mi ha mostrato ciò che erano prima di far passare secoli e tanta diffidenza addosso. Come hai mostrato Atena attraverso le loro parole mi ha aiutato ad inquadrarla, a capire come lei viva e quanto ami, e a comprendere quanto sia diversa dalle altre divinità e come possa di fatto essere proprio lei ad aiutarli in questa impresa titanica.
Sarà davvero complesso, e credo che avranno anche degli scontri interni ma come hanno toccato i cuori dei cavalieri secondo me… ne hanno già conquistati alcuni. Kiki dunque non indossa l’armatura dell’Ariete perché ne ha una d’argento, come mi aspettavo visto che ha preferito lasciarla a Mu ancora, ma sono sicura interverrà. Non sarà mai capace di lasciare sola Seleina, e non vedo l’ora di vedere come comincerà tutto e come affronteranno questi scontri che porteranno morte e sangue. Un capitolo strategico, tattico, fatto di dialoghi ben ponderati che alzano gli animi nel momento in cui i due fratelli si affiancano nel discorso; Atena li aiuterà, loro li aiuteranno ma so che qualcuno morirà – o se mi sbaglio me ne scuso, ma mi sembra impossibile tutti riescano a sopravvivere. Alla prossima cara, ora l’hype è altissimo sappilo. Buonanotte e buona ispirazione! :3

Recensore Master
19/04/20, ore 13:12

Il primo dialogo che abbiamo è davvero intenso se posso dirlo. Si percepisce che c'e un forte sentimento tra Haldir e la donna con cui parla un amore che, nonostante sappiano entrambi che potrebbero distruggerla essendo lui quello che è, vogliono comunque portarlo avanti. L'ho trovato davvero bello come inizio di questo capitolo.
Mi è dispiaciuto un botto per la morte di Haldir devo essere sincero però, come scena, è piuttosto evocativa gli elementi che usava e che controllava lo consumano e hanno così la sua rivalsa ma, se nello scontro, non voleva accettare la sconfitta e la morte qua la accetta senza alcun rimpianto il suo compito è stato portato a termine e ora può andarsene finalmente libero da tutto.
La decisione di Selenia la trovo molto azzardata però capisco il tenere al proprio signore e a colui che ti ha dato il potere ma, davvero vuole aiutarlo facendolo diventare una bestia senza volonta? Comunque brava la vecchia concordo con lei.
Haldir fa lo gnori il top davvero apprezzo come, diciamo, non voglia rispondere all'inizio all'appello di Selenia e anche di come hai spiegato il patto sia dimezzato per la sua natura. Però rivederlo vivo e che, per farlo ritornare, ci vogliano le volonta di ben tre persone a cui lui ormai tiene l'ho trovata bella come cosa e, quando rientra e dice quelle parole e gli viene detto distruggi tutto mi viene in mente Hellsing e il rapporto tra Alucard e Integra XD.
Ciaoo a presto.

Recensore Veterano
19/04/20, ore 10:20

Ciao cara, eccomi in superritardissimo ç_ç ma ci sono.
Anche questo, bellissimo capitolo.
La trasformazione di Seleina in questi capitoli è magistrale, oltre che ben fatta mi piace proprio a livello personale; la principessa di Polaris, anche se ora è una Dunedain non dimentica di sfruttare le sue origini quando deve, rivelando una regalità che forse proprio la trasformazione ha tirato fuori in lei. Bello come i perduti possano celarsi in questo modo, io ho avuto un brivido lungo la schiena quando Seleina si è avvicinata ad una cosa così normale come un panno. I perduti possono nascondersi ovunque e basta davvero poco per varcare la soglia del non ritorno, soprattutto se si è inconsapevoli.
Bellissimo il paragone id Seleina che ricorda una fata non benevola, me la sono immaginata; un'immagine bella, forte, onirica, hai scelto proprio il paragone giusto :)
Kiki e Mu combattono fianco a fianco e ora Mu è stato colpito; ammetto di temere per lui, gli voglio bene al Montone violaceo, cosa accadrà? E Kiki,tutta quella potenza. Talento o in qualche modo il legame fortissimo con Seleina ha reso anche lui potente? molte domande che spingono verso una lettura famelica, complimenti!
Zalaia è sempre più uno dei miei preferiti, bramo di leggere più su di lui e sono contenta che sia comparso. Mi piace come hai introdotto i sentimenti di lui e come si comporta con le persone; un adorabile discolo, diciamo, mi ha ricordato un po' Manigoldo! Insomma, complimenti anche per questo capitolo, al prossimo scambio :D
Ulvinne

Recensore Master
17/04/20, ore 17:44

Buongiorno cara, eccomi qui per il mio consueto appuntamento con la tua long. Uhhhh la gelosia di Zalaia è qualcosa di stupendo in cui crogiolarmi durante la lettura, perché non solo di Kiki ma pure di Mu… ok, gli da fastidio qualsiasi essere sia in contatto con Seleina, ma proprio a pelle. E il suo tentativo di conquistarla volta per volta sembra non sortire l’effetto voluto, anzi: lei è così umana dentro ancora, che secondo me lui non tocca le corde giuste. Comunque non è l’unico ad essere teso in un periodo simile, anzi: anche la faccenda di Kiki che ha fatto quello che voleva e dell’imminente visita dei due Dunedain, beh, mette in subbuglio un po’ tutto. Ho trovato dolcissimo comunque il modo in cui Mu ha parlato al fratello di Seleina, come altrettanto piacevole è stato vedere quanto fiero sia lui del ragazzo.
Orgoglioso direi.
Certo che Kiki ha un modo davvero particolare di porsi coi superiori: però ci sa fare, penso complici le sue innate ed incredibili capacità con un cosmo smisurato. Andando avanti con le varie conversazioni comunque viene fuori sempre il concetto di come siano tutti tesissimi per la faccenda dell’arrivo dei Dunedain. Dalle informazioni venute fuori finora si capisce che ci sarà un gran grandissimo problema da gestire e che non tutti saranno all’altezza secondo me.
Ohhh un nuovo personaggio, uno che si discosta dal classico concetto di mezzo animale che mi ero fatta in passato; interessante, diverso ma non per questo lontano da Haldir anzi, sembra essere tra i più vicini e fedeli. Scommetto che avrà un ruolo fondamentale negli scontri con i perduti.
Come dici nelle note finali sulla questione dei combattimenti: non preoccuparti, non tutte le storie sono fatte per dilungarsi in descrizioni di scontri fisici, modalità d’azione tempestiva e verosimile. Alcune, come la tua, viaggiano molto su ciò che provano i personaggi e sulle connessioni indipendentemente dagli scontri. Oltretutto da quello che ho notato nell’incontro con i perduti, non è questione di descrizione d’azione, ma di riflessioni da parte del personaggio di turno per riuscire a sbrogliarsi non solo con la forza fisica ma con l’uso di strategia ed intelletto. Ed in questa long, coerentemente, ci sta tutto. Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
15/04/20, ore 12:18
Cap. 25:

Carissima, ciao!
Capitolo molto interessante, questo, soprattutto perché assistiamo allo scontro tra Cancer e Zalaia, che ero davvero curiosa di vedere.
Andando con ordine. Il banchetto è stata una parte della storia che ho davvero apprezzato moltissimo perché non solo è davvero divertente, ma anche perché ci ha permesso d'immergerci di nuovo nella cultura Dunedain e di vedere quanto questa sia profondamente diversa da quella degli umani. I Dunedain sono più vicini al mondo naturale, a quelli che sono gli istinti e l'essenzialità della vita, e dunque mal tollerano la moltitudine di forchette e l'etichetta a cui sono costretti ad attenersi, così come non gradiscono mangiare dei cibi così differenti da quelli a cui sono solitamente abituati. Sono anche così storditi da suoni e odori da dover prendere una pozione per sopprimere i loro sensi.
In particolare, mi ha fatto sorridere Imuen, nel vederlo così a disagio rispetto a come siamo abituati di solito e vittima anche di una vendetta di suo fratello, che non gli lascia la pozione. Questa scena, oltre a farmi sorridere perché è divertente, è anche interessante perché sottolinea come i Dunedain, e i loro signori, conservino dei tratti più squisitamente umani, adottando quegli atteggiamenti che sono tipici dei mortali e che coinvolgono anche esseri più potenti delle divinità. Questa umanizzazione li rende più vicini e simili a tutti gli altri forse più di quanto loro pensino.
Mi è piaciuta molto la riflessione di Crystal nel rivedere la figlia e nel riconoscerla cresciuta e in salute, nell'esserne lieto. La ricorda quando era piccola e fragile e sveniva tra le sue braccia, mentre ora ha di fronte una donna robusta e determinata, in salute e piena di forza di volontà. Non può che esserne fiero, giustamente: non accetterà forse mai davvero la strada che sua figlia ha scelto d'intraprendere, ma non può negare che per lei sia stata la salvezza e non può che essere orgoglioso di questa figlia che ora ha gli strumenti per combattere e che vuole farlo.
Bellissima anche la parte in cui Kiki e Selenia siedono a chiacchierare, in un richiamo a quei vecchi tempi che in questo frangente sembrano così lontani, oscurati da una minaccia incombente. In tutto ciò, è bello vedere come i nostri riescano a trovare una propria dimensione, a ritagliarsi uno spazio in cui non sono altro che se stessi, quelli che erano prima, all'inizio, quando tutto doveva ancora cominciare, a riprova del fatto che certi legami sono in grado di sopravvivere anche nelle avversità più grandi.
Arrivo ora alla parte che più ho amato del capitolo, ovvero quella dello scontro tra Zalaia e Cancer. Zalaia è un personaggio che non smette mai di stupirmi per quanto il suo carattere sia sfaccettato e complesso: ogni volta che ne leggo, ha sempre un nuovo lato di sé da mostrare, e questo lo rende interessantissimo. Qui lo vediamo divorato dalla furia e dal desiderio di far pagare al genitore la sofferenza che ha inflitto (seppur indirettamente e inconsapevolmente, non ricordando) a lui e soprattutto a sua madre. Il pensiero delle lacrime versate da lei, di tutto il dolore che Cancer gli ha inflitto, fa sorgere in lui il desiderio di fargliela pagare, di riscattarsi, in un certo senso. Il suo è un comportamento molto impulsivo, certamente dettato dalla sua giovane età, ma può essere del tutto biasimato? È cresciuto nell'odio e nel rancore nei confronti di suo padre, è cresciuto vedendo sua madre soffrire a causa sua, sentendo le voci che giravano al campo e la sua rabbia non ha fatto altro che alimentarsi e alimentarsi. Sappiamo che Death Mask non è la migliore delle persone e, anche se non ricordava nulla di Mnemosine e suo figlio, ciò non toglie che il risentimento di Zalaia è comprensibile e giustificabile.
Hai descritto davvero molto bene la furia del combattimento, la rabbia con cui Zalaia si scaglia contro Cancer, la foga che ci mette nell'affrontarlo, una foga che lo porta a sopraffare l'altro e a vincerlo senza neppure troppo sforzo. Ho apprezzato che Zalaia abbia tentennato nell'udire il richiamo di Imuen e che ce ne sia voluto un secondo per farlo desistere. Al contempo, però, ho apprezzato anche che abbia avuto l'autocontrollo necessario per non arrivare a macchiarsi di un crimine, per non uccidere quel cavaliere riportato in vita con il sangue e il sacrificio di Selenia. Che nella sua irrazionale rabbia sia comunque rimasto un barlume di ragione che lo ha fatto rinsavire e che gli ha permesso di agire con saggezza. Mi auguro che aver sopraffatto Cancer abbia placato anche solo un po' lo spirito di Zalaia e che ora, magari i due possano trovare un punto d'incontro da cui (ri)partire, soprattutto alla luce del fatto che Cancer ora ha di nuovo i ricordi e sappia dunque chi è quel ragazzo che lo ha voluto affrontare. In ogni caso, sono d'accordo con il discorso che Imuen gli fa, vietandogli di avvicinarsi a Mnemosine e a Zalaia finché non avrà dimostrato di esserne degno: vuole proteggerli, non vuole rendere vani gli sforzi che loro hanno compiuto per dimostrarsi diversi da Cancer e dal suo retaggio. Il suo è un atteggiamento comprensibile. Non biasimo neppure Cancer per la sua reazione e apprezzo che le sue intenzioni fossero quelle di chiarire, anche se credo che troverebbe davvero molta ritrosia, un muro che non è detto riuscirà a superare.
Carissima, ti faccio tantissimi complimenti per questo capitolo che ho davvero amato.
Alla prossima :)

Recensore Veterano
10/04/20, ore 11:18

Ciao cara, eccomi qui in ritardo as always XD è più forte di me!
Allora, dico subito che anche questo è stato un bel capitolo, tutto concentrato su Seleina e Kiki, con la partecipazione straordinaria di Mu. Mi è piaciuto perché mi permette di conoscere meglio il TUO Kiki e come lo rendi. Non ho visto la serie Omega, mi rifiuto, ma il tuo Kiki adulto mi piace molto, tormentato, segnato nella giovane età, un adulto che ha smesso di essere bambino troppo presto e che Mu si ritrova a dover affrontare e riconquistare piano piano.
Per quanto riguarda Kiki e la sua sorellina, ho trovato dolcissimo come lui non fosse per niente intimorito dal suo nuovo aspetto, anzi, la tratta e la tocca con dolcezza ed è addirittura rincuorato dal fatto che la veda sana e forte per la prima volta. Kiki non ha paura di lei, non è disgustato. Per lui questa ragazza è sempre la sua Seleina e un legame forte come quello che hanno non si spezza, nonostante le scelte più dure. Mi piace tantissimo come delinei i rapporti umani tra i personaggi. La volontà di proteggere Kiki da parte di Seleina poi è devastante, tanto da scomporsi e prendere Mu per le spalle, è una preghiera, quasi una supplica di evitare al futuro ariete un destino a cui lei non è potuta scampare. Per me questa è stata una grande dimostrazione di amore (amore inteso come grande legame, non eros, ecco).
E ora il colpo di scena? Un villaggio vicino alla casa degli Arieti? E come faranno? Riusciranno a proteggerlo?
Attendo con molta trepidazione questi sviluppi, sono curiosa di vedere come andrà a finire per il villaggio!
Alla prossima,
Ulvinne

Recensore Master
07/04/20, ore 21:59

Buongiorno cara! Eccomi, eccomi qui per andare avanti e procedere con la lettura di questa storia. La situazione si è spostata ad altri cavalieri stavolta, pretesto con cui hai mostrato la realtà dei fatti in tutto il mondo: da quello che noto sembra che la faccenda non sia affatto buona, anzi, i sigilli non stanno tenendo più e piano piano i morti stanno aumentando ovunque, soprattutto ad est. Qualcuno deve andare, qualcuno deve intervenire secondo loro – giustamente – ma purtroppo Mu ha già avuto modo di sottolineare come ci si senta ad avere a che fare con i perduti. Non è certo rassicurante, anzi. Interessante comunque come Kiki e lo stesso Shion interagiscano ed ancora di più come l’uomo sia colpito dalle capacità e potenzialità del giovane, un po’ controcorrente, un po’ diverso da tutti e dal fratello ma che davvero potrebbe fare grandissime cose. Trovo la scelta di lui tattica, quella di poter disporre del ragazzo per la missione così da capirne di più. Apprezzo come lo stia già valutando comunque.
Certo è che invece i primi impatti con i Dunedain non sono facili, soprattutto tra persone in grado di sondare gli animi come Mu, Seleina, Shion: non mi aspettavo tali reazioni tra gli ultimi due ed è stata dura immagino, anche perché ricordo il precedente incontro di lei e Kiki quando con loro c’era il fratello, e nonostante il primo impatto era stata tutta un’altra cosa.
L’ultima parte è decisamente la più interessante: finalmente vedo Kiki in azione e pure consentendo all’utilizzo dell’armatura d’oro di Ariete. Mi è sembrato davvero di sentire le sensazioni che ha percepito lui, ti sei concentrata a ricreare ciò che accade quando i perduti si avvicinano, con l’atmosfera che si modifica assieme a visione, temperatura e man mano gli esseri che prendono forma e corpo, e peggio ancora assorbono potere per riprendere energia e rinvigorirsi. Incredibile poi come invece il ragazzo riesca a concentrare così tanto del suo cosmo da incenerire l nemico e riuscire a salvarsi. Tutto questo sotto gli occhi dei due dei che un po’ se la ridono, un po’ ironizzano e un po’ riflettono; trovo Imuen un filino spiazzato quasi – uno come lui poi – perché sembra che Haldir abbia costruito un intero castello per la salvaguardia del proprio popolo dalla nuova minaccia, dimenticando le fondamenta. Sarebbe andata? Nel dubbio si è fidato ed ha agito, alla faccia dell’impulsività. Più vado avanti e davvero colgo tratti di carattere, sfumature, particolari dei vari personaggi che sto apprezzando sempre di più. Mi piace come tutto si muova in maniera sempre più tesa, perché di fatto il problema ormai c’è e sta prendendo piede in tutto il mondo. Come procederà? E soprattutto, quanto resisteranno prima che la faccenda precipiti? Adoro le tue introspezioni e come muovi chi porti nei capitoli, e non sento mancare mai nulla nelle ambientazioni e nelle situazioni; mi cattura ad ogni pubblicazione cara, alla prossima e buona ispirazione! :3

Recensore Master
05/04/20, ore 01:25

Buonasera cara, eccomi qui per continuare la lettura della tua long. La riflessione iniziale di Mu al ritorno ad Atene è davvero interessante, perché infine è ciò che ha imparato stando con i Dunedain ed interagendo con Haldir. Ha perfettamente ragione, sono due tipi di insegnamenti completamente opposti e non è detto che uno debba annullare l’altro per forza ,insomma, che questo finalmente lo porti a riconsiderare la scelta di Kiki della mancata accettazione dell’armatura? Incredibile come durante il dibattito al ritorno di Mu, si siano accorti che lui è cambiato ed il brutto è che non sembrano nemmeno convinti di come sia diventato, come se per loro non fosse affatto un buon segno questo. Evviva la fiducia mi dicono, sono sempre diffidenti nei suoi confronti…
In questo capitolo ti sei concentrata sul rapporto attuale tra Kiki e Mu, cosa che ho apprezzato parecchio, e di come quest’ultimo sia cambiato nell’incontrare i Dunedain e vedere ccome sia maturata Seleina. Kiki ha il suo modo di vivere e vedere le cose, diciamo, da una prospettiva di divertimenti “innocenti” come potrebbe definirli, e ci sta. Certo, lo capisce pure il fratello maggiore, come ha conferma – ed io, con piacere, ne ho la riconferma – che l’altro non prova altro che affetto fraterno per la ragazza. Questo è appurato, ma nel finale quando lui gli rivela che c’è qualcuno come lui che le fa il filo, io lì avrei voluto vedere la loro faccia: eh sì, perché l’espressione di Kiki avrebbe meritato una foto da tenere ahahaha! Sul serio, riesci a mischiare morte e serietà a momenti leggeri ed ironici, e stavolta il finale mi ha davvero soddisfatta in modo decisamente sfizioso.
La situazione comunque si fa sempre più pesante, anche se lontana al momento. A breve ci saranno i veri e propri problemi, e non credo sarà facile per i cavalieri avere a che fare con i Dunedain e soprattutto coi perduti. Non vedo l’ora di scoprire quale sarà il loro primo approccio, e per quanto doloroso e difficile sia per loro, è anche vero che non vedo l’ora inizino i veri guai al nord. Lo so, non dovrei essere così, ma che ci posso fare: sono convinta che Kiki e Seleina in campo mi stupiranno parecchio.
Alla prossima cara, buona notte e buona ispirazione! :3

Recensore Veterano
04/04/20, ore 19:10

Ciao cara! eccomi in ritardo Y_Y 
Allora, con una bella scena riesci a spiegare al lettore un ulteriore pezzo della storia dei Perduti e di come gli Olimpici non si siano proprio comportati benissimo. E' un bello spiegone, innegabile, ma la scena intorno a cui l'hai costruito, i personaggi intorno a cui l'hai costruito, mi ha fatto "digerire" la cosa in maniera eccellente. Adoro Death Mask in questo contesto, lui il tramite in una situazione così delicata e pericolosa non perde miniamente il suo tocco sarcastico, cinico e a tratti anche comico, come quando si risente del fatto che Imuen possa considerarlo scemo (il silenzio di Atena vale più di mille parole ahahaahah), cosa che invece non fa con saga. Imuen in questo mi ricorda moltissimo uno scaltro Loki, deciso più che mai a giocare con i mortali intelligente, divertendosi, anche se il tuo personaggio non aveva cattive intenzioni comparendo a Saga. Ho sofferto molto per Haldir apprendendo cosa è successo e una parte di me non può non tifare per loro adesso, dopo quel che gli hanno fatto gli dei! 
Mi è piaciuto vedere come Imuen e Atena hanno interagito, davvero, mi ha scaldato tanto il cuore soprattutto quando le ha preso le mani ed hai descritto il confronto tra le loro mani, bello bello, un dettaglio delizioso che ha dato un qualcosa in più all'intensità del pezzo. Mi piace anche la questione che Haldir e Imuen stiano agendo separatamente, mi chiedo a cosa porterà tutto questo e come i due fratelli usciranno da questa divergenza. mi piace anche quel parallelismo dei due fratelli: chi domina la morte, sente il bisogno della vita, chi è immerso di vita sente la necessità di abbandonarsi all'oblio. Bello bello bello.
La parte finale con Seleina lascia ulteriori interrogativi su come il suo ruolo e quello di Kiki influirà in questa storia, sia come personaggi singoli, che come legame tra i due. insomma ancora una volta mi sono goduta il capitolo, moltissimo, e non vedo l'ora di proseguire!
A presto,
Ulvinne

 

Recensore Master
01/04/20, ore 20:49

Ciao, carissima!
Mi fa piacere trovarmi dinanzi a un capitolo introspettivo e "politico", entrambi aspetti che adoro ritrovare in una storia, e soprattutto il secondo è imprescindibile in un racconto in cui si parla di guerra: dopotutto, gli scontri non si fanno a caso, giusto? Sono frutto di decisioni, strategie, confronti, macchinazioni, ed è quindi naturale e doveroso che ci siano anche questi momenti, che ci permettono di conoscere anche i rapporti tra gli alleati, tanto più che nella tua storia si tratta di un'alleanza particolare.
La parte iniziale è davvero meravigliosa: io continuo ad amare Zalaia e continuo ad amarlo ogni volta che ce lo presenti nelle sue sfaccettature e nei suoi cupi pensieri. Qui, di nuovo, lo vediamo dilaniato dall'idea che Selenia stia facendo branco con altri due maschi, piuttosto che con lui e questa cosa mi è piaciuta molto. Amo lo slow burn, le relazioni che nascono - se devono nascere, perché in questo caso mica è scontato - molto lentamente, poggiando su basi solide di vissuti, confronti e crescita. Mi piace che Zalaia e Selenia abbiano ognuno la propria strada, e che il primo non abbandoni la sua natura solo perché è innamorato della seconda, né tenti di attirarla a sé in alcun modo. La rispetta, ne rispetta la libertà e le volontà e la lascia dunque libera di seguire la via che crede. E penso che questo sia un segno innegabile del suo amore per lei, perché l'amore dev'essere prima di tutto rispetto, e Zalaia ne ha, nonostante il suo carattere non facile.
Ho adorato il confronto tra Selenia e i due figli di Haldir, per cui ho già espresso apprezzamento in precedenza. Mi è piaciuto in particolare il modo in cui si siano toccati, conosciuti e riconosciuti pian piano, prima attraverso l'odore e poi toccandosi le cicatrici, identificandole in un passato che richiama Asgard, e le battaglie che i due hanno compiuto per difenderla, quando Selenia era ancora troppo piccola e fragile e malata per comprendere e imporsi. Ora, di quella bambina non è rimasto più nulla e ciò che ci troviamo davanti è una principessa forte, determinata, indipendente e sicura di sé, che pure non ha perso quella purezza e bontà d'animo che l'ha sempre contraddistinta.
Il momento del concilio è stato molto intenso e coinvolgente. Soprattutto, ho apprezzato moltissimo il modo in cui hai presentato la figura di Atena, che sai sempre investire di quella dignità e sacralità che le sono proprie e che le spettano. Il tuo personaggio trasuda divino in ogni gesto che fa, in ogni parola che dice, così come c'è in lei tanta di quella saggezza che incarna. Leggere di lei è sempre davvero un immenso piacere.
Devo dire che i cavalieri d'oro che si mettono intorno ad Atena e al Gran Sacerdote hanno fatto sorridere anche me: sono tutti ben consapevoli che Haldir e Imuen potrebbero facilmente superare le loro difese, quindi potrebbero anche lasciar perdere quell'etichetta. Giusta anche l'assenza di Kiki: è uno dei protagonisti, è vero, ma realisticamente non c'è alcun motivo per cui debba trovarsi lì, e infatti non ci si trova. Ho molto apprezzato questa coerenza.
E mentre Atena cerca una mediazione, così come Imuen, abbiamo Haldir che come suo solito è schietto e diretto e arriva subito al punto della questione, aspetto di lui che gradisco moltissimo. Il modo in cui parla dei Perduti è davvero struggente, perché si sente tutta la sua sofferenza per la loro condizione, tutta la sua contrizione, come un padre che perde i loro figli. E Perduti è proprio un nome che calza a pennello per questi Dunedain che hanno perso la strada, la loro condizione e per questo Haldir che ha perduto i suoi figli e li ha visto corrotti, mentre impotente poteva solo sigillarli. Tutto questo è davvero struggente e terribile, più di quanto possa esserlo la guerra che tutti loro devono affrontare. Perché una guerra è sempre orribile da combattere di per sé, ma doverla condurre contro i propri figli, sangue del proprio sangue, anche se corrotti, è davvero devastante. Posso solo immaginare ciò che Haldir possa provare. E nonostante questo fa ciò che bisogna fare, senza tirarsi indietro, riconoscendone la necessità, e per questo ha una grande forza d'animo e una dignità che non posso che ammirargli.
Ho davvero divorato questo capitolo, tanto mi ha coinvolta e catturata. Stai creando un racconto davvero spettacolare e avvincente, con personaggi sfaccettati e dai rapporti per nulla scontati. Ormai è pleonastico dire quanto ami questa storia, ma io lo ripeto comunque ;)
Ottimo lavoro, grande donna. Alla prossima :)