Recensioni per
Bentornati in quest'altro inferno
di LeanhaunSidhe

Questa storia ha ottenuto 501 recensioni.
Positive : 501
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/01/20, ore 18:38

Io leggo sempre tutto d'un fiato i tuoi capitoli soprattutto quando entra in scena Zalaia, che ormai sai adoro in modo particolare.
Intenso e struggente il dialogo avuto con Shion alla presenza di Imuen. Quanta verità e quanto dolore in quelle parole, un dialogo a tinte forti e reso davvero alla perfezione. I Dunedain sono così diversi dai cavalieri di Athena, così sanguigni e legati ad affetti e vincoli familiari, cosa che invece i guerrieri di Athena sembrano quasi snobbare.
Possibile che davvero l'unico sentimento che lo leghi a Death sia l'odio? No no credo...una donna come Mnemosine non può aver cresciuto un figlio con un animo così rancoroso.
Io credo che questi due siano più simili di quanto credono, penso che debbano conoscersi e anche scannarsi verbalmente se serve, ma devono parlarsi a viso aperto.
Death ha bisogno di lui, perché è l'unica eredità positiva che ha lasciato in questa vita prima della sua dipartita. E Zalaia ha bisogno di Death, non per diventare più forte, quello può farlo anche da solo. Ne ha bisogno perché perdonando lui...perdonerà e darà quiete anche a quella parte irruenta di sé stesso che ogni tanto torna a tormentarlo.
Non sarà un addestramento facile, né una convivenza altrettanto piacevole. Non solo per le rose di Aphrodite. Sarà un capitolo estremamente interessante anche il prossimo, ne sono sicura.
Non manca comunque una parte un po' più leggera quando Zalaia propone a Seleina di accompagnarlo ad una serata danzante, insinuando non troppo velatamente, se la ragazza avesse un particolare legame sentimentale con uno dei due fratelli. Oddio...mi sono immaginata la faccia di Mu e mi è scappata una risata. Sembra che il giovane Dunedain possa stare tranquillo sotto questo punto di vista, almeno per il momento, poi chissà...
Come sempre è stata una lettura appassionante che mi ha emozionata molto. Spero di poter passare al più presto per leggere la seconda parte. A, presto mia cara.

Recensore Master
19/01/20, ore 17:49

Eccomi per lo scambio del giardino di EFP.
Zalania poveraccio tra avere Death Mask come padre, il proprio maestro che lo obbliga ad andare da lui e cercare di rimorchiare Selenia a sto qua non gliene va bene una ahaha.
Ho apprezzato molto come, alla fin fine Haldir sia rimasto impressionato dal potere di Kiki e di come riconosca il suo status non è certo una cosa da poco,
La convivenza tra padre e figlio la vedo molto ma molto maleee addio death mask XD,
Ciaoo alla prossima.

Recensore Veterano
19/01/20, ore 14:25

Eccomi per lo scambio!
Allora, capitolo intenso.
Devo dire che se nel precedente capitolo non avevo capito quanto Kiki fosse davvero cambiato e cresciuto, qui si vede tutto. Il bambino spensierato che scorrazzava intorno a Mu con gli occhi pieni di vita e fanciullesca irriverenza ha lasciato posto ad un adulto addolorato, disilluso e spezzato dal peso degli eventi. La perdita del fratello l'ha segnato, troppo giovane e affatto pronto per dire addio a Mu, al mentore e al fratello.
La descrizione di Seleina trasmette una sorta di innocenza "pericolosa", non tanto per lei, quanto per gli eventi che ci girano intorno. Ha un potere così grande, e lei sembra tanto, tanto delicata, come un fiore di cristallo. La parte dove Kiki giunge in quelle terre mortalmente fredde per trovare sollievo, pur con il cuore in gola, da un dolore che non lo lascia.
Mi è piaciuta tantissimo la parte del confronto con Mu. Ha lasciato un bambino innocente che lo adorava e si affidava a lui e ora trova un uomo ferito con i suoi segreti e dolori, qualcosa che richiederà del tempo, soprattutto con il defunto Ariete che ancora vede nel suo successore qualcuno da proteggere. La parte del liquore mi ha trasmesso proprio come siano su due lunghezze diverse e non può essere diversamente. Davvero, molto, molto brava!
Continuerò volentieri lo scambio con te, a presto!
Ulvinne

Recensore Veterano
18/01/20, ore 14:07

Ciao! Eccomi in grandissimo ritardo. E sì, vale la pena continuare a scrivere! Intanto perché la storia non è la solita storia scontata su Saint Seiya, e poi perché scrivi bene, e scriverai ancora meglio, ma il solo modo per arrivarci, è continuare a farlo!
Il rapporto tra i due fratelli è complicato. Mu lo ricorda come il suo fratellino e non si rende conto che ha di fronte un cavaliere fatto e finito, con un vissuto tuut'altro che facile.
Kiki sembra confuso, non sa bene che strada scegliere e dove lo condurranno i suoi passi.
E poi compare Haldir, in fondo a tutto, a complicare le cose.
Sono curiosa di leggere il seguito!
A presto e scusami ancora per il grande ritardo! :)

Recensore Master
16/01/20, ore 18:39
Cap. 32:

Ciao Leahn!

Perdonami se ci ho messo tanto questa settimana! ><
E quindi il capo dei perduti è – dovrebbe essere – Arkai, una figura che pure se nel ricordo del Dunedain ha in sé un insieme di tragicità e terrore. Come ogni buona storia epica che si rispetti lo scontro più doloroso è tra ex amici, alleati o, come nel caso specifico, contro il nostro migliore allievo. In questo senso Haldir in questo capitolo mi è parso terribile umano e stanco, sfinito per questa lotta quasi eterna che pare averlo prosciugato. Mi piacciono tanto le motivazioni per cui Kiki può brandire il pugnale: effettivamente hai preparato bene questo passaggio di trama, presentandoci fin da subito un personaggio dedito a vivere la vita e non a isolarsi. In questo senso, la bordata che viene lanciata a Mu e in generale a tutti i cavalieri rispecchia profondamente quanto venga considerato facile rinunciare alla vita vera senza averla mai provata e quanto Kiki sia eccezionale, cosa ribadita in più capitoli ma mai ridondante o fastidiosa.

Il fatto però che Zalaia e Imuen discorrano sul pugnale e che Zalaia rischi di diventare umano, se ho ben capito, mi lascia un po’ (piacevolmente) sgomenta. Mi aspetto a questo punto un momento di grande angst nella scena che vedrà il mezzosangue dover combattere per aiutare l’altro, però penso anche che l’allenamento con Cancer ha proprio lo scopo di rendere Zalaia forte anche con la sua parte umana. Deathmask potrebbe permettergli di salvarsi. E da ultimo, loro, eccoli. Zalaia e Deathmask, padre e figlio che ancora vivono un non rapporto. Anche qui, mi piace che ci sia una parziale, microscopica intesa. È bello vedere Cancer tirarsela pure pestato come una zampogna, sono fantastici questi grugniti che caratterizzano le loro amene conversazioni. La battaglia si fa sempre più vicina e io non vedo l’ora di potermela godere, mia cara!
Un caro saluto e a presto,
Shilyss :*

Recensore Master
14/01/20, ore 10:14
Cap. 32:

Ciao!

I tormenti di un lontano passato fanno di nuovo capolino nei sogni di Haldir, rimpianti per la fine di Arkai, sul quale la vendetta degli olimpi è stato addirittura peggiore che quella riversata sul gemello di Imuen, costretto a continuare a vivere dal padre degli Dei in persona, con la consapevolezza di aver condannato molti dei suoi a divenire Perduti. Ma ecco che una nuova decisione viene presa, sotto forma di arma, un magnifico pugnale da affidare a Kiki per mettere fine una volta per tutte all'esistenza (e alla sofferenza, molto probabilmente) di Arkai affinché affrontare il potente nemico di questa storia possa risultare più semplice. Kiki, riluttante, accetta ma non sarà da solo in questa impresa; Zalaia dovrà accompagnarla e proteggerlo per il suo attacco al cuore dello schieramento nemico in una rischiosissima missione che sa tanto di attacco kamikaze! Ah ma aspetta, ci sarà anche Death Mask il quale finalmente sembra essere riuscito a venire a patti con la rabbia del figlio? Tremate Perduti, ora sono cavoli vostri! DM domina! XD
Noto con piacere che la maggiore scorrevolezza e chiarezza dei capitoli sia diventata una costante, benissimo! Ci si vede al prossimo capitolo!
Un saluto e a presto,
Will D.

Recensore Master
13/01/20, ore 21:26
Cap. 18:

Carissima, ciao!
Eccomi finalmente a proseguire con questa storia che mi era davvero mancata parecchio.
Questo è stato un capitolo estremamente interessante sotto parecchi punti di vista. Mi è molto piaciuto il fatto che tu abbia adottato il punto di vista di Mu per mostrare la vita dei Dunedain da un occhio differente da quello di Selenia: il Saint si trova spaesato in questa nuova realtà che gli è estranea e che non riesce a comprendere del tutto. Anzitutto, si rende conto di essere controllato a vista e si stupisce del non trovarsi rinchiuso in una cella. La schiettezza di Mnemosine, inoltre, che poi è un po' tipica della cultura dei Dunedain, lo mette a disagio, poiché non vi è abituato e non riesce quindi a inquadrare bene la donna. Devo dire che Mnemosine mi piace molto: è diretta, schietta, senza peli sulla lingua e dimostra un carattere deciso e forte. È una donna pratica, forse anche più di quanto il cavaliere sia mai stato abituato a essere: è essenziale nel fare le cose, spiccia. Si capisce che il suo popolo è un popolo che arriva dritto al punto, diretto, che fa e dice quello che deve, senza nulla di troppo.
Mi è piaciuto che Mnemosine abbia chiesto l'aiuto di Mu: certo, ne hanno bisogno, ma comunque si è dimostrata scevra dal pregiudizio dello straniero e del diverso e di nuovo pratica. Mu ha qualcosa che può essere utile, dunque se vuole il suo aiuto è ben accetto. E, anche qui, ho grandemente apprezzato il fatto che lui non sia stato costretto a fare nulla, ma che gli sia stato dato libero arbitrio.
Ulteriormente interessante è stato come Mu si sia stupito del fatto che Mnemosine abbia rimesso in riga Zalaia. Ne segue un intenso e apprezzabilissimo confronto tra Mu e il giovane, in cui i due hanno modo di discutere circa la posizione delle donne nelle rispettive culture. Mu, che viene da un ambiente più maschilista, di nuovo si trova spiazzato e spaesato dinanzi alla nuova realtà che gli si pone dinanzi: Zalaia gli dice che lì, da loro, le donne sono guerriere, sanno difendersi, sono pratiche e, sopratutto, sono libere di amare e odiare. Il suo discorso è intenso, appassionato e si capisce quanto lui ci creda e ne sia convinto. E il riferimento a Selenia e a quanto lui la ami proprio per la sua forza d'animo e la sua grinta non è neppure velato.
Interessante anche che Mu assimili taluni comportamenti di Kiki a Zalaia: questo fa riflettere su quanto il suo fratello minore sia forse più vicino ai Dunedain che all'ambiente del tempio di Athena, per quanto riguarda il modo di pensare.
Non ultimo, sullo sfondo permane ancora la minaccia: la promessa dell'arrivo di una grande quantità di feriti ci ricorda del pericolo che il mondo sta correndo e, anche se nell'accampamento aleggia ancora una relativa quiete, presto le cose cambieranno.
Non posso che farti i complimenti per l'introspezione dei personaggi e per l'interessantissimo capitolo che ha offerto molti spunti di riflessioni sugli stessi e sulle rispettive culture. Ho davvero adorato come hai gestito il tutto.
Non vedo l'ora di proseguire con la lettura.
A presto :)

Recensore Veterano
13/01/20, ore 10:35

Ciao! Eccomi qui per lo scambio :)
Anche questo secondo capitolo mi è piaciuto molto e i due nuovi pg, Haldir e Imunen, attirano sempre di più il mio interesse. Non so ancora se mi piacciono come "persone" o meno, ma sicuramente incuriosiscono e invogliano a continuare la lettura per capirli di più.
Il capitolo inizia con un'apparente quiete e piacevolezza (la freschezza del lenzuolo solitamente è collegata ad una cosa piacevole) che viene rotta subito in favore della dura realtà, quella del confronto con il gigantesco Haldir. Mi è piaciuta la reazione di Saori, non bambina che si fa prendere dal panico, ma Dea che cerca di capire la situazione e che, seppur alla fine si ritrovi in svantaggio, cerca di capire chi ha davanti. Questo mi è piaciuto parecchio, credo che Saori meriti un'evoluzione come Atena e vederne un po' mi ha davvero resa contenta!
Poi, la descrizione di come i gold tornino in vita (YEEEEEE), anche questa molto bella: la presa di coscienza del ritorno all'individualità mi piace un sacco, prima una voce, poi una sensazione fisica e dopo un tempo indefinito passato ad essere solo qualcosa di un insieme, destinato a soffrire per essere andato contro gli Dei, Desu recupera il suo essere solo Desu. Il suo essere umano. Piacevole sorpresa il ritorno di Shion e come a dispetto della nudità e della situazione bizzarra mantenga la dignità che si confà al suo rango! 
Poi l'aver trasportato i cavalieri nel campo di allenamento delle sacerdotesse ha funzionato, devo dirlo XD Da un personaggio così serio, pericoloso, cupo come Imunen non ti aspetti una trollata del genere, ci stava tantissimo e sono sinceramente scoppiata a ridere. E' stato un ottimo tempismo per inserire la linea comica senza distruggere una storia che ha dei toni comunque molto seri e ricchi di tensione, davvero.
Altra bella sorpresa, il POV di Kiki, anche questo inaspettato. Non ho mai considerato troppo questo personaggio, magari in questa storia cambierò idea...anche perché mi piace come si è comportato durante l'incontro con Imunen. Ha cercato di capire chi aveva davanti, non si è buttato a capofitto, e anzi l'ha ringraziato sinceramente nel sapere che gli ha restituito Mu...poi a quale prezzo si vedrà, sicuramente la soffocante sensazione dell'inizio del paragrafo non la dimentichiamo...come mai i saint sono di nuovo qui? 
Sicuramente continuerò lo scambio con te, se vorrai, per scoprirlo :) Complimenti per questo capitolo!
Ulvinne

Recensore Master
13/01/20, ore 02:12

Carissima **
Questo capitolo è stata una vera e propria altalena di emozioni. Non hai fatto altro che alimentare la mia curiosità e la mia empatia verso questi personaggio. Quello che dici su Mu è vero: da quando ha avuto a che fare con i Dunedain, è cambiato. Lui definisce in peggio, ma è davvero così? Questo però ha portato in luce molti fattori, tra cui le differenze e difficoltà che sta riscontrando con Kiki e il loro rapporto fraterno e la differente opinioni con Shion; ma soprattutto la sua riflessione sui rapporti umani che questo popolo hanno; i sentimenti, l'amore e i rapporti stessi tra esseri umani che lui ha vissuto diversamente da Kiki, che invece è cresciuto con questi ideali.
Questo certo li divide. Il comportamento di Kiki è più scanzonato e ribelle, ma ha ragione quando dice che Mu non può riprenderlo per le sue scelte al di fuori del suo essere Cavaliere. Delineare la propria vita è affar suo; può consigliarlo, certo, ma non imporlo. Però è anche vero che, da fratello maggiore, ha anche il dovere di indirizzarlo verso una giusta via... ma qual è la vera via giusta? Quella priva di legami, abitudini umane e sentimenti? Privarlo di qualcosa con cui è cresciuto che per lui è appunto la normalità? Ho amato tutto questo concetto, sul serio.

infine il loro dibattito finale su Seleina e il suo cambiamento. L'idea di Kiki nei riguardi della ragazza è diverso da quello di Mu. È un po' un rapporto speculare. Kiki vede Seleina come Mu vede Kiki... bambini, ma non lo sono più. Qui si sottolinea l'importanza dei rapporti visti da ambo le parti, nella loro totalità. Con l'esempio di Seleina capiamo la mentalità di entrambi e, in questo momento, mentre parlavo, era davvero due fratelli messi a confronto.
Mu sta consapevolizzando la crescita di Kiki e quanto questo forse stia cambiando anche lui, in qualche modo. Non è semplice avere a che fare con un adolescente che hai visto crescere nell'arco di un attimo e vederlo fare cose come bere alcol e cambiare ragazza ogni volta che ne ha la possibilità. Eppure questa caratterizzazione che hai dato a questo Kiki adulto rispecchia la mia idea di come sarebbe potuto diventare, per questo trovo sempre assai gradevole vederlo, leggerlo e adoro ogni volta che lo fai comparire, ma questo te lo avevo già detto :)
Insomma, vedremo come evolveranno le cose, ora che la visione del mondo di Mu, grazie a i Dunedain, è cambiata così tanto!
A presto, mia cara
Miry

Recensore Master
12/01/20, ore 16:56

Capitolo al cardiopalma ho apprezzato tutto il dialogo della nostra figlia del cigno nel confronto del suo maestro a cui rinfaccia non poche cose anzi.
La scena del combattimento l'ho molto apprezzata è molto ma moltooo nello stile dei saint con colpi energetici e anche colpi di scena come quello finale. Haldir è davvero un infamee nel vero senso della parola era davvero tutta una prova? Solo per completare l'addestramento?? la cosa mi lascia davvero basito per quanto rischioso abbia dato i suoi frutti forse c'era altri modi?
Ciaoo a presto.

Recensore Master
12/01/20, ore 16:33

Meraviglioso, emozionante e coinvolgente, da togliere il fiato questo capitolo che mi ha tenuta incollata allo schermo fino alla fine.
Narrazione magistrale la tua, che non ha lasciato percepire al lettore il minimo dubbio sulle intenzioni di Haldir.
Anch'io, come Seleina, l'ho considerato un traditore, nel momento più importante alla vigilia di una cruenta battaglia pretendere un tale tributo dalla sua protetta, una scelta che sapeva bene le avrebbe squarciato il cuore.
Ancora una volta la nobiltà d'animo e lo spirito di sacrificio dei Gold Saint fanno da padrone in una situazione che appare disperata sin dalle prime battute di un epico scontro, al quanto impari. Perché Haldir è pur sempre un essere divino, e loro degli umani ascesi, grazie al potere del proprio cosmo, al rango di cavalieri. Una nativa di Asgard e due Lemuriani uniti insieme per difendere ciò che amano e in cui credono. Perché la forza dei sentimenti e il voler proteggere a tutti i costi le persone che per loro significano tutto, è qualcosa di intrinseco che appartiene al loro modo di essere.
Kiki è stato tutto per Seleina, e Seleina è stato tutto per Kiki, quando la speranza è la voglia di sopravvivere al dolore era pari a zero. Quando la sofferenza di quei sentimenti umani era un fardello troppo grande per una ragazzina cresciuta tra gli agi di palazzo ma con un potere così grande dentro di sé.
Un personaggio che è puro istinto Seleina, e Haldir è stato proprio bravo a mascherare le sue reali intenzioni, ancora più brava tu a rendere il tutto in modo semplicemente magnifico. Dici di non essere brava nelle descrizioni di battaglie o scontri, io invece trovo che sei perfetta. Chiara, essenziale e diretta, non ti perdi in giri inutili di parole e dai al lettore il senso preciso dell'azione che i protagonisti stanno vivendo.
Adesso è arrivato per Seleina il momento di camminare da sola, senza più rimpianti o rimorsi. Il tempo delle incertezze sembra passato...è una donna completa ormai, e sa per certo di avere accanto a sé persone che la sosterranno sempre, qualsiasi pericolo o ostacolo possa esserci sul suo cammino.
Lei ha protetto il suo 'fratellino' acquisito, Mur ha protetto entrambi, ovvero Kiki e la persona a cui lui era più legato.
Insolito modo per testare un'allieva, ma il risultato è stato avvincente sotto tutti i punti di vista. Brava davvero, un capitolo che ho davvero apprezzato molto. A risentirci presto mia cara.

Recensore Master
08/01/20, ore 17:12

Ciao Lehan!

Come ormai saprai perché l'ho scritto in circa duecento recensioni, amo follemente il personaggio di Zalaia e vederlo interagire, come fa, con Cancer è per me motivo di enorme soddisfazione. Il loro non- rapporto è complicato e trovo simbolico il fatto che Zalaia inizi a parlare di se stesso e della sua infanzia da emarginato proprio quando è l’aspetto umano a prevalere. Un’umanità che lui associa al cosmo e alla sua parte paterna e che lo blocca laddove potrebbe aiutarlo.
Cancer ha molti difetti, però ha abbastanza empatia in sé. Riconosce nel figlio alcune delle caratteristiche che gli sono proprie e anche se alla fine Zalaia gli dice comunque delle cose perfide riesumando un passato di cui il cavaliere d’oro ovviamente non è fiero ci sono delle basi affinché padre e figlio diano qualcosa l’uno all’altro. Il fatto che Mnemosine e Zalaia abbiano subìto angherie e isolamento da parte degli altri membri del branco rende la società di Sire Imuen e Sire Haldir conflittuale e realistica, nient’affatto idilliaca, e questo a mio parere è un altro elemento di merito.

L’atteggiamento di Zalaia verso il padre merita un approfondimento in questa recensione: mi piace che tu abbia sottolineato un concetto che si adatta molto bene al clima di una società guerriera. Zalaia non è triste per l’assenza del padre, perché Cancer è un guerriero e ha un preciso dovere. Il suo odio deriva da un forte istinto di protezione verso Mnemosine che è stata dimenticata. La spiegazione di Death Mask era doverosa e molto sincera – mi è piaciuta. Mi piacciono sempre tanto i capitoli in cui più che la trama fatta di eventi vanno avanti le crescite personali dei vari protagonisti perché è proprio grazie alle introspezioni che riusciamo a immedesimarci nelle vicende dei vari personaggi, anche se questi ultimi vivono avventure fantastiche, come in questo caso. Un capitolo davvero bellissimo, mia cara! Ti faccio tanti, tanti complimenti,
Un abbraccio e a presto,
Shilyss :)

Recensore Junior
08/01/20, ore 16:46

In questo capitolo breve ma intenso e profondo, sono ben delineati due personaggi che incontriamo spesso nell'opera originale, non sono tra i miei preferiti lo riconosco ma non nascondo che Kiki mi ha fatto sempre tenerezza.

Pur collocati in un universo alternativo i personaggi sono aderenti alla caratterizzazione di Kurumada, e mi rendo conto che non è affatto semplice mantenere alcune caratteristiche inalterate in un contesto diverso dal solito. Apprezzo quindi quando, come in questo caso, si riesce a renderli coerenti con la caratterizzazione originale, conferendo inoltre degli spunti inediti utili ad approfondire alcuni aspetti più nascosti, e a rendere tridimensionali i personaggi. Lo hai fatto molto bene con Kiki che nella tua storia è più grande e maturo, ma reduce da un percorso di crescita inevitabile che lo ha portato a far emergere un lato ombroso che non conosciamo della sua personalità. È più riflessivo, e i ricordi che lo legano a Seleina evocano in lui malinconia e nostalgia, nonché una sorta di apprensione. Ritroviamo però quell'impulsività tipica del Kiki ragazzino nella decisione, forse un po' avventata, di teletrasportarsi in un luogo ostile; e Mu intuisce il suo stato d'animo - pur senza comprenderlo fino in fondo - molto ben espresso nella scena in cui si attarda a lustrare l'elmo di Aquarius, smarrendosi nei suoi ricordi.
Le premure del Santo di Ariete nei suoi confronti sono tipiche del rapporto fraterno che siamo abituati a conoscere, e qui sembra un rapporto molto più profondo e di comprensione di quello che intercorre tra mentore e apprendista, si denota molto nella bella scena finale. Mi sono piaciuti entrambi.
Trovo bellissimo e toccante il passaggio in cui Kiki non riesce a incontrare Seleina e si rende conto che non avrebbe potuto prestarle il proprio aiuto come avrebbe voluto o come sperava, in un ambiente così ostile; nonostante egli abbia raggiunto il settimo senso e il suo potere non sia affatto trascurabile. Ed è ben chiaro come in quel luogo ogni potere dei Saint sia reso vano.
Kiki lo ricordo un ragazzino, sì, pestifero e forse un po' cocciuto ma qui dimostra la maturità necessaria per intraprendere, seppur a malincuore, la via del ritorno e chiedere aiuto a Mu. A questo punto permane l'interrogativo su come Kiki porterà a compimento l'obiettivo che si è prefissato.

Mi piace molto il modo in cui hai presentato questi due personaggi nel capitolo, la naturalezza con cui si muovono e interagiscono, l'introspezione accurata e lo spaccato sul vissuto dei giovani: Kiki e Seleina; e il ruolo di Mu, quasi protettivo. Traspare perfettamente dall'accuratezza con cui sono impostati i dialoghi, dal tono un po' cupo e malinconico che si evince tra le righe. Complice la prosa elegante, il tuo stile aulico ma scorrevole allo stesso tempo, una dote che non è da tutti.
Non sono brava con le recensioni ma spero di aver espresso abbastanza bene il concetto 😊

Un bellissimo lavoro sempre, alla prossima! 🌹

Recensore Master
08/01/20, ore 13:13

Ciao cara, eccomi di nuovo qui per lo scambio. Ora, in questo nuovo capitolo conosciamo meglio Haldir, che sembra essere una presenza buona al fianco di Kiki. La descrizione che ne fai è molto suggestiva, la sua imponenza, quanto il suo aspetto, ricordano molto un cavaliere, sebbene mi pare di aver capito che il suo potere sia di una natura diversa dalla loro. E' sempre più intrigante il mistero che lo circonda, e Kiki al suo cospetto non sfigura affatto, malgrado si renda conto di essergli inferiore, tanto da ricorrere al suo cosmo per riuscire ad avvicinarglisi e vedere cosa Haldir ha da mostrargli. Devo dire che lo sgomento di Kiki la dice lunga su ciò che ha provato nel rendersi conto che la natura del male oscuro che affligge Asgard sta rischiando di dilagare altrove. Spero che la piccola Seleina non debba pagare troppo per le conseguenze, staremo a vedere.
Mi è piaciuto molto anche come hai scandito il testo e i dialoghi, nel testo ti segnalo solo una distrazione - O lui stava diventando pazzo o Aldebaran lo stava diventando Aldebaran - dove hai ripetuto il nome di Aldebaran una volta di troppo, così la puoi sitemare.
A presto!
Tea.

Recensore Master
05/01/20, ore 19:31

Il capitolo si apre con l'inquietudine di Seleina, che è anche un po' quella di chi segue questa long e si accorge che siamo arrivati davvero ad un punto cruciale. Anche Mu si rende conto che qualcosa di importante, pericoloso e poco chiaro sta per accadere.
Ancora una volta riesci a gestire gli Arieti d'oro davvero molto bene dando voce a pensieri e preoccupazioni che si trasformano in cocente realtà nel momento stesso in cui Kiki cade quasi esanime al suolo.
Tutto adesso passa in secondo piano...lo scontro nell'arena, l'esercitarsi in vista dello scontro con i perduti. Kiki sembra soffrire molto, e Seleina giunta al suo capezzale, non tarda a capire che il suo fraterno amico sta male a causa sua.
Non può mancare, in questo frangente, la gelosia di Zalaia che davanti a tale scena così intima e familiare si sente tagliato totalmente fuori, da un rapporto che non può conoscere paragoni o similitudini.
Seleina prende una decisione, la più terribile e dolorosa. Non permetterà che Kiki soffra o muoia addirittura. Ma Haldir permetterà che lei porti a compimento il suo intento?
I suoi piani sono altri...e credo che si capiranno meglio nel proseguo del capitolo, che ho visto hai diviso in due parti. La necessità di sapere come andranno le cose è impellente...e spero di poter passare non appena terminate le altre recensioni. Intanto i cavalieri d'oro sembrano non essere più graditi dal popolo dei Dunedain e anche Imuen sembra sul piede di guerra. Davvero incerto il destino di tutti...è come se una pesante ombra aleggiasse intorno a loro, forse i perduti non sono gli unici nemici che i tuoi protagonisti dovranno affrontare.
Per quel che può servire, a mio parere il capitolo va benissimo così. È sempre un piacere leggerti e recensirti, a presto cara.