Ciao,
essendo appena arrivata,sto cercando di leggere il più possibile e di capire i vari stili di voi autrici.
È un prologo che mostra una Oscar insoddisfatta, che anela a una parte della vita di un uomo o di una donna che a lei è vietato.
Sembra quasi che la decisione di indossare l'uniforme sia stata presa per rassegnazione.
È un prologo che di certo incuriosisce.
Vicky

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Alain qui è un mito, lo sappiamo. E sappiamo anche che non lascerà nulla di intentato pur di salvare Oscar e il vero bene del popolo.

Un altro capitolo stupendo!! MI piace molto il tono introspettivo e solenne che hai dato che sottolinea il peso delle gravi decisioni che i personaggi devono prendere. Oscar, Lefevre, Alain sono quasi epici, ma manca inesorabilmente André. Spero tanto che inizi a uscire dall'ombra in cui è stato fin ad ora e che tiri fuori un po' del carattere che dimostrato di avere quando agiva spregiudicatamente come cavaliere nero. e' un po' deludente che fino ad ora il suo tradizionale ruolo di alter ego di Oscar sia stato ricoperto principalmente da Lefevre...
(Recensione modificata il 04/10/2019 - 08:34 pm)

Che bello ritrovarti! Adoro questa storia e trovare un aggiornamento è davvero una festa. Hai raccontato, con la maestria che ti è consueta, pochi fotogrammi dell'attesa del futuro di ciascuno dei personaggi: ciascuno di loro ama, e ciascuno di loro ha paura per la persona oggetto del suo amore, paura che questa venga meno, per i motivi più disparati ma il senso di solitudine è tangibile fra le tue righe quasi, anzi forse più, che su uno schermo. Mi consola che i pensieri di Oscar ed André in qualche modo convergano sull'idea di fuggire lontano con la piccola Amelie, ma qualcosa mi dice che non sarà così facile... Spero davvero di rileggerti presto. Un abbraccio. Monica

Ognuno dei nostri si prepara ad affrontare l'incertezza del futuro in modo diverso; però una cosa in comune ce l'hanno: la paura.

Che piacere immenso ritrovare questa tua storia in “prima pagina”, il mio cuore ha perso un battito come se mi fossi ritrovata negli occhi di un vecchio innamorato creduto perduto.
Bentornata a te e alla tua La Felicità!

Questo capitolo è un quadro e non parlo solo di quell’immagine conturbante di Girodel a letto della prima scena che è bellissima davvero! Avevo forse dimenticato nel tempo quanto la tua scrittura sapesse essere sensuale.
Una camera da letto, una cappella ed un ufficio sono i tre “paesaggi”, teatri diversi, di quattro vite umane, dove sospensione ed incertezza aleggiano indisturbate a smuovere l’immobilità dominante nel quadro e del quadro dove, di fatto, solo la gamba nuda e piegata di Victor sembra muoversi e dondolare di un ritmo lento e tutto suo.
L’immobilità è però solo apparente, il moto delle “anime” è invece tanto sostanziale da essere palpabile, paiono muoversi sulla tela senza però sapere quale direzione prendere.
Sembrano davvero personaggi sospesi in un paesaggio immobile e senza tempo in attesa di animarsi di qualsiasi vicenda.
Suppongo che il tempo sospeso riprenderà presto a fluire, forse già col prossimo capitolo, perché l’ineluttabilità della Storia incombe e temo che presto si presenterà ad “animare” il quadro di colori forti.
Spero che in un atto di ribellione, perdonami il “vandalismo”, i personaggi squarcino la tela che si è trasformata in quella tanto insidiosa ed impalpabile di un ragno perché, al momento, mi appaiono davvero invischiati e incollati ad essa.

Ciao, grazie e alla prossima.

Minaoscarandre

La Storia incalza la tragedia si è abbattuta sulla famiglia reale portandosi via il futuro. Mentre il tempo fugge Oscar comprende che bisogna afferrare e tenersi stretto quello che ha scelto. In questo frangente Andrè riemerge forte ma non granitico, un solido appoggio, un uomo che ama e che sposa la sua donna nell'unico modo concessogli, ma che significa tutto. Questo legame sarà la loro salvezza.

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E così siamo alla morte del Delfino.
Lefevre pare contento, nonostante la pioggia, la situazione politica, il lutto nella famiglia reale, le conseguenze che potrebbe avere - ne dobbiamo dedurre che Victor si sta comportando bene? O che forse è un ragazzo buono che è a suo agio con la propria vita ed è contento che Victor ne faccia parte, anche se non sappiamo esattamente in che ruolo. Cioè sappiamo che hanno rapporti sessuali, ma non sappiamo dei loro progetti, ammesso che in quei giorni uno si sentisse di poterne fare.

Bella, veramente bella la scena della pioggia e della cappella - e così hanno avuto almeno il loro matrimonio in una chiesetta.

Spiace e non spiace per questi due: hanno trovato la loro pace, André è stato in passato una mezza merda, ma va bene, cose che capitano, lui lontano da lei forse è cresciuto, lei a fare la mamma adottiva single è cresciuta anche. Forse non tutti i conti tra di loro tornano, ma è inutile stare a rivangare: il tempo scorre e a voler mettere i puntini sulle i sul passato, ti perdi il presente che non aspetta nessuno.

E' una bella storia, questo André ormai è diverso da quello geloso nella stalla e questa Oscar pure. Non so se era pianificato ma di certo c'è stato un arco di crescita per questi due personaggi :)
(Recensione modificata il 28/01/2018 - 12:15 pm)

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"Mi sento… come se, finalmente, ci fosse un senso. Come se ogni cosa avesse un ordine, una causa, uno scopo. Anche nel pieno del caos. E’ felicità, questa?".
Eh sì, proprio così ;)
(Recensione modificata il 28/01/2018 - 12:22 am)

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Un momento intenso, solo loro: quando tutto sembra scivolare via, allora cerchiamo di tenerci più stretto ciò che abbiamo.

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Cara Hipopo,
Ritrovare te e la tua bella storia in efp è sempre una immensa e gradita sorpresa. Tu arrivi di soppiatto
e sempre ci regali parole meravigliose. Quanto ce le fai desiderare, mamma mia! Però quando ritorni
è sempre una festa! E adesso?! Fra quanto tempo tornerai tra noi?
Comunque, complimenti! Sguardi, gesti, parole, intenti, righe... Capitolo indimenticabile!
Un affettuoso saluto

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Carissima Hipopo,

sto leggendo il tuo racconto e, sinceramente, non ce la faccio ad aspettare di arrivare in fondo per farti i miei più grandi complimenti.
La tua è una storia veramente bella.
Mi dispiace di essermi imbattuta in essa soltanto adesso e per puro caso.
Purtroppo, ultimamente, il tempo che ho a disposizione per poter leggere le FF è piuttosto risicato ma l'importante è che io abbia trovato questo tuo gioiellino e adesso sia qui ad esprimere la mia gioia nel leggerlo.
Un trama straordinariamente originale che prende spunto da una situazione assolutamente credibile che procede in altrettanto modo.
Mi piace molto il carattere che hai voluto regalare ai nostri Oscar e André, un carattere che rispecchia molto l'originale, soprattutto in quanto a testardaggine, e che tu hai saputo rendere molto intensamente.
Una menzione particolare alla vita di caserma. Sotto questo aspetto, a mio modesto parere, hai superato persino l'originale in cui prevalevano, dopo gli inevitabili scontri iniziali, troppi buoni sentimenti. Qui si percepiscono molto di più (e molto più realmente) la tensione, l'astio nei confronti dei nobili, la durezza dei soldati, insomma, in poche parole, la tua è molto più caserma!
Poi ti devo lodare per la scorrevolezza. Non ci si annoia mai e spesso ci lasci col cuore in gola in bilico, sul precipizio dell'attesa per quello che sarà l'evolversi della vicenda.
Brava ancora.
Adesso scappo a leggere che non resisto.
Mara

Semplicemente un capitolo perfettamente scritto.
Il tenente e Victor, una bella coppia di anime gemelle che si sono trovate.
Oscar ed André, la coppia perfetta che finalmente si concedono la possibilità di essere felici dopo tanto dolore e tante giravolte del Destino.
Aspetto il prossimo capitolo prima di Pasqua, mi raccomando!

Il momento disperato spinge a scelte anche estreme, che però potrebbero aggravare tutto!

Pensavo l'avessi abbandonata questa storia un po' eretica e molto triste e anche un po' troppo vera perché André qui fa le sue scemenze ed Oscar pure. E invece rieccoti! Brava :)

Il capitolo è bello: è Natale, anche se lì non lo è, ma è estate, e mentre il buio c'è sia qui che lì, alla fine tutte e due le coppie mandano un po' al diavolo passato e pure presente - per il futuro di penserà la Storia - e fanno ciò che desiderano.

Victor a piedi nudi mi è piaciuto. Un po' licenzioso, in una stanza ben illuminata mentre fuori c'è il buio, che si stupisce di essere chiamato per nome - quante volte gli sarà capitato? Probabilmente poche e probabilmente mai da qualcuno come Lefèvre.

Un uomo senza un occhio doveva per forza esserci, vedo. Mi spiace per Thomas, ma sono contenta che non sia André :)

Buon Natale!
(Recensione modificata il 24/12/2017 - 06:21 pm)