Recensioni per
La Felicità
di hipopo

Questa storia ha ottenuto 657 recensioni.
Positive : 654
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Master
26/10/16, ore 11:43
Cap. 21:

Davvero impressionante il coraggio di Oscar all'obitorio! Fersen è assai più arguto di lei, il personaggio di Lefevre è assai interessante.

Recensore Master
26/10/16, ore 10:24
Cap. 21:

Ben tornata. Alla prima lettura ho pensato che Andrè frignone e codardo hai tratteggiato poi mi sono riletta qualche passaggio chiave e la prospettiva è cambiata.
Andrè è sempre stato quello saldo e forte ma nel momento in cui loro due prendono strade diverse tutto cambia. Il loro rapporto simbiotico va in pezzi e ognuno deve affrontare prove diverse e crescere da solo.
Diane innamorata del marito era una ragazza semplice che si accontenta va della presenza e che non aveva compreso l'animo di André e stato più facile per lui perdersi. Non c'era una donna da salvare da se stessa , non c'era bisogno di essere particolarmente forte. La sua Oscar non è più sola sua, ha altre persone su cui può contare per cavarsela, Fersen, Alain , pure Lefevre e lui ad essere in difficoltà.
È un uomo che deve ricostruirsi dentro, accettare la morte della moglie e il poter ritornare a vivere.
Oscar è luce vera , una donna che ha scoperto la sua femminilità, ne è scesa a patti e riesce a conciliare il suo lavoro da uomo.
Complimenti hai invertito i personaggi e il loro modo di fare.
Lefevre è salvo perché potrà essere un amico sincero senza subire il fascino della super bionda.

Recensore Veterano
26/10/16, ore 01:02
Cap. 21:

Bentornata!!!
Concordo assolutamente con i consiglieri tutti, persino questo Fersen, che nonostante la nostra insormontabile incompatibilità 'elettiva', come amico è più che rispettabile. Questo Andre ha proprio reso, vigliacco, invertebrato, drama queen e narcisistico frignone, che lui, lui, lui, come soffre lui e a ramengo le responsabilità (cioè ha mollato la bambina!?!? e lo sa benissimo che se l'è sobbarcata Oscar, perché è ovvio che sia così, visto che la conosce, nonostante sia così centrato su se stesso e il suo dolore, e come l'universo ruota intorno a lui e alle sue sfighe... no, Oscar non si è buttato, ce o avrei spinto io nella Senna, ma non c'è stata l'occasione). Questa Oscar fantastica e tanto cresciuta deve proprio lasciarlo perdere e conservarlo al più come un malinconico ricordo di gioventù (fare folclore è la sua funzione), le manca giusto l'ultimo passo verso la piena maturità, ossia capire che certi soggetti è una manna perderli!! Vedremo se nel periodo di assenza continuerà a gigioneggiare o se coglierà l'occasione per crescere un po' anche lui (che ne deve fare di strada per passare dal livello di adolescente frignone a uomo, e vista l'età e la predisposizione non so...), ma nel frattempo... Lefevre!!! Ci piace un sacco questo Lefevre!!! Pare proprio un tipo interessante e soprattutto ho bene inteso o sono io che mi faccio dei viaggi, quello che dice Fersen, quello che dice lui... è proprio... davvero!?!?? Più Lefevre, più Lefevre!!!!
(Recensione modificata il 26/10/2016 - 11:18 am)
(Recensione modificata il 26/10/2016 - 11:05 pm)

Recensore Junior
26/10/16, ore 00:08
Cap. 21:

Sei un mito. Non dovessimo aspettare ogni volta sette secoli sarebbe perfetto. Ma come vedi siamo qui 😉 brava

Nuovo recensore
16/08/16, ore 10:57
Cap. 20:

Mi sono imbattuta ieri nella tua storia sfogliando a caso questo sito, e ho letto i venti capitoli pubblicati finora tutti d'un fiato. Complimenti, sei stata veramente brava a costruire questa vicenda così diversa dalle trame consuete e così credibile nonostante il rischio che poteva esserci di cadere nel romanzesco. Invece i tuoi personaggi si muovono e parlano in modo assolutamente vero e realistico, e hai un'ammirevole capacità di gestire le dinamiche tra loro e di scrivere i dialoghi. È un vero piacere leggerti, per la scrittura perfetta e senza una sbavatura, per la capacità di dare forma a una vicenda appassionante e credibile, per la sapienza con cui sai sbalzare i caratteri con tratti veritieri e precisi. Spettacolare la scena del primo incontro sessuale con Fersen ( mi è piaciuto tutto ma una menzione speciale a lui che contemplandola nuda dice: "Mio Dio, come ho fatto a essere così stupido"), bella la descrizione dell'insopportabile senso di vuoto di Oscar che la spinge a tale passo, e di come la sua consolazione duri poco. Bellissimo anche come Fersen capisca prima di lei di essere stato usato e la guidi, con grande acume, a capire le vere ragioni del suo comportamento e il suo amore pet André (splendida la scena in cui glielo fa dire, e come poi commenta che si è messa in un bel guaio). Bello il modo in cui le resta vicino e adorabile nella sua intelligente ironia la battuta che dovrebbero sposarsi per simmetria. Non trovo una sola cosa sbagliata in come hai costruito il personaggio per tutta la storia e i rapporti tra loro: è splendidamente credibile e di alta levatura morale, nobile nel cuore e sincero, leale, un vero amico per lei. Anche Oscar nella sua confusione iniziale e nella sua progressiva seppur tardiva presa di coscienza e maturazione, con le scelte ad essa conseguenti, è caratterizzata in modo fluido senza la minima forzatura, come in un vero romanzo di formazione. E lo stesso dico di André, che solo apparentemente qui pare il più stravolto di tutti i caratteri, perché non sembra più il dolce e fedele compagno disposto a sopportare tutto col sorriso sulle labbra e le parole di conforto pronte. In realtà qui André è stato distrutto fin dalla prima puntata, ha perso irrimediabilmente (o almeno così lui crede) la donna che ama e la sua ragione di vita: è comprensibile che reagisca in quel modo, che sia così pieno di rabbia e di dolore, che si allontani da lei ( ed è proprio questo, l'aria che le fa mancare con la sua assenza a rendere Oscar rapidamente consapevole dei propri sentimenti). Commoventi le parole che le dice per spiegarle perché ha sposato Diane, dopo la morte di lei, e tutta la sua disperazione e il senso di maledizione che pensa di portarsi addosso, e la giusta distanza che poni tra loro dopo la morte della moglie, perché le cose non sono così semplici, ovviamente, e anzi viene da chiedersi come farai a riavvicinarli dopo aver scavato questa voragine tra loro. Anche l'inevitabile morte di parto di Diane, che poteva sembrare banale tanto era necessaria alla trama, è raccontata in modo credibile e umano con tutto lo strascico di dolore che porta. Mi è piaciuto anche come racconti la vita di Oscar in caserma senza André, le difficoltà che incontra, il senso di fura freddezza che pervade tutto. Che è più che giustificato, perché era la presenza di lui ciò che scaldava la sua vita, e senza André le cose mon potevano che essere così difficili e aride. Splendida la scena, spigolando a caso, in cui lei esce dalla caserma col mantello candido orlato di pelliccia per recarsi a festeggiare il Natale con Fersen, e la freddezza con cui lo fa davanti ad André, veramente un dipinto nell'immaginazione del lettore. E le parole di Alain che confrontano l'amore di André per la sorella con quello per Oscar. Tutti gli incontri tra loro, così rari, dosati e pieni di tensione erotica che non riceve sfogo, che non si scioglie mai. Soprattutto l'arte di costruire i dialoghi, che mi ha reso veramente piacevole e appassionante la lettura, con quelle battute perfettamente rispondenti l'una all'altra, ben dosate, ironiche, serie, efficaci, piene di ritmo e di realismo. La scrittura, che è l'unica cosa che fa la differenza, al di là di cosa succede dopo. Veramente brava, ti faccio tanti complimenti, anche se so che il mio povero vecchio cuore dovrà soffrire ancora molto, assistendo alla loro discesa agli inferi e successiva (spero) risalita.

Recensore Master
19/06/16, ore 10:57
Cap. 20:

E' un piacere vedere che questa storia complicata va a avanti...
La morte di Diane sembra la classica benedizione del cielo, un evento che spiace a tutti, si certo, però... meglio così, tutto sommato.
Ma davvero basta questo per riunire una coppia che si è fatta un po' troppo male l'una con l'altro?
Termini con il cliffhanger... non farci aspettare troppo, te ne prego!

Recensore Master
19/06/16, ore 08:36
Cap. 20:

Il bentornata te l'ho già dato il capitolo scorso, quindi qui mi limito a rinnovartelo, con immensa gioia. C'è strazio e tanto, anche in questo capitolo... Quello di Alain, che pur avendo perso l'amatissima sorella conserva la lucidità per sgravare Oscar dal peso di quella colpa che André ha spietatamente gettato sulle spalle del loro amore. Dolcissimo davvero anche l'accenno alla sua nipotina, e l'invito a conoscerla. Che dire poi di Oscar che abbraccia la figlia dell'uomo che ama e che mai come ora teme di aver perduto, e ne riconosce i capelli.... Mi ha emozionato fino alle lacrime e non lo dico tanto per dire. Poi l'irruzione di Lefevre e un nuovo sospetto, di pericolo imminente... Non lasciarci troppo in sospeso, ti prego! Un abbraccio e a presto!

Recensore Veterano
18/06/16, ore 15:18
Cap. 20:

Forte, intensa, matura, la tua é una scrittura portentosa. Tra mille storie, mille racconti, i tuoi lavori non si dimenticano, restano nella memoria, perché sei una tra le più grandi autrici del fandom, e ci hai donato con generosità, passione ed emozioni, e per questo io ti aspetterò sempre. 

 

Recensore Veterano
18/06/16, ore 12:38
Cap. 20:

Cara, che dire, prima di tutto ovviamente ben tornata!! Non vedevo l'ora di leggere il seguito di questa tua bella storia e ti rinnovo i complimenti per la trama e lo stile sempre scorrevole e fluido, che da immagini ben delineate e veloci, rendendo estremamente piacevole la lettura. Si insomma, la tua storia come sempre mi piace tanto e certo continuerò a leggerla con piacere, detto ciò... detesto questo Andrè! che in questo capitolo non si vede ma aleggia in tutto il suo infantile insopportabile narcisismo!
Questa Oscar è veramente fantastica: è cresciuta tantissimo dall'inizio della storia, che è partita tutta dall'averla resa più disposta a mettersi in gioco, disposta ad agire e rischiare per avere quello di cui sente il bisogno, invece di aggrapparsi alle consuetudini come l'originale. Certo ha sbagliato, ma sempre in buona fede e questo l'ha fatta crescere, diventando essenzialmente la versione matura di se stessa. Di contorno anche Fersen e persino Alain ne escono in maniera egregia (e io a Fersen darei sempre e comunque fuoco per partito preso XD), due veri uomini, uno amico affidabile, l'altro uomo, assolutamente uomo, che, se commette un errore, lo fa per proteggere a modo suo le persone che ama, ma che poi si prende sempre e comunque le sue responsabilità.. il tuo Alain è strepitoso.
In questo quadro di figure eccelse, versione più matura dei personaggi originali, abbiamo... quell'adolescente frignone di Andrè!!! anche all'inizio, invece di andarsene via con il cul* dritto dopo averle di fatto dato della puttana (!?!? scusa !?!?), poteva fare l'adulto dirle che anche lui era sulla a piazza e comunicarle che se ne andava con maggiore maturità e non come un 'uomo con il mestruo' tipo. Da lì in poi... il delirio del narciso adolescente continua: fa il supereroe, sposa una poverina che lo considera Dio e che non costituisce nessun rischio o competizione.. poi ritrova lei e, finalmente rassicurato nel suo ego di cristallo, le propone di imbastire una relazione extraconiugale perché...' lui troverà un modo' (eh sì... se lo dice il marmocchio egocentrico ci possiamo fidare!!) e poi, quando Oscar, che nel frattempo è diventata un'adulta, risolve la situazione come tale, si fa venire una crisi isterica, e, morta per cause naturali la legittima, esplode in un'orgia isterica di narcisistica colpa. Si insomma... la vera domanda è, perché Oscar lo ami ancora! In realtà più che amarlo, mi pare si crogioli nel ricordo di quello che era un tempo e in realtà lo abbia 'adottato' il suo bambino frignone.
Scusa come detto la storia mi piace, più di tutto per l'evoluzione dei personaggi in base agli eventi e in questo caso Andrè è veramente diventato (o in realtà non ha mai smesso di essere dall'inizio) l'uomo con il mestruo tipo, cristallizzato nel suo narcisismo adolescenziale senza speranza. In questo contesto spero che Oscar completi il suo ciclo di crescita e, nel processo di prendersi cura della pargoletta insieme al suo meraviglioso zione, che diciamocelo è già cotto come un pero e indubbiamente è devoto alle sue donne, scarichi il pupo piagnone. Se proprio deve prendere in mano il suo destino e dedicarsi alla causa popolare, meglio che lo faccia a fianco di qualcosa di solido come questo Alain. Non mi è chiaro se sul finale bimbofrignone sia andato smarrito sul serio o se sia parte della messa in scena... ma quasi quasi sarei per la dipartita... che so che non accadrà almeno non definitivamente, ma non vedo l'ora di leggere come riuscirai a farmi riaccettare questo insopportabile narcisandrè XD

(Recensione modificata il 18/06/2016 - 01:10 pm)

Recensore Master
18/06/16, ore 11:17
Cap. 20:

Anch' io sono contenta per il tuo ritorno.
E' da poco tempo che sono arrivata su questo sito e ,"per mettermi alla pari" con i presenti,
ho dovuto leggere un' infinità di ff. I tuoi racconti mi sono piaciuti tantissimo e subito ti ho
messa tra i miei preferiti. "La felicità" è una ff straordinaria. Temevo che, essendo trascor-
so così tanto tempo dall' ultima pubblicazione, fosse ormai destinata a rimanere incompiu-
ta. Un vero peccato! Fortunatamente sembra che così non sarà.
Rimango in fiduciosa attesa dei prossimi capitoli.
Ti mando i miei più sinceri saluti

Recensore Master
18/06/16, ore 10:58
Cap. 20:

E' singolare vedere Oscar con un bambino in braccio, ma tutta la situazione è difficile; André non ha davanti un compito facile.

Nuovo recensore
18/06/16, ore 09:40
Cap. 20:

Finalmente sei tornata. Ero impaziente di leggere... bellissimo capitolo. Attendo con ansia il prossimo aggiornamento.

Recensore Veterano
18/06/16, ore 09:21
Cap. 20:

Finalmente sei tornata!!!
Bellissimo piccolo capitolo che riapre i giochi e ci restituisce Oscar in un tutta la bellezza del suo personaggio: riservata e trattenuta innanzi al dolore di Alain, dolce e protettiva con la bambina dell'uomo che ama tra le braccia, autoritaria e determinata nella sua veste di comandante, e battagliera pronta a far andare le cose nel modo giusto.
Però devo dirti che sei stata avida!! Ci riporti subito nell'atmosfera del racconto e ci lasci in fretta con la voglia di leggere il seguito (che mi auguro non arriverà tra taaaanto tempo, i piccoli capitoli devono prevedere un aggiornamento quanto meno settimanale!!! Chiaramente scherzo leggere la tua storia è un piacere comunque); oltretutto sono curiosa di sapere qualcosa in più su questo Lefevre che se ben ricordo (ammetto che ho bisogno di una rilettura dei vecchi capitoli) era un personaggio che prometteva bene...
Quindi... ben tornata Hipopo!

Recensore Veterano
18/06/16, ore 09:21
Cap. 20:

Finalmente sei tornata! Non vedo l'ora di leggere il seguito! Ma non farci aspettare troppo!
(Recensione modificata il 18/06/2016 - 09:22 am)

Recensore Master
18/06/16, ore 07:21
Cap. 20:

Recensisco prima di leggere il cap, perché il mio vuole essere un omaggio a te, prima che alla bellezza della storia. Che caso, proprio 2 giorni fa rileggevo " perduto per sempre". Mi mancava il graffio di una grande autrice come te. Ed ecco, stamane leggo dell'aggiornamento de "la felicità". Senza tanti giri di parole, bentornataaaaa!