Recensioni per
La Felicità
di hipopo

Questa storia ha ottenuto 657 recensioni.
Positive : 654
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Master
03/04/17, ore 17:08
Cap. 29:

Mi stavo giusto chiedendo quando avresti aggiornato

Mi piace molto lo scontro tra Lefevre e Girodel: Oscar è chiaramente un'altra cosa, ma ha tutta un'altra storia dietro le spalle, fatta di scelte subite, ribellioni, cretinate ed amicizie che sono trasversali rispetto agli strati sociali ed anche molta più emotività. Oscar nella tua storia si è slanciata parecchio.
E anche lei non credo abbia amato il contatto con la folla inferocita.

Del tuo Girodel mi piace l'aspetto divesco - e un po' con quei boccoli ci sta - è facile amare un uomo perfetto, altro è accettare dei difetti fino a provarne tenerezza. Giro cerca attenzione, un filo esagerato, povero cucciolo.

E mi piace il fatto che esprima il pensiero della sua classe sociale: è stato cresciuto per fare certe cose, che sia per diritto divino o perché i suoi antenati hanno lottato a suo tempo per quello, o perché ha avuto accesso ad una istruzione superiore, bene o male è stato formato per quello. Se ha lavorato seriamente dovrebbe avere delle competenze che non sono di tutti e che hanno un valore. Io ho sempre trovato detestabile anche se comprensibile ai fini della immedesimazione nella storia, che Oscar entri nelle Guardie Reali così giovane ed alla sua prima esperienza. Dezaki ci schiaffa dentro il duello per rendere il tutto più palatabile ma se ci si pensa bene è solo una espressione di nepotismo :) Scuole rinomate c'erano anche all'epoca e i rampolli brillanti le frequentavano per preparasi a lavori che richeidevano responsabilità. E poi c'era la potenza della famiglia che bypassava tutto, se voleva.
Comunque sia mi piace che Girodel si aspetti altri modi per l'espressione del dissenso ed è comprensibile che non comprenda la folla inferocita e che anzi la schifi proprio.

E' negativo? No, è realistico: pochi riconoscono l'uomo sotto ogni vestito che sia quello del soldato, del barbone o dell'impiegato piccolo borghese (tutti riconoscono umanità principalmente ai propri simili).
Ci offende perché è facile: ormai tutti accettiamo che non esiste un diritto di nascita e siamo abituati a "un uomo, un voto", però sappiamo bene che ogni partito politico ritiene di rappresentare "la parte migliore della società". Cosa che è impossibile - rappresenta una parte della società, o per classe sociale o per ideologia.
Se è facile ridere di un nobile che ritiene di avere un ruolo da giocare è perché su questo siamo tutti d'accordo, è come sorridere di un arriccia baffi dell'epoca di Poirot, o della brillantina nei capelli, o del burro sulle chiome per gli antichi egizi, ma quanto del nostro mendo risulterà ridicolo o crudele? è molto difficile ridere di posizioni politiche odierne che cercano di definire chi ha il diritto di voto e chi non lo ha, chi ha diritto a prendere decisioni e chi non ce l'ha, chi deve essere accolto in una società e chi no e se viene accolto con quali regole e con quali distinguo. Basta vedere una qualunque trasmissione televisiva che tenti un approfondimento su temi che interessano il mondo in cui viviamo :P

Ed è anche difficire astrarsi dai propri personalissimi orizzonti delle attese: hai studiato duramente e producendo risultati? e allora ritieni di avere diritto ad un lavoro di un certo tipo e ad una carriera di un altro tipo ancora. Può sfuggirti che dietro l'opportunità c'è anche del privilegio. Se non ottieni ti senti un fallito.
Aggiungiamo che tutti apprezziamo il successo, quando non lo invidiamo, però sappiamo bene di non vivere in società completamente meritocratiche o che rendono le opportunità pari per tutti: i ricchi, quelli davvero ricchi, sono un'altra cosa, da sempre. E i poveri quelli veramente poveri idem

Per cui ci sta che Girodel ritenga che lui e la sua famiglia si siano guadagnati un ruolo nella società e che sia disgustato dalla folla e dalla violenza. Resta però da vedere se questo Girodel ha davvero abilità e cose da dire o non le ha. Per il Giro del manga non lo sappiamo - ha una visione cinica piuttosto: è lì perché è bello (critica alal Regina? critica al sistema? come ci è arrivato? boh). Il tuo è tutto da scoprire.

Lefevre giustifica la violenza? Qui non lo sappiamo, lui riconosce il disagio che nasce dalla sperequazione sociale, che però per lui è economica - la rivoluzione su questo non cambierà niente. Ma accetta sul serio questa forma di espressione del dissenso? Non lo sappiamo.
Sarebbe interessante vederli discutere insieme.
A me piace tanto un film: Furia di Lang, con Spencer Tracy, ma è un film del 1936 ed i riferimenti politici alla Germania nazista erano evidenti. E' chiaro che Reds racconta un'altra vicenda ed è altrettanto interessante - sono da contrapporre,
Di certo di cosa è successo al povero Girodelle se ne sbatte - fossi Giro lo manderei a hahare con molta eleganza, vorrei vedere se succedesse a me di essere attaccata da qualcuno per via non di ciò che faccio personalmente io ma del mio ruolo nella società o del mio sesso e mentre chiedo a mio marito che ne pensa quello se ne uscisse coi massimi sistemi. Dorme sul divano.

Accorata la domanda finale: sta parlando di politica o sta parlando di se stesso?
E sta parlando di se stesso all'interno della società a cui appartiene? O di se stesso all'interno di una ipotetica coppia con Giro? O questa è una epifania? Ovvero: Giro è uno stronzo e gratta gratta sotto il bel visino ed i bei modi resta un viziato figlio di una classe morente?
Ed è viziato quanto André? Lefevre come Oscar e Giro come pusillandré? Hmmm a te André piace, s'è capito, altrimenti non avresti costretto Oscar a tutti questi gesti da donna che si sente sposata ;P

Bene: è la tua storia e tutte queste cose le sai solo tuo ;P

Per me adesso la coppia nuova è la più interessante: hanno delle gran belle distanze da colmare o da accettare.
Aggiungiamo che l'omosessualità era tollerata in certi circoli, ma non legalmente condonata.
La rivoluzione lo cancellerà come reato in quanto reato "senza vittima", però ci sarà un giro di vite sulla tolleranza.
Fabien e Victor che futuro possono avere assieme? C'è qualche cosa in cui possono essere alla pari?
Non so onestamente se ne farai una storia d'amore: Fabien non sembra "preso" e non è André che del conflitto sociale se ne batte - André, se ci si pensa bene, nell'anime e nel manga pensa ad Oscar e non oltre. Si si gli incontri serali nella chiesetta, va bene, ma onestamente non è uno da furore rivoluzionario, né si permette mai discussioni serie sull'argomento, vuole solo proteggere la sua donna, che è quella passionale dei due.
Nella tua storia ha in vece un passato pararivoluzionario, da lotta armata clandestina, e poi? E' un dissociato?

Nel caso Fabien non risultasse interessato a Victor peccato - se non ti scoccia allora una gliela scrivo io prima o poi, magari non con Lefevre ;P

Sono contenta per la famigliola felice, staremo a vedere però: non sanno che diavolo vogliono

(Recensione modificata il 05/04/2017 - 04:36 pm)

Recensore Master
02/04/17, ore 22:51
Cap. 29:

Dopo un capitolo così non ti si può non perdonare l'attesa.
Lefevre torna sui propri passi. Girodelle bello ed elegante con quel tocco di disincanto così affascinante, quando vai in profondità il quadro non è così bello come la cornice, non può reggere il paragone con il suo Comandante.
Un piccolo ma importante cameo per Alain che non si risparmia per salvare il suo Comandante.
Alla fine il comandante si scioglie tra le braccia dell'unico uomo che ha sempre voluto e stavolta lui ritorna in sé, riesce finalmente a calmarla a farle cedere le sue difese tanto che lei riesce a porgerli qualche domanda.
Ora ci lasci con Amalie salva e loro che dormono come una famiglia ma dalle tue ultime parole sembra che questa serenità sia molto fragile.

Recensore Veterano
02/04/17, ore 20:55
Cap. 29:

Ops, mi sa che Girello ha confidato un po' troppo nel suo sguardo impulse e ora gli toccherà metterci un bel po' d'impegno se proprio vuole conquistare il nostro Lefevre.
Sulla bionda invece... non mi esprimo, mi compiaccio per la piccola della febbre scesa, ma aspettiamo il risveglio prima di esprimere giudizi, che con 'sti due non si sa mai, è un attimo che si salta di palo in frasca! Tieni duro Amelie, che mi sa che la più assennata della famigliola sei tu.
(Recensione modificata il 02/04/2017 - 09:55 pm)

Recensore Master
02/04/17, ore 20:31
Cap. 29:

I chiarimenti sono iniziati, a quanto sembra; loro tre insieme sono un quadro dolcissimo, in palese contrasto con l'ottusità di Girodelle.

Recensore Master
10/03/17, ore 08:11
Cap. 28:

Allora, ci ho messo un po' per riconoscere questa situazione ma direi che questo è Saint Antoine: la folla inferocita, lei assalita e pestata e l'epifania interiore.

Ma Girodel? Sono preoccupata per lui! Nell'originale tentano di impiccare André, non è che stavolta tentano di impiccare Victor? E chi lo salverà il mio cucciolo preferito? Fersen? O Fersen arriverà per salvare Oscar, a sorpresa, e Victor verrà salvato dal suo amore?
Ci farai sapere...

Per intanto: che delizia finalmente un Girodel che non sembra Paciok della JKR! O, se preferisci un paragone più paludato, non somiglia al povero Tom Traddles di Dickens, che per me è l'epitome del bravo ragazzo, l'unico che vede Steerforth per quello che è e che lo condanna quando fa lo stronzo con l'insegnante bistrattato perché si accorge di quel che è (uno stronzo), e che, nonostante non sia un bischero e abbia pure una bella solidità morale, si ritrova sempre con la fetta di torta più piccola, contento comunque anche delle bricioline, mai irritato contro il destino sempre cinico e baro ;P

Girodel qui arriva enigmatico, carino, sicuro di sé, gli piace il suo Lefèvrino (e non si nasconde dietro un dito) e tratta Oscar da pari a pari - decisamente in questa storia il fatto che Oscar sia passata da Guardia Reale a Guardia Metropolitana ha fatto un gran bene a lei e pure a qualcuno d'altro.

Accenna al Grandier, di cui è chiaro non gliene frega un c...o, ma solo perché... boh!
Forse è curioso e/o forse per cortesia: Oscar ha mostrato interesse per la futura signora Girodel e allora è giusto ricambiare mostrando interesse per il signor Jarjayes (per il "fidanzato inconsapevole", insomma). O forse per sfruculiare un pochino la bionda che ha già messo su casa e famiglia e manco se ne è resa conto.
O forse stupito che finalmente, una volta tanto, non sia sempre "Oscar E André Soli Contro Il Mondo" - c'è spazio anche per altri, insomma! Era ora!


A contrasto vediamo il pusillAndré (copyright by sabre) a cui un anno di zingarate non sembra aver fatto nulla di bene: sua figlia non mangia con lui presente (questa Amélie, però! sai come si dice? gallina che non becca ha già beccato, inutile sforzarla!). Son tragedie;P
Però lui che fa? resta lì e prova con volavolavola eccoarrivalamongolfierina mangiamolapappa e tutto il resto del cinema collegato a pappe e bambini? Macché! Molla il colpo e se ne va. Comodo così eh!
Scommetto che non cambia i ciripà e nemmeno li lava! Tanto c'è Nonnina e se non c'è Nonnina c'è Louise! E al limite arriva Oscar!

Ma la bimba sta male!

E allora lui che fa? Comincia a imporsi: "chiamate Nonnina! e dite a Pierre di andare a chiamare il medico!" Da ordini insomma il principino :)

Stendiamo un velo pietoso sul cavallino: lui non ci poteva salire e adesso lo pretenderebbe per Amélie... ma a che titolo? Adesso viene qui una mia compagna di giochi di quando ero piccola e si mette a frugare in cantina perché vuole la mia bambola preferita di quando ero piccola per farci giocare sua figlia?!?!?1 Ma compratela con i soldi tuoi, ma dico! Non solo pusillAndré, ma pure scroccAndré!

Capitolo corto, ma molto divertente a modo suo e che pare tanti scenari possibili: Oscar in pericolo e non si sa che le succederà, pure tutta mezza nuda e nessuno si è accorto che una femmina (attempata va bene, per i canoni dell'epoca, ma per come la disegnano sembra ancora tenere botta). Possibile?
Girodel che in quanto personaggio minore rischia davvero la morte.
Lefevre che in quanto personaggio originale rischia proprio tanto la morte (i personaggi originali piacciono poco).
A meno che non tocchi a Giro dire "salvate il MIO Lefèvre!" cosa che non stonerebbe... perché mai solo Oscar deve avere le sue epifanie?
Amélie malata. Hai fatto fuori sua madre e potresti fare fuori pure lei, così ci si libera di ogni traccia del passato di André e possiamo tornarci ad illudere che sia arrivato vergine alla sua prima notte con Oscar.

Aspetterò fiduciosa il prossimo capitolo.

Ti faccio però qualche domanda: ma Girodel e Lefevre? Ce li hai lasciati che si lumavano allusivi e poi? Si stanno corteggiando? Lefèvre fa il difficile? Pensa che Victor sia troppo frivolo? Vogliono una storia seria? Uno sì e l'altro no? Hanno consumato? C'è già stato un primo appuntamento? Dove sono andati? E sgancia qualche dettaglio!!!!!

Recensore Master
10/03/17, ore 07:26
Cap. 6:

Volevo passare oltre e continuare la mia silenziosa maratona per lasciare un commento semmai quando ti avrei ''riacciuffato'', ma qui la recensione è d'obbligo e a questo punto diventa anche cumulativa.
Immagino il salto sulla sedia che avranno fatto all'epoca le lettrici alla scoperta della doppia identità del Cavaliere Nero e soprattutto al fatto che André si professa sposato (eresia!) Scopro così che sei stata tra le prime a battere strade poi riprese da altre autrici e soprattutto ho potuto leggere uno dei pezzi più intensi di questa storia, in cui Oscar si lascia un po' andare ma trova un André particolarmente scostante. E qui veniamo al commento in generale... Io sono infatti una di quelle che ha amato e ama Perduto per sempre, purtroppo conosciuto in un secondo momento e mai recensito, (anche se ogni singolo capitolo lo meriterebbe) e che finora, seppur a fatica, si è tenuta lontano dalla Felicità vedendola tristemente incompiuta. Ebbene, a ragion veduta posso dire che entrambe partono da un presupposto fondamentalmente OOC (pur essendo ambientate in anni diversi ), ovvero proprio questo André quanto mai duro, a volte irrazionale, spesso fallace... ma umano. Umano in fondo come quello del manga, come lo è a tratti quello dell'anime, dove per umano intendo sfaccettato, imperfetto, talvolta fragile.
Credo che tu sia stata anche tra le le prime a sdoganare questa sua chiave di lettura e ammetto che mi piace, così come trovo assai congeniale il tuo modo di rendere vivi e umani i personaggi tramite un'introspezione a tutto tondo, dialoghi naturali e mai forzati, descrizioni erotiche vibranti eppure mai volgari o eccessive, sempre misurate, persino quando si tratti della cruenta prima volta di Oscar in Perduto per sempre o degli incontri clandestini con Hans nella Felicità.
Visto che l'ho citato... adoro qui il tuo conte. È tormentato, disilluso, terribilmente affascinante ma non vacuo come in molte ff, anzi, a dire il vero credo che il tuo Fersen, nonostante una maggiore perspicacia (!), sia molto più IC di altri in circolazione. Tra l'altro il suo confronto con Oscar, così vibrante e drammatico, è stato uno dei pezzi più belli. Se Oscar si è un po' lasciata andare qui, è anche merito del suo costringerla a guardarsi dentro (con scarsi risultati ancora)
A proposito di Oscar... finora nella tua storia è particolarmente fragile e confusa, ma in fondo riprendi ed enfatizzi le incertezze della Oscar dell'anime, che cerca se stessa e soprattutto, nella tua storia, il senso della propria vita e felicità (diventa così emblematico il tuo enigmatico prologo davanti allo specchio). Ma che cos'è la felicità per lei? Ne ha una vaga idea, probabilmente la identifica come quel senso di appagamento totale che crede di trovare tra le braccia di Fersen... per poi scoprire che neanche questo riesce a colmare la sua sensazione di freddo e di mancanza. Forse sarebbe stato diverso se lui non fosse stato innamorato di un'altra... ma non è così e probabilmente a livello incoscio lei disprezza cosa sta facendo, a maggior ragione di fronte al comportamento accusatorio e stizzito di André, che poi porta alla partenza di lui (diciamo che con quella scena dello schiaffo, hai creato un'alternativa allo strappo). E l'assenza di André le farà capire che forse la felicità era in ciò che già aveva senza rendersene conto...anche se ancora non è consapevole per quale motivo sia così smarrita senza di lui. In sintesi, che dire senza tediarti ulteriormente? Complimenti per questa storia intrigante, difficile e molto introspettiva... come immaginavo va dritta tra le preferite!

Recensore Veterano
06/03/17, ore 11:41
Cap. 28:

opporc.... e mo'!?!? Oscar pestata, la piccola malatissima... è un attimo che pusillAndrè non regga la pressione e torni a farsi di nebbia! Sì, perchè fino ad ora quando le cose si sono fatte dure i duri hanno cominciato a giocare (Oscar e in caso anche Alain), mentre pusillAndrè si è sempre opportunamente dato alla macchia! O magari possiamo persino sperare che gli sia cresciuto un germe di spina dorsale nell'anno in cui ha fatto, a suo dire, il manovale errante? Vuoi mai... meglio tardi che mai! XD ... oddio a meno che ... si beh, c'è anche l'opzione 'tutti morti, fine' ma noooooo ;-)
(Recensione modificata il 06/03/2017 - 11:42 am)
(Recensione modificata il 06/03/2017 - 11:43 am)

Recensore Veterano
06/03/17, ore 09:34
Cap. 28:

Il dottore avrà il suo bel da fare a Palazzo e non solo con Amelie! Anche se Andrè non può ancora saperlo...
 

Recensore Veterano
05/03/17, ore 21:55
Cap. 28:

Avevo iniziato con il sorridere alla conversazione tra Oscar e Victor e mi sono ritrovata in un battibaleno a digrignare i denti! Mi é venuto davvero il fiato corto a leggere questo quasi Saint'Antoine!
Mamma quanto ci fai soffrire così!
Andrè ce la sta mettendo tutta ad essere un buon padre e spero non sia troppo tardi per lui, é vero che é stato un debole ed uno sciocco, ma nessuno al mondo si meritebbe mai una punizione così severa. Bello che mandi a chiamare la mammina, quasi un riconoscerle quel ruolo che lei si é veramente sudato.
Chissá se lei intanto, in questo faccia a faccia violento con la morte, si accorga di ciò che davvero le importi e decida di conseguenza cioė di perdonalo definitivamente per godere un pò di quella felicità che in fin dei conti si sarebbe anche guadagnata!
Ti prego sii buona con loro ed anche non noi, non farci attendere troppo.
Ciao

Recensore Master
05/03/17, ore 20:11
Cap. 28:

André e Oscar affrontano due momenti terribili contemporaneamente: sono uniti anche ora!

Recensore Master
05/03/17, ore 18:55
Cap. 28:

Capitolo di transizione e ovviamente i poveri lettori restano in trepidante attesa. I nostri eroi sono entrambi assai perspicaci nelle situazioni in cui si trovano. André capisce per primo che la sua bimba sta male, Oscar non è affatto tranquilla ed infatti viene assalita.
Il povero Girodelle sarà l'ennesimo dolore per il tenente Levefre?
Oscar e Amalie sopravviveranno? Quando arriverà la, felicità del titolo?

Recensore Veterano
17/02/17, ore 02:44
Cap. 27:

Sisi, va bene Giro gayo, va bene la bimba incavolata... Ma questa nostalgia di Fersen che spunta fuori all'improvviso, ne vogliamo parlare? *wink, wink*

Recensore Veterano
16/02/17, ore 17:53
Cap. 27:

Capitolo di passaggio ma taaaanto divertente ;-)
Oscar, che invurnita com'è, si trova a fare da paraninfa ai suoi due sottoposti è un mito! La coppia Girodello-Lefevre non l'avevo considerata ma mi ha folgorato!!! XD Poi anche l'eventuale 'trascorso' con Oscar ci sta benissimo, avevano un'idea molto chiara dei doveri correlati al matrimonio di un aristocratico e le predilezioni non c'entravano niente, basti pensare al principe Filippo, gay e dichiaratissimo, valoroso condottiero, con mogli-affezionate-amiche con cui ha debitamente garantito la discendenza dovuta al regno.
Oscar che dice alla marmocchia che è abbastanza arrabbiata lei per entrambe mi ha fatto molto sorridere <3 .. vah, il bel moro in questa fic è il più emorme dei pirla, ma mi sa che i presagi gli sono comunque favorevoli, chissà se prima o poi si meriterà cotanta donna e cotanta figlia.
Compiementi come sempre...

Recensore Veterano
16/02/17, ore 09:39
Cap. 27:

Anche se di transizione è un bellissimo capitolo. Non vedo l'ora di leggere il seguito! Complimenti come sempre

Recensore Veterano
16/02/17, ore 09:10
Cap. 27:

Pian pianino fanno passi l'una verso l'altro. Ognuno ha avuto le sue storie, è "cresciuto" indipendentemente dall'altro e nonostante le cattiverie che si sono scambiati sono più felici vicini che lontani. La vera sorpresa del capitolo però è il buon "vecchio" Girodel, ufficiale e gentiluomo per antonomasia, lo facevo senza dubbio libertino ma più "conservatore". A presto.