Fine settimana da tragedia. Il ritorno nell’appartamento sarà stato molto difficile. Non riesco a capire come riescano a convivere civilmente.
Mattia continua sulla strada dell’autolesionismo, ma ora ne è consapevole.
Malaspina è un mistero senza tempo.

P.S.
Ci sono figure paterne positive nei tuoi racconti? Ah, si… Jannis ed anche il padre di Bea, ma gli altri cinque non ne escono con una bella immagine!

Alla faccia del piano! Ma è destino di Mattia subire manipolazioni chimiche?
Probabilmente senza lo zampino di Clio e Fabrizio… sarebbe stato in grado di respingere Carl.
Ora l’occupazione del baratro tocca a Demian. Fortuna che Laura non è un genio del male!
Comunque Carl mi oscilla dal cafone al disperato nel giro di poche righe…

Accantonando la miopia di Demian (io ho subito pensato che Malaspina fosse gay), mi congratulo con Mattia per la forza di volontà e la fermezza dimostrata nei confronti di Carl!
“Tu non mi fai del male. Tu mi dai sempre gioia, sempre.”
Egocentrico: tutto riferito a se stesso. Sarà sensibile, intelligente, disturbato, bisognoso d’aiuto, ma Carl è soprattutto narcisista e distruttivo.

A questo punto l’unico che realmente “fa” qualcosa per amore è Demian. Il suo è un impegno materiale, tangibile, destinato a rimanere.
Tutto quanto accade intorno a lui è etereo, impalpabile.
Anche lo squarcio nell’animo di Mattia, per quanto provocato da una serie di atti fisici, deriva da un’ipotesi di sentimento che non viene confermata da Carl.
Pure il “solo sesso” di Fabrizio e Clio è basato sul niente… a loro dire…

No, no, Carl è troppo malato e Mattia è troppo debole: prima lo perdona e poi si lascia trascinare nel suo abisso. Così come Mattia non è Klaus e nemmeno David (nonostante ci siano dei punti di contatto), Carl non è Leo e né Alex, perché Carl non vuole “guarire”.

In questo momento sembra che solo Demian si sia reso conto di dover trasformare in virtuoso il circolo vizioso. Nel sistemare la sala del cortile degli agrumi (sono sempre gli stessi?) dimostra dedizione e sacrificio nei confronti del folletto finlandese.

Attendo al varco il Sig. Malaspina, che sa essere inquietante, ma che mi pare anche generoso e sfruttatore. Che lungimirante!

Come si capovolgono le situazioni! La sera precedente Fabrizio abbracciava e consolava Demian. Stamane Demian abbraccia e consola Mattia. Il tutto seguito, in entrambi i casi, da un sonno ristoratore.

Grazie per l’umanità di Carl. Mi pareva poco sfumato e quasi rasentava la caricatura, se messo a confronto con le persone vere che vivono nel tuo racconto.

A Malaspina ci pensiamo più avanti, perché sto ancora rimuginando sul contratto.

Pensavo che l’apoteosi fosse stata raggiunta la sera precedente, ma non avevo calcolato la “sensibilità” di Carl!
A pensarci bene… nemmeno Mattia sgranchisce la sua nei confronti di Demian: Clio ha ragione.
Ma poi perché risparmiarsi qualcosa? Infiliamoci dentro anche Fabrizio!!!
Ami mettere alla prova i tuoi maschi etero? Vedrai che prima o poi si vendicheranno!

Carl considera Mattia alla stregua di un animaletto domestico e sembra che applichi la proprietà transitiva ai “compagni di gioco” come Demian.
Carl non può sapere che alla base del comportamento dei due non c’è esibizionismo, bensì un’epifania.
Peccato per la scena, peccato per l’alcool, peccato per Stefano.
Quasi mi stavo dimenticando che Demian e Mattia rincaseranno e si ritroveranno soli!

Tralasciamo i gusti di Demian in merito al caffè ed anche i misteri del giardino d’aranci…
Ma Carl perché parla? Ma come si permette? Con tutta l’ironia e la tenerezza, che si possono attribuire alle sue frasi, non riesco proprio a non provare pena per Mattia. Ha così tanto bisogno d’amore da non accorgersi quanto sia sminuente il suo rapporto con Carl?

P.S. Cane, gatto, coniglio… al prossimo affitto ci sarà un criceto?

Recita. Declama. Scrive poesie. Scrive racconti. Ha pubblicato dei racconti.
E’ bello. Ha fascino. Ha carisma. E’ sensuale. E’un portento a letto.
Però ha un carattere di EMME, vero?
Carl è un egoista, un egocentrico, un esibizionista. Dimmi di si! Per favore…
Non ha rispetto per la proprietà altrui: maltratta i libri. Io l’ho odiato quando ha lanciato il libro di Demian.

Almeno sappiamo che sono due esseri senzienti e che non si abbandonano ai sensi!
Insospettabilmente Mattia frena Demian. Non l’avrei detto.
Demian comincia ad aprirsi e Mattia acquista profondità ai suoi occhi.
Entrambi hanno dei trascorsi di tristezza, che li hanno formati in modo diverso: la mania di controllo di Demian rivela una sorta di disordine interiore, che cerca di domare nell’ambiente circostante; la leggerezza di Mattia è un contrastare il peso delle proprie zone d’ombra. Leonora ne aveva parlato. Che sia una strega?

Non è sempre prudente far conoscere due gruppi di amici…
Tanto Demian si trattiene dal reagire dinanzi ai disastri di Matti, tanto Fabrizio libera la propria veemenza, provocando Clio (e forse se lei non avesse minimizzato per evitare la lite… sarebbe stato meglio!).
Fabrizio e Clio hanno un tratto in comune: si sentono entrambi protettivi nei confronti del proprio amico.

Chiedo scusa, ma mi devo necessariamente soffermare su Matti, che iniquamente avevo giudicato superficiale (con quanta superficialità da parte mia!!!), a causa dell’aspetto e del disastroso disordine. Invece è un fine osservatore: si accorge delle esigenze di Demian (espresse ed inespresse) ed anche della sua indole.
Inoltre cominciano ad accumularsi X-Files quali acqua fantasma, cani sostituiti da gatti…

Così va proprio meglio.
Ora che so che Matti ha un cervello ed un cuore… sono più tranquilla. Temevo che fosse simile al coinquilino di Hugh Grant in “Notting Hill”!!?
Ha notato sia l’aspetto fisico che l’impressione caratteriale ed il nome di Demian.
Si fa scrupolo del disturbo arrecato.
E’ innamorato.

Sicché Demian ha un coinquilino disordinato che allaga il bagno, ma non si tratta di Matti?
Vuoi dirmi che la mansarda è infestata?
Eleonora lo sa? E Matti?
A mano che quest’ultimo non sia dotato di poteri magici…
Beh, se di fantasma si tratta, almeno è bravo nel rimettere in ordine.