La stessa menzogna, la stessa Verità. Possono due destini così fittamente intrecciati, in un nodo scorsoio che nemmeno le più impervie avversità riescono davvero a sciogliere, non ascoltarsi a distanza?
Evidentemente no. Troppo amore, troppo simbiotico pensarsi, troppo vissuto irto, ma dolorosamente felice, hanno passato assieme. E questo legame, fattosi concreto nel tepore sicuro di quella culla, rimane sempre sospeso in loro, sempre vivo. Apparentemente relegato nel posto sicuro dei ricordi, come quelle eriche che fanno capolino dal diario,in realtà pronto a diventare arma e certezza per affrontare ogni incognita del domani.
E, per speculare scherzo del Destino, i due fratelli Fersen, mossi da intenti e circostanze ben diverse, offrono loro quella goccia di veleno, apparentemente letale, che poi diventa antidoto ( anche se la povera Oscar verrà "ingannata" per amore dal suo stesso uomo..) e rende immuni da qualsiasi altro tentativo di resa.
Mi piace come li hai trattati, Cecile. La ricostruzione parallela di due esistenze claustrofobiche, ancora. Come ti dissi tempo fa. Prigionieri ( Oscar, poi, di fatto) dell'assenza, sopravvissuti a questa attraverso la speranza. Che per Oscar ha il volto concreto e palpabile di Cèline, mentre Andrè trae la sua linfa da quell'empatia che da sempre ne caratterizza la personalità e la sensibilità. E mi piace da morire che, nell'attimo più duro, dopo i colpi vibrati apparentemente letali, ritornano ad essere loro stessi, come siamo sempre stati abituati a vederli: lui, protettivo e presente, pronto al sacrificio pur di saperla al riparo da ogni male. Lei, donna e guerriera. Smarrita per un attimo, fiera e consapevole nella sua muta richiesta d'aiuto ( mi hai ricordato l'anime, quelle terribili ore dopo la morte di Andrè, quando al Cielo volgeva i suoi ultimi appelli a lui "Dimmi, che cosa devo fare?").
Ebbene, cosa dire di più? Credo che sporcherei questo capitolo, con tutto il carico che si porta. Con una trama complessa ed ardita, sempre alternata alla dimensione pura ed onesta del sogno, dell'incoscenza. Dove nessun uomo può mentire, dove ognuno ritrova sè stesso. Dove tu ci fai incontrare il loro mondo.
Un abbraccio.
Tamara Alessandra.

Leggi la risposta dell'autore

Forse il capitolo più bello di questa storia magnifica!
La parola morte sbattuta in faccia senza ritegno, la menzogna più crudele che conduce quasi a quella vera di morte, agognata da entrambi e  nel modo più orribile.
Brutta la cattiveria e la follia di questa povera infelice che non sa davvero più a cosa aggrapparsi e scivola in una ossessione distruttiva e che speriamo porti solo alla sua di distruzione. 
Belli invece gli esempi di vera amicizia che ci descrivi, quella del dottore nei confronti di Andrè e quella di Fersen che, con quella proposta, non credo voglia solo rimediare agli scempi della pazza ma anche aiutare sinceramente "colui" che ha sempre reputato come il suo migliore amico. Fa bene al cuore sentirgli dire quel finalmente siete " una donna" meravigliosa Oscar! 
Donna si ma anche soldato, da brividi i suoi pensieri in coda al capitolo quando ritrova se stessa e con lei la dea della guerra.
Trovo poi fantastico il loro non solo sentirsi fisicamente, come non fossero mai stati separati, ma anche il loro comunicare a distanza come fossero nella stessa stanza, rifiutano di credere nella morte dell'altro non soltanto perché sarebbe verità inaccettabile e troppo dolorosa ma perché ne sono intimamente convinti.
Il tutto è scritto e descritto con quella liricità tutta tua che ci lascia ammaliati.
Davvero brava!
(Recensione modificata il 23/11/2016 - 07:03 pm)

Leggi la risposta dell'autore

Un capitolo stupendo cara Cecile , i nostri amati stanno vivendo momenti drammatici , intorno a loro persone cattive , pronte a tutto , anche alle più brutali menzogne pur di tenerli lontani , come la sorella di Fersen , con la cattiveria , che solo una persona malata e piena di odio può usare , cose davvero tanto forti riguardo a Oscar , dove la parola MORTE a lasciato un grande dolore ad André . Questa è pura follia di una mente malata e veramente pericolosa. Ora devono lottare tutti e due per il loro amore , per ritrovarsi di nuovo insieme e lo devono fare ad ogni costo perché ora c'è la loro piccola Celine .
Che dirti cara Cecile mi hai lasciato proprio sul più bello sto soffrendo tantissimo insieme a loro , perché avevano finalmente la felicità a portata di mano nonostante le mille difficoltà e i tanti pericoli che hanno sempre affrontato e ora che sono divisi e lontani , non possono assaporare la serenità di poter stare insieme . Mi sono commossa leggendo la sofferenza di questo capitolo , sei bravissima a trasmettere emozioni in ogni tua parola .
Aggiorna presto non lasciarmi con l' ansia
Un'abbraccio forte e ti mando un bacio grande
Sempre con tantissimo affetto
Giusy

Leggi la risposta dell'autore

... Il mito di melusina,un accenno a Giulietta e Romeo... Vecchi nemici e nuovi alleati e eterne menzogne.. Ci lasci sul più bello ma con un filo di ferro... La speranza. Della lotta.. A presto baci J Q

Leggi la risposta dell'autore

È sempre un bellissimo viaggio, addentrarsi in uno dei tuoi capitoli, carissima. Anzi più di un viaggio... Perché le tue parole raccontano ciò che accade ai nostri protagonisti, e ci troviamo a rabbrividire per le menzogne e l'ignominia che li avvolgono o a provare sollievo per l'affetto e l'amicizia sincera di cui sono anche fortunatamente oggetto. Ma il viaggio più lungo, quello più trascinante ed emozionante è quello che facciamo nelle loro anime e nei loro cuori, provando insieme a loro ogni piccolo dettaglio delle loro emozioni. Tutto sembra aver complottato contro di loro ma sono certa che sarà proprio questa situazione disperata a spronarli a reagire, a combattere per ritrovarsi. Splendido il disegno. Ti abbraccio.

Leggi la risposta dell'autore

Poveri Oscar e André, entrambi vittime di velenose menzogne! Quella Sophie è odiosa! Ma Oscar è un osso duro!

Leggi la risposta dell'autore

Arrivo con il mio consueto ritardo su questo capitolo fondamentalmente cupo, illuminato però da alcuni sprazzi di luce: la decisione di Oscar di seguire la figlia, il suo abbraccio con Marguerite, il ricordo da parte di André di una notte di passione. Purtroppo tutto questo indora un po' la pillola, ma non può cancellare l'amarezza per una madre incapace di trovare il coraggio per opporsi al marito e difendere la figlia come Oscar fa con la propria, e soprattutto la rabbia per l'odioso ricatto ad André. A tal proposito, ancora una volta devo dire che questo generale è uno dei peggiori di cui ho letto nel fandom: forse sta bluffando e non potrebbe davvero arrivare a uccidere la figlia, ma ciò non toglie che continui a operare per la sua infelicità. Mi ha un po' stupita l'unica concessione che sembra averle fatto, ossia la possibilità di seguire Celine in convento; non so se qui abbia in qualche modo interferito Marguerite. Fammi però dire che se anche fosse così, sarebbe il minimo, questa donna avrebbe dovuto fare molto di più. Intanto André vive ore terribili, con la disperazione di dover rinunciare alla sua famiglia per amore... il ricordo dei giorni felici, tra l'altro, rende il suo senso di perdita ancora più straziante. Spero tutravia che non abbia la forza di infliggere ad Oscar il dolore di crederlo morto:basterebbe farle sapere del ricatto e aspettare tempi migliori, magari l'aiuto di qualche personaggio influente come la principessa di Lamballe😆(piccolo suggerimento, ahahah!) Detto questo...sempre ben scritto e con studiato pathos. Brava!

Leggi la risposta dell'autore

Oddio, questa storia è un'altalena di emozioni continue. Dalle stelle alle stalle e, speriamo, viceversa.
Capitolo crudele, crudo, crudelissimo. Entrambi intrappolati in una prigione senza sbarre ma dai meccanismi perfetti. Una sofferenza unica leggere ed immedesimarsi nei loro stati d'animo. Andrè che si arrende è credibile, di fronte alla minaccia di morte per Oscar e per suo figlio. E' il Generale che è davvero cattivissimo in questa storia, una furia vendicativa e riparatrice del torto, secondo lui, subito, a tutti i costi. Come il Generale dell'ep. 35 dell'anime? Speriamo allora che anche qui arrivi presto un messaggero del re, un deus ex machina a portare, se non proprio un lieto fine, almeno un po' di conforto alle due anime in pena.
Confido in te, Cecile! Brava, come sempre.

Leggi la risposta dell'autore

Ciao bella e bentornata! Capitolo straziante davvero... Mi aspettavo che il generale facesse qualcosa per togliere la bambina ad Oscar e mi aspettavo che lo facesse al momento del parto e che avesse organizzato qualcosa prima che la piccola nascesse. In ogni caso, Oscar ha fatto benissimo ad andare con sua figlia: se questo era l'unico modo per essere libera di essere donna e madre, allora è stata la scelta giusta anche se rinchiusa in un convento. Andrè non credo resisterà a lungo in quelle condizioni: secondo me farà in modo di potersi ricongiungere ad Oscar e a sua figlia in un modo o nell'altro, anche se adesso ha paura per loro e cerca di proteggerle stando lontano da loro... Ti aspetto al prossimo capitolo, un bacio!

Leggi la risposta dell'autore

Mizzica Cecile.... Ma solo io piango quando leggo ? Bhu veramente wow wow la storia per me è perfetta un po' Trieste ma perfetta... È sono sicura che non lascerei Oscar e André separati loro non possono stare l'uno senza l'altro... No ? Ahahahahah ciaooooo😉😂😁

Leggi la risposta dell'autore

Mia cara sei crudele sappilo..💑 oscar chiusa in convento per non separarsi dalla figlia e André che riceve una missiva delirante dal generale.. Vedremo il proseguo e preparo fazzoletti baci Jane

Leggi la risposta dell'autore

Sono "arrabbiata" con te! Tanta tanta drammaticità in questo capitolo che, con il rievocare il loro momento più felice, sfuma in vera tragedia! Il Generale è cattivissimo e....insomma, sembra che a questo punto non ci sia più scampo per loro! So che non sarà così....perché di certo qualcosa inventerai per aiutare i nostri beniamini...Decisamente brava nel dipingere a tinte fosche ritratti di momenti davvero duri e difficili, apparentemente irrisolvibili! Ma io ho fiducia in te, Miss B.!
Un bacio.
Sandra

Leggi la risposta dell'autore

Mia cara Cecile,un altro meraviglioso capitolo degno di un dramma !
Oscar e' completamente sola , nessuno puo' intervenire,nemmeno la madre puo' nulla contro la decisione del generale.
MI piace ogni scelta che fai compiere ad entrambi ,non c e' nulla che stoni o sembri fuori luogo.
l inserimento del ricordo di una scena d amore alleggerisce un po' la tristezza che aleggia sul capitolo.
Andre' no puo' che comportarsi cosi', come lo descrivi.
E' UN uomo che deve affrontare una grande perdita da solo,e sa che una decisione affrettata metterebbe imn pericolo la vita di Oscar
Sicuramente non stara' a lungo con le mani in mano , aspettero' con ansia l evolversi del loro destino
Un bacio
(Recensione modificata il 05/11/2016 - 12:14 am)
(Recensione modificata il 05/11/2016 - 12:15 am)

Leggi la risposta dell'autore

Ti aspettavo!!! Un pezzo stupendo quello del flash black alla locanda. Ho un groviglio in pancia che non ti immagini. ;) mi chiedo cosa farà Oscar adesso che è in Lorena e come farà lui a non mettere la vita di Oscar in serio pericolo!  Non vedo l'ora di leggere il seguito  .. Spero presto ..

Leggi la risposta dell'autore

Cara Cecile,
Scusami, non vorrei sembrare la solita scocciatrice pedante, ma ti devo proprio dire che il cecchino
proprio non ci poteva stare dalle parti di Oscar nel XVIII secolo. Probabilmente a tenerla d' occhio
(sempre se quello che minaccia il Generalissimo risponde a realtà, perchè di un tipo come lui è legittimo
non fidarsi) ci poteva essere un tiratore scelto dell' esercito oppure uno sgherro qualunque dotato di ot-
tima mira. E con questa dissertazione storico-militare si apre e si chiude l' unica parentesi "giocosa" of-
ferta dall' intero capitolo.
Tutto il resto è una immensa tragedia.
Sinceramente devo dire che non mi piace la decisione presa da Andrè. Se è veramente guarito dovrebbe
fare qualcosina di più, nonostante la sua menomazione e la portata della minaccia.
In attesa di tempi migliori, ti invio un affettuoso saluto

Leggi la risposta dell'autore