Recensioni per
Amour revelé
di Cecile Balandier

Questa storia ha ottenuto 822 recensioni.
Positive : 819
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Junior
11/06/16, ore 11:01

Mi sono rimessa a leggere i primi capitoli in attesa del tuo prossimo aggiornamento ( spero che giunga presto ;) e questo è un pezzo di grande impatto. Mi sono sempre domandata come avrebbe reagito la
nostra Oscar se avesse scoperto prima della cecità di André e credo che si sarebbe fatta un bell'esame di coscienza! Allo specchio è formidabile. 

Recensore Master
09/06/16, ore 15:15

Bello molto bello, lo strazio iniziale...ik dolore della nonna e l affetto che provano i nostri amati. Come sempre bravissima e scusa il ritardo...😘

Recensore Junior
09/06/16, ore 14:49

Forza e passione estreme pervadono tutto il capitolo, non c'è un solo momento in cui l'emozione non ci lasci col cuore in gola..Come ti ho detto altre volte, riesci ad esprimere alla perfezione l'idillio tra i due, forse perchè lo senti "tuo", molto vicino alle tue corde..e inoltre sei stata anche molto originale nell'introdurre, per la prima volta in una storia, la principessa di Lamballe, un personaggio realmente esistito, una persona realmente vissuta a corte e realmente vicina alla regina Maria Antonietta, una donna che stranamente la Ikeda ha omesso di ricordare nella sua opera...A presto col proseguo della tua storia, ciao e bacioni!

Recensore Master
09/06/16, ore 10:45

Questo "Amour Revelè" è una inesauribile fonte di meraviglia e di passione. Si, una storia
veramente appassionante, giunta ormai al 23° capitolo e alla quale solo ora mi appresto
a dare recensione. Soltanto adesso perché prima avrei rischiato di dirti per ventidue volte, una di seguito all' altra, solo: "Brava! Brava! Brava!", rischiando fortemente di essere troppo
ripetitiva e poco fantasiosa. Ma ora, dopo un capitolo come questo, te li devo proprio fare
tutti i miei complimenti. Quindi "Tre volte brava!" e grazie per le belle emozioni che regali
con questo tuo scritto. E brava anche per aver introdotto tra i tuoi personaggi la povera
principessa di Lamballe. Una donna, come ogni altro essere umano del resto, sicuramente
non esente da colpe, ma, anche, decisamente immeritevole di quanto subì sotto il Terrore,
in vita e dopo la morte. Una donna che noi italiani dovremmo ricordare di più essendo stata
lei da nubile Maria Teresa di Savoia-Carignano e che da cattolici (chi lo è) dovremmo
onorare, essendo stata nel 1929 riconosciuta "venerabile" da Pio XI.
Cara Cecile, le tue ff sono tutte belle ma questa è stupenda!
Ciao!!!

Recensore Master
08/06/16, ore 01:17

Quello che più mi ha emozionato di questo capitolo, forse più dell'abbraccio finale e della dedica (grazie di cuore!)è stato l'incipit, con quel missing moment che, come tu sai, mi tocca sempre un po' l'anima e credo di non essere l'unica a cui fa questo effetto. Con la tua prosa, tra l'altro, riesci a trascinare il lettore in un vortice, in cui dominano le sensazioni di angoscia, di dolore, di paura, le stesse di Oscar e André in quella notte e che portano André a quella richiesta strozzata, a quella supplica accorata e straziante: ''Non lasciarmi mai'' E Oscar non lo farà mai, nella notte che descrivi magistralmente come la più buia delle loro vite, segnate ormai tragicamente: gli starà infatti accanto, sebbene ancora incapace di capire cosa davvero la trattenga in quella stanza, al di là dell'afferto fraterno e del senso di colpa. Un senso di colpa che anziché attenuarsi diventa ancora più strisciante nel sentire quella dolcissima quanto folle ammissione: André è felice perché non c'è lei al posto suo...la più bella dichiarazione che una donna potrebbe sentirsi dire, in un certo senso, perché espressione di quell'amore totale e incondizionato che vagheggiamo, sognamo, narriamo e che il più delle volte rimane nel campo dell'ideale come tutti i grandi amori della letteratura e della cinematografia. Ma torniamo al capitolo, altrimenti vado fuori tema! L'intreccio va avanti, e non è per nulla scontato. Ecco dunque che André cerca l'appoggio di Bernard (sempre un po' freddino lo Chatelet, non vede al di là della politica e dell'imminente Rivoluzione!), ecco che fugge via ad un appuntamento. Con Oscar, penso...per poi scoprire, passando ad Oscar, che lei vuole fargli una sorpresa e quindi nulla è concordato, e che quella carrozza è sempre lì ad attenderla. Così facendo, mi stupisci: quella carrozza dunque non è un tranello di Sophie, come temevo, ma una bellissima sorpresa per noi e Oscar, architettata da Fersen con la complicità della principessa di Lamballe, da te deliziosamente descritta rispettando molto la figura storica. Bellissima quella corsa finale, il cerchio che si chiude con quel ''Non lasciarmi mai'' stavolta pronunciato da Oscar, la lirica conclusione (''Mi baci... e non capisco più dove inizi tu e dove finisco io. Dove inizia la terra, se esiste sotto i nostri piedi... e dove finisce il cielo, libero e azzurro... tutto attorno a noi.'') Brava Cecile Un abbraccio Silvia Ps Superbo l'André di Lina!

Recensore Veterano
07/06/16, ore 22:18

Mi hai emozionato tantissimo stasera! Il missing moment del "dopo ferita all'occhio" non me lo aspettavo.. ed e' stata una stilettata al cuore. Mi sembrava di poter vedere,sentire  la paura di Andre e della stessa Oscar. Fantastica descrizione di un momento delirante , intenso e straziante. La dolcezza di Andre'qui non ha eguali!!!
L'incontro inaspettato e' davvero eccitante! 
Complimenti per questo straordinario capitolo!!

Recensore Junior
07/06/16, ore 21:32

Cosa si può dire? Da rimanere senza parole con questo Capitolo perché è di un'incisività incredibile che mi ha lasciato subito la voglia di rileggere. Complimenti, perché intrecci le parole e le emozioni con maestria e originalità. Amour è già tra i preferiti... vorrei che non
finisse mai, ma è ovvio che non puoi accontentarmi. 

Recensore Veterano
07/06/16, ore 21:18

Tu sai che preferisco, in genere, i racconti dal punto di vista di Andrè, e i tuoi in particolare, ed anche questo capitolo non sfugge alla regola. Ho provato meno coinvolgimento a leggere la seconda parte.
Molto ben costruito l'incontro con Fersen, invece, con un Fersen come lo vedo io, molto simile ad Andrè nel suo modo di amare una donna. Andrè temeva lo scontro ed invece si ritrova con un alleato. Hai descritto bene l'oscillare del conte tra i valori e la forma del suo mondo aristocratico e la voglia di metterle da parte per andare incontro al vero amore, anche se lo scorge nella sua migliore amica e nel suo attendente non nobile. Un bel ritratto per questo personaggio minore ma fondamentale nella storia.
Ho apprezzato meno la scelta di ascrivere alla malattia mentale di Sophie gran parte degli ostacoli che i nostri stanno incontrando. Gusti personali.

Recensore Veterano
07/06/16, ore 20:52

Bel capitolo per tre motivi soprattutto.
Il primo è il disegno di Lina, uno dei più belli visti finora, questo giovane Andrè, prima che il ferimento ne cambiasse lineamenti, aspetto, espressione, carattere... beh, per quello ha contribuito anche il due di picche ricevuto da Oscar, subito dopo. Davvero bello per la posa, lo sguardo, il chiaroscuro.
Secondo motivo di lode è il tuo racconto dell'episodio del Cavaliere Nero, la tua versione per riempire il vuoto dell'anime. Almeno nell'anime, nonostante i vuoti, Oscar si ferma per soccorrere Andrè: nel manga lo lascia lì tramortito per inseguire Bernard e catturarlo, imperdonabile! Bello il tuo "Rosso vermiglio divenuto nero inchiostro maledetto, che ha macchiato la tua coscienza nel profondo, lasciandovi ingiustamente i segni di una colpa inesistente." Poche curate parole e tanta introspezione. Poi tipico della nostra Oscar da un lato cercare di rassicurare Andrè, maldestramente - a mio modo di vedere, non è capace di mentire - e dall'altro, soprattutto, farsi divorare dalla rabbia verso l'autore di quello sfregio.
All'invocazione di Andrè di non lasciarlo, mi si è stretto il cuore: lui avrebbe voluto dire altro, dirlo in un'altra accezione.
L'arrivo della nonna aggiunge efficacia al racconto, sembra di vedere la ferita di Andrè attraverso lo sguardo disperato e spaventato di Nanny. Bella (scusa, oggi sono stanca e soffro di aggettivazione limitata e poco originale ;) ) la descrizione di Andrè che perde le forze via via ma si riprende grazie alle cure amorevoli di Oscar, a quelle gocce di acqua che per lui sono anche altro. Peccato poi Oscar rovini tutto con quell'insopportabile e irritante "Andrè io..." per cui la odio davvero.
Sublime, infine, la tua descrizione dello scambio di battute ben noto, preso dall'anime, tra i due. Ho sempre pensato che in quel momento Andrè avesse osato troppo, avesse fatto trasparire troppo dei suoi reali sentimenti con quella frase e, soprattutto, con quel sorriso commosso, sul quale si poteva leggere tutto il suo amore per lei. Tu l'hai descritto benissimo, con parole che meglio di così non credo sarebbe possibile fare. "Avrei voluto dirti che ti amavo perdutamente e che tutto il fato avverso doveva passare sul mio corpo prima di avvicinarsi a te." Ecco, qui c'è tutta la fisicità dell'amore di Andrè. Andrè la ama anima e corpo, soprattutto corpo, che "usa" per proteggerla e per difenderla da tutti e da tutto, quasi che, non possedendo un titolo o ricchezze, sopperisca a queste "mancanze" con quello che ha, lui stesso: il suo corpo per sottrarla dalla caduta del lampadario, il suo corpo a coprirla per proteggerla dall'esplosione a Saverne, il suo occhio, la sua vista, tutto il suo corpo che si scaglia tra lei e la spada del padre. Ho ritrovato questo concetto perfettamente espresso nella tua frase, Cecile. Sangue e carne e muscoli. Per lei.
Terzo motivo di lode il coup de théâtre finale. Eri riuscita, penso, ad ingannare tutti alla fine del capitolo scorso ed ecco, invece, la sorpresa ben orchestrata, la svolta che nessuno si aspettava. E con quel "Non lasciarmi mai" il cerchio si chiude.
Grande Fersen, nella veste di alleato, e grande Cecile!

Recensore Master
07/06/16, ore 18:19

Incredibilmente bello ed emozionante questo capitolo.
Il ricordo del suo ferimento durante il duello con il cavaliere nero è dolorosamente struggente. Hai riempito quel "buco nero" (uno dei tanti) lasciato dalla Ikeda. 
E io mi sento di sposare appieno  questa tesi
Oscar che lo porta via a cavallo, galoppando furiosamente, sangue e  urla di dolore, il tenerlo stretto, le sue parole nate per rassicurarlo e incoraggiarlo (e anche per incoraggiare se stessa) e allo stesso tempo per maledire colui che aveva causato tutto questo. Splendida la richiesta di non abbandonarlo mai...emozionante la risposta di Lei...che forse, allora, aveva davvero voluto ignorare il significato recondito di quelle parole. La concitazione del momento è resa perfettamente grazie al tuo saper regalare emozioni, alla tua bravura e alle tue doti indiscusse di scrittrice che sa il fatto suo.
Dopo questa splendida parentesi, tornando al presente, ammetto che ho tirato un sospiro di sollievo.
La carrozza non era un tranello architettato dalla pazza Madame Fersen, ma un regalo del conte e della Regina (così almeno credo) e Madame Lamballe, a testimonianza, non può che dare delle direttive precise ad Oscar per potersi "godere" la serata.
Idea geniale!
André, dal canto suo, pensa al futuro...a "quel" posto lontano dove ricominciare a vivere, a due nuove identità a tutto ciò che serve per poter essere felici lontano da Parigi.
Un teatro...il giusto scenario per questo amore da favola.
Complimenti Ceciliuzza, ti sei superata.
Infinitamente bello, indiscutibilmente bravissima

Recensore Master
07/06/16, ore 13:52

La tua abilità nel farci "sentire" i loro cuori è ormai tracimante... Ho vissuto, quasi da dentro, i momenti terribili del ferimento di André, provando insieme a lui oltre al dolore e alla paura il sollievo di averla protetta e l'assurda (ma meravigliosa) felicità di averla vicina. E mi sono resa conto , un passo dopo l'altro, che se pur iniziato con un sogno ancora colmo di sofferenza e sacrificio ci stavi conducendo attraverso il capitolo, alla speranza: quella sempre più concreta di ritrovarsi per non doversi più lasciare, complice anche l'aiuto di Bernard e quella immediata, di potersi riabbracciare, messa in atto attraverso l'aiuto inatteso di una dolcissima principessa di Lamballe. Mai sono stata così felice di aver sbagliato previsione (avevo infatti temuto che la carrozza potesse essere una trappola della mente malata di Sophie) e mai come stavolta, davvero, non vedo l'ora di leggere il loro amore e il tuo, per loro, attraverso il prossimo capitolo. Ti abbraccio forte.

Recensore Junior
07/06/16, ore 10:26

Bellissimo!!!! Uno dei più belli in assoluto!! Sono insieme dopo tanto dolore, come ci hai mostrato anche nel momento del cavaliere nero..... Ora devono solo amarsi e scappare in fretta .ti prego non farli soffrire!!! Sono in ansia......

Recensore Master
07/06/16, ore 07:50

Bello.. Capitolo alternato come un canto... Lui e lei.. Bernard che cerca un riscatto.. Di aiutare dopo la lesione e poi. . colpo di teatro nel teatro... E una principessa di lamballe come nuncius.. E la riunione. Splendida .. A presto Jane

Recensore Master
07/06/16, ore 06:49

Carissima Cecile, bellissimo questo capitolo,la prima parte è un tuffo nel passato e soprattutto un ricordo drammatico per André che ripensa all'incidente dove è rimasto ferito all'occhio, un momento anche per ricordare la vicinanza di Oscar che non l'ha abbandonato un solo istante e una tacita dichiarazione d'amore quella di André dicendole che era contento che era rimasto ferito lui all'occhio.
Poi un ritorno al presente che li vede uniti da un'amore indissolubile,al progetto di viverlo questo sentimento forte che li lega lontano ,dove nessuno li conosce. Molto bello l'incontro con la Principessa , misterioso il biglietto che consegna ad Oscar , e poi la felicità di scoprire che l'autore del messaggio non è altro che il suo André. Ora è tra le sue braccia che vuole stare Oscar assaporando ogni singolo attimo d'amore che potranno vivere all'interno del teatro del Petit Trianon , questo sarà un'angolo di paradiso solo per loro , lontano dal pericolo di essere scoperti.
Bravissima cara Cecile è sempre una grande gioia leggere la tua storia, che mi ha preso il cuore e l'anima in tutti i capitoli e per le forti emozioni che arrivano da ogni singola parola.
Un'abbraccio forte sempre e attendo il prossimo con ansia. Un bacio da Damanera😉
E complimenti alla carissima Lina per questo meraviglioso André,e' un sogno
(Recensione modificata il 08/06/2016 - 11:48 pm)

Recensore Master
06/06/16, ore 23:44

E' incredibile e magico come tu riesca a passare dall'oscurità dell'incubo, all'oscurità avvolgente ed ovattata, sicura e protettiva, del sogno.
L'introduzione con i ricordi di Andrè ci riporta a quei drammatici momenti in cui il dubbio ed il dolore hanno lasciato un pò tutti sgomenti dinnanzi all'ineluttabilità del destino, fattosi lama tra le mani di Bernard. In cui comunque, dinnanzi a tutto il buio possibile, c'è sempre un timido approccio al colore della speranza. La speranza di Andrè, di aver colto, sentito, anche se solo nella fioca intensità di un soffio, quel battito di cuore di lei più forte, più intenso, non solo preoccupata per le condizioni dell'amico di sempre. Sconvolta soprattutto dal fatto che qualcuno possa aver "devastato la sua Casa". Ed ecco qui la sua dichiarazione d'amore, velata, ma forse anche la più bella perchè nulla pretende, nulla si aspetta: solo dà ( "Sono contento d'esser stato ferito io all'occhio e non tu, Oscar.."). Tanto più che gli è sgorgata dalle labbra in tempi "non sospetti"...
Oscurità che persiste nell'incontro effettivo con Bernard, tra i vicoli scuri e malfrequentati di una Parigi sconvolta e stanca, in covi di rivoluzionari sotto copertura. Anche se stavolta si tratta del buio che protegge, di un'oscurità amica che lo accoglie nel suo grembo per tentare di dar loro un'opportunità, uno spiraglio di vita possibile da condurre lontano dal buio che ghermisce.
E poi Oscar. Che ormai pare aver abbassato parzialmente la sua guardia, che desidera anch'ella affidarsi, di nuovo, al favore delle tenebre. E qui la tua abilità ci catapulta nuovamente dinnanzi un personaggio nuovo. Storicamente esistito, ma una new entry che chissà quali vesti potrà mai assumere nell'economia della tua storia...
Adesso li stiamo per udire anche noi i battiti del cuore di Oscar, dapprima prigionieri della diffidenza, ora liberi di balzarle fuori dal petto sino a raggiungere le labbra per sussurrargli la stessa frase da lui pronunciata in un frangente tremendamente diverso "Non lasciarmi mai..". Ennesimo trait d'union, a distanza, ma pur sempre richiamo di due anime abituate da sempre a riconoscersi anche se il loro Amore non poteva essere ancora Rivelato.
E brava, bravissima, la mia Cecile. Che ci porta ad esplorare i labirinti dell'anima, giocando anche con quelli di ambientazioni ed atmosfere oniriche e mai scontate....
Lo so che ci metti l'anima, e questa comporta gran dispendio d'energia, ma l'attesa, ora, sarà spasmodica...
Ti abbraccio.
Tamara Alessandra.