Ariannina! Inizio col fare mea culpa per il fatto di non aver mai recensito; probabilmente, se avessi lasciato qualche commentino un capitolo ogni tanto, ora non avrei così tanto da dire. Ma so che questa storia, data la velocità con cui l'ho letta, non me la sono goduta come dovrei, quindi so che la rileggerò e mi soffermerò più spesso. Il problema è il quando! Perciò vorrei comunque lasciarti un parere molto generale perché penso sia d'obbligo, te lo dobbiamo tutte.
Innanzitutto vorrei esprimerti la mia ammirazione per aver saputo gestire, tra impegni e vita reale, una simile opera, senza mai pensare nemmeno per un attimo di lasciarla perdere. Hai concluso, con i tuoi tempi, una storia all'apparenza semplice, uno spaccato di vita quotidiana, tra parenti impiccioni e figli sognatori, con un impegno e una costanza che sono davvero, appunto, ammirevoli. Non so se te l'ho già detto in passato, ma traspare anche da questo il tuo amore per i personaggi; insomma, credo che se non li amassi così tanto, l'ispirazione sarebbe stata molto più sfuggente. E questo tuo amore non potevi che trasmetterlo anche a noi.
Le fic con molti personaggi principali non sempre sono facili da scrivere (e neanche da leggere a volte) perché devi immedesimarti in persone diverse, con caratteri ed esperienze differenti continuamente, senza mescolare nulla e contemporaneamente mantenendo coerente il personaggio con se stesso. Devo farti i complimenti anche su questo. Ogni singola persona aveva le sue caratteristiche, il suo modo di pensare, al punto da permetterci di apprezzarli tutti, nessuno escluso, persino Toneri. E quando parlo di apprezzamento mi riferisco anche all'aspetto negativo: Danzo e Naka sono persone cattive, che agiscono per potere e soldi, nulla di diverso da quanto accade oggi e li ho apprezzati perché son stati ben caratterizzati, senza pecca. Sono cattivi, punto. Meritano la punizione che hanno avuto.
Ognuno ha avuto il suo ruolo: da Kakashi, che potrebbe finalmente essere l'uomo giusto per Sakura, agli amici di Naruto, che sono lo specchio della sua crescita e delle sue sofferenze. Lo proteggono e gli vogliono bene, lo ammirano e da qui si capisce quanto lo stesso Naruto ha faticato nella sua vita per poterla risistemare.
Gaara, Toneri, Fugaku, erano, a seconda dei punti di vista, i fantasmi del passato, rivangato e combattuto continuamente, ma mai definitivamente, simbolo che siamo il risultato delle nostre esperienze. Poi ognuno aveva la sua storia, il suo legame con i protagonisti, il suo modo di agire, e mai nulla è stato lasciato al caso, al punto che Fugaku ha ottenuto, seppure in parte, la sua redenzione, Toneri, la sua seconda chance, e Gaara la sua occasione per chiarire con Naruto un rapporto da troppo tempo irrisolto.
Shisui e Itachi. Sono quelli che compaiono sempre in coppia, tipo angelo e diavolo sulla spalla, o il gatto e la volpe o i topolini di Cenerentola, Stanlio e Ollio... e sicuramente danno quel pizzico di tragicomico che non guasta mai. Quando ho letto che il titolo originale doveva essere quello di Shisui in costume da bagno, non ho potuto che ridere e pensare a quanto tu fossi geniale! Un po' ho sperato che approfondissi di più il rapporto tra loro due, ci conto negli extra!
Hinata e Sakura, le donne. Arianna, quanto dei tuoi ideali ci hai messo in questa storia? Dal gruppo whatsapp e dalle conversazioni si intuisce com'è il tuo modo di pensare, come la società spesso ti fa venire voglia di urlare 'non è giusto', oppure 'sono tutti stereotipi'. E devo dire che in questa fic, sicuramente non si può parlare di tradizioni e pregiudizi. Nel senso che le tue donne, le tue protagoniste, sono sempre realizzate ed affermate, forti, coraggiose e amorevoli. Anche se non compaiono tanto quanto i padri e i figli, la loro presenza rimane un richiamo costante: la timidezza di Boruto e gli scatti di impulsività di Sarada ne sono un esempio. È bello il fatto che, nonostante la lontananza, entrambe abbiano dei rapporti meravigliosi con i figli, riescono a contemperare il loro lavoro e la loro nuova vita con quella vecchia. Adoro il tentativo di perdono di Sakura per il suo ex-marito, l'idea di mettere da parte i loro dissapori per il bene della figlia. Non tutti ci riescono al giorno d'oggi e si finisce per fare delle battaglie legali che non giovano né a loro, né tantomeno ai bambini. Ho molto ammirato il sacrificio di Hinata. Il suo legame con Naruto doveva essere forte allora e si è mantenuto tale, nonostante tutto, come traspare da quello schiaffo dato al figlio per aver mancato di rispetto al suo papà. Ma la cosa che mi è piaciuta di più è stata il fatto che si trattasse di pura e semplice amicizia, nessun sentimento che spingesse lei a farlo se non quello. È stato quasi commovente il suo gesto e in fondo penso che si possa parlare d'amore anche il quel caso, magari quello platonico, ma non meno importante.
Salto, ma non dimentico, la figura di Mikoto, l'amicizia di Chou, di Mitsuki e Yakumi, ancora una volta personaggi significativi e portatori di un messaggio attuale, che tocca un po' tutti i ragazzini di oggi e le ragazzine.
Boruto e Sarada. Io non li conosco se non a grandi linee; il Gaiden l'ho visto solo per la parte riguardante i dubbi di lei sulla madre, ma su Boruto, posso solo ricordare qualcosa dal film.
Mi viene in mente che sono proprio i figli dei loro papà. Sarada è cresciuta con un animo forte e solidale, combattivo e capace di selezionare cosa merita attenzione e cosa no. Affronta la sua vita scolastica con serenità perché riesce a gestirla con intelligenza, ma in fondo è comunque una ragazzina, che ha bisogno di amici e di stare con gli altri e Boruto è quello che gli tende una mano in questo senso. Lui è il suo totale opposto, hanno alcuni interessi in comune ed entrambi si aggrappano a quelli per poter poi andare oltre e conoscersi: sono amici prima di essere una coppia e lo si vede dai piccoli gesti, come il fatto che lei scoppia a ridere mentre sono in intimità.
Boruto è una persona veramente squisita, e lo so che è una parola strana, ma è la prima che mi viene in mente quando penso a lui. Si fa in quattro per i suoi amici, è socievole, ama la sua famiglia e il suo papà, ma ha quel pizzico di orgoglio che ogni tanto non guasta nel dimostrarlo. È pronto a tutto per imparare, vuole crescere, anche se l'Uchiha è il suo stimolo principale, conosce il senso del rispetto e non si tira indietro di fronte alle sfide. Ho descritto Naruto da giovane o sbaglio? Sono così simili...
Insomma, ho scoperto i piccoli di casa insieme a te e ormai per me resteranno loro, Boruto e Sarada, complici in crimini e stupidaggini, con qualche problemino di comunicazione, ma che crescono insieme.
E ora, i miei cuccioli. Ho la sindrome dell'adozione come Hatta, sono i miei piccoli bambini e ho sofferto tanto per loro. È vero, Naruto lo hai trattato un pochino male, ma non in maniera irrazionale. Come ho accennato prima, è tutto coerente con i personaggi e il loro modo di essere. Ma cadere per rialzarsi è la sua specialità e condivido a pieno il pensiero di Sasuke: ha bisogno di qualcuno per cui riprendersi. Dì a Sasuke che non era solo, piangevo pure io con lui!
Ti ripeto, non so come fai a renderli così IC: Naruto non è un totale imbecille, né tantomeno così ingenuo. È fragile, ma lo nasconde con l'allegria e il buonumore. È gentile, spiritoso, con la voglia di vivere di un ragazzino ed è un padre presente, per suo figlio e anche per i suoi compagni (i regali di Natale a Mitsuki mi hanno fatto perdere un battito).
Sasuke, per quanto lontano dal mio modo di essere, mi è piaciuto tantissimo. Forse è il mio personaggio preferito in questa storia, perché hai descritto benissimo la sua crescita interiore, il suo amore incondizionato per la figlia, i suoi demoni e il tentativo di combatterli, soprattutto le sue paure. Ho anche apprezzato le sue convinzioni nei confronti del suo papà e non mi è dispiaciuto molto il fatto che sia morto prima che potesse incontrarlo per chiarire davvero perché è maledettamente realistica questa cosa, la situazione per cui la vita, con le sue sorprese, arriva prima che tu riesca ad agire. Ma comunque, ha preso in mano le conseguenze, ci ha fatto i conti, ed è andato avanti. Non nego che la presenza di Naruto sia stata fondamentale: li vedo come due uomini forti, leali e sinceri, ma quando sono insieme sono inarrestabili. Ed è questo che mi hai trasmesso più di qualsiasi altra cosa: quanto l'amore faccia bene, quanto sia bello quando comincia a diventare incontrollabile e fino a dove riesce a spingere le persone per riassaporarlo, rischiando di soffrire ancora.
Trovo giusta la reazione di Naruto, in virtù del suo passato e della sua sincerità, alla scoperta degli incontri con Toneri e trovo anche giusto il modo in cui hai gestito Sasuke nel chiedere scusa e agire per farsi comprendere. Ricordo come il pensiero fisso era: se tutti fossero come voi...!
Si vede che si tratta di due adulti che litigano, che pensano e che pesano ogni gesto per potersi riappacificare, per questo amo questa versione di loro.
Arià, penso che mi posso fermare! Ti faccio ancora i miei più sentiti complimenti e ti ringrazio tanto per averci regalato questa storia, che ci ha permesso di conoscere un po' di te e di apprezzare quelle poche cose meravigliose che abbiamo, tra cui, sicuramente, la famiglia.
Un bacione <3
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