Ciao,
Bene, è da un po' di tempo che volevo lasciare una recensione a questa storia (in realtà sono mesi e mesi), ma solo adesso ho trovato il tempo per farlo in modo giusto.
Quello che sto per dirti si rifà a ciò che lessi in estate, per cui non so cosa sia acacduto di nuovo in questa storia, ma comunque mi pare di aver capito dalle altre recensioni, e rileggendo i primi capitoli, che non sia cambiato molto e né che tu abbia aggiustato alcune cose. Per tanto, questa recensione (chiamala ripetitiva) sottolineerà i punti fondamentali in cui pecca la storia e non i singoli eventi presenti nei capitoli.
Per quanto sia difficile scrivere una storia, come dico sempre io, l'importante è metterci passione. Io credo che tu ci stia mettendo passione, ma non nel modo giusto. Mi aspiego meglio. Più volte hai precisato di aver messo il racconto nella sezione Romantico e non Storico per una ragione ben precisa, però nonostante questo sia un sito di Fanfiction e di scrittura amatoriale è, anche, un sito culturale. "IL TEDESCO DAGLI OCCHI DI GHIACCIO" vuoi o non vuoi parla di una ebrea che si innamora di una SS, giusto? Quindi il periodo storico è quello della WWII e l'ambientazione è un campo di concentramento. Ora, nulla da togliere al tuo piacere di scrittura, ma come hai deciso di trattare un argomento tanto delicato come quello della deportazione degli eberei, hai automaticamente scelto di imbarcarti in una situazione molto spinosa: o ci provi sapendo cosa scrivere e come scriverlo, oppure non ti butti con tanta semplicità in qualcosa del genere. Ovviamente le tue intenzioni non sono quelle di offendere il ricordo, ma non puoi trattate questa tematica con superficialità e irrealismo. Rose non avrebbe mai potuto offendere una SS così apertamente, la vita nel Lager era tremenda e io, fino a quel che lessi tempo addietro, l'ho trovata descritta in maniera superfuciale e poco realistica, con molte mancanze e inesattezze. Dimitri Odierna*, dal canto suo, mi ricorda troppo il personaggio di un libro in cui l'uomo è il dominatore e la donna la sua kajira (romanzi che odio). Ok, è un ufficiale nazista e sembrerebbe scontato sia incline ai soprusi e al dominio, ma se fosse stato meglio descritto e se fosse stato, paradossalmente, più complesso forse sarebbe stato interessante sotto il profilo psicologico.
Non so se conosci la storia di Amon Göth e Helen Hirsch, ma è la vicenda di un capitano delle SS, sadico e crudele, che si "innamora" con un amore malato della sua cameriera ebrea. Troverai tutto nel film "Schindler's list", che comunque ti consiglio di vedere per informarti bene.
Io scrivo solo romance storici, quindi per me è davvero importante il contesto in cui si svolgono le vicende e le ricerche storiche sono fondamentali per la riuscita dei miei racconti (e non m'importa se Efp è un sito amatoriale, la passione si vede anche da questo), e quando ho visto che la tua storia ha così tante recensioni positive mi sono detta: "Spero vivamente che le lettrici sappiano che il corso degli eventi non è stato così." Nonostante ti ostini a ripetere che hai volutamente non reso una storia realisita, mi dispiace, io ti ripeto che non devi pensarla così perché la Storia è magistra vitae e credo che un libro debba essere sempre veicolo di cultura. Nella tua storia ho ritrovato solo stereotipi e cattivi insegnamenti, una donna che è succube di un uomo che la reputa meno che meno (anche se forse la ama). Su Efp ci sono dodicenni che hanno il profilo da maggiorenni e leggendo questa storia - come molte altre simil genere - potrebbero travisare il messaggio che vorresti dare alla fine, se è positivo e se c'è (io mi auguro di sì, altrimenti avresti solo perso tempo).
Magari questa storia sarà iniziata con poche pretese, poi si è ingigantita e tu ne vai fiera, ma renditi conto che le bandierine rosse sul sito ci sono e servono per aiutare uno scrittore a migliorare. Quindi non prenderla come un'offesa, ma come una motivazione in più per fermarti un momento e chiederti: "Aspetta, posso cambiare qualcosa?". Per quanto ruguarda la grammatica penso che dovresti comunque rileggere per aggiustare quella, ma per carità, tutti commettiamo errori e con l'esperienza e il tempo anche lì si migliora.
Questaelamiastoria, con questa bandierina rossa voglio dirti anche che non devi prendere sottogamba le critiche che ti hanno mosso le altre prima di me, ho letto le tue risposte a quelle e mi sono sembrate un po' stizzite. Spero che non mi riservi lo stesso atteggiamento, perché ho speso del tempo che avrei potuto dedicare alla scrittura per scriverti una recensione critica per aiutarti in qualche modo e non mi va di essere mandata a quel paese.
Spero capirai e che non mi liquiderai con la solita frase che ho letto e riletto un po' ovunque, compreso al primo capitolo. La crescita di un autore sta anche in questo.
A presto,
Žanna Aleksandrovna Metanova
*Dimitri Odierna: su questo nome ho dei dubbi. Essendo russa nell'anima mi è saltato all'occhio. Questo non è un nome tedesco, Dimitriy è il nome corretto ed è russo, ma forse è una scelta mirata che hai fatto? Se non è così allora anche questo rende poco realistico il contenuto. Odierna, invece, non so di che origine sia, a me pare italiano, poi non so. Ma qui non sto a sindacare sulla scelta dei nomi dei personaggi, che è sempre una scelta personalissima. Però mi chiedevo il perché, ecco.
P.S. Più volte ho provato anche un certo fastidio nei confronti di questa storia, ma per via delle questioni che ti ho elecato sopra e perché personalmente non mi piaceva il modo in cui obiettavi. Se più di una persona ti fa notare la stessa cosa, allora dovresti farti delle domande e accettare la critica come aiuto e non come palla demolitrice e quindi contrattaccare.
Scusami se posso sembrarti altezzosa o cose così, non è assolutamente nelle mie intenzioni. :)
(Recensione modificata il 20/05/2014 - 07:41 pm) |