Da qualche mese, più o meno da quando ho intrapreso la pubblicazione della mia seconda fanfiction, le mie lettrici continuano a citarti.
Per essere esatti continuano a citare te e Mirya. Ora, Mirya la leggo fin dai suoi esordi, e quindi capirai quant'é facile per me annuire, confermare che la stimo ed adoro a mia volta e quindi sentirmi onorata dell'accostamento. Su di te invece facevo sempre pessime figure...perché sì, quando si é dediti a questo fandom, tu sei sempre fra le prime ad essere consigliate, ma io non avevo letto una sola tua riga, più per caso che per intenzione.
Poi é uscito "Black Friars" ed han cominciato a parlarmi anche di quello.
Insomma, hai rischiato di diventare quasi fastidiosa per come, per un motivo o per l'altro, trovavo il tuo nome :P
Così ho deciso di smetterla di rimandare e, quatta quatta (detesto leggere qualcosa sotto pressione del suo successo, per questo ho procrastinato l'incontro), ho cominciato a leggerti. Da "The Ground Beneath Her Feet". Presumo che pian piano leggerò anche il resto, impegni permettendo, ma almeno qui ci tengo a lasciarti la mia recensione.
Ora, innanzi tutto, considerando i tempi di comparsa di questa storia, credo sia lecito considerarti un po' agli albori di un genere.
Non delle Dramione, ma di una possibilità di gestione del rapporto fra i protagonisti prima poco esplorata ed a tutt'oggi spesso ignorata. Una possibilità che contempla un Malfoy meno granitico e meno stereotipato; ed una Hermione che, grazie al cielo, non é una vittima o una completa idiota. Sicuramente siamo nell'OOC e mamma Rowling ci appenderebbe per i piedi se sapesse cosa ne facciamo dei suoi personaggi (poverina, ha un bel daffare a ripeterci che Malfoy non é un bravo ragazzo...non sa che ci piace per quello? :P). Però é un OOC come piace a me. Parte da alcuni dati rowlingiani, ma introduce una serie di variabili che possono portare a certi sviluppi. L'aspetto più interessante é che queste tue variabili non sono catastrofiche. Insomma, non c'é bisogno di trasformare Draco nell'orsettodelcuore, perché non tutti lo siamo, pur nell'amore. E nemmeno di sterminare il Mondo Magico. Sia chiaro, io apprezzo anche scenari più drammatici, ma credo che spesso ci voglia più abilità e cura nel costruire un sentimento in circostanze abbastanza normali che in circostanze straordinarie. E' lo stesso discorso che ho sempre fatto per Succo di zucca: i più grandi avvenimenti sono quelli interiori.
Così tu parti da qualche presupposto molto semplice: un Ron che si é montato la testa (ed é una possibilità plausibile alla luce di certi input della Rowling) e un Draco che nel tempo ha maturato sentimenti diversi da quelli che lascia trasparire (sentimenti difficili, sicuramente, ma gestiti con atteggiamento Slytherin: con intelligenza ed omertà). Ed Hermione, ah, la tua Hermione l'ha amata in quel primo capitolo: non ne hai fatto né una debole (orgoglio e combattività le rimangono propri), né una creatura insensibile che non spartisca più niente con la bambina di ottime intenzioni e profondi affetti che é stata fin dai primi anni ad Hogwarts. Tra l'altro questo tuo continuo gioco fra ciò che é e ciò che appare, fra quanto avviene alla luce del sole e ciò che si muove nell'ombra, il crepitare delle sottotrame, é delizioso.
Apprezzo anche che tu abbia specificato fin dall'inizio come il tuo Ron fosse un'opzione.
Pare una sciocchezza, però tantissime autrici cominciano una storia e non segnalano alcunché. Ci ritroviamo vivi in più, morti di troppo, gente che più che OOC é completamente stravolta, etc. Che tu abbia sottolineato la tua scelta credo ti faccia onore perché significa che sei consapevole di cosa cambi in tavola e sai distinguere fra la tua interpretazione e l'originale rowlingiano (mentre spesso sembra non esserci cognizione di questa differenza né tanto meno di quella fra stereotipo da fanfiction e personaggio).
A proposito di stereotipi, qualche appunto comunque l'ho. Con il senno di poi - nel senso che io ho commesso la STESSA leggerezza nella mia prima fanfiction e quindi mi rimprovero per prima - trovo ormai fastidioso che Hermione, perché si stabilisca una relazione col rampollo Malfoy, debba diventare bella. Sono scoppiata a ridere quando Blaise fa notare a Draco come la Gryffindor si sia fatta carina (da me c'é una scena molto simile, sempre con Blaise nel ruolo del tentatore). Ecco, non ti ho trovata esagerata fino al ridicolo in questa bellezza dei protagonisti, ma sono diventata un po' ipersensibile all'argomento. Ormai accetto l'idea di bellezza, sia per Hermione che per Draco, soltanto se é la percezione dell'uno nei confronti dell'altro - o comunque una percezione soggettiva - e peroro la causa delle qualità intellettuali. Non che da te manchino, eh.
Mi sembra evidente che il rapporto dei tuoi protagonisti si sviluppi comunque ben al di là del "ooooh, é bellissimissimo!" e che i presupposti necessari siano quelli di carattere e mente. Il tuo Draco é sicuramente fra i migliori di cui io abbia mai letto, Slytherin al punto giusto, ed estremamente affascinante per modi e parole (sì, sto sbavando per lui ma cercherò di mantenere un livello quanto meno dignitoso). Il suo approccio nei confronti della ragazza, come già dicevo, é perfettamente in linea con quel che ho sempre sostenuto di lui: é una creatura di omissioni, di inganni. Anche il suo ingresso in scena é stato delizioso, al pari di quello di Hermione. Molto interessante la tua lettura dell'ambiente che li circonda, il disprezzo nei confronti dei Mangiamorte, l'attenzione con cui recuperi le vicende degli anni passati: un clima psicologico che dipingi con grande cura e che mi ha pienamente convinta.
Per quanto concerne gli altri personaggi, i maggiori (Harry, Ginny, Blaise, Theodore, etc) sono mediamente ben gestiti. Non sono approfonditi troppo ed é chiaro che i tuoi sforzi più riusciti quanto a psicologia sono per i protagonisti, ma almeno Harry é fedele a se stesso nel corso della storia (nella tua interpretazione personale che, per altro, condivido e trovo divertentissima), così come Ginny e gli altri. I personaggi originali non mi hanno fatta impazzire invece. Non sono male eh, però risentono doppiamente dell'accento sui protagonisti e finiscono per rimanere in ombra malgrado la parte che abbiano negli sviluppi di trama.
Mi piacciono in particolare le tue scene di massa: il clima hogwartsiano, scanzonato e chiacchierone (con tanto di chiacchiere che si sovrappongono a creare strane e divertentissime congiunzioni d'argomenti), é reso molto bene e le atmosfere non mancano mai. E questa é una cosa che condivido con te: mi piace badare sempre all'ora del giorno, alle condizioni meteo, all'ambiente...
Per ciò che riguarda la trama, la tua scelta é stata, per certi aspetti, meno ambiziosa. Non hai affrontato di petto il problema Voldemort e sicuramente questa non é un'avventura in pieno stile rowlingiano, dove la componente di misteri, pericoli e quant'altro é molto, molto più alta. Personalmente apprezzo anche le trame più ampie, ma non credo che dedicarsi alla coppia ed alle sue vicissitudini sia un sintomo di scarsa abilità. Anche perché dimostri, con queste vicissitudini, di non dimenticare mai l'elemento magico. Grazie al cielo! Questi sono maghi e si rapportano ai problemi da maghi, cercando soluzioni magiche e combinando danni magici. E questi piccoli particolari non sono soltanto orpelli, tanto per ricordarci che siamo ad Hogwarts e non in un qualsiasi college inglese, ma hanno a che fare con le vicende ed influenzano la vita dei protagonisti. Senza contare quel romanticissimo uso che fai della Legilimanzia.
A questo proposito, le idee sono davvero squisite. Molto, molto ben calibrate, pronte a sorprenderci: il gioco attorno alla Pozione d'Amore, quello attorno al duello...ah, magistrali, davvero!
La tua inventiva é notevole e presenta piccole perle d'incastri davvero uniche. Mi é piaciuto molto come hai gestito la loro prima volta, perché conferma che sai quello che vuoi scrivere e puoi permetterti di giocare con i tempi narrativi, e con il lettore, creando misteri, seminando indizi ed infine svelando ogni cosa. Visto che siamo in tema, le tue scene erotiche mi piacciono davvero. Passionali, non morbosamente descrittive dei soli corpi ma attente alle percezioni ed emozioni, nella maggior parte dei casi non sembrano meri pretesti ma parti importanti della narrazione.
Le citazioni da song-fic non mi trovano sempre entusiasta, ma qui son gusti musicali, mi sa! :P Scherzi a parte, mi fa un po' impressione trovare citazioni di musica del 2000 quando le vicende sono degli anni '90 e fatico a collocare la tua storia nella colonna sonora. Al contrario, a livello di testi c'é comunque una grande attenzione nella scelta e questa l'apprezzo perché io sono maniaca delle citazioni.
Le reazioni degli altri studenti di Hogwarts alla relazione fra i due sono sane. Mi é piaciuta quest'opposizione ed anche i suoi modi, i suoi tempi e come Draco riesca comunque a cavarsela. Ancora una volta, molto Slytherin. E poi ha dato l'occasione di quel piccolo capolavoro che é la scena della dichiarazione a Piton. Sono morta. Davvero, morta dal ridere...tra l'altro continuo a citarla a gente che non ha mai letto fanfictions e che, legittimamente, non capisce di cosa io stia mai parlando. Ma ne sono così affascinata, come esempio di ironia ben costruita e di un Piton che fa Piton...ah, che non posso farne a meno.
Stilisticamente, ti ho trovata piuttosto scorrevole. Insomma, ti ho letta nel giro di una notte (un paio di settimane fa...ehm, sono di tempi lunghi) e se non fossi stata fluida mi sarei arresa prima. E poi hai una scrittura intelligente, divertente e divertita: credo si senta quando l'autore ha avuto piacere dalla sua impresa e non l'ha affrontata semplicemente con la voglia di arrivare alla fine. In te quest'amore per ciò che scrivi mi sembra evidente. Hai un certo amore per metafore, similitudini e così via. In parte lo condivido ed alcune figure retoriche sono deliziose a dir poco. In altri tratti, soprattutto quando si tratta di decantare bellezze, le trovo stonate.
Sempre in tema di cose che non ho apprezzato: la corsa sulle scope mi ricorda troppo Moccia perché io possa godermela, lo ammetto.
I dialoghi rasentano spesso la perfezione: hanno ritmo senza perdere profondità. Dovrei farti una classifica delle scene migliori, ma la risparmio ad entrambe e mi limito a notare quella favolosa conclusione di Hermione con la ginocchiata ai gioielli di famiglia Malfoy. Ecco, così si fa. Non é possibile che questa ragazza sia sempre vittima e solo una volta ogni cento pensi a difendersi come si deve: il mio spirito più femminista applaude! E vogliamo parlare di quella strepitosa McGranitt del finale? Oh, finalmente ci sono professori che fanno i professori, pur con tutte le loro idiosincrasie e preferenze. E ciò che si compie ha conseguenze.
Credo che sia una delle recensioni più lunghe della mia carriera - anche perché non recensisco spesso. Spero che non sarà una noia per te leggerla, sempre che tu la legga.
Concludo con: bella, bella, bella. Forse non quanto di meglio puoi produrre, ma sicuramente una fanfiction che é già entrata nelle mie Preferitissime (categoria tutta mentale che conta davvero poche voci). Natualmente tutte le mie riflessioni si riferiscono alla sola The Ground Beneath Her Feet quindi se in altri lavori tu dovessi esser persino migliorata ancora non lo so - ma lo scoprirò, prima o poi - e le mie annotazioni negative, ma anche positive, sono circoscritte ed inconsapevoli di quale sia diventato il tuo approccio a distanza d'anni.
Comunque, complimenti e buone letture e scritture!
E grazie, per questa deliziosa storia. |