Dopo aver letto il capitolo ed essermi presa i miei ormai canonici dieci minuti di raccoglimento mi sento di dire una sola parola.
Destabilizzata.
Alla fine di questo capitolo mi sono trovata in una situazione strana: mi sono sentita svuotata. Anche se la parte finale è, in un certo senso, positiva, ho percepito nell'aria qualcosa di negativo.
Attenzione! Io sono ANCORA fermamente convinta che ci sarà il lieto fine, proprio ne sono certa, questi due finiranno insieme, in un modo o nell'altro... Ecco, oggi è proprio il modo che mi tiene in pensiero.
Forse invece sono solo un po' matta e per quello non c'è rimedio quindi veniamo a noi!
Avevamo lasciato Alessandra alle prese con l'ennesimo gancio destro che la vita le aveva servito e la ritroviamo ancora lì, con la mente almeno, mentre cerca però di rialzarsi o almeno di trascinarsi verso la serenità che le manca da un bel po'.
La prima parte di questo capitolo mi ha portato a riflettere parecchio su una cosa che è successa a tutti nella vita: scontrarsi con le opinioni degli altri.
Giorgia, completamente inconsapevole, riferisce ad una Alessandra a pezzi di aver visto Ferraro e Laura affiatati, belli e ,sottinteso, innamorati.
Quanto possono essere sbagliate le opinioni che hanno le persone su ciò che vedono, quanto possono essere errate e fallaci le apparenze?
Una persona all'apparenza felice può portare dentro un dolore immenso e viceversa senza che nessuno se ne renda completamente conto.
Giorgia descrive una scena che sente come vera, infliggendo inconsapevole un'ulteriore mazzata ad Alessandra, ma che vera non è. E' apparenza, è simulacro, è immagine.
Mi ha fatto pensare a quando magari ci affidiamo ai consigli degli altri, perchè meno coinvolti di noi dovrebbero avere una visione più pulita dei fatti... E invece non è così.
Sono sempre stata una sostenitrice del:
"Bisogna fare un passo indietro per apprezzare un'opera d'arte" ma se tu quell'opera non la conosci, non sai riconoscerne le peculiarità, i difetti e i pregi è difficile che tu possa apprezzarla in pieno, è difficile che tu possa godere completamente della sua bellezza.
Questo è un discorso che riprenderò alla fine della mia recensione perchè oggi mi sono fissata così, voglio chiudere in un modo preciso XD!
Mi avevi anticipato che il bel Matteo non sarebbe stato una comparsa ed eccolo qui, in tutto il suo splendore riccio.
C'è qualcosa in questo ragazzo che evidentemente spinge Alessandra a fare un passo in più.
In un primo momento pensavo che fosse affinità, avendo entrambi vissuto l'esperienza della sofferenza profonda per amore ma inizio a pensare che sia "solo" la voglia di sentirsi di nuovo amata e desiderata.
Con questo non voglio sminuire il ragazzo e la sua storia che continuo a considerare importante ai fini della ripresa di Ale. Sì perchè lui comunque è il primo passo fuori dalla cappa Marco Ferraro ( come Under the Dome o il film dei Simpson ;), certe volte mi stupisco di quello che dico), è il primo che sta riaccendendo in lei la donna, l'essere umano di sesso femminile che vuole essere amata, vuole essere apprezzata, vuole essere e sentirsi desiderata.
Ho provato sulla mia pelle che quando si soffre per amore, almeno per un attimo non ci si sente più donne e si capisce dall'abbigliamento che fa da spia immediata.
Matteo è un po' la vita che la chiama, che le sta dicendo di essere ancora lì, che il mondo non è finito perchè il signor Marco Ferraro ha affermato di non amarla ( e di questo ne parlerò dopo).
Non dimentichiamoci che Alessandra è una combattente, una guerriera obbligata a trovare un modo per rialzarsi SEMPRE e lo sta facendo anche questa volta.
Detto questo ringrazio Matteo, auspico fortemente che ogni donna col cuore spezzato *colpo di tosse* ne trovi uno ma ecco penso che più di questo non possa essere per Alessandra.
Ha il cuore troppo pieno di Marco per far spazio a qualcun altro e la scena conclusiva del capitolo è un chiaro segno che non ha chiuso nulla in realtà, perchè il cuore ha comunque dei tempi suoi, se ne frega di quello che gli ordina la testa.
Posso dire che adoro Luca?! E' un personaggio magnifico, quando c'è lui c'è sempre da divertirsi,un tipo carismatico con cui andrei sicuramente molto d'accordo.
La prontezza di riflessi nella scena poi è stata fenomenale! Ahahahah!!!
Ma ha lanciato un sasso grande quanto una casa e non ho ben capito che Alessandra l'ha preso in piena fronte e l'ha visto caderle a fianco.
Ha insinuato che Ferraro sia innamorato di lei e lei niente. Io avrei come minimo preso una sedia, chiamato quel tizio della macchina della verità che era in tutti i programmi televisivi e se fosse stato necessario avrei pure chiamato Cal Lightman, così per sicurezza.
E' il suo più caro amico, lo conosce forse meglio di se stesso e se lo pensa... Un motivo ci sarà.
Però... Cavolo, qui c'è un discorso tremendamente ampio da fare e io mi vergogno a fare sempre recensione lunghe più dei rotoloni Regina... Ma lo devo fare!
Prima però parliamo un po' di quello che è successo all'università.
In tempi non sospetti avevo ipotizzato qualcosa di simile ma non pensavo di trovarmi davanti Marco in quelle condizioni di sofferenza pura, dettata non solo dai suoi sentimenti... Anche questo è un discorso tremendamente complesso da fare ma secondo me essenziale.
Marco secondo me è innamorato di Alessandra, profondamente ma non si è ancora reso conto di quello che sente. Da una parte perchè è lui stesso ad ostacolare il processo di maturazione con conclusiva accettazione del sentimento ma dall'altra credo che gli manchi quella che io definisco la scintilla.
Quel preciso momento in cui crolla tutto e rimane solo lei, la persona che ami e che in quel momento capisci di avere sempre amato. E' quell'attimo di lucidità pura e semplice dove non ci sono costruzioni mentali che reggono, dove niente conta se non quello che senti. Devi arrenderti all'amore ma non perdi, non c'è sconfitta.
Credo che tu ci stia portando dritti dritti verso questo momento e che Matteo abbia un ruolo in questo MA purtroppo dall'altra parte c'è una persona che non vuole più soffrire e che potrebbe "usare" Matteo per riuscirci.
Ci sono due personaggi che viaggiano su binari paralleli ma che vanno in direzioni opposte, in questo momento.
La tensione tra questi due aspetti è secondo me parte della conclusione di questo caso intricato che hai creato (ma come hai fatto?!?!).
Marco però non è un ragazzino che ha paura dell'amore, che non ammette di essere innamorato di Alessandra perchè attaccato alle serate in discoteca, alle scopate occasionali, a volare libero come un fringuello. E' più complesso di così e questo l'ho davvero capito solo adesso, mea culpa.
Lui si sente al limite della snaturazione quando sta con lei.
Non si tratta solo di perdere il controllo ma di perdere se stessi e ciò che si è sempre stati, o creduti di essere ma questo è poco importante.
Lui si sente scardinato nelle sue fondamenta,nel suo modo di essere, chi non avrebbe paura davanti a tutto questo? Soffre nel vederla con altri ma non la vuole nemmeno con sé, si rifugia in una confortevole storia d'amore ormai naufragata.
A tal proposito ti dico che fino al capitolo scorso Marco mi sembrava realmente indeciso tra le due donne, oggi ti dico che scegliere Laura sarebbe solo un non scegliere Alessandra. Non ho più dubbi su questo.
In questo capitolo mi è sembrato come un palazzo bellissimo e dalla struttura solida e robusta ma se a questo palazzo distruggi le fondamenta finisce per crollare... Penso proprio che Marco si trovi lì, in procinto di andare in pezzi. Avrebbe forse bisogno di una chiacchierata con l'amico Luca , secondo me;).
Marco non ha la lucidità per capire come gestire tutti gli impulsi che percepisce e va in panico a tal punto da dirle che vorrebbe toglierla dalla sua testa... Testa... Ecco che ritorna questa parola.
"Io ti amo ma vorrei non averti mai conosciuto, non avrei i problemi che ho adesso se non l'avessi fatto". E' questo che lui prova, ne sono convinta.
Gliel'ha detto in ogni sua occhiata, in ogni suo gesto, n questo capitolo più che mai, che la ama altrimenti perchè tanto disturbo nel terrorizzare un povero ragazzo alle prese con la sua tesi? La ama ma non lo sa, perchè la sua testa è troppo piena di pensieri, dubbi, paure, per lasciargli accettare la realtà dei fatti, anche solo per chiedersi "ma perchè lo faccio?".
E non sai quanto bene lo capisca in questo momento ma il punto del capitolo resta.
Testa o cuore?
Se il capitolo avesse un titolo sarebbe sicuramente "Testa o cuore" perchè descrive benissimo lo scontro titanico tra queste due parti di noi stessi.
Alessandra all'inizio del capitolo dice una cosa importantissima:
"Avevo avvertito il bisogno di constatare con chiarezza quello che la mia mente già sapeva, ma che il mio cuore, più orgoglioso e caparbio, si rifiutava di accettare."
Ma siamo davvero sicuri che questo cuore stia offuscando e intralciando il sereno cammino della mente? Siamo davvero sicuri che quello debole sia l'irrazionale cuore che non vuole capire?
E se invece fosse la testa a fare da tremendo ostacolo a ciò che ci dice il cuore, se davvero il cuore conoscesse ragioni che la ragione non conosce?
Forse è la testa con le sue costruzioni mentali a volte tremendamente assurde a distrarci da quello che è in fondo ciò che vogliamo davvero, o ostacolarci nel profondo, a toglierci l'opportunità di essere felici che ci passa tra le dita.
Della serie "Usa la testa ma segui il cuore".
Ogni riferimento a Marco Ferraro è puramente casuale ;)!
P.S. Recensione scritta con la partecipazione straordinaria di Gilda, il mio cucciolo di cane che per l'occasione si è addormentata sulle mie gambe, rendendo la stesura parecchio complessa.
P.P.S. Mi è tornata la voglia di teorizzare e di scrivere, cosa che negli ultimi giorni avevo perso :(...
Grazie <3 <3 <3
:* :* :*
AGGIORNAMENTO 25/06:
Come di consueto a mente fredda mi vengono in mente altri pensieri. Forse perchè sono stata un po' frettolosa ma la fretta scaturisce da un ottimismo che a caldo mi ha letteralmente travolto, che posso farci, sono una romantica in fondo :).
Io ho visto qualcosa di più in questo incontro. Ho visto qualcosa che negli altri capitolo non ho visto chiaramente come adesso.
Ho visto un Marco diverso. Anche prima aveva avuto dei comportamenti strani, ambigui, vedi ad esempio lasciare la sua ragazza al locale per portare a casa Alessandra, ma mai come adesso, mai strani come questo.
In preda alla gelosia rabbiosa lui ha cercato il contatto fisico con Alessandra, ha sentito il bisogno di averla vicino, di toccarla. E' l'oggetto del suo tormento, per allontanarla le ha detto anche che non è innamorato di lei e poi che fa? Nel momento in cui dovrebbe cogliere l'occasione al volo per respingerla non solo non lo fa ma addirittura si avvicina a lei, posa le sue mani sul corpo della ragazza e come un'anima in pena, lacerata dentro da un dolore immane, chiede se c'è qualcosa tra i due ragazzi. Perchè ha bisogno di saperlo.
Non ho visto del possesso in questo, del puro e semplice ego maschile ferito dalla ragazzina che non è più il tuo giocattolo. Non ho visto nulla del genere che cozzerebbe completamente con l'animo umano che abbiamo visto in tutti questi capitoli.
Ho visto amore, in una delle sue mille forme ma amore.
Si è concretizzata davanti ai suoi occhi la situazione che aveva etichettato come la migliore per Alessandra; un ragazzo della sua età, libero da passati scomodi, libero da paure e tormenti, libero da deontologie professionali, la corteggia, la desidera. E' la persona più giusta per lei eppure... Penso addirittura che questo potrebbe ferirlo di più, potrebbe metterlo in condizioni di sentirsi ancor più sbagliato per lei, ancora più in colpa per averle impedito di vivere una storia serena.
Una persona davvero intenzionata a lasciarsi tutto alle spalle avrebbe colto la palla al balzo, invece lui istintivamente non ci riesce, magari tornato a casa, lontano da lei e dalle sensazioni che gli trasmette, a mente fredda si pentirà pure di quello che ha fatto ma sul momento, in quel momento preciso no. E non lo fa perchè non stava pensando, era il suo cuore a guidarlo, non la sua testa. Perchè il suo cuore soffre per Alessandra.
La reazione di Alessandra io la capisco benissimo, mi sarei comportata allo stesso modo, mi sono comportata allo stesso modo. Perchè ci sono dei momenti in cui non riesci ad essere in pieno te stesso perchè la situazione ti spiazza, perchè ti senti vulnerabile e quindi preferisci non agire per proteggerti. Non dimentichiamoci che lei sceglie se stessa, sceglie di far pendere la bilancia dalla propria parte. E' stata comunque forte, a suo modo.
Vero è però che Alessandra è stata strana per tutto il capitolo. Forse sta davvero cambiando? Non credo, però ormai in lei è stato piantato il seme della liberazione, ha sentito che esiste un modo per uscire da quella situazione dolorosa, ha persino superato lo scoglio rappresentato dalle "altre labbra" ma è ancora piena di Ferraro. Può liberarsene e forse lo vuole anche ma deve fare i conti col suo cuore anche lei. Chissà forse quella più innamorata, almeno all'apparenza, sarà quella che con più facilità si azionerà per voltare pagina. Succede sempre così e credo che dipenda dal fatto che non rimanga più niente in sospeso, ha detto tutto, ha fatto tutto e adesso è libera di andare via.
E' questa la tensione che ho avvertito, la tensione tra restare e andare via. La stessa che prova Marco.
Sei riuscita a portare entrambi su due sentieri paralleli, esattamente allo stesso punto. Sono entrambi combattuti a questo punto perchè si rifiutano a vicenda. Si stanno facendo una guerra che però non possono vincere.
Marco per primo, solo che lui testardo aspetterà di toccare il fondo prima di arrendersi alle sue emozioni.
Penso che la sua razionalità non stia facendo altro che complicargli la vita.
Come ho scritto prima ho avuto la conferma da questo capitolo che lui non ama più Laura. Capisco con una chiarezza agghiacciante quel "voglio provarci", che oggi ha un sapore più crudo. Non può obbligarsi ad amare qualcuno solo perchè sulla carta più giusto, esattamente come non può non amare qualcuno solo perchè lo avverte come sbagliato. E' un cane che si morde la coda, una spirale nociva da cui non riesco a capire come ne uscirà. E questo mi preoccupa. Molto.
O forse sì, puoi riuscirci ma di certo non avendo questa persona sotto mano tutti i giorni... Anzi, per esperienza personale ti dico che "lontano dagli occhi, lontano dal cuore" non serve a niente, in certi casi.
Perciò io resto della mia idea e con più chiarezza riesco a spiegarmi la sensazione di cui ti parlavo ieri.
Marco e le sue paura hanno indicato l'uscita ad Alessandra che si è trovata costretta ad arrancare verso quell'unica via di fuga, altrimenti lei avrebbe lottato ancora e ancora ma davanti ad un muro che può fare? Chinare il capo e andare via.
L'allontanamento di Marco però è pura commedia di cui lui per primo è un inconsapevole attore quindi cede, soccombe davanti ai suoi forti sentimenti ma non del tutto, si aggrappa ai suoi principi, alla morale, a quello che è giusto per non fare i conti con ciò di cui ha più paura: perdere se stesso o forse conoscere una nuova parte fino ad adesso inesplorata.
Per questo ieri mi sono sentita un po' sconvolta.
Perchè in questo capitolo ho visto sentimenti d'amore veri, nascosti sotto frasi e frasette, alcune delle quali tremendamente forti ( ti voglio fuori dalla mia testa), sotto sospiri, sguardi feroci e mani che si cercano. La compresenza di questi due elementi mi fa drizzare le antenne e mi mette ansia perchè temo che ci sarà ancora da soffrire e parecchio.
Vederli così mi ha dato la sensazione che non si arrenderanno facilmente a quello che sentono e che continueranno a farsi la guerra, continueranno a farsi del male a vicenda, fino al lieto fine, di cui ormai sono certa. E quando mi fisso su una cosa difficilmente cambio idea.
:* :* :* (Recensione modificata il 26/06/2016 - 12:10 am) |