Sembra che la nostra ales abbia come la premonizione che quella cena non sarà come uno dei soliti appuntamenti tra loro, una grande paura , ansia e senso di inadeguatezza data dal sentirsi inferiore in ogni senso contro la rivale le fa temere una possibile ricaduta o dubbio di marco , e a niente valgono i consigli, le parole rassicuranti di flam ne tanto meno le bugie del povero luca messo in mezzo dalle due poiché ha la malaugurata conoscenza di laura e si ha dovuto trattenersi e mentire poiché flam lo stava fulminando con lo sguardo e quella poteva anche essere una di quelle prove di cui lei parlava, ha capito che sta cercando di tranquillizzare l’amica e che sta chiedendo il suo aiuto.
Era semplicemente umano, da parte mia, avere paura di perdere la felicità da me tanto agognata e duramente conquistata, accanto all’uomo di cui mi ero innamorata. Avevo come il presentimento che stessi per intraprendere una lotta di cui non sapevo di essere diventata protagonista Sapevo solo che, presto, mi sarei dovuta difendere, ma non sapevo bene da chi ed in che misura. Mi sentivo disarmata, ma soprattutto impotente. E per di più avevo un grosso svantaggio: non conoscevo il mio nemico.
Poco ma vero anche perché il nemico potrebbe sembrare prima vista laura così scontato, ma anche marco potrebbe diveltarlo o meglio le paure che ancora si nascondono in lui ed è difficile difendersi da colui che si ama
La cena sembra andare secondo la norma soliti discorsi tranquilli legati alla legge e ai processi ma quanto ancora durerà la calma? –
Tu sei stata la mia salvezza, davvero. Grazie a te sono riuscito finalmente ad aprirmi con un’altra donna…- si bloccò per deglutire rumorosamente -…ma ci sono dei limiti che non possiamo superare e che mi spaventano, ma soprattutto che mi fanno mettere in discussione la portata di questa relazione. –Io e te siamo su due piani differenti: io sono uomo che vuole sistemarsi, che vuole una famiglia, tu sei…-
- Credevo avessimo superato la fase del “non posso, perché sei piccola!” - lo rimbeccai io piccata.
- Lo credevo. – rispose lui con cautela – Ma poi i dubbi sono riaffiorati e …- si bloccò, incerto.
- E? – lo incitai io confusa.
- Credo sia meglio prenderci una pausa. – terminò lui con convinzione.
Ma è scemo o cosa , già potere delle parole di laura, ma dico dopo quello che gli ha fatto la sta pure ad ascoltare, e poi chi dice che lei non voglia la famiglia , chi ha perso la sua più di altri non sogna di crearsene una propria . la scusa della pausa è solo un modo gentile per dire ti mollo. alla faccia che non l’avrebbe mai fatta soffrire!
M-mi stai lasciando? P-perché mi stai facendo questo? – mormorai io sofferente. Te l’ho detto. – rispose lui calmo – Quando ho scelto di stare con te, allo stesso tempo ho rinunciato ad una parte di me stesso. Ho segregato la mia parte razionale, quella che mi diceva che non avrebbe potuto funzionare in un angolo remoto della mia coscienza, per guadagnare un briciolo di felicità. Ma adesso sono estremamente confuso e non posso più fingere che non esista. – spiegò lui con accortezza - Fa parte di me. – concluse con rassegnazione.
Dio la razionalità con l’amore non ha niente a che spartire se cè lei non c’è l’amore e viceversa! Può funzionare se lo si vuole, le cose importanti costano fatica implicano dedizione tempo, ma lui alla prima difficoltà che fa molla i remi armi e bagagli! Il bambino, l’immaturo tra i due è lui, è una situazione, una difficoltà che possono affrontare insieme se solo lo volesse
Hai parlato con Laura…- e più che una domanda, quella fu una constatazione- Non ci posso credereMarco, ascolta tu! – lo bloccai io fredda – Io ti ho dato tutto! Tutto! – calcai io con decisione, alzando il tono. Sei un vigliacco! Hai cercato in modo subdolo di rifilarmi queste quattro stronzate per scaricarmi, celando meschinamente la verità! Sai cosa penso io, invece? Penso di essere stata solo un rimpiazzo! – sputai io con disprezzo
E si ale ha capito al volo da chi sia venuta la trovata, e si lei ha dato ogni cosa, gli ha aperto il cuore .offerto il suo amore come ancora , gli ha mostrato la parte fragile e bisognosa di protezzione e lui invece pensa solo a se stesso , anche la sera precedente ha solo preteso la sua dose di rassicurazione. E si l’idea è quella
NON VOGLIO ASCOLTARTI! – urlai io furiosa, allontanandomi da lui con un passo. – Non ero piccola quando mi scopavi in ogni momento, non ero piccola quanto ti sei piazzato dietro di me e ti sei preso anche il mio ultimo briciolo di purezza, non ero piccola quando ti sei presentato a casa mia, chiedendomi di fare l’amore, facendomi pure credere che avessi bisogno di me! – gridai io con tutto il fiato che avevo in corpo – Tu non avevi bisogno di me. Tu avevi bisogno del mio corpo per sfogare la tua confusione causata da Laura, perché io questo sono stata, una valvola di sfogo! – terminai, straziata. Perché sei venuto da me ieri notte? Perché hai voluto fare l’amore con me, sapendo che volevi prenderti una pausa? Che cosa ha significato per te? - Lo so io perché! – urlai rabbiosa – Per sfogare su di me la tua repressione nei suoi confronti! Perché è sempre stata questa la mia funzione
E si marco avrà del buono a cercare di farle cambiare idea quando è evidente che ha ragione da vendere lei! Qunado gli faceva comodo lei era li, evidentemente interessata a lui, tanto da sopportarne il carattere difficile , tanto da dargli cio che chiedeva un ancora per non pensare al passato semmai di passato si poteva parlare. Decisamente l’ultima notte è stata una gran bastardata
Tu non sei mai stata un rimpiazzo! – chiarì lui con decisione.
- Non ti credo…- sussurrai io con un filo di voce.
Ragazzina, guardami. – ordinò lui perentorioTu non sei mai stata un rimpiazzo. – scandì lui con estrema serietà, guardandomi intensamente. – Non ho mai pensato che tu potessi esserlo! Non ti avrei respinto tutto quel tempo, se avessi pensato il contrario sono state le sue parole a mandarmi in confusione. E non perché pronunciate da lei, ma perché sono sempre stati miei pensieri! –Inchiodai i miei occhi nei suoi e cercai le tracce di sincerità per potergli credere.
- Sono caduto nello sconforto completo. E nel dubbio su quale fosse la scelta più giusta, ho capito che se è un problema che riguarda me, allora devo risolverlo da solo! – proseguì lui con la voce incrinata. Ma io non mentivo quando ti dicevo che eri importante. Tu sei importante, Alessandra! – scandì, addolcendo il tono. – Tu sei stata la seconda possibilità che ho dato all’amore. –è stato un momento nostro. Io avevo bisogno di te! – confessò con solennità, poggiando la fronte sulla mia. – Avevo bisogno di unirmi a te un’ultima volta, prima di lasciarti andare. Avevo bisogno di stringerti tra le mie braccia. – e nel dire questo mi avvolse e mi attirò a sé – Avevo bisogno di respirarti, di assaporarti, perché non sarei mai riuscito ad abbandonare quell’odore e quel sapore, che per me hanno significato rinascita, senza averli vissuti un’ultima volta!
Il ragazzo sembra essere almeno forse riuscito a convincere lei della sua sincerita non era un rimpiazzo e quando era con lei non aveva mai pensato a laura , di come era importante . di come laura abbia solo riportato a galla le sue vecchie paure e dubbi , e che lei non centra nulla con esso, che l’ultima notte come sempre è stato un momento solo loro per loro , dettato dal bisogno di lei , dalla sicurezza che solo lei sembrava infondergli, di come aveva l’urgenza di un ultimo incontro, di un ultima fusione completa di corpi e anime per trovare poi la forza per lasciarla , portando con se , al sicuro quel ricordo , colei che lo ha salvato. Carino certo come discorso, ma non cambia il nocciolo , lo ha solo rivestito di carinerie zuccherose
I metri corrispondevano a fitte allo stomaco, ogni suo singhiozzo a lame nel cuore ed ogni volta che tirava su con il naso, mi mordevo con forza il labbro.
Essere la causa del suo dolore era la mia punizione e l’unica magra consolazione a quel dolore, era la consapevolezza di aver fatto la cosa giustaIl mio egoismo m’impediva di aumentare l’andatura e di ridurre ancora di più quegli ultimi fugaci momenti in cui potevo godere della sua presenza.Perché per quanto la decisione provenisse da me, per quanto potessi essere convinto che questa fosse la soluzione migliore, io stavo soffrendo come un cane
Ben gli sta la sua sofferenza è appena agli inizi. La cosa giusta per chi? O solo la cosa piu facile per lui? Meglio mollare invece di lottare insieme, a me poi sembra che sia sempre stata lei a lottare per la loro storia , lui piè che paletti, divieti allontanamenti e crisi di gelosia non ha fatto altro! Si che si goda pure quei momenti perche una cosa è certa appena sarà scesa dalla macchina lei uscira dalla sua vita. In questo momento assomiglia a luca , e si che lui sta cercando di migliorare, dovrebbe seguire l’esempio dell’amico.
Scappò da me. Sobbalzai sul posto e sgranai gli occhi impreparato. Ci misi un attimo a capire cosa stesse succedendo e contro ogni ragione e coerenza, mi affrettai a scendere e la seguii. - Mi dispiace…- sussurrai io con voce rotta.La vidi temporeggiare, incerta sul da farsi ed odiai me stesso per averla ridotta in quello stato.Pregai che si voltasse e che mi regalasse un ultimo sguardo, ma qualora ciò non fosse accaduto, avrei accolto la sua decisione con profondo rammarico. Chiusi gli occhi e sospirai rassegnato, mentre annuivo con il capo, conscio di non poter pretendere da lei altra reazione.
E si marco non si aspettava tutta quella velocita e rapidità da ales che non ha aspettato neppure lo spegnimento del motore come se fosse rimasta anche troppo in quella macchina e si solo adesso si è reso conto che ormai è finita o almeno è cosi che dovrebbe essere visto che è stato lui a porvi fine eppure non riusciva a lasciarla andare altro che odiarsi dovrebbe come minimo spararsi, ha trasformato una ragazza forte determinata in una ragazza ferita distrutta insicura e solo perché non è capace di condividere con lei le sue paure. Manca anche che pretendesse che lo rivolesse
pochi attimi mi fu addosso. Mi sbilanciai all’indietro e feci leva sulle gambe per evitare di cadere, mentre con le braccia l’afferravo prontamente e la stringevo con forza a me. Accolsi di buon grado quell’invasione e lasciandomi scappare un gemito liberatorio, risposi a quel bacioFu un bacio amaro: sapeva di addio, sapeva di dolore, sapeva di sale, perché salato dalle sue lacrime di delusione e sconforto, sapeva di rabbia. necessario era il mio bisogno di impregnarmi di lei ancora una volta. non ne avevo avuto ancora abbastanza per poterla lasciare andare.
Ma che bravo dice che è finita e poi come un cagnolino chiede perdono chiede un'altra occasione anche se sa che sarà un attimo Ale non ha resistito al richiamo alla richiesta di marco e del suo cuore forse perche dentro di lei sperava che potesse porre fine alla loro situazione e ricominciare , marco non è ancora in grado di lascirla non ha ancora immagazzinato abbastanza di lei
la vidi dischiudere le labbra e parlare.- Questa era la mia ultima volta. – sussurrò rammaricata, per poi svincolarsi dalla mia presa e fuggire via.
Se marco le ha chiesto un ultima unione , Ale ha chiesto un ultimo bacio che segna definitivamente la fine almeno momentanea della loro storia.
Marco è un deficiente peggio di luca! Sta facendo ad ales la stessa cosa che Laura ha fatto a lui la sta lasciando per meditare , pensare . sono certa che se capitasse nelle mani di flam come minimo lo pesta e farebbe benissimo, adesso come reagira luca che evidentemente è preso tra due fuochi l’amicizia con marco , ma anche la sua possibile relazione con flam che certamente sia da donna che da amica parteggerà con Ales . e il dottorato di Ales come proseguirà? Faranno finta di niente lui chiederà un cambio? Il capo di marco cercherà di consigliarlo nuovamnte. |