Per tutta la settimana tu ed Yan vi siete visti pochino, da pochi giorni ha preso la decisione di incominciare a diminuire i farmaci e fin ora tutto bene.
State guardando la tv in soggiorno, seduti sul divano, o meglio, lui seduto, tu sbracato , hai preso anche l’abitudine di indossare il cappuccio delle tua felpa in sua presenza, dato che lui sa di quella faccenda….Ti pare di nasconderti un po’…sai essere buffo…
Ancora muori di imbarazzo sapendo che lui sa…che ti ha sentito toccarti e dire il suo nome…..
Ti concentri sul programma che state guardando, ma lui ti sorprende.
“ Ho ucciso delle persone.” O per meglio dire ti sorprende che te lo abbia voluto dire, perché la cosa in se non ti sorprende affatto.
“Lo immaginavo.” Gli rispondi continuando a guardare lo schermo.
“ Cinque uomini.”
“ Mh, sai usare la pistola allora.” Ipotizzi.
“ Si.”
“ Io solo il coltello.”
“ Non mi è piaciuto quello che ho fatto.”
“ Si, posso capire.”
Il soggiorno è illuminato solo dalla luce della televisione, il programma sportivo pare sfumare dallo schermo, così come la voce del telecronista che pare allontanarsi ogni secondo di più.
Lui seduto sul divano che fissa lo schermo senza guardalo, tu che fai altrettanto da qualche parte dentro al tuo cappuccio.
“ Avevo delle ragioni per farlo, non che voglia giustificarmi.”
“ Capisco, bè ormai è andata, che vuoi farci?”
“ Comunque è successo molto tempo fa, adesso non faccio più queste cose, nonostante tu mi faccia venire spesso voglia.”
Sorridi e scuoti la testa.
“ Potrò dire di essere un sopravvissuto.”
“ Pensi che un giorno uscirai dal tuo cappuccio?”
“ Ho freddo, fuori piove.” Tagli corto.
“ Bugiardo.”
“ Lasciami in pace…”
“ Perché?”
“ Perché cosa?” Prendi tempo.
“ Lo sai…” Neanche lui riesce a prendere in mano la situazione…ops, scusa la similitudine Lex…
“ No, non lo so…”
Incroci le braccia e speri che questa elettricità nell’aria la smetta di tormentarti l’anima.
Ma Yan è stranamente loquace stasera…
“ Perché Alexander? Perché pensavi a me…?”
“ Non chiedermelo, non ho parole per spiegarlo a me, figuriamoci a te…E poi stai sempre zitto, proprio ora devi rompere, stavo vedendo la partita.”
“ Sul serio Lex, perché?”
Ti volti a guardarlo, e lui fa lo stesso.
E davvero non trovi le parole, ma la voglia di lui ti scoppia nel petto.
Senza neanche accorgertene inizi a parlare.
“ Non ho mai provato un orgasmo tanto potente, tu mi scuoti dentro. Non so se è la risposta che cercavi, per il momento ho solo questa.”
Dici a bassa voce.
Yan allunga una mano verso di te, ti abbassa il cappuccio.
Vorresti sprofondare, stai morendo di vergogna.
Lui si avvicina.
Trattieni il respiro.
“ Vuoi che te lo faccio io stavolta?”
Dio!!!
“ Si…Dio si!”
E la sua mano diabolica scende verso il bottone dei tuoi jeans sdruciti…lo sfibbia.
Trattieni il respiro, ti riscopri a tremare, non vorresti dargli questa visione di te, ma non riesci a smettere di tremare…
Lui abbassa la zip e tu chiudi gli occhi pregando che qualsiasi Dio o demone in ascolto ti faccia morire all’istante.
I tuoi boxer bianchi trattengono a malapena la tua erezione che è già dura.
Le dita di Yan la sfiorano, tu sobbalzi e sospiri…
La sua mano si insinua oltre l’elastico dei boxer, il tuo cuore accelera all’improvviso.
Le sue dita si chiudono attorno al tuo membro, stringono e rilasciano, stringono e rilasciano, infine stringono più intensamente, la sua mano rimane immobile stringendo il tuo sesso duro e pulsante.
Hai le cosce completamente spalancate, la schiena arcuata e sollevata dal divano, la bocca socchiusa in cerca d’aria e gli occhi fissi al soffitto, sul lampadario.
Stai morendo di piacere.
“ Muovi…muovi la mano…” Gli dici.
Lui attende altri secondi, continuando a saggiare quanto sia intenso il tuo desiderio, è una vera tortura, ma lui non lo sta facendo per farti un malizioso dispettuccio, è rapito quanto te dalla situazione.
Finalmente la sua mano inizia a fare su e già lungo il tuo pene.
Ti inarchi maggiormente tendendo tutta la colonna vertebrale e spalancando la bocca, sporcandola di saliva, in cerca d’aria.
Sei stordito dal piacere, la sua mano si muove lenta sul tuo pene congestionato.
Ansimi pesantemente ed oscenamente, non te ne frega niente di nascondergli il tuo piacere in questo momento.
Ti aggrappi al divano facendo sbiancare le nocche e cercando di non venire subito.
Ne vuoi ancora, vuoi ancora essere accarezzato lì, vuoi essere accarezzato ancora e ancora.
Il tuo odore selvaggio vi avvolge, l’odore della tua virilità rende assuefatta l’aria attorno a voi, che immediatamente si fa bollente.
Il ritmo della sua mano si intensifica leggermente, talmente poco da risultare impercettibile e piacevolmente esasperante.
“ Di..più…” Gli chiedi.
“ Voglio farlo durare…” Ti dice Yan…
erotismo puro...questi due assieme fanno scintille, ma per tutto..non solo per il sesso. tutto tutto.....bellissimo capitolo!!!
Loretta. |