L'ho annunciato, ed eccomi qui! :)
É una settimanella buona che leggo questa storia (è periodo d'esami, il che significa che per addormentarmi mi ficco nel letto alle 10 e son capace di leggermi anche 20-30 pagine in verdana sette - sì, ce li ho ancora tutti i miei dieci decimi - di fanfiction che penso possano aiutarmi a svuotare la testa da articoli, classificazioni e procedure giudiziarie), e mi fa piacere averla finita a non troppi secoli di distanza da quando tu hai pubblicato l'ultimo capitolo, in modo da riuscire a darti una "risposta" a caldo ;)
É davvero, davvero bellina. Insomma, il gioco delle iniziali dei vari titoli riassume tutto: è un sorriso. Di quelli piccoli e spontanei che fan strepitare "oh, che carino" al buio e alla sola luce dell'abat-jour.
Ammetto di averla iniziata a leggere anche parecchio tempo fa, dopo aver chiesto consigli su un gruppo circa una bella long Klaine, ma all'epoca non ero riuscita ad andare oltre i primi capitoli. Ecco, all'inizio ci sono alcuni stereotipi che gridano "Escamotage! Escamotage! Escamotage" come fosse un "Al lupo, al lupo!", e in primo luogo mi son lasciata... "spaventare"? XD Non si tratta neppure di banalità, eh - la banalità può essere bellissima. La mia vita è perfettamente banale, eppure è belliss... sì, vabbè, lasciamo stare XD - quanto invece di piccole forzature, dettagli non troppo plausibili, una generale semplificazione forse un po' eccessiva di alcuni argomenti. Sì, lo so che Murphy con gli stereotipi ci beve il tè delle cinque, ma la prosa e lo schermo sono davvero, davvero diversi sotto molti punti di vista, e ciò che visivamente sarebbe strampalato ma accettabile con una scrollata di spalle, nella prosa lascia un po' più perplessi. Per intenderci, mi riferisco in particolare ai pensieri e agli atteggiamenti di Kurt in principio, oltre che all'intervento di Sue un po' "out of the Blue" (yep, ne sono consapevole, Sue è una bestia nera da rendere in modo credibile, e in generale da affrontare in modo che emerga davvero il suo punto di vista).
Detto questo, quando cominci ad avviarti su binari che ti sono più familiari e ti sposti maggiormente nell'ottica di Blaine e del suo mondo, la storia assume molta, molta più attrattiva. Di Cheerio!Kurt/Nerd!Blaine ce ne sono a bizzeffe, ma solo poche entrano così a fondo nell'universo del vero e proprio Geek. Ed è adorabile! Kurt stesso poi pian piano diventa davvero, davvero tenero. Inanella pensieri dolci e allo stesso tempo molto coerenti con la sua situazione, per cui in realtà non nega di volere bene a Blaine, ma riconosce come quell'affetto sia una specie di spia rossa lampeggiante per la sua serenità scolastica. Il fatto che non tema di perdere la propria popolarità, quanto di diventare un facile bersaglio di attacchi omofobi, è molto più sensato di un generico panico da "Ohmmioddio, lui è uno sfigato! Non posso stare con lui!".
Poi mi chiedo anche come mai tu sia insoddisfatta del modo in cui hai reso i personaggi secondari: a me invece è piaciuto molto. Insomma, si amano tutti facilmente, i Warbler soprattutto. Personalmente penso che dedicare loro più spazio o scavare più a fondo sarebbe stato allungare il brodo di una storia che deve ruotare attorno a Blaine e Kurt. É una storia semplice, romantica, strappasorrisi: va bene così :) Se al lettore rimane un pochino di curiosità circa gli altri personaggi tanto meglio: un viaggio in più per la fantasia!
Se poi mi permetti di farti notare una cosettina, giusto per amor di completezza, torno a farti i complimenti e a coccolare l'idea di Kurt e Blaine sdraiati in quel cassonetto pieno di registri.
Ho notato che tendi a fare un gran miscuglio di POV :) Nel senso che la scena a tratti è dal punto di vista di un personaggio, poi di un altro, poi di un altro ancora, e il tutto in modo del lineare e senza alcun distacco tra paragrafi. So che lo fai per rispondere all’esigenza di fornire al lettore una panoramica il più possibile completa degli avvenimenti in corso, ma è disorientante, una specie di intrusione non giustificata e improvvisa, che trasla l’attenzione del lettore dalla mente di un personaggio all’altro abbastanza velocemente da farli sembrare due lampadine che producono una luce intermittente, più fastidiosa di una singola ma costante fonte di illuminazione.
Insomma, nota così, en passant. Prendila come vuoi, è solo un cartellino Imprevisti in una partita a Monopoli :D
Ok, ora che ho fatto il mio dovere di rompiscatole... è stata davvero una lettura piacevole :) Insomma, non mi aspettavo di uscirne così intenerita. Non è una fanfiction complessa, magari a volte pecca di un pochettino di melassa di troppo e magari boh, qualche difetto ce l'ha, ma mi ha fatta sorridere e mi ha strizzato un po' di zucchero dal corazon, quindi grazie.
Senza contare che ehi, ora posso andare dai miei amici con aria innocente e dire “Lo sapete che ho letto una fanfiction che parla anche di D&D?”
E loro mi guarderanno inorriditi, perché lo sanno che se ne parlo io allora si tratta di una storia slash. Riderò un sacco. |