Come ti avevo detto, prima o poi sarei arrivata. Ho letto tutto, continuerò a leggere in futuro e ringrazio chi me l’ha consigliata!
Premessa solita: a me non piacciono Bella e Jacob. No, non è che mi piacciano Bella ed Edward; non mi piace nessuno dei tre protagonisti di “Twilight”, in nessuna combinazione, ed è per questo che ho cominciato a leggerti al venticinquesimo capitolo invece che al primo come ti saresti meritata. Di nuovo, non stupirti se ti dirò (adesso e in futuro) che Bella è antipatica. E’solo il mio modo per dirti che è IC.
Bisogna dire comunque che almeno, così, Bella è costretta a crescere. Ogni volta che la descrivevi in casa Cullen, mentre si rendeva conto che tutti decidevano della sua vita al suo posto, io rivedevo le scene dei libri in cui se fossi stata in lei mi sarei incazzata come una pantera, mentre lei stava lì imperterrita. Tu le dai quel minimo di svegliata ma la mantieni com’era, rassegnata (bellissima quella sensazione di mancanza d’aria) di fronte a quello che sembra un destino già scritto. Poi nasce il bimbo, le fai fare una bella fuga nella riserva, e anche lì ci sono momenti in cui mi è quasi simpatica, ma continua un po’ a farsi sballottare dagli eventi, a non prendere in mano le situazioni, ad aspettare che le piovano dal cielo (ami Jake? E diglielo. Se ti vorrà, bene, altrimenti vedrai cosa fare. Ma fai qualcosa, no?). Insomma. È Bella, in tutta la sua bellosità. Vuoi sapere i momenti in cui mi è stata quasi simpatica? Quando parla del suo bimbo. Non sono una madre, credo di non poter capire la quantità di amore che si possa provare per il proprio figlio, ma ogni volta che Bella parla di Elias la sensazione è di un amore travolgente, assoluto. Lì Bella diventa splendida, piena di quello splendore unico che hanno i genitori quando guardano i loro figli; lì penso che potrei volerle bene, forse.
Jacob… è Jacob. Niente da dire. L’uomo senza particolari difetti, se non quello di essere innamorato di… uh, di Bella. Non l’ho mai trovato fuori posto, né nel capitolo “pornography” né da nessun altra parte. È semplicemente Jacob, il Jacob della Meyer guardato con la lente d’ingrandimento, senza fette di prosciutto sugli occhi. È il ragazzo dolce, il ragazzo ferito, il ragazzo che guarisce, ed è anche il lupo.
Edward. Maledetta, Edward. Lo sai, vero, quanto io non lo sopporti, di solito? Bene, è ufficiale: “sporcatemi” il perfettino della Meyer, e io gli vorrò bene. Ma già da prima del famigerato capitolo venti. Per la precisione da quando si presenta a casa di Didi e comincia a rivelare verità scomode a destra e a manca, come dire “io sto male? E allora state male tutti, tiè!”. Gli ho voluto bene perché è una reazione stronza, ma così assolutamente umana. Perché nonostante la sua età lui è sempre stato un ragazzino, Bella anche, i due ragazzini insieme hanno combinato un patatrac, e quello che c’è rimasto più scottato è Edward. Attenzione, non sto parlando di colpe, sto andando ad emotività: agli altri due qualcosa è rimasto e costruiranno sempre di più, Edward ha perso tutto e difficilmente si riprenderà. Di tutto l’amore che aveva, gli è rimasto un pianoforte.
Didi. Didi e questa frase: “poiché era sempre stata brava a ridere di sé”. La frase che mi ha fatto innamorare di lei. Didi sì che mi piace. La donna che lotta, la donna che decide di non aver paura, la donna che sceglie di amare e soffrire invece di non amare affatto, la donna che cura e guarisce. La donna ironica e autoironica. Potrei elencarti tante cose, dirti che mi è piaciuta qui, lì e là, ma mi sembrerebbe quasi di sminuirla. Didi è la Donna, quella con la d maiuscola. Anzi la Donna con la doppia D.
E menzione d’onore anche per Alice! Davvero, compare in un capitolo e mi ci sono innamorata! Ma non ti andrebbe di scrivere qualcosina su di lei? Una one-shottina piccina picciò? XD Guarda, non l’ho mai considerata una svampita capace solo di disossare carte di credito. È un personaggio con un gran potenziale, quello l’ho sempre pensato. Vedere questo suo potenziale nero su bianco, essere investita a tradimento dalla Cassandra di Forks, è stato insieme straziante e bellissimo. Il suo potere ha dei risvolti tragici, è vero. Non sempre è bello conoscere il futuro. E tu l’hai messa lì in tutta la sua complessità, togliendole la maschera da “sex and the city”, e solo per questo ti meriti tutti i complimenti del mondo.
Anche Carlisle mi ha colpito, e non molto positivamente. Tranquilla, non è una critica a te, anzi: credo sia indizio di buona scrittura il fatto che certi personaggi non piacciano! Hai portato il “compassionevole” a livelli che l’Uomo dovrebbe non conoscere mai. Dico, la moglie di tuo figlio si fa scopare dall’amante, si fa mettere incinta, non dice niente limitandosi a buttare in faccia a tutti l’evidenza, sparisce, tuo figlio sta come un cane, e tu che fai? Le dici di portare a far vedere il bambino a casa, che le ragazze hanno piacere? No, dai, Carl, va bene essere compassionevoli e mettersi nei panni di tutti, ma qui si esagera! XD
Mi sa che ho scritto troppo. Una recensione neanche costruttiva, tra l’altro; chiedo scusa, non le so fare proprio.
Volevo solo dirti che mi è piaciuta, nonostante la mia estraneità a cose come team Edward o team Jacob (tanto si sa che i Volturi sono meglio! XD), che sono contenta di averla letta, che ti faccio tantissimi complimenti e che sono contenta che ci sia anche una come te, in questo fandom gigante nel quale mi perdo.
Alla prossima!
P.S. Bellissime le introduzioni con i pezzi del libro della foresta. Io ero rimasta a “ti bastan poche briciole”, l’hakuna matata di noi della generazione precedente, tu mi fai conoscere un libro affascinante che mi viene voglia di leggere. |