Ciao bellezza!
Come va?
Dopo 36 capitolo ho finalmente deciso di recensirti.
Comincio col dirti che scrivi in un modo fantastico e amo il modo in cui lo fai.
Mi piace ogni singola virgola di quest fic.
Amo il modo in cui descrivi tutto nei minimi dettagli.
Amo il modo in cui descrivi tutti i particolari.
Sei davvero bravissima, mi piace tutto.
Partendo dal banner fino ad arrivare allo SWAAG.
E' tutto stupendo, per non parlare poi dei dialoghi
e del modo in cui riesci a farmi appassionare.
Mi spinse a sedere sul suo letto e mi ordinò di chiudere gli occhi.
La sentii armeggiare con qualcosa, ma non riuscii a capire cosa stesse facendo.
Dopo poco, il letto cigolò. Si era seduta di fonte a me e, tra noi, mise qualcosa.
"Apri." quasi sussurrò.
Lentamente aprii gli occhi e la custodia di una chitarra catturò la mia attenzione.
Mi aveva regalato una chitarra?
La guardai.
I suoi occhi, erano incoraggianti.
Fece un cenno con la testa verso l'oggetto.
Posai le mani sulle chiusure e le feci scattare. Aspettai qualche secondo e poi alzai la parte superiore della custodia.
Sentii il cuore perdere un battito.
Il mio corpo si irrigidì a quella visione.
La mia Kelly.
La fissai immobile, incredulo.
Lo ammetto, l'avevo cercata.
Mi ero pentito di averla venduta. Ma non pensavo che riaverla tra le mani, mi avrebbe fatto quell'effetto.
All'improvviso, una serie di ricordi, affollarono la mia mente.
Io e Liz.
Io e Liz sulla spiaggia.
Io suonavo e lei mi guardava sognante.
Io e Liz sulla casetta sull'albero.
Io suonavo e lei cantava.
Io e Liz sul divano di casa sua.
Io le insegnavo a strimpellare e lei rideva, rideva spensierata.
Ma Liz non c'era più.
Quella consapevolezza si impossessò di me.
Avevo già realizzato l'accaduto, ma adesso, per un momento, avevo rivissuto tutto.
E il dolore che avevo provato in quel momento, si fece vivo in ogni parte di me.
Ma il buco, all'altezza del petto, che Liz mi aveva lasciato, non era più fastidioso.
Faith lo aveva colmato.
"Come.. h-hai fatto a trovarla?" chiesi, senza staccare gli occhi da quello strumento.
L'incisione che avevo fatto, quasi cinque anni prima, era ancora li al suo posto, immutata.
"Devi ringraziare Lexi, è stata lei a trovarla. Io ho solo convinto un uomo a rivendermela." disse, quasi sotto voce.
Forse aveva capito che, per me, quello era un momento delicato.
Mi decisi a toccarla. L'accarezzai, come fosse stata una bambina.
La mia Kelly.
Il legno che la componeva, era liscio come lo ricordavo.
"Io.. sapevo che per te era importante e ci ho messo tutta l'anima per fartela riavere, ma.. Harry, se ti causa dolore vederla, io.. la posso riportare all'uomo che me l'ha venduta." disse lei, titubante.
Nessuno aveva mai fatto una cosa simile per me.
Alzai lo sguardo.
Lei mi sorrise dolcemente.
"Faith, sei.." le parole mi morirono in gola.
"Non so neanche come ringraziarti.." ammisi.
Non c'era una parola all'altezza di quella situazione.
Aveva fatto troppo, non potevo ringraziarla.
Dire 'grazie', non era abbastanza.
"Non devi ringraziarmi, a me basta solo sapere che.. che questo regalo ti abbia reso felice e non.. triste." disse.
Non le avrei mai detto, che la prima cosa che avevo provato rivedendola, era stata, dolore.
Adesso ero solo felice di riavere la mia Kelly.
"Mi ha reso più che felice." dissi.
Lei sorrise.
Si fece più avanti con il sedere, per riuscire ad accarezzarmi una guancia.
"Se sei veramente felice, mostrami le fossette, Harry." disse.
Sorrisi spontaneamente, dopo aver sentito quella frase e lei non tardò ad infilare la punta del dito, all'interno di una delle bucchette formatasi sulla guancia.
"Vieni qua." dissi, afferrandola per un braccio e tirandola verso il mio corpo.
Lei poggiò la testa sul mio petto, com'era solita fare e io l'abbracciai.
La strinsi, forse più forte delle altre volte.
Conoscere Faith, era stato come trovare un fascio di luce, in mezzo alla nebbia.
Non lo avevo capito. Avevo cercato di allontanarla.
Accoglierla nella mia vita, era stata la decisione migliore che avessi preso.
E adesso, che era stretta tra le mie braccia, non avrei fatto il coglione.
Non avrei fatto niente, che potesse, in qualche modo, allontanarla da me.
Le promesse che le avevo fatto, erano ancora vive nella mia mente.
Non l'avrei mai abbandona. Mi sarei preso cura di lei. L'avrei protetta. Da tutto e da tutti.
Anche da me stesso.
Con lei non potevo sbagliare.
"Adesso, il mio regalo, sembrerà insignificante." dissi, sfiorandole i capelli con le labbra.
"Harry, il mio regalo di Natale, sei stato tu." disse, con tono pacato, alzando lo sguardo.
Gli occhi di Faith, erano puri.
Per quanto possa avere un senso, era così. Lei era fragile, era innocente e sensibile.
Ma era anche forte.
Forte abbastanza da fidarsi di me, dopo quello che le era stato fatto da Louis.
Lei si fidava ciecamente di me e io di lei.
"Non mi sarei mai aspettata di trovarti alla porta. E' stato il regalo di Natale più bello di sempre." continuò.
Le baciai i capelli.
A nessuno era mai importato tanto di me.
Lei preferiva avere me, invece che un regalo di Natale.
Il suo regalo ero io e davvero dovetti sforzarmi per riuscire a crederci.
Però la capivo. Anche io la preferivo a qualsiasi altra cosa.
"Però, io ho comunque qualcosa per te." dissi, per poi alzarmi.
Prima di raggiungere la valigia, mi fermai e la guardai.
Non potevo vantarmi di conoscere a fondo i gusti di Faith o di essere un grande esperto di shopping.
Mi rifiutavo di andarmene in giro per negozi e di comprargli un qualsiasi oggetto che probabilmente non le sarebbe stato utile o che non le sarebbe piaciuto.
Quindi avevo optato per qualcos'altro.
"Premetto che non ti ho comprato niente." dissi, mettendo le mani avanti.
"Voglio solo regalarti una cosa, che mi farebbe piacere tenessi tu."
Lei mi guardò curiosa e io raggiunsi la mia valigia, aprendo la tasca frontale.
Ne sfilai un anellino, che poi richiusi nel palmo della mano, prima che Faith riuscisse a vederlo.
Mi sedetti di nuovo di fronte a lei.
La curiosità si era impossessata dei suoi occhi e guardava insistentemente la mia mano, pur sapendo che non l'avrei aperta.
"Questo apparteneva a mia madre." dissi, senza confidarle esattamente l'identità dell'oggetto in questione.
"Me lo regalò, dicendomi che io avrei dovuto regalarlo a mia volta, alla ragazza che avrei considerato giusta." continuai.
Mentirei se non dicessi che avevo pensato più volte di regalarlo a Liz.
Ma ogni volta che mi decidevo, non avevo il coraggio di arrivare fino in fondo.
Avevo paura che si creasse un legame troppo stretto.
E anche se tenevo molto a lei, io volevo solo divertirmi.
Ma con Faith, era diverso. Io il nostro legame, volevo intensificarlo. Volevo che diventassimo così uniti, da non poter tollerare un distacco. E il solo pensiero, mi strabiliava, perchè non ero mai stato capace di provare certi sentimenti, nei confronti di una ragazza.
"E io credo che tu sia più che giusta, tu sei perfetta per me." dissi, per poi aprire il palmo della mano, mostrandole l'anello argentato.
Non avevo mai parlato ad una ragazza in questo modo.
Nessuna aveva mia stravolto il mio mondo, come aveva fatto lei.
Stravolto, in modo positivo, quasi curativo.
Ero rinchiuso in una campana di vetro.
Mi nascondevo, probabilmente da me stesso, spaventato dai miei stessi sentimenti.
Ma lei mi aveva salvato e quindi, meritava quella riconoscenza.
Era la ragazza perfetta per me e doveva saperlo.
Si portò una mano al cuore e l'altra sulla bocca.
Emozionata e sorpresa allo stesso tempo.
Un istante dopo, quella adagiata sul petto, si sollevò e raggiunse velocemente, il palmo della mia mano.
Rigirò il gioiello tra le dita, esaminandone ogni decorazione.
Era un anello argentato, abbastanza largo e ricoperto di ghirigori astratti.
Sapevo bene che non era di diamanti, ma valeva molto, solo per il fatto che me lo avesse regalato mia madre, con la speranza che un giorno, io lo avessi potuto regalare ad una ragazza.
"È bellissimo." sussurrò.
Capii che non mentiva, dal luccichio che aveva negli occhi.
Le piaceva davvero.
"Lascia che te lo metta." dissi, prendendoglielo di mano.
Lei mi tese la mano destra, muovendo le dita elettrizzata.
Sorrisi, per poi far scorrere l'anello lungo il suo anulare.
Non potei fare a meno di notare, che le stava a pennello, come se fosse stato a posta per lei.
Allora capii che non mi ero sbagliato.
Era Faith la ragazza perfetta per me.
Amo questa parte per non parlare pi del discorsetto con la nonna.
Vorrei avere anch'io una nonna così.
Ora ti saluto, devo proprio andare.
Un bacione, una tua mega-fan sfegatata.
-Des.
xoxo.
P.S. Mi farebbe piacere se passassi dalla mia fic: I Love you today, Tomorrow, Forever.. e lasciassi una recensione.
Aggiorna presto.
Kisses. |