Ciao Aivy! ♥️ Eccoci di ritorno nella tua storia ^^
Siamo contente di rivedere Aya, ci aveva incuriosito un sacco quella ragazza nel primo capitolo, e pensiamo che le interazioni che Raon siano davvero interessanti. Ci sembra essere una buona amica con cui confidarsi e battibeccare :P
Il fatto che Raon debba sempre pensare o dire che quel ragazzo gli sta antipatico, o non gli piace ecc... fa sembrare che debba rimarcare un concetto come a doversene convincere lei stessa. La verità è che non lo conosce. Anche se ha avuto a che fare con lui per un po' più di tempo - per destino - non significa che lo conosca davvero, eppure è stata subito pronta a dire che è stronzo, giudicandolo in modo frettoloso per un partito preso e basta. Ed è proprio per questo, con il suo modo insistente di autoconvincersi, che il lettore non può far a meno di shipparla con Asli. XD Dai, spesso in adolescenza quando una persona dice "No, non mi piace", significa tutto il contrario :P Una persona può cercare di convincersi di qualsiasi cosa, ma se devi farlo, significa che qualcosa sotto c'è. Andrebbe di indifferenza se non provasse (non necessariamente amore, in questo momento della storia) niente.
Aya è un'amica che dice sempre quello che pensa, da quanto abbiamo intuito, e non ha tutti i torti nel farlo. Persino a lei è partita subito la ship :')
Noi adoriamo quando un'amica riesce a vedere ciò che il personaggio stesso non riesce a captare. È come se fosse un passo avanti, significa che conosce così tanto bene l'amica che ci arriva prima e cerca di aiutarla come può, cercando di farle leggere dentro se stessa. Tutti dovrebbero avere un'amica del genere ♥️
Il fatto che Raon, con una scusa, chiuda la chiamata con la sua amica, significa proprio che Aya ci sta vedendo giusto, ma Raon non ha ancora la forza per vedere dentro di sé. Vuole continuare la sua vita senza pensare a ciò che Asli comincia a farle provare perché troppo orgogliosa per scendere a patti con se stessa. Anche perché, parliamoci chiaro, in fin dei conti, in effetti, non è successo niente di che. Le ha dato la sua felpa per coprirsi, è stato gentile, ma non ci sono state altro genere di implicazioni. Quindi che male ci sarebbe stato a parlarne con Aya? xD Eh, cara Raon, qui gatta ci covah! :P
Vistoh? Vistoh? Aya, con poche parole, è riuscita a mettere la pulce nell'orecchio a Raon, che cerca di scappare da quello che sente, da ciò che pensa realmente, ma come fa a scappare dai suoi stessi pensieri? Non si può. Imperterriti, sgusciano in ogni anfratto della mente, soprattutto in età adolescenziale. Troviamo reale il suo modo di cercare di eliminare la stoffa di Asli che indossa come se, facendolo, riesca a cancellare quello che ha provato poco prima: il rossore, il pensiero dell'odore per niente sgradevole, il ricordo delle dita di Asli su di sé. Perché in adolescenza le cose erano importanti. Quante ragazze mettevano dentro il diario biglietti degli autobus per ricordo, soltanto per ritornare alla mente ad un determinato pomeriggio, ad esempio? E Raon fa la stessa cosa, ma invece di voler tenere quel capo, cerca di toglierselo, come se, allontanandolo da sé, allontanasse anche ogni altro pensiero o sensazione, come se fosse la felpa a darle alle testa e non ciò che ha vissuto con Asli.
Interessante sapere della madre. Cosa è successo con lei? Non vediamo l'ora di scoprirne di più, anche sotto questo punto di vista.
Così come gli accenni a Kisha, ci incuriosiscono parecchio perchè Asli sembra esserne uscito piuttosto malandato.
Ehy, Aivy, fai partire una nuova ship? ♥️ Ci è piaciuto questo piccolo scambio di battute, e speriamo che in futuro si possa approfondire anche questo rapporto ;)
Il fatto che, per quanto Raon cerchi di scacciare Asli dalla mente, ma finisce sempre da lui fa ben pensare. Prima o poi quei due non riusciranno a fermarsi, succederà qualcosa. DI CERTOH! \0/
Capitolo scorrevole e scritto bene, siamo curiose di leggere il prossimo capitolo :D
Un abbraccio,
Shoshin |