Recensioni per
Rivoluzione - Aishiteru
di VeronicaFranco

Questa storia ha ottenuto 1140 recensioni.
Positive : 1128
Neutre o critiche: 12 (guarda)


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Recensore Master

Un capitolo coinvolgentissimo ( esiste quest'aggettivo? Non credo, vorrà dire che per troppa enfasi avrò coniato un neologismo..), "ricco" nella sua struttura e nei molti aspetti trattati, che però converge nell'unico "cuore" possibile: Oscar ed Andrè.
Una prima parte con un dialogo politico, ma a sfondo sociale e filosofico, che ancora una volta parte da considerazioni di ampio respiro per arrivare all'essenza del loro rapporto, della loro unione, dl modo reciproco di "vedersi" e di "viversi". Sbagliando, forse, calibrando male aspettative, sogni e desideri...e ciononostante io riesco solo a cogliere ( attraverso l'alternanza di pensieri dei due riguardo la stessa "questione") il bisogno reciproco di proteggersi, il rispetto assoluto verso l'altro, l'Amore che diventa esaltazione e necessità di "rivedersi" nella propria metà, di vedere i sogni di entrambi specchiarsi nel medesimo sguardo...
Non credo di sapermi esprimere meglio di così. Ma da quel briciolo di "frustrazione" ( se così possiamo definirla) che entrambi avvertono nel momento in cui i loro "slanci" vengono disattesi, si percepisce solo il "troppo" amore che provano l'una per l'altro ed il tentativo di "modellarsi" l'uno sull'altra, ancora una volta l'incastro perfetto, la consueta immagine di "luce ed ombra" che è stata sintesi di tutta una vita.
E quel saluto, alla fine, mi ha fatto traboccare il cuore. Dopo tutta questa lunga discussione sull'opportunità di Andrè di andare a Parigi ed il raggiungimento di una "tregua silenziosa", ecco il Destino decidere per loro. Su di loro. Arbitro solenne sulle loro paure, sulle loro esistenze, sul loro "piccolo orizzonte umano"...
Oscar ed Andrè ( breve e drammatico periodo post strappo a parte..) non sono mai stati separati. Ironia di questo Fato "burlone" ( è un eufemismo, vorrei definirlo in ben altro modo..) è decidere l'ineluttabile ( Morin, perfido e sciagurato fino al midollo: grazie!!) presenza di Andrè all'Assemblea proprio "sul più bello". Nel momento in cui entrambi avrebbero più bisogno d'essere vicini, in cui il loro "esser una cosa sola" si farà definitivamente "carne".
Sì, certo, ti confesso che quel breve momento, l'attimo in cui lui torna sui suoi passi e si consuma un bacio profondo e totalmente incurante degli sguardi del mondo, è stato da colpo al cuore. Un suggello, un bisogno vivo ed accecante, il rinnovo di una promessa...che accade proprio nell'"anniversario" per eccellenza, quel 12 luglio, che li vide "nascere" come coppia, ora li vedrà "rinascere" come famiglia.
E la notte agitata di Oscar, a ripercorrere a ritroso quell'intero anno, quella "Rivoluzione" che non è accaduta al Destino di un'intera nazione, ma in primis a lei stessa.Una "notte di profezia", ancora..l'avvertimento a ciò che si sta per compire.
Visti i "tempi tecnici" non so se Andrè riuscirà ad essere "partecipe al parto" ( ma, data l'epoca e l'intransigenza del "Generale-Nonna" credo avrebbe dovuto "star lontano" comunque..) o conoscerà la sua creatura solo a "cose fatte"...separarsi da lei in un momento così "pregnante" e denso, sintesi assoluta del loro Amore, mi sembra davvero molto doloroso. Ma tant'è...anche sotto questo punto di vista aspetto solo "gloriosi" sviluppi, com'è nel tuo stile.
Nel frattempo, almeno, mi auguro che porti a termine la sua "missione"in modo perfetto ( Loulou con i tarocchi darebbe buone prospettive...se solo ci credessimo..), peccato non avere un cellulare per avvisarlo in tempo utile ( a questo punto faccio appello alle "capacità oniriche" dei nostri...come alcuni "spunti biblici" suggeriscono..).
Adesso metto da parte le mie sciocchezze. Per stasera ne ho confezionate già abbastanza...sono lieta che arriviamo ad un "punto di svolta", così come "Rivoluzione" torni a farci buona compagnia in tempi più ravvicinati ( previa "mini" pausa di riflessione...)...e tu sei sempre una delle "penne" più mirabili che io conosca!
Un abbraccio.
Tamara Alessandra.

Recensore Master

Destino, Divinità, Damocle:- più volte leggendo Rivoluzione ho preso atto del fatto che la vera protagonista e' la Storia, quella con la esse maiuscola naturalmente, e,assieme a questa, ci va' a braccetto il tuo fatalismo incontrollabile, e, chissà forse questo é anche il tuo modo di interpretare la vita reale fuori dalle fictions.
Si sente prepotente l'antica traccia originale , un certo macabro connubio fra amore e morte onnipresente in modo strisciante ma che tu hai evidenziato all'ennesima potenza con toni a tratti più sommessi, a tratti dominanti ,crudi e via via più drammatici.
Pensa che già dal titolo del capitolo mi e ' venuta una certa ansia, nel leggere che la data del 'lieto evento' hai cercato far corrispondere proprio al 12 luglio e non mi è piaciuto per niente, sa di bivio, sa di gioia dal retrogusto molto amaro.Tu hai visto la tua Oscar già madre modello, preparata e sicura del suo nuovo ruolo , sebbene sia passato solo un'anno dalla fine della sua attività pubblica,(e maschile)così pure André a cui hai affidato un impegno delicato e difficile cui non credo era preparato e forse nemmeno tagliato per compiere. Scelte tue! pero'adesso e'solo ad affrontare i pericoli della sua posizione sociale e deve vedersela con nemici senza scrupoli e ipocriti, ben pochi sono fedeli a lui e a Oscar, c'è sempre Alain, Bernard e i soldati, ma adesso, in questi momenti lui purtroppo deve contare solo su se stesso.
Hai manovrato cosi' bene carte della Sorte in modo da far coincidere l'allontanamento fra Oscar e André proprio in previsione al parto, e tu non ci crederai, fin dalle prime righe del capitolo quando spieghi la plausibile contrarita' di André nel voler lasciare sola la sua donna in quel l'ultimo delicato mese di gravidanza, ho capito che, in un modo o nell'altro, tu la separazione già l'avevi prevista. Sei una tipa sadica, non c'è che dire!! Meno male che prendo poco seriamente la tua fiction perché in questo periodo sto leggendo situazioni ben più rilassanti su Oscar e André.
Dunque papà André non sarà presente al parto......penso, da come ci hai introdotto l'argomento "nascita come uno strappo"con tutti i precedenti e i retroscena che animano segretamente Rivoluzione , ci sarà di che sospirare la prossima volta!
P.S . dimenticavo il disegnino! beh vedo che, pur non essendo una professionista te la sei cavata bene anche in quello .Buonanotte, alla prossima ciao!!
(Recensione modificata il 07/02/2016 - 11:54 pm)

Recensore Junior



Torno a recensire, dopo essere rimasta silente per un po' di tempo ma ho continuato assidua a seguire questo romanzo (ormai non mi sento più di chiamarlo storia o fanfiction). Anche questo capitolo è scritto in modo magistrale e la psicologia dei protagonisti si fa sempre più chiara, nel senso che la nebbia si dipana. Prima non riuscivo a capire quella che mi appariva essere la quieta malinconia di Oscar, la sua rassegnazione, ora pian piano mi si chiarisce, attraverso questo stupendo dialogo sulla condizione femminile, come Oscar si ponga rispetto al rovesciamento di ruoli tra lei e Andrè. Mi dispiace che Andrè non possa assistere al parto, ma forse hai scelto di lasciare che i due combattano separatamente le loro battaglie, Oscar il parto e Andrè la sfida dialettica con il perfido Morin. Lo farai nascere vivo e sano questo bambino? Lo spero, povera Oscar, anche se questa atmosfera triste, che percepisco aleggiare su tutto (sbaglio?), mi fa temere a breve nuove tempeste nella vita dei due. Tu hai detto all'inizio che Oscar e Andrè avrebbero vissuto ancora alcuni anni insieme. Sei ancora dell'avviso di mantenere l'epilogo non roseo che hai immaginato? Posso sperare di farti cambiare idea?
(Recensione modificata il 07/02/2016 - 10:12 pm)

Recensore Master

Abile stratega, nel sistemare il tempismo del viaggio e della nascita; insieme, ed insieme ci lasci ad attenderli.
Stessa cosa per il discorso, doppio, con entrambi i contendenti a discutere delle loro tesi lo stesso giorno.
Mi piace questa discussione sul valore dell'istruzione alle donne. Per la storia, per quello che ha significato ai tempi, e diciamocelo, per qello che significa ora in un altrove lontano da noi.
brava, bravissima, per il fatto di averla inserita in una ff; ogni luogo è buono per pensare.
Mi piace molto l'incipit, il contrappasso, il subordinarsi, il non voler che qualcuno si subordini...bei temi anche questi, trattati con la tua delicata leggerezza che non è mai vuoto, ma leggerezza di un pensiero deciso.
Cha questa parte sia agli sgoccioli è evidente; mi spiace dover attendere per la terza parte, anche se è evidente che una storia così lunga e curata necessita per forza di approfondimenti.
Ti abbraccio.
Un bacio, a presto.

Recensore Master

Oscar fa bene a voler fare trionfare i diritti delle donne "comuni" per cancellare quelle assurde discriminazioni, ma non si rende conto che con i suoi nuovi quanto assurdi desideri va contro la sua stessa volontà di riscattare le donne e i loro diritti: la discriminazione delle donne è la più antica e abietta, e purtroppo è stata anche la più difficile da abbattere; meno male che André è stato costretto dagli eventi a partire, per avere la meglio su quel criminale.

Recensore Master

Con quest'ultimo "intermezzo" ci dai ancora modo di spaziare tutt'attorno a "loro"...e di capire non soltanto le dinamiche socio politiche necessarie per il proseguo della vicenda, ma anche d'avere una "visione" dei personaggi che si sono sempre mossi attorno o nella loro esistenza.
Ritroviamo il Generalissimo, infatti...dopo l'"incontro" dell'estate precedente con Andrè e dopo il testamento. Che pare aver ritrovato, nel tentativo di "ribaltare" la situazione politica in Francia, uno scopo, ancora, nella sua vita. Annichilito dal dolore per la scomparsa dell'adorata moglie, adesso concentra le sue "energie" in questo progetto. E c'è da scommettere che rimpiange la "sua opera d'arte", la figlia che aveva tentato di forgiare "a sua immagine e somiglianza", che desidererebbe inconsciamente ancora avere al fianco per combattere in quest'ideale. Che , purtroppo per lui, non gli "appartiene" più...forse non gli è mai davvero "appartenuta". Ironia della sorte gli ideali di lealtà, coraggio, onore ed onestà sono un'eredità che porterà appresso per sempre, che fanno parte di lei, ma che serviranno sempre e solo le "giuste cause" ( a questo proposito sarà appunto da vedere che pieghe paradossali prenderà questa "rivoluzione", così tanto vicina al popolo nell'utopia, ma poi...)...
Rimpianto che si fa largo anche nel cuore di Fersen e di Maria Antonietta, a quanto pare. E come potrebbe essere altrimenti? Tra le righe mi pare di scorgere lo stesso malinconico struggente ricordo che i due avevano di lei, dopo la scomparsa. In un certo senso è così... sembrano parlare con dolce mestizia di una defunta. Se vogliamo, ai loro occhi, la "vecchia Oscar" è davvero morta. Senz'altro Maria Antonietta la vede con gli occhi filtrati dall'amicizia, un'amicizia sincera e leale tra donne, che si sono anche sostenute nelle difficoltà...ne rimpiange infatti gli spassionati consigli del "periodo più lieto"....
Mentre invece Fersen, per quanto ella fosse stata davvero "il suo migliore amico", la ricorda più come un'entità astratta, come una specie di "vergine perfetta" in grado di incarnare i più alti ideali di orgoglio e gloria. Ed è triste notare come "metterla vicino ad Andrè", per lui, significhi, in qualche modo, averne svilito l'immagine. Come se, con quell'"eterno sorriso stanco", vicino ad un "uomo con un occhio solo" ( dunque, "imperfetto"...immeritevole, forse?), avesse perso tutta quell'aura di "quasi immensità" che nel suo animo si era ormai profondamente radicata...come se non la riconoscesse più...
Certo, non possiamo dimenticare che parliamo pur sempre di un aristocratico. Però credevo nutrisse un attimo più di stima nei confronti di Andrè, ne avesse colto il valore andando ben "oltre" la classe sociale...probabilmente è "reo" ai suoi occhi di aver semplicemente "portato via" la "donna soldato", relegandola, sua malgrado, ad una "condizione" che non le è propria, che non le si addice...
Bellissima, comunque ogni parola, di questo loro incontro "clandestino" ( per la Regina, in una condizione da "osservata speciale"..)...il momento del commiato, così lirico e malinconico, con tutto ciò che di "sospeso" porta con sé...
Ecco, col mio solito immenso ed ormai cronico ritardo ti lascio queste righe...abbiamo bisogno anche di "puntare il focus" lontano da loro, ogni tanto, per poi "riavvicinare" l'obiettivo e vederli in una prospettiva senz'altro più completa.
Ps: non so se ci saranno altri "salti temporali", ma ci concentriamo sul 3 luglio..fra un mesetto o poco meno ad Arras qualcuno potrebbe decidere di venire al mondo...e la ridente (?) località sassone dista pochi giorni di carrozza da lì...ai posteri l'ardua sentenza...
Ps del ps: te le meriti tutte le oltre 1000 review..."Rivoluzione" non delude mai...
Un bacio grandissimo.
Tamara Alessandra.

Recensore Master

Ciao Veronica,
complimenti,questo e' uno dei capitoli piu' belli che tu abbia scritto. Anche se i nostri non ci sono,hai sapientemente mescolata la storia con la fantasia tracciando un quadro preciso della politica estera di quel momento.
Non hai tralasciato un piccolo spaccato in cui Oscar e Andre' sono presenti. Nei pensieri e nei ricordi del generale Jarjayes,in quelli di Maria Antonietta e di Fersen.
Una piccola curiosita' questo sara' l'unico incontro tra Maria Antonietta e Mirabeau?
Bellissimo capitolo,brava!
Anna

Recensore Master

Capitolo ricco di informazioni che ci mostra cosa stia effettivamente succedendo al di fuori di Agny: la Storia sta infatti inesorabilmente seguendo il suo corso e s' intreccia alle vicende dei nostri più di quanto possa ora sembrare. Io SO che non è casuale questo intermezzo ai fini della trama, non è un semplice excursus per contestualizzare il tutto...e non è un caso che riprendi vecchi personaggi che sono stati lasciati indietro, non certo abbandonati e che quindi probabilmente in futuro ci riserveranno qualche sorpresa. Sono due le vicende che segui: il miope convegno (come spesso accade nella Storia) che non dà i risultati sperati dai tre ''esuli'' e le vicende di Maria Antonietta a Saint Cloud, mai come in questo momento regina e donna allo stesso tempo, come se la debacle della monarchia l'avesse portata a sapersi finalmente gestire, a saper conciliare i suoi due ruoli. È la donna a cedere tra le braccia di Fersen, è la regina a darsi contegno in pubblico al suo cospetto, senza più l'insofferenza di un tempo, e a parlare con Mirabeau (che sicuramente stava tastando il terreno, immagino scopriremo le sue motivazioni prima o poi). Colpisce come Oscar sia qui più che mai presente: eccola nei ricordi del Generale, fiera ragazzina dalle gote di pesca, eccola in quelli di Fersen, che non le ha perdonato il suo rifiuto, la sua scelta, eccola in quelli malinconici di Maria Antonietta, che evidentemente non riesce a considerarla davvero una traditrice e si rammarica di non averne seguito i consigli spassionati. A questo punto ho qualche idea su cosa potrebbe succedere, sulle implicazioni che questa situazione avrà nella vita dei nostri sposi in attesa...ma intanto preferisco pensare all'imminente nascita e illudermi che si possa cambiare il Destino! Un bacio Silvia

Recensore Master

Ringrazio la cara mrs Grandier per quello che ha scritto....dopo aver letto questo capitolo denso,a tratti ostico e sottilmente indecifrabile,ho avvertito le emozioni da lei descritte tanto bene,emozioni cui io, cosi',su due piedi non avrei saputo dare un corpo,dare un nome se non appellandomi agli immutabili disegni del Fato e quanto la piccola quotidianita'di ogni giorno,felice o infelice che sia,in nulla puo'opporre resistenza innanzi all'infinitamente grande che sovrasta e che implacabile arriva come un terremoto .Questo capitolo 56 non e' altro che un prologo di svolta del titolo del precedente 55,una parentesi che si apre con tutte le sue criticita' e incognite.....alla fine cio' che mi ha colpito e'la frase nel finale "quando un re e'tiranno deve morire",profetica,ma assieme ad essa tanti piccoli dettagli non ultima la figura mellifua di Mirabeau(tristemente conosciuto nell'anime per aver abbordato la piccola Rosalie),cui fa da contraltare il bel personaggio di Fersen che io,a fianco di Antonietta non posso che ammirare per la sua fedele lealta'Ecco qui un momento hot fra loro non ci sarebbe stato male x stemperare la cappa grigia e carica di ineluttabilita' che governa l'intera puntata .
Per finire ci sono due punti da sottolineare,uno riguarda la forma(ma so che non cambierai perche' ti conosco)l'altro riguarda le fonti:-non mi piace la frase quando finalmente Giuseppe mori'......certamente e' il tuo modo aulico per dire infine ma suona sadico.....secondo punto:hai immaginato tu che il principino soffrisse di tubercolosi?sinceramente non l'ho letto da nessuna parte mi chiedevo dove e se ci sono fonti precise riguardo la sua malattia. Dato che fin da piccolissimo il bimbo era cagionevole e delicato credevo potesse soffrire di febbre reumatica(allora si moriva)quindi grazie se mi darai qualche contatto link a questo riguardo. Buona continuazione!!
(Recensione modificata il 23/01/2016 - 07:41 pm)

Recensore Junior

Che bella sorpresa, un altro intermezzo, il terzo, che ci rimanda ai tre uomini "esclusi" dalla vita di Oscar, il Generale, Girodel e Fersen.. Capitolo godibilissimo, dal punto di vista della scrittura, e una vera e proprio lezione di storia, almeno per me..Inoltre, adoro quando ci fai "vedere" e sapere dove si trovano il Generale e Girodel, e cosa stanno combinando.. Chissà se prima o poi riusciranno ad incontrarsi con la "loro" Oscar..ed in che circostanze...Vabbè, questo si vedrà più avanti, ovviamente...Bello anche come descrivi l'incontro tra Mirabeau e la regina..ne esce fuori un ritratto "forte" di entrambi..e l'incontro tra il Generale e il nobile inglese, sir Anderson..molto significativo..
Mi era "sfuggito" invece ad una prima lettura notturna e frettolosa il "flusso dei pensieri" di Fersen riguardo Andrè..Poi leggendo la recensione di Maddy, ho capito che avevo saltato un paio di righe piuttosto emblematiche..E' chiaro comunque che Fersen non riesca a capire la scelta di Oscar..a parte che non sa ancora della gravidanza (come non ne sanno niente, credo,il Generale, Girodel e il cognato di Oscar, il papà di Loulu, giusto?), gli sfugge proprio l'essenziale, ma non perchè è tonto..Per tutta la vita ha visto Oscar difendere strenuamente la regina, e poi..questo cambiamento così scioccante, per lui, ma non solo per lui, per qualsiasi nobile, credo..Ma più avanti comprenderanno, sicuramente, lui e anche gli altri..
Concludo dicendo che ci hai fatto un regalo inaspettato, almeno per quanto mi riguarda, perchè con tutti i tuoi impegni credevo che avresti slittato l'aggiornamento di un'altra settimana, conoscendoti..e invece, tu che fai? Ci anticipi! Stavolta mi hai stupita, bedduzza! Evidentemente, ami gli intermezzi, e questo lo tenevi in serbo per noi già da un pò, lo tenevi bello al caldo, ehehe...Comunque, oh, Veronica, così non si può continuare, eh..Devi aggiornare almeno una volta alla settimana, come ai bei vecchi tempi..Le idee le hai, la storia è già"dipinta" nella tua testa, quindi butta giù "due righe" e via,ahahha..
Scherzo, naturalmente, pupidda mia..anche se mi piacerebbe davvero che aggiornassi ogni settimana...A presto! Il prima possibile!!
(Recensione modificata il 23/01/2016 - 04:32 pm)

Recensore Veterano

Ciao! Credo di recensire la storia per la prima volta,  peró visto che rientra in scena il mio preferito, dopo Andrè, l'uomo che si spezza ma non si piega, ossia Il Generale colgo l'occasione per dirti che la fiction che hai ingegnato è bella e difficile cioè complessa. Mi piacciono molto i riferimenti e la descrizione del contesto storico. Mi piace questo trio di "diplomatici" che migrano per cercare aiuto alla loro causa. Chissà se il Generale e Oscar li farai rincontrare? Sono rimasta con un interrogativo: perche Fersen pensa ad Andrè come fosse un arrogante? A presto...

Recensore Junior

Veronicuzza bella, ciau!
Spero che tutta vada bene e che gli impegni ti lascino un po' di tranquillità!
ammetto che i tuoi intermezzi mi mancavano, e sono felice che ora ne hai pubblicato uno nuovo...mi permettono di fare congetture mentali a cui riceverò risposta a tempo debito. Oramai ho imparato che se anche ti faccio domande, te mi lasci in suspance :D
Comunque, parlando di questo nuovo intermezzo, hai deciso di mettere due parallelismi: da una parte ci sono i nostri tre avventurieri che cercano in tutti i modi di trovare un aiuto per la povera Francia, mentre dall'altra una Regina che continua la sua relazione clandestina, ma stavolta è stata pure utile perché ci ha fatto conoscere un po' di più l'ambiguo Marchese de Mirabou.
Ammetto che già dalla prima volta che ne parlasti non mi piaceva, ora che hai spiegato che realmente fosse nelle note, lo odio proprio...però devo ammettere che per le frecciatine lanciate a Tonietta è stato un grande e per questo ha la mia stima u.u
Una cosa comune che unisce i due personaggi principali di questo capitolo(il Generale e la Regina), è il pensiero di Oscar.
Entrambi la rimpiangono per il passato, ma mentre uno vuole cancellare il dolore rievocando vecchi ricordi, l'altra sarebbe curiosa di sapere come sta (ed io le direi: "Cara Regina, Oscar sta meglio di te! E' felicemente sposata e mamma di un bambino/a!"). Unico lato negativo nei pensieri della Regina, il pensiero che Fessen ha su André...ma da lui cosa possiamo aspettarci?
Uniche domande che ti pongo: visto che i tre avventurieri sono nelle vicinanze di Agny, è possibile un incontro padre/figlia? E c'è la possibilità che i coniugi Grandier incontrino Tonietta e Fessen?
Ultimissima cosa: forse perché è inglese, forse perché è un tipo schietto, ma adoro Sir Anderson!
Ti rinnovo i miei complimenti per la tua straordinaria bravura e come sempre ti ringrazio per queste informazioni storiche!
Un bacissimo, a presto!
Ps. Grazie a te per regalarci così tante emozioni con "Rivoluzione!"

Recensore Master

Un capitolo come questo era necessario, per mettere la storia che stiamo leggendo nella corretta prospettiva storica.
Due punti mi sono piaciuti molto, tuoi, e non storici, intendo:
il Generale che non cede, che si allena, che contrasta la natura e il suo avanzare nello stesso testardo modo con cui l'ha contrastata alla ascita di Oscar. Mi affascina sempre il suo modo di pensare alla vita.
La regina, la sua delicatezza che si fa forza solo ora, come le ricorda Mirabeau. Mediocre tutta la vita, i fa grade alla vigilia del tramonto.
A presto e brava!

Recensore Master

Quando Rivoluzione si allontana dai Nostri, e diventa Storia o libro di storia, ho sempre l'impressione che tu stia discostando un pochino il coperchio da un immenso calderone dentro il quale ribolle qualcosa di denso e potenzialmente esplosivo. Sì, come se tutto quello che hai finto fosse il centro del racconto, in realtà rappresentasse solo un velo leggero, o un coperchio , o un tappo, sopra quello che davvero cit volevi raccontare.
Allora tutto assume un altro tono, solenne e teso, che ha il sentore di quelle cose che vanno da sole e sulle quali, nostro malgrado , non potremmo niente.
Oscar torna nei pensieri di Antonietta e Hans, come monito e scrigno impenetrabile. André appare con una negatività che mai gli era stata dipinta addosso prima, quasi come serpe che ha deviato Oscar dalla sua correttezza e integrità. Poche parole, e la scelta di una vita sembrano diventare l'opposto di quello che pareva essere. E forse il paradosso è che questo vale esattamente anche per la donna che Hans ha accanto e ama.
Evidentemente la sveglia mattutina precoce mi fa male, visto il cumulo di pensieri che mi ha ispirato questo capitolo
Eppure c è gratitudine, te lo assicuro, e pure stima e affetto, che forse fatico a esprimere di fronte a questa pagina di una vita che sembra più reale di qualunque racconto
Grazie a te di esserci con un impegno così massiccio e ambizioso. Hai tutta la mia stima, bellezza mia!
Un bacione

Recensore Master

L'intermezzo ci stava proprio; dopo tanto tempo dedicato solo a Oscar e André e i loro amici, era giusto vedere anche gli avvenimenti storici di quel periodo altrove; i particolari storici sono sempre perfetti e interessanti, brava.