Recensioni per
Rivoluzione - Aishiteru
di VeronicaFranco
Alain <3 <3 <3 prima di tutto la pappa se no non va bene u.u <3 |
"Ti vergogni di me?" |
Bello, bello, bello..!! Anche questo capitolo ti "prende" e vorresti che non finisse mai..peccato dover attendere fino al 25 gennaio....ma gli esami universitari sono più importanti, è naturale...La tua vena creativa durante le festività deve aver trovato nuovi spunti e nuova linfa, perchè dallo scontro verbale con le sorelle di Oscar si intuisce che le vicende si "aggroviglieranno" ancora di più...i Morin sempre "all'erta" ( anche i genitori..!), Loulou che scappa di casa ( e viene ritrovata da Martin..sarà un caso?), e le nuove " conoscenze" politiche di Andrè..senza contare sempre lo "spauracchio" di Lèon, alias Saint-Just, il cui nome ogni tanto ricorre nei discorsi ignari di Rosalie...e che dire anche della gravidanza della stessa "piccola madre" come la definisce Oscar ?Insomma, ne vedremo delle belle..questo è certo..altro che la Ikeda..tu hai molta più creatività di lei, secondo me..questo è solo il mio modesto parere, ovviamente..non vorrei che tutti i fans della signora Ryoko ne abbiano a male..eheh..Un solo appunto..ma siamo sicuri che la nonnetta di Andrè avesse solo 66-68 anni? E' vero che all'epoca ci si sposava giovanissimi..ma, se Andrè ha circa 35 anni ..allora Marie Grandier è diventata nonna a ..33 anni?! Mi sembra eccessivo anche per il periodo di fine settecento...Comunque, ti faccio ancora i miei complimenti per come "inserisci" le scene romantiche, e per come le descrivi, con maestria e delicatezza, riuscendo comunque a far trasparire tutta la passione di una coppia che si desidera ardentemente e che non vuole più perdere tempo..la scena in cui si " rotolano" davanti al camino è stupenda...Ah, riguardo il doppio lavoro di Andrè...in effetti, ci ho pensato anch'io più volte..nelle prime 20 puntate è solo un attendente in giacca marrone, poi dalla puntata 20 ( manco a farlo apposta da quando diventa più avvenente e sensuale..) diventa uno stalliere, che indossa solo una camicia bianca sbottonata sul petto..non è che la Ikeda lo ha fatto apposta, a fargli cambiare lavoro e "divisa", per rendere meglio "l'idea" di un Andrè "frutto proibito" agli occhi di Oscar..?! Io penso proprio di sì...del resto, nel cinema e nella letteratura, gli stallieri, non so perchè, sarà per i cavalli e le stalle, sono sempre stati più "appetibili" di un valletto..! Basti pensare a "L'amante di Lady Chatterly"..tanto per fare un esempio...Tra l'altro, idea che mi è balenata adesso nella testolina, rivedendo un pò di tempo fa il primo film della serie di "Angelica", certe scene e certe "dinamiche" tra la protagonista, nobile, e il suo amico d'infanzia Nicolas, servitore in casa sua, e anche addetto alla pulizia delle stalle, mi hanno ricordato un pò Oscar e Andrè..chissà, forse la Ikeda ha visto qualche volta qualche vecchio film francese..Bene, dopo tutti sti sproloqui, ti lascio..purtroppo, sono richiamata alla vita reale, fatta di spesa e servizi vari..Alla prossima! |
Le sorelle della nonna di andreea chiamati Oscar, Hortensia e Ana. |
Ciao, che bello entrare a controllare gli aggiornamenti e trovare il seguito della tua storia. |
Ho solo una notizia storica da confutare: Fersen era l'unico che non era mai comparso nei pamphlets scandalistici, i francesci si erano inventati innumerevoli amanti di Antoinette ma non avevano capito che erano molto lontani dalla realtà. Per il resto capitolo perfetto, come sempre. |
Grazie a te per questo capitolo così ricco di colpi di scena, mi è piaciuta ogni parola che hai scritto. Auguri anche a te. Complimenti |
Carissima! Come al solito i tuoi capitoli superano ogni aspettativa!!! Che piacere provo alla sorpresa di scoprire che hai aggiornato e quando ti leggo non ce n'è x nessuno... e vorrei non finire mai di leggerti!! |
Come al solito si legge tutto d'un fiato!!! E tu ti scusi perchè è lungo!!!! Ma vorrei fosse stato ancora più lungo di così!!! |
Ciao Veronica, |
...come diceva la volpe nella fiaba di Esopo? Ah, sì: "tanto quell'uva non la volevo, era acerba!". Direi che dopo aver scaricato su Oscar tutto il fiele possibile ed immaginabile ( considerando quest'ultima causa unica di tutte le disgrazie familiari dell'ultimo periodo), al momento del bisogno, quando finalmente non si può più mentire a sé stessi, né tantomeno agli altri, svela il suo vero volto. Che è quello sostanzialmente di una persona d'animo buono, costretta dalle regole della società dell'epoca a sottostare ai rigidi dettami paterni e quindi sostanzialmente frustrata da un'esistenza sì trascorsa nell'agio, ma non libera, non voluta veramente e quindi subita...contrariamente a quella della sorella, da sempre "sopra le righe",prima a causa anch'ella di decisioni imposte, poi padrona assoluta del suo destino e quindi libera di scegliere il suo Amore, la sua Vita. Fulgida e splendente Oscar nell'impetuosità del suo carattere che stavolta si accende sì di rabbia ed impulsività, ma per difendere suo marito, l'uomo della sua vita, la sua dignità ed il rispetto che qualsiasi persona gli deve. Ed immenso lui, come sempre. Composto e pacato, saggio e silenzioso, sempre pronto ad accompagnarla senza "sovrastarla", ad ascoltare il suo animo che parla attraverso il suo corpo e ad "intervenire" solo quando comprende che il momento è quello più propizio. A questo proposito, mi va di tornare su una risposta di qualche tempo fa che hai dato ad un'amica lettrice. Anche se ce li descrivi spesso in situazioni "intime" ( usando un eufemismo) queste non "ammorbano" affatto, né appesantiscono il racconto e la sua trama. Anzi, come hai ben spiegato tu in quel frangente, certi momenti diventano un arricchimento ulteriore del loro percorso emozionale, del loro carattere, del loro "forgiarsi" come coppia, sviscerano in modo ancora più chiaro e completo i loro pensieri. Infine, ultima, ma non ultima, cosa: non crucciarti mai per la lunghezza dei capitoli (ti leggerei all'infinito...), né per la loro "densità" (intesa come "ricchezza" della trama). Tutti abbiamo avuto (e guarda caso, in particolare sotto le feste) parenti ficcanaso ed inopportuni, familiari malati, situazioni scomode cui far fronte; quindi capiamo ancor meglio i casini dei nostri eroi preferiti e della loro "vice" mamma ( non me ne voglia la signora Ikeda, ma nelle ff li "adottate" voi...)!! Ancora grazie di tutto ( anche alla bravissima amica illustratrice!) , buon lavoro ed un bacio, sempre... |
L'incontro col passato di Oscar ci sta, le sue sorelle non potevano avere preso bene il suo matrimonio aderente ai dettami della rivoluzione che disprezzano tanto! Hanno ferito lei ed offeso André, ma hanno dovuto ricredersi nel momento più grave, per trovare Loulou; chissà che non inizino a rendersi conto degli errori. André solo è capace di diradare le nubi nel cuore di Oscar! |
Sono andata avanti nella storia, ma due parole (si fa per dire!) le volevo lasciare... mi è piaciuto molto questo capitolo, l'ho trovato ben costruito, soprattutto nel parallelismo tra quello che combina Oscar - che non sa resistere al gusto della sfida, bello il duello stile trono di spade- e i guai in cui si va a cacciare Andrè. .. non c'è che dire, sicuramente non ci si annoia!! Mi è piaciuto anche lo scontro Loulou- Martin (anche se secondo me quei due sotto sotto si piacciono!), e soprattutto la conversazione erudita tra Andrè e il vescovo... qui si rischiava la pedanteria, invece sei riuscita a rendere avvincente Rousseau attraverso l'ardore di Andrè e la piccata replica del vescovo.. A proposito, hai dipinto l'avversario di Andrè davvero egregiamente, brava: a parte qualche notizia storica, hai creato un personaggio dal nulla e ne hai fatto un ottuso titano, degno pari del generale Jarjayes. Sicuramente uno dei tuoi punti forti è proprio la capacità di inserire nella storia personaggi nuovi, descritti minuziosamente nonostante siano per lo più minori. Il ritratto di Martin è uno dei migliori, ci rivedo, come Oscar, l'Andrè ragazzo, anche se più arrabbiato e disilluso, da vero figlio del suo tempo. Un'ultima considerazione: tralasciando i miei soliti complimenti (rinnovati!) sulle scene erotiche dolcissime e mai volgari, la parte di Oscar che legge gli appunti di Andrè e finalmente prende dolosamente coscienza di quanto lo abbia fatto soffrire, è stata di una malinconia struggente, mi ha veramente commosso, così come quel suo baciarlo come una moglie prima e il suo accorato desiderio di "vederlo" al buio poi: è di una poesia unica, Veronica, ancora una volta! |
ciao, |
ciao, |