Recensioni per
Rivoluzione - Aishiteru
di VeronicaFranco

Questa storia ha ottenuto 1140 recensioni.
Positive : 1128
Neutre o critiche: 12 (guarda)


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Recensore Master

Capitolo che mostra un nuovo pezzo di Rivoluzione... questa volta tutta di André!!! É sempre lui, ma é diverso... discute con Marie Anne delle sue possibilità di mantenere la propria moglie come marito, si rivolge ad Oscar non più come sottoposto e adesso coltiva suoi personali interessi dove lei non c'entra.
É sempre lui a presentare orgoglioso la propria donna come Mme Grandier (che sogno.....).
E a Oscar non sembra dispiacere... lei non lo vede come uno svilimento del suo stato.. ma anzi si accorge della soddisfazione di André e di quanto lui rivesta così bene il ruolo di pater familias, essendo così equilibrato e maturo e sicuro della loro unione.
In questo anche lei si dimostra molto matura. Chissà se anche le sorelle hanno colto questo suo radicale cambiamento...?!? Sembra proprio una brava mogliettina, innamorata... (e devo dire che nonostante tutto non stona. Lei é poliedrica e lo é sempre stata.. solo lo nascondeva).
Mi hanno invece un po' inquietato i discorsi della Nonna... sa qualcosa di cui dobbiamo preoccuparci?!?
Certo che sti due ragazzi sono troppo seri.... impegnatissimi in cose difficili e pieni di preoccupazioni...!!! Ok. I tempi sono duri... ma mi scalderebbe il cuore vederli divertire un po'... guardarli ridere e scherzare in modo un tantino spensierato, felici di stare insieme...
Anche questa sarebbe una Rivoluzione... André ritroverebbe la sua splendida antica risata e voglia di ironia e... Oscar perderebbe, forse x la prima volta, la sua maschera algida... (la dolcezza l'ha già conquistata, come solo André sa.... belli, anzi bellissimi, i suoi pensieri un po' porcellosi ai loro momenti intimi a cui rimanda ripromettendosi di non mancare...).
Comunque sfido chiunque di noi a non cedere volentieri una parte del nostro modo di vivere in favore di cotanto uomo.... sempre più uomo...
Come sempre la mia stima per te é tanta!!! Sei bravissima... curi nella storia non solo splendidi intrecci di eventi, ma scavi anche la personalità dei personaggi, regalandoci non solo l'immagine della loro personalità ma come questa si evolve in base alla storia e alla loro nuova relazione di coppia. Sono immagini molto intime anche queste....Molto, molto emozionante.
Grazie sempre tantissimo per i doni che ci fai.
Un bacio. Lucia

La colazione insieme tra l'aristocratica sorella e loro due dimostra forse che Marie Anne é molto avanti ed ha accettato Andrè come cognato.... perché altrimenti una donna nobile non si siederebbe mai a tavola con un ex attendente/soldato semplice, o sbaglio?!?
(Recensione modificata il 28/01/2015 - 10:12 pm)

Recensore Master

Anne si sta ravvedendo verso André, dimostrando di essere la sorella più saggia di Oscar; l'ingresso nel club dei rivoluzionari è fenomenale, Oscar è preceduta dalla sua fama; Condorcet è il mio teorico rivoluzionario preferito, l'unico a parlare di uguaglianza per le donne; un bel capitolo, realistico e ben costruito.

Recensore Master

Rischio la gogna, scrivendo io stessa, ma non posso impedirmi di dire ciò che penso, perché al contrario, scrivere una recensione non avrebbe senso, né ragione di esistere.
Non so dire perché sia così, ma questo capitolo non mi finisce di convincere. Come tutte le creazioni di ha il dono di fare bene quello che fa, non mostra crepe, né difetti evidenti, ma porta il sigillo delle cose ben fatte. Se fosse un vaso di terracotta, lo definirei un difetto di cottura.
Il lungo confronto con Marie Anne è denso di significato e ci mostra il mirabile contegno di André, così come ci aiuta a comprendere i movimenti delle sorelle di Oscar e degli stessi Morin. ma forse io soffro questi lunghi incontri da nobili imbrigliati nelle convenzioni e rischio il calo di zuccheri dopo le prime dieci battute, se non accade qualcosa che mi tiri su.
Lo sguardo nella camera di Loulou, che pure è doveroso, non mi ha dato modo di chiarire almeno un pochino come si siano messe le cose per la nipote di Oscar, né mi permette di fare congetture avvalorate da qualsivoglia particolare.
Il rientro di André che lascia Oscar per i bambini e rimurgina sul suo comportamento da marito, mi ha un po' sorpresa, anche se infondo, sapevamo che Oscar ha scelto di legarsi a lui e nel momento delle promesse non ha messo limiti alla sua "sottomissione". Vista dal lato di André, sembra che sia lui a prenderci la mano. E' possibile?
L'incontro che fa Oscar sulla via di casa mi lascia perplessa... spero non porti nuovi guai, anche se sono certa che se di guai può trattarsi, Oscar si potrà lasciare sfuggire l'occasione di andarci in mezzo.
Per fortuna tu non ti smentisci... e ci regali dei guizzi che mi permettono di avere voglia di rileggere tutto il capitolo almeno un altro paio di volte, come faccio di consueto. Primo fra tutti, Oscar che si incammina a piedi, mostrando di non avere necessità dei riguardi della sorella.
E poi la scena del divano, dove André appisolato sorridente farebbe tornare di buon umore chiunque.
Sinceramente, temevo il momento del circolino intellettualrivoluzionario, perché io rischio sempre di perdere il filo quando mi si mostrano queste scene. In sostanza, come un partecipante obbligato a presenziare, mi addormento dopo le prime battute, nascosta dietro una colonna. A risollevare la situazione e, se ce ne fosse stato bisogno, il capitolo, c'è il guizzo di André, che non resiste a mostrare Oscar al suo braccio, definendola con orgoglio "moglie". Ecco, a me sarebbe bastata questa scena per perdonarti qualunque altra pecca.
Ma si può rimproverare chi scrive capitoli corretti e tutto sommato fluenti come questo? Beh, direi di no. Solo chi è abituato ai tuoi scritti ispirati può farlo... So che bisognerebbe saper scrivere meglio per poter criticare, ma so anche che anche chi scrive non è sempre al 100% delle sue possibilità.
Una critica vera, però, te la faccio: queste attese minano la mia pazienza in modo feroce... Spero che i tuoi impegni ti lascino un po' di respiro!
Un abbraccio e a presto!

Avrei un altro appunto... ma lo farò privatamente.

Recensore Master
26/01/15, ore 01:04

Capitolo di transizione, con il passaggio dalla tranquillità domestica dei due sposini ("le piccole cose" della "vita semplice"tanto amata da Andrè) al ritorno dell'intreccio narrativo più dinamico, con Andrè che si confronta con i tre misteriosi avventori, dimostrandosi questa volta intelligentemente prudente (nonostante il fuoco della rivoluzione bruci in lui e lo si avverta) e Oscar che insieme a Loulou (sua degna erede!) si va probabilmente a ricacciare nei guai! Onestamente, pur essendo fondamentalmente una romantica, ho preferito la seconda parte, forse perché vedere Andrè spadellare le uova mi è sembrato troppo anche per lui(!): è vero che era il suo attendente, è vero che vuole anche lui cucinare qualcosa per lei, dopo la torta di mele bruciacchiata (spero con migliori risultati!), ma la scena mi rimanda un po' troppo ai film americani, con il lui di turno che prepara alla sua bella uova o pancakes! A proposito, proprio sulla colazione ho due dubbi che mi sono venuti in mente leggendo: primo,cosa si mangiava veramente nella Francia del Settecento di mattina (in effetti la scelta delle uova potrebbe essere azzeccata, ma non sono esperta in merito!); secondo, parli di Andrè tra i fornelli, ma mi è sembrata un'espressione un po' moderna, dato che è Oscar a parlare... Comunque sono solo dettagli, ciò che conta è l'insieme, e secondo me il capitolo regge ed è, come al solito, ben scritto. In particolare mi è piaciuto come hai descritto il vecchio Morin, come l'hai contestualizzato in un ipotetico "prima" attraverso i ricordi di Oscar di una vecchia storia di famiglia... ancora una volta riesci a dare vita con abilità a un altro grande personaggio minore, facendoci percepire la sua essenza subdola e inquietante. Bel colpo di scena l'arrivo delle sorelline, anche se ancora non capisco il motivo della loro presenza (casuale o voluta?) e se davvero, come ipotizzava qualcuno, dietro il tentativo di mandare all'aria il matrimonio ci siano loro... Comunque brava, senza esagerare stai imbastendo una trama complessa e appassionante!

Recensore Master

Non era un capitolo facile da scrivere, questo: innanzitutto per le molte aspettative, visto che ci hai abituato bene(!), in secondo luogo perché s' intuiva giå dal finale del capitolo precedente che sarebbe stato incentrato solo sulla prima notte di nozze di Oscar e Andrè. .. che non era però la loro prima notte in assoluto! Il rischio era quello di ripetersi o di osare troppo per evitare di farlo; tu invece, pur scrivendo uno dei brani più "hot"che ricordi, dalla tensione erotica altissima, sei riuscita a superare te stessa e a fondere "l'amor sacro"con "l'amor profano", trasformando quella che poteva essere una banale notte di sesso, nella comunione profonda e toccante di due anime. Non a caso scegli felicemente di riportare stralci del Cantico dei Cantici, una delle opere più sensuali e allo stesso tempo poetiche dell'antichità e giá questo è un primo elemento di novità, rispetto ad altre pagine che hai scritto. .. E' vero, sembra composto per loro e tu abilmente intrecci versi e pensieri allo stesso modo in cui la loro notte è fatta di infinita dolcezza e di infuocata passione.
Si vede, secondo me, che questo è stato un capitolo "meditato": non solo per il linguaggio, come di consueto ricercato ed "evocativo" (passami il termine! ), ma soprattutto per come l'hai sapientemente costruito: un incipit in apparenza lento, in realtá carico di attesa e di desiderio, con la nostra Oscar in piedi davanti allo specchio (Andrè che le si avvicina e l'aiuta a togliersi la catenina è uno dei momenti più sensuali di tutto il brano!); un momento di "alleggerimento", con il tragicomico ed emblematico siparietto del corsetto; una conclusione inizialmente convulsa, come la dilagante passione che sta per arrivare al compimento, poi il tempo che si ferma di nuovo nel momento dell'estasi, fino a tornare a un'alba di Arras di tanti anni prima, a una rosa sbocciata fuori stagione... Oscar o forse il loro stesso amore.
È proprio il finale il momento che mi ha commosso di più: Andrè che le dice di volerla amare oltre la morte, lei che gli rivela con un solo verso di aver letto il suo diario e di soffrire per avergli inflitto tanto dolore; poi l'estasi dei corpi che si fa estasi delle anime ("e gridando tornavamo uomini, esalavamo l'anima al Cielo, in attesa di salirvi ancora...") e per finire la struggente nostalgia, il tempo sospeso dell'alba di Arras. Tanti complimenti Veronica, ti auguro veramente di "fare la scrittrice".... per me lo sei già.
(Recensione modificata il 22/01/2015 - 12:21 am)

Recensore Master
16/01/15, ore 17:46

Approfitto di un momento di pausa per recensire finalmente questo bellissimo capitolo... mi è piaciuto molto, in questi giorni non ho potuto far a meno di leggerlo e rileggerlo. Riguardo ai tuoi timori di eventuali sviste, onestamente non ne ho notate, anzi ho trovato abbastanza verosimile la tua ricostruzione storica di balli e pietanze, ricostruzione che opportunamente non indugia eccessivamente nei particolari, restando sul vago
quel tanto che basta per non farti scivolare in qualche "strafalcione"!
Devo dire che forse questo capitolo mi è piaciuto più del 28, vuoi perché finalmente ci godiamo senza ansie i festeggiamenti del sospirato matrimonio, grazie alle atmosfere intime e familiari che tanto abilmente riesci a ricreare, vuoi perché molti nodi giungono al pettine.... Il suo vero punto di forza, comunque, è senza dubbio il mirabile ritratto che fai del nostro Andrè, attraverso gli occhi di un colpevole Bernard: il ritratto di un uomo forte e passionale, capace di mettere in discussione un'amicizia per difendere la donna che ama, ma allo stesso tempo così leale e generoso da concedere una seconda possibilità... Generoso, sì, ma non stupido: Andrè non si fida più dell'amico di un tempo, e il suo accorato dolore per l'amicizia tradita (una delle pagine più avvincenti e ricche di pathos che tu abbia scritto) ricorda un po' i grandi "moti del cuore" degli eroi tragici della cultura classica. Non è la prima volta che ti servi dei serrati e coinvolgenti confronti verbali tra il nostro e figure di pari spessore psicologico (vedi in passato Fersen, il Generale, il Vescovo) per far emergere la sua profonda e complessa personalità. In queste pagine ci restituisci un Andrè tornato sicuro padrone del suo destino, pienamente consapevole delle sue azioni e decisioni, non più fragile e in balia degli eventi come nei due capitoli precedenti e forse è questo il motivo della mia predilezione!
Che altro dire? Un vero coup de théâtre la silenziosa presenza di Alain, sembrava Rhett Butler alle Dodici Querce! Non so se hai letto il romanzo della Mitchell, ma in effetti l'intelligente ironia di Alain richiama un po'quella di quest'altro grande personaggio letterario! Da notare che qui Alain fa da contraltare a Bernard: che differenza tra i due fai volutamente percepire, come è più vero e sincero il sentimento che lo lega ad Andrè! Condividono l'amore per la stessa donna, ma ciò non impedisce ad Alain di essere un amico leale, di anteporre l'amicizia a tutto il resto.
Due ultimi commenti: dolcemente e scherzosamente irriverente, come pensa Oscar, quel "signora moglie" dello sposo, emozionante e sensuale il loro primo ballo insieme e la mitica valse... per finire, come sempre le conclusioni dei tuoi capitoli sono di una bellezza struggente e non solo per l'eleganza del tuo stile: anche noi, come Andrè, vedendo Oscar salire le scale col suo lento e delicato incedere, restiamo col cuore in gola nell'attesa della loro prima, vera, notte di nozze...
(Recensione modificata il 16/01/2015 - 09:00 pm)

Recensore Master
16/01/15, ore 14:12

Ciao, ti recensisco qui per la prima volta perché ho scoperto questo sito da poco. Ho letto tutta la tua storia nelle vacanze natalizie e me ne sono perdutamente innamorata! C'è dentro tutto quello che avrei voluto per i nostri eroi 35 anni fa quando li conobbi nell'anime. C'è tenerezza, passione, amore, paura, rabbia, speranza... Scrivi in modo meraviglioso, sai coinvolgere ed emozionare ed ogni aggiornamento è un piccolo, grande regalo. Aspetto con ansia il seguito per poterlo commentare con più precisione. Che altro dirti se non...brava, brava, brava!!! A presto!

Recensore Master

Capitolo di transizione, come hai scritto tu, ma interessante nella stesura sicuramente originale: quattro teste pensanti, quattro momenti narrativi diversi, ma soprattutto un prima ( Saint-Just e Bernard finalmente a confronto) e un dopo (Oscar e Andrè alle prese con le prime amare verità, dopo il breve interludio post-matrimonio) indissolubilmente legati da un unico filo conduttore, l'ombra che aleggia minacciosa sui nostri beniamini. Ancora volutamente non sveli molto, ma s'intuisce che c'è qualcosa di più di un semplice parallelismo tra Saint Just e i Morin... l'unica cosa che mi sfugge, per il momento, è la motivazione che porta Saint Just ad accanirsi tanto contro Oscar, non credo che tu lo voglia far passare solo per uno psicopatico assassino! Per il resto è stato un capitolo abbastanza fluido, nonostante le tue preoccupazioni, forse c'è qualcosa da aggiustare, ma a me è piaciuto... Ancora una volta riesci a rendere molto bene sentimenti e situazioni: la chiusura del capitolo, affidata ad Andrè, trasmette letteralmente la sensazione di gelo da lui provata alle parole di Oscar!

Recensore Master

Ero" tentata" di fare una recensione globale di questo capitolo e dei due successivi, perché li vedevo intimamente legati, ma il sospirato matrimonio meritava un commento a parte! Devo dire che sei stata brava a creare, soprattutto nel finale, un'attesa carica di suspence:la prima volta ho letto talmente in fretta, tanta era l'ansia di vedere come andava a finire, che mi è sfuggito addirittura il dettaglio delle lacrime di Andrè! Ho trovato poi interessante la divisione del capitolo in due parti (che guarda caso riflette la stessa, apparente dicotomia del personaggio di Oscar): la prima, incentrata sui preparativi, è meno concitata e descrive abilmente un'atmosfera familiare e un po' fiabesca, con una Oscar turbata, quasi arrendevole e molto femminile, pur nella sua unicità; la seconda è invece più rocambolesca e Oscar pare quasi svegliarsi di colpo dal suo torpore e tornare se stessa, o meglio come siamo abituati a conoscerla. Mi è sembrato invece un po' in ombra Andrè, soprattutto nell'ultima parte era quasi sopraffatto dagli eventi, come se l'ansia (più che comprensibile!) di arrivare a impalmare la sua bella gli avesse fatto perdere la sua proverbiale capacità di gestire le emergenze. Ma ho già visto che si riscatterá! Due soli dubbi: la nonna che conosce la cultura classica (la facevo un po'più "ignorantella", ma non so se hai preso spunto dal manga) e Oscar imbellettata con un abito tutto sommato sfarzoso (mi immaginavo che prevalesse il suo desiderio di farsi bella per Andrè in modo più semplice)... ma sono dettagli insignificanti! Dolcemente struggente il finale attraverso le parole di Oscar, con il bellissimo, triplice "lo voglio"; è stato anche un ottimo escamotage per risolvere il problema del rito (tra l'altro così è molto più scorrevole)... come al solito, quindi, cara Veronica, ti rinnovo i miei complimenti!

Recensore Junior

Carissima, magistrale la scena davanti al camino. Ottimo anche il comportamento di Andrè davanti alla cosiddetta classe altolocata: parafrasando il personaggio di un film di Cary Grant che ho amato moltissimo, la risposta a quel branco di altezzosi sarebbe " Voi oggi avete cercato di fare del male a una persona a cui non sareste in grado di legare le scarpe neanche se saliste una scala altissima....e in conclusione questo vi rende ancora più piccoli"....capitolo ottimo come sempre..

Recensore Master

Ciao e buon anno! 
M'incuriosiva l'incontro fra Oscar e le sue sorelle e ammetto che ho letto ciò che ho sempre immaginato io come reazione al suo amore per André, da parte della sua famiglia. Premessa: ho sempre creduto che nonostante le belle parole che il Generalissimo ha per André, poco prima di partire per Parigi, non avrebbe mai, ma proprio mai, accettato la loro unione, nonostante l'amore indiscutibile per la figlia. 
Infondo, come da te ricordato, nell'episodio "accusa di tradimento" era pronto ad ucciderli entrambi per i motivi che ben conosciamo.
Le sorelle hanno un comportamento consequenziale. Non capiscono questo amore, anzi Hortens,  mossa dalla rabbia, getta addosso ad Oscar la colpa della morte della madre e del dolore del padre. Tutti rimangono fermi sulle proprie decisioni credendo di possedere la verità assoluta. Sembrano treni che corrono veloci e paralleli su binari diversi e nessuno di loro ha anche solo la volontà di provare a cambiare binario per capire le ragioni dell'altro. Stupenda è questa Oscar (che come sempre adoro) che difende suo marito...e non ti nascondo che è strano ma bellissimo definirlo finalmente così.
Come sai mi ero immaginata che la nonna sapesse dell'arrivo delle sorelle Jarjayes. Posso capire che abbia voluto rassicurare Hortens su dove si trovasse  la figlia, ma non ho ben capito se avesse spifferato qualcosa anche sul matrimonio fra il nipote e "la sua bambina".
Certo è che ad André faranno (e farai) venire un colpo se non si danno tutti, per prima Oscar, una calmata ma...il correre lì, dai Morin e tanto da Lei. Avrà anche sbagliato a non avvisarlo ma tutto ciò è molto "da Oscar" e anche Lui sa che non é andata a fermare la nonna, ma per darle man forte...non ha bisogno di saperlo dalla bocca di Oscar...lui le perdonerebbe tutto (in questa bellissima storia, anche io). Il caro André è meglio che si armi di pazienza.
Cara Veronica, ma come dobbiamo fare con questi Morin? Curiosi e pettegoli attendono il lancio dei coltelli fra parenti, ma la più posata sorella Anne, mette fine al loro ruolo di spettatori non paganti in prima fila. Ma non è proprio possibile cacciarli da questa casa? 
E tutti quei discorsi odiosi su André, sul suo ruolo, su come ha conquistato Oscar....mettono la pazienza della nostra bella bionda alla prova, pronta a sbroccare, quasi fosse una congiura contro i suoi nervi...e sappiamo come non brilli per pazienza.
Ma questo marito favoloso che si ritrova a fianco sa come ricondurla alla calma, sa quali gesti e quali parole utilizzare, sa assecondare alla perfezione i suoi silenzi.
Bellissima tutta la scena e il loro dialogo davanti al camino. 
E mi è piaciuto molto quel richiamo a tutte quelle frasi che hanno dubitato di questo amore, che lo hanno deriso e offeso (la lettera di Hortens, le parole di Fersen, le parole del padre dette ad André, le nuove parole di Hortens, la "proposta " dei Morin), pensieri che hanno un'unica conclusione....Oscar è libera, perché il suo amore la rende tale.
Non mi soffermo, invece, su quanto accaduto alla povera Loulou....però... Martin non me la racconta giusta. Qualcosa mi riporta ad una coppia di novelli sposi....una dolce similitudine. 
Per un capitolo lungo, una recensione altrettanto lunga...infondo, ormai avrai capito che non ho il dono della sintesi. 
Brava! 
I Complimenti sono anche per le splendide immagini di Vered.
Baci.

Recensore Master

Oscar ci sorprende sempre,riesce a mantenere una calma olimpica davanti agli insulti di Hortense verso suo marito,lo difende sottolineando il fatto che e' il loro "cognato". Delle due sorelle,Marie Anne sembra la piu' ragionevole,anche se poi Hortense sembra piu' ben disposta verso Andre',senza la scomparsa di Loulou lo sarebbe? I coniugi Morin sono odiosi,possibile che possano fare i padroni in casa Jarjayes?
Che Oscar non abbia mai avuto pregiudizi nei confronti di Andre',non c'era il minimo dubbio,bello il momento in cui si uniscono in perfetta armonia e uguaglianza.
Nelle note ti chiedi come avrebbe reagito la famiglia davanti al matrimonio di Oscar e Andre',probabilmente,visto la mentalita' e i costumi dell'epoca,Oscar sarebbe stata semplicemente diseredata e nessuno della famiglia avrebbe piu' avuto contatti con lei.
Un piccolo dettaglio che non mi torna,la nonna non e' troppo giovane?
Alla prossima.

Recensore Master

Scusa se stavolta sono arrivata tardi a recensire ma avevo un sacco di cose da fare subito dopo le feste che non avevo mai il tempo materiale di leggere tutto senza interruzioni come la buona lettura richiede.Forse mi odierai perché stavolta metto giudizio critico ma non è x la storia in sé che tu hai reso appassionante e intensa come non mai, però mi meraviglia di una come te cosi tanto giustamente attenta a particolari, eventi storico,riti nuziali dell' epoca , riferimenti sulla rivoluzione molto accurati e poi....
.dico come puoi dire che la vecchia Marie nel 1789 quasi 1790avesse solo 68anni???? Con un nipote di 35?? Ammesso e te lo concedo che all'epoca i matrimoni erano molto precoci poteva starci che lei avesse generato la mamma di André a 14anni e a sua volta lei abbia avuto il piccolo André giovanissima; ma chi ha visto la serie ricorda sempre nonna Marie come una donna più sui sessanta che sui cinquanta fin dalle prime battute, io penso se mettevi 78anni era già più plausibile il tutto. C'e'quella frase imperdonabile di Hortense che dice:Ha sempre mostrato piu' giovane.Ma quando mai??Già un altra volta mi sono sorpresa a dover correggere un' altra amica che al contrario tuo faceva passare nonna Grandier per vice madre pure del generale Jarjayes. Stiamo attenti per piacere a non capovolgere almeno le caratteristiche fondamentali della trama predefinita, se questo tuo non fosse stato quel capolavoro che è ma un qualsiarsi racconto ooc dei tanti che imperversano nella sezione non mi sarei persa la briga di leggere più di una puntata
(Recensione modificata il 09/01/2015 - 11:52 am)
(Recensione modificata il 09/01/2015 - 12:01 pm)

Recensore Veterano

Straordinario capitolo! il sorgere e il cadere dei pregiudizi, così come cadono gli abiti al suolo, quando finalmente i nostri eroi possono esprimere, anima e corpo, se stessi...
E Hortense, che abbandona le apparenze (i vestiti che si stracciano inesorabilmente e con noncuranza nella ricerca di ciò che davvero conta: sua figlia), e si rivolge ora ad Andrè e ne chiede il parere quasi a voler cancellare, nel momento del bisogno, la differenza di rango così tanto prima invocata, quasi a volerlo riconoscere come una persona di famiglia!
che dire se non che la tua scrittura è sempre fonte di meraviglia e naufragar m'è dolce tra le tue righe!

Recensore Master

Sono ormai ai capitoli fatidici del sospirato matrimonio, ma non ho resistito alla tentazione di un commento "globale" sui sette giorni d'amore dei nostri beniamini e sul mitico Alain diavolo custode (ormai recensire la tua creazione è come una droga!) Ebbene, nel capitolo 25 finalmente un po' di sana, seppur precaria, tranquillità: bella e spontanea l'intimità che si è creata tra i due innamorati, l'hai descritta molto bene, esilarante la scena della nonna che si trova davanti Oscar nuda (anche se ho faticato un po' a riconoscere un'Oscar così "sfacciata", o meglio disinibita...!).Sul diavolo custode, invece, che dire? Hai avuto la felice idea di "saltare" nella testa di Alain, cambiando completamente registro e stile narrativo, cosa che solo chi ha veramente confidenza con la scrittura sa fare! Qualche perplessità sui vari ## (mi sembrava di essere sulla Settimana Enigmistica, all'inizio, ma li ho decifrati tutti!), poi ho pensato che forse volevi esprimere così il dolore di Alain al solo ricordo dell'amata sorella, dolore che cerca di soffocare cancellando (##, per l'appunto), ogni pensiero riguardante lei, ogni parola, persino il suo stesso nome... Questo d'altronde è coerente al suo personaggio, che dietro l'aria scanzonata e i modi rudi nasconde sentimenti e fragilità (non per niente, lui che è innamorato segretamente di Oscar, resta di sasso di fronte alle parole tenere sussurrate dai due amanti). Per quanto riguarda nello specifico l'ultimo capitolo, simpatico il siparietto di Martin consigliato dai due "uomini vissuti" (su di lui ci avevo preso, adesso vediamo se Loulou contraccambia!), avvincente la trama, specie nella concitata fase finale... mi ha ricordato un po' (è un complimento, non una critica) gli intrecci di libri che amavo tanto da ragazzina, tipo la Freccia Nera o I Tre Moschettieri. ... quindi brava ancora, non vedo l'ora di mettermi in paro!!