Recensioni per
Rivoluzione - Aishiteru
di VeronicaFranco
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
E così si chiude questa seconda parte di Rivoluzione. |
Ecco il piccolo Grandier è giunto fra noi .Un parto normale un bambino sano e due genitori affamati di vita e di felicità. Anche se proprio felici felici senza nessuna preoccupazione non sono mai stati. Ora la storia incalza e ci arrendiamo al suo corso. |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
...io credo che quello che mi hai fatto vivere in quella stanza ed in quella Chiesa sia proprio ciò che m'aspettavo di vedere. Hai citato uno dei primissimi capitoli di "Rivoluzione": "la fucina che trasforma il vecchio in nuovo". E come il titolo si adattava all'allora condizione di Oscar, alla sua metamorfosi da "donna soldato" a "donna compagna", adesso veste perfettamente Andrè. Che in tutta l'opera viene sempre preso ferocemente da quella malinconia serpeggiante, che vena ogni momento di felicità, rendendolo un po' meno "assoluto". |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Ciao, |
Buongiorno, ieri in realtà avevo già recensito, ma involontariamente ho cancellato tutto! |
Me lo ricordo bene quando ho incontrato Rivoluzione per la prima volta: eri circa a un terzo della strada. 20-25 capitoli che mi hanno trascinata l'uno dentro al successivo senza requia. Ho visto lo stile cambiare. Eri già brava, scrivevi già in modo scorrevole e piacevole. Le idee erano notevoli, la trama intrigante, colpi di scena avvincenti. Poi sei diventata magistrale. Dopodiché ti sei trasformata ancora: sei diventata una professionista. 60 capitoli in cui ti ho letta crescere e maturare, ed é stato un godimento perché é raro leggere uno scritto di tale qualità al di fuori di una biblioteca. All'inizio ci hai presi "per la gola", sfoderando avvenimenti da " voglio sapere subito cosa succede dopo ", ma dalla metà in avanti sei riuscita a tenere vicino a te una nutrita schiera di seguaci raccontando semplicemente la vita quotidiana. E se ce l'hai fatta é stato perché sei stata vera, viscerale: ognuno di noi ha sentito con loro, si é riconosciuto nei tuoi personaggi, ha toccato la loro umanità, ha rubato loro sentimenti e pensieri. Siete cresciuti insieme, tu, Oscar e André. In sessanta capitoli. E per questo ti dico brava. Io scrivo da vent'anni. Scrivo per me, non pubblico mai. E nemmeno recensisco, il più delle volte non penso ne valga la pena. Ma conosco bene la scrittura e so che per immaginare e poi saper trasporre una storia con così tanta veemenza quella tastiera la devi proprio amare. Amore non é solo piacere, é dedizione e sacrificio. É voglia di essere migliori. Ho letto di te che vuoi fare la scrittrice. Scrivere, lo fai già. Se intendi che speri ti dia da vivere, io credo che ce la farai. Putroppo dove c'è denaro ci sono anche logiche di mercato, e tu sai che da un editore ti sarà chiesto di vendere, non di emozionare. Se posso darti un consiglio, piuttosto tieni il tuo dono creativo per te e non cambiare se non nella direzione che il tuo cuore vorrà. Fremo in attesa di sapere il resto. Complimenti per come hai saputo utilizzare il tuo dono, congratulazioni per il risultato che hai raggiunto. |
Tesoro bello, ciau! |
Che dire... |
Ho sentito tutta l'emozione di André e anche i suoi condivisibili tormenti, dettati da quella particolare sensibilità che solo il nostro André possiede tra gli uomini... |
Recensisco di pancia, come merita questo capitolo. Ho rivissuto ogni tremito successivo alla nascita dei miei figli, li ho risentiti pesanti e "veri", caldissimi, addosso per la prima volta, dopo averli portati e sentiti per nove mesi. Ho risentito la stanchezza e l'euforia dei minuti e delle ore successive, quando mi rendevo conto che tutto era uguale a prima ma tutto era inesorabilmente cambiato. Ho ritrovato lo stupore con cui guardavo quel piccolo miracolo che avevo tra le braccia e mi domandavo come avevo potuto vivere senza di lui, sino al giorno prima... Mi hai fatto risentire ogni cosa e li ho amati, i tuoi Oscar e André, come mai prima di oggi. Non posso quindi che ringraziarti per le emozioni che in questi sessanta capitoli mi hai regalato a piene mani, con una maestria, un'eleganza, una competenza ed una dolcezza inimitabili. E credimi, proprio perché ti stimo tanto, è con trepidazione che affronto questa parte di discorso, quella che riguarda la parte successiva... Spero di riuscire a spiegarmi, perché è davvero difficile farlo, senza rischiare di scadere nella retorica o nella banalità ma... li " sento" davvero, mi fanno bene e male, dentro, e, perdonami Veronica, non so se avrò il coraggio di leggerli, separati, o sofferenti, o... Perdonami. Ma credo sia giusto essere sincera. Ci sono libri meravigliosi che non sono riuscita a terminare, perché mi prendevano l'anima, mi stringevano il cuore, mi facevano davvero soffrire. Ci penserò, in questo periodo, e credimi se non mi ritroverai tra le tue lettrici sarà solo perché sono troppo vigliacca, perché, semplicemente, ho preferito decidere di continuare ad immaginarmeli felici ed innamorati, nella casa all'incrocio tra rue de Lillas e rue des Roses. Perdono... In ogni caso, grazie. Grazie. Grazie. Per tutto. Un abbraccio. Monica. |
Prima un commento a questo meraviglioso capitolo finale. |
Per André e Oscar è iniziata davvero una nuova vita; ma questo non impedisce di vedere il dolore degli altri; il futuro nel nuovo mondo nato con la rivoluzione dovrà essere costruito con l'aiuto di tutti. Buona Pasqua e grazie per questa magnifica storia! |