Recensioni per
Rivoluzione - Aishiteru
di VeronicaFranco

Questa storia ha ottenuto 1140 recensioni.
Positive : 1128
Neutre o critiche: 12 (guarda)


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Recensore Master

Ma dai, non è giusto! Non sono ancora riuscita aa recensire il capitolo precedente (ma l'ho letto...oh se l'ho letto!) e tu già ci regali questa meravigliosa piccola perla...Tristissimo lo struggimento del povero Fon Fessen (il tuo Alain è davvero un'adorabile carogna...) e meraviglioso il sentimento che lo tiene incollato a quella finestra, malgrado sappia che lei non si affaccerà e malgrado la dolorosa rinuncia nella sua offerta disperata a Dio per aver salva la vita di Joseph. Bellissimi, entrambi, in quell'abbraccio rubato, veri e dolenti... Spero di trovare il tempo di commentare anche il 49, il tempo è poco e questo contest meravigliosamente colmo di bellissime storie, ma se non ci dovessi riuscire...il mio voto va ad ANDRÉ GRANDIER!!!! Un bacio, Veronica ed a presto!

Recensore Master

Mi piace molto questo capitolo.
La bonaria presa in giro di Alain che si risolve, tutto sommato, attraverso la bontà di cuore di quei poveracci che passano il primo dell'anno al gelo sorvegliando le finestre. E che hanno pietà di un uomo che ora sembra un cane bastonato.
E prima ci racconti quali sono i motivi che lo hano reso così, l'amore che MA ha percepito come peccato ricaduto sulle spalle del figlio, il tradimento verso la patria, lo stare in Francia nonostante tutto.
Sei molto delicata in questo racconto dolente.
Molto brava.
Un grosso bacio

Recensore Master

Anche quest'altro confronto tra i due mi piace molto! Alain non smentisce il suo essere scanzonato, Fersen non smentisce la sua malinconia, che adesso ci sta ancora di più; un favore fatto tra amici di una volta sola dimostra la lealtà del gigante che conosce l'amore e le sue sofferenze.

Recensore Master

Che sorpresa Veronica,
bellissimo capitolo. Struggente, oserei dire.
Quanto dolore nel cuore di Fersen,avere Maria Antonietta così vicina e non poterle parlare,toccare,riuscire solo a vedere il suo dolore un vero strazio per un povero cuore innamorato.
Di sicuro erano più liberi a Versailles. E ricordare il sacrificio che la regina era pronta a fare pur di salvare la vita del piccolo Joseph non è un pensiero allegro.
Ed è molto interessante l'incontro con Alain. Molto furbo il nostro soldato a non rivelare nulla a Fersen su Oscar e ancora più furbo a cercare di farselo mico facendogli incontrare la regina.
Userai ancora questo intreccio?
Al prossimo capitolo.
Anna

Recensore Master

Veronica cosi mi parte la lacrimessa assassina...che onore per me grazie ne sono lusingata. Gran bel capitolo dedicato ai due sfortunati amanti. Un abbraccio fortissimo 😘

Recensore Master

Ciao Veronica,
preso un po' di tempo prima di commentare perché un capitolo così politico aveva bisogno di riflessione.
Prima di parlare dell'aspetto politico,voglio commentare ciò che ci mostri della loro vita. Molto improvvisa la partenza di Alain,mi chiedo se il motivo sia davvero solo il ricordo dei suoi lutti o se ci sia altro che non ci racconti.
La partenza di Rosalie,Bernard e le sorelle di Oscar,lascia i novelli sposi ad una quotidianità molto "normale",immaginare Oscar che si dedica al cucito è quantomeno insolito,c'è un notevole scambio di ruoli ora. André sempre impegnato,al centro dell'attenzione, Oscar che lo aspetta orgogliosa dei suoi successi. Una evoluzione del loro rapporto a 360 gradi.
Un piccolo sospetto,credo che dietro i progressi di Martin ci sia Alain,che abbia affidato il ragazzo ai suoi compari?
E ora dedico il resto del mio commento alla politica.
Le letture che André organizza in chiesa mi sembrano orientate alla presa di coscienza degli uomini sui loro diritti/doveri,mi sembra che André sia guidato da vero entusiasmo, i suoi ideali sono puri,sinceri,forse troppo per ciò che è accaduto e che accadrà.
La lettera che scrive a Condorcet non puo' che rispecchiare la sua indignazione per l'esclusione delle donne al voto,soprattutto della sua Oscar che ha rinunciato a tutto per seguire i suoi ideali.
Mi è piaciuta molto la risposta di Condorcet,non era un politico arrabbiato che si faceva trascinare da ciò che pensava fosse il volere della massa,voleva davvero cambiare le cose senza distruggere tutto e tutti pur di raggiungere il suo scopo.
Conosci la mia opinione sulla rivoluzione, credo che André sia troppo onesto,troppo pulito,troppo ingenuo se pensa di cambiare le cose con dei sani ideali. Il discorso di Donatien ne è la prova. Per nostra fortuna André è fedele a se stesso,non lo vorremmo diverso.
Una piccola divagazione che,spero,non ti spiacera'. Nelle note hai scritto di non essere a conoscenza della sicura circolazione dei testi di Voltaire e di Rosseau. Posso dirti che la censura sotto il regno di Luigi XV era più serrata,sicuramente i testi da te citati circolavano liberamente nei salotti negli anni 80 del 700. Il dubbio di Taine,per esempio,è :quani futuri rivoluzionari lessero davvero questi testi?
Ora vedremo un André ancora più indaffarato visto che è diventato maire.
A tra due settimane.
Anna
(Recensione modificata il 22/09/2015 - 01:10 pm)

Recensore Master

E' da ieri che penso a cosa scriverti per rendere l'idea delle emozioni che mi hai suscitato, ma finirei per scrivere un capitolo anch'io...
Quindi riassumo in una parola: sei un GENIO!!
E' bello sotto tutti i punti di vista, l'accuratezza storica, il modo di scrivere, la sensibilità con cui ci fai avvertire i personaggi, al punto che io li sento vivi, come se ce li avessi davanti.
Ho trovato toccanti alcune scene in particolare. Le prove in salotto a casa Grandier, momento intimo e intensissimo, le elezioni dove ci mostri un André maturo, padrone di sé ed estremamente capace e poi ancora l'accorato sfogo di un uomo che non è solo innamorato ma che rispetta e stima sua moglie e per questo è scandalizzato e nello stesso tempo affranto all'idea che lei non abbia neanche il diritto di voto, credo prima grande delusione per André nei confronti della rivoluzione!
Insomma se già da 33 anni sono innamorata cotta del Grandier, tu sei riuscita a farmelo amare ancora di più!!!! Rendendolo un uomo SPETTACOLARE
Piccola digressione: Hai scelto di far eseguire ad Oscar le Variazioni Goldberg... Questa non è una scelta da poco!
Vuol dire che la nostra Oscar non solo è un asso con la spada, ma forse col pianoforte ancora di più, considerato il livello altissimo di preparazione che richiedono per essere eseguite e con cui si cimentano i pianisti con i numeri!
Ma ci sta! Anche Oscar quando fa qualcosa, mica lo fa tanto per fare....
Ciao Veronica. Sono tanto orgogliosa per te....
Lucia

Recensore Master

Capitolo "politico" ( quindi senz'altro densissimo e molto complicato da rendere "potabile", cioè comprensibile , proprio per chi scrive..) e tuttavia sono riuscita a trovarlo estremamente scorrevole e godibilissimo, in ogni suo passaggio.
Purtroppo abbiamo capito che un Primo Ministro come Andrè, a noi, mai ci capiterà, e non solo perché ci renderebbe più "interessante" affrontare un notiziario...Andrè affronta questo nuovo aspetto della sua vita con il trasporto, ma soprattutto la "purezza", con cui porta avanti qualsiasi iniziativa che lo coinvolga profondamente. Andrè non "esiste" come Uomo e quindi nemmeno come "politico", ahimè. Troppo onesto, troppo sincero, troppo leale e davvero genuinamente coinvolto nei progetti che auspica portare avanti. Intendiamoci, questa mia non è affatto una critica. Il personaggio di Andrè non potrebbe essere altrimenti che così, anche in questa sua nuova "veste"..esattamente come lo descrive Oscar aggrappandosi ai suoi ricordi di bambina: è e resterà sempre innocentemente "fanciullo" per la sua generosità e l'entusiasmo autentico e contagioso con cui prende a cuore le situazioni e gli impegni. Uno come lui, lo descrivi in modo tenero ed accorato tramite gli occhi innamorati e grati di Oscar, non potrebbe essere diverso: lui non scinde ( come molti, nelle epoche passate, come adesso..) l'Uomo Andrè dal politico Andrè, essi sono un tutt'uno, indivisibile, proprio perché assolutamente ed umanamente "vero".
Agganciandomi a testo, infatti, ho amato molto tutta la prima parte ove si narra del periodo preparatorio agli incontri in chiesa, il modo in cui lei lo osserva assorto e coinvolto, infervorato quasi, dallo studio. Ed anche l'elegante e nel contempo gentile sfacciataggine con cui lui "convince" il reticente parroco di Agny ( ah, in alcuni momenti, quando suda freddo e tentenna dinnanzi ai parrocchiani, messo alle strette dal Nostro, mi ricorda il famoso "vaso di terracotta in mezzo ai vasi di ferro" don Abbondio...) è davvero un passaggio di fine e squisita "fattura", un tassello, nella descrizione di Andrè e del suo temperamento, davvero mirabile.
Eccetto il periodo "buio" in cui i"demoni" di Andrè la facevano da padroni nel suo animo, in cui il tormento ha davvero quasi rischiato di ammattirlo e trascinarlo in un vortice di annichilimento totale, lui è sempre stato un giovane di indole sì, posata, ma sostanzialmente solare, incline al dialogo, all'ascolto, all'interazione...anche se non un "leader" nell'accezione classica del termine era un tipo istintivamente portato a farsi carico dei bisogni degli altri.
Me lo vedo ad incarnare l'"ideale" del politico, più una guida spirituale ( Oddio, non esattamente un Mahatma Gandhi, per carità..) per i cittadini, "educatore", in tutto e per tutto, anche sotto questo punto di vista. Proprio in virtù della "grazia" che lo contraddistingue, e di questo suo "alto sentire".
Troppo "alto", appunto...per ora tutto è in embrione e gli ideali rivoluzionari che si sono nutriti delle ideologie mirabili dei filosofi del tempo, danno spazio ai sogni, alla veemenza delle idee, alle possibilità.
In futuro chi sarà "troppo" fedele a sé stesso, onesto verso di sé e verso gli altri, conoscerà il doloroso "risveglio" di chi non si compromette e non accetta di sporcarsi nel fango delle meschinità e dei giochi di potere...
Per inciso, già i Nostri avvertono qualcosa di estremamente stridente con l'esclusione al voto delle donne. E mi piace molto che tu affidi questo "malessere" non direttamente alla voce di Oscar ( che già aveva raccontato le sue sofferte sensazioni a riguardo..), ma a quella di Andrè. E nemmeno in forma "diretta", ma attraverso l'epistola dettagliata verso il suo mentore, ove narra il suo disagio e mette a fuoco lucidamente i suoi propositi concreti per il futuro.
Dopo averti tediata a sufficienza sulla complessa realtà di "Andrè for president", non sto più ad inanellare complimenti su complimenti su come tu scriva e bla , bla, bla, già lo sai ed ogni capitolo, sotto qualsiasi "forma" venga presentato te ne rende merito...
Solo due ps: 1) Alain che abbandona tutti di corsa si "aggancia" a quello dello scorso capitolo, che un po' "accusa" Andrè di "snaturare" la vera Oscar ed allontanarla dalla sua vera indole, rendendola così più vulnerabile. Non è mica che questa "fuga repentina" possa venir approfondita in una prossima sede per caso, magari in una one shot dedicata ad un particolare evento?
2) Le amicizie del Marchese di Condorcet...mumble, mumble..Andrè si fida ciecamente di lui, e lui appare sincero, ma il nome di La Fayette associato a questo personaggio che ne raccoglie le confidenze, mi fa rabbuiare parecchio...ma si sa, verranno tempi duri...
Intanto lasciamo che assieme agli spifferi d'aria gelida, si godano anche il sole...e questa gravidanza sarà davvero interessante leggerla e viverla assieme a loro..ed alla nuova realtà personale di vita che li coinvolge.
Un bacio grande, come sempre...perdono per non essere arrivata a commentare il precedente capitolo...sob...
Tamara Alessandra.

Recensore Master

Se questo capitolo è palloso come abbiamo parlato in privato allora non mi chiamo Ornella... capitolo assolutamente splendido in tutti i dettagli come sempre sei uuna garanzia un abbraccio 😘

Recensore Junior

Ciao tesorina! Come stai? Spero che il periodo intenso ti lasci respirare un po'! :) Allora, cosa dirti? Te già sai che AMO questa tua storia che mi ha accompagnata durante un periodo importante della mia vita, ed ora ti rinnovo i miei complimenti, dicendoti che riesci sempre a stupirmi! Premettendo che io e la politica non siamo "amiche", te sei riuscita alla grande, con la tua bravura nello scrivere e nell'esprimere i concetti, sei riuscita a farmici capire qualcosa! Io non ho mai letto Rousseau, ma appena ho del tempo lo farò certamente perché da alcuni spezzoni che hai messo, ammetto che mi ha colpita molto! Poi ciò che dice risulta attuale anche attuale! Parlando del capitolo, molto bello! Mi dispiace molto che se ne siano andati tutti, soprattutto Alain che ha solo lasciato un biglietto(e qui si infittisce il mistero cominciato nello scorso capitolo...ti giuro, mi sta facendo preoccupare questo suo comportamento "insolito"), ma entrambi i coniugi Grandier hanno trovato il modo di riempire le loro giornate! La mia scena preferita è stata lo scambio di lettere tra André ed il Marchese...li vedo come due uomini del futuro che vivono in un'epoca non loro, viste le loro idee "visionarie" sul diritto di voto alle donne! Infine, altra scena preferita, è stata la quasi vittoria di André nonostante le parole di infangamento di Donatien! Ho l'impressione che questo "signore" sia stato mandato dal vecchio Girard e dal vecchio Morin! Penso che da ora in poi ne vedremo di belle e di brutte...ammetto che dallo scorso capitolo mi sta salendo un po' d'ansia per loro! Ti rinnovo i miei complimenti...al prossimo capitolo, che se non erro sarà il 4 ottobre! Un bacissimo!

Recensore Master

Che peccato! !!!! Avevo scritto una recensione lunghissima e piena di spunti ma mi è partita via tutta! ! Va bene faccio Buon viso a cattiva sorte e tento di afferrare i contenuti persi. Capitolo molto ricco questo, storico e si legge immediatamente l'accuratezza, la meticolosa ricerca dei testi, l'importante lavoro dietro nel risaltare un messaggio politico, una discussione o una profezia ancora lontana ma palpabile nella lettera di Condorcet ad André. La politica oggi come allora è sempre fatta di individui scaltri, profittatori, che tirano l'acqua x il proprio mulino e a farne le spese ci stanno sempre gli stessi; i migliori; la vedo dura x il nostro André non avrà una vita facile come sindaco.Ma non c'è solo storia in questo capitolo 49:ci sono alcuni vaghi velati ma percettibili agganci con l'anime quando si nominano Luigi e Maria Antonietta e il dolce ricordo di Oscar nonostante tutto verso la sua Regina. C'è l'ennesimo arrivederci fra Rosalie e Oscar, sentimentale, che tanto ricorda la decisione della ragazza di lasciare casa Jaryayes x tornare alla sua vita, semplice di popolana ove incontrerà Bernard. C'è poesia nella Oscar che suona al pianoforte e che ripensa all'Andre' bambino e ai molti punti d'incontro con l'Andre'adulto. Ci sono le letture di Oscar tratte dal manga che tanto facevano arrabbiare il vecchio padre e c'è quel bel riferimento all'Iliade. Infine, ma non x ultimo, viene espresso il rapporto adulto, moderno e fuori dai canoni dell'epoca nel vivere la religione in modo spirituale non materiale (in questo mi ricordi Susanna Tamaro in Va dove ti porta il cuore).L'eccessiva religiosità dogmatica e confessionale urta profondamente con gli ideali liberali della Rivoluzione e prima ancora del secolo dei Lumi.
Unica nota, personale, critica: ormai hai scelto Oscar come ombra e André come luce....ovviamente invertendo il numero dei fattori il risultato non cambia, e la Rivoluzione non cambierà di una virgola anche se i nostri due protagonisti vivono l'uno il ruolo dell'altro. Certo la tua Oscar"all'opre femminili intenta che siede assai contenta "paga dei successi del suo signor marito incurante persino di non poter votare mi desta perplessità, ma così è fatta la tua Oscar personale, una Oscar sulla falsa riga della vera cui hai regalato qualcosa e tolto dell'altro. Importante è x me che il racconto continui ad essere sempre così interessante ed avvincente con sempre nuovi sviluppi. Alla prossima ciao
(Recensione modificata il 20/09/2015 - 09:36 pm)
(Recensione modificata il 20/09/2015 - 09:42 pm)

Recensore Veterano

Ciao Veronica! Prima cosa: ci avviciniamo al 50° capitolo!!! 
Complimenti per l'impegno che metti nei tuoi scritti. Sono sincera nel dire che solo poche riuscirebbero a raggiungere un livello così alto . Ma tu hai preso un impegno e Rivoluzione è anche una FF storica. Quindi nuovamente complimenti per la tua precisione. Il finale è stato commovente e tutto il capitolo molto appassionante. Questi ormai sono diventati i "tuoi" Oscar e André, essendoci allontanate tantissimo dalla storia originale. Brava!

Recensore Master

Tu sei un genio assoluto
Capitolo: profondo, entusiasmante, coinvolgente
Andrè è talmente intelligente ed aperto oltre che sensibile e modesto
Temo però la reazione di quei 48 alimentati da odio e rancore
A presto
Krys

Nuovo recensore

Ciao Veronica ti aspettavo con ansia all 'appuntamento domenicale e sei,come sempre, di parola quindi grazie. Leggendo mi è venuta la voglia di andare ad approfondire certi temi "storici" e ho pensato, con un po di malinconia, ai tempi in cui andavo a scuola con poco profitto e al fatto che ci sono modi per stimolare la voglia di imparare con una narrazione coinvolgente come è la tua. Il mio è un complimento fatto col cuore. Ultima cosa che voglio dirti è che qualunque sarà la fine di questa bellissima storia non mi lascio senz'altro avvilire da un possibile finale triste perché comunque il viaggio per arrivarci è emozionante e indimenticabile! Spero di non essere stata pasticciona ma di aver reso l'idea su quel che penso!alla prossima

Recensore Veterano

Ciao Veronica, ho letto questo capitolo slegato dagli altri, ammetto di essere rimasta un po' indietro, ma non posso non dirti che l'ho trovato perfetto: accurato, realistico e appassionante capace in un attimo di riportarti in quelle vite che descrivi così perfettamente, esattamente come credo sarebbero state e che proprio per questo ogni volta mi fa pensare: managgia a quell'inevitabile epilogo destino di ogni rosa!
Ma magari intendi altro ed io mi sbaglio...
Detto ciò torno silenziosa...
un bacio
Alga