Recensioni per
Rivoluzione - Aishiteru
di VeronicaFranco

Questa storia ha ottenuto 1140 recensioni.
Positive : 1128
Neutre o critiche: 12 (guarda)


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Ciao, ho letto il tuo ultimo capitolo, e' molto bello e altrettanto duro, ma condivido quello che scrivi, se Oscar e Andre' fossero sopravvissuti la loro vita di certo nei primi mesi non sarebbe stata delle piu' semplici....
La malattia di Oscar tanto pericolosa ed invalidante, la paura di Andre' nel vederla cosi...e non dimentichiamo la fame a Parigi e i saccheggi nelle case dei nobili...
Tutto molto realistico, certo che poveretti....quanto dolore per loro..speriamo arrivi un po' di sole nelle loro vite.
Mi piace leggere la tua storia, brava e a presto.
(Recensione modificata il 08/07/2014 - 12:33 pm)

mamma mia ma che bello questo capitolo mi è stra piaciuto, dal comportamento del generale alla dichiarazione dei diritti, però ho parecchi dubbi che penso mi chiarirai nei prossimi capitoli, se oscar sta guarendo come mai questa febbre? la nonna e la mamma di oscar dove sono?. aggiorna presto sono curiosa

Cara Veronica bellissimo capitolo da leggere con calma, anche perchè i personaggi e le emozioni da rielaborare sono tante! L'incontro tra Andrè ed il Generale, beh è stato perfetto e il Nostro Generale personaggio complesso e contorto è tratteggiato in maniera perfetta!Adoro il tuo Andrè così maturo e protettivo con Oscar, ma del resto lo è sempre stato, ma adesso ancora di più, è la sua ancora di salvezza ( e la rovina di noi fan...dove lo troviamo anche noi un Grandier d'uomo così?)..Alain lo amo da sempre..l'ho sempre immaginato come l'amico giusto per Andrè ed Oscar (diciamo in certi casi la bocca della verità che riesce a mettere entrambi con le spalle al muro con le sue parole e le sue battute)! Stai riuscendo nell'impresa di rendermi quasi simpatici anche Rosalie e Bernard! ed Oscar.. finalmente così umana lascia intravedere un lato del suo carattere addolcito e fragile..lei sempre così fredda!Mi piace anche l'atmosfera di ricordo del tuo racconto, perchè si intuisce che le vicende narrate sono un ricordo, e ci saranno giorni futuri e spero più felici! Aspettando con ansia il prossimo aggiornamento..un saluto Ylenia "Addicted:)"
(Recensione modificata il 09/07/2014 - 10:34 am)

Però! Originale davvero l'idea che André abbia messo lo zampino nella Dichiarazione dei diritti! Vai a dimostrare il contrario, adesso: è un bel modo di intrecciare la fiction alla storia vera e propria, vero e verosimile, come direbbe Manzoni. Comunque, ahiahi, prevedo epiloghi funebri e gravi delusioni per gli aficionados del lieto fine. Io invece sono sadica e prometto di apprezzare se gli farai fare una bellissima brutta fine. Ricordati che, se affogare bisogna, vogliamo affogare dove l'acqua è tanta. Way to go!

Carissima, hai fatto di questo tuo Andrè un capolavoro d'uomo. E stranamente ci dei riuscita rendendocelo accessibile nella sua umanità, fragile e imperfetto come qualunque essere umano ma di una statura morale e di un'elevatezza di pensiero eccezionali. La comprensione, la capacità di perdono, la tenerezza addirittura, che riesce a dimostrare verso il generale nonostante quest'ultimo sembri non voler proprio perdonarlo, sono la riprova, una volta di più, del suo gran cuore. La decisione di nascondere ad Oscar la triste realtà che ha appreso, e persino i ricordi che ha portato con sé da palazzo, per evitarle qualsiasi turbamento, manifestano la delicatezza del suo animo nobile. Lui sì che è nobile davvero. Dentro. Più del generale, che pure fa tenerezza ma appare come un uomo fallito, distrutto dal peccato capitale dell'orgoglio, che l'ha reso incapace di capire e amare fino in fondo sia sua figlia che Andrè (perché io rimango dell'idea che il padre di Oscar abbia voluto bene anche ad Andrè).
Bellissimo il passo in cui Oscar lacerata dal dolore immagina che la Vita stia forgiando la sua spada a suon di fuoco nella sua Fucina. Immagine robusta che con immediatezza richiama al senso salvifico della sofferenza, di biblica memoria. Grande l'idea di Andrè come ispiratore e in parte estensore della Dichiarazione. Non ti nascondo che, finita la lettura, sono andata a ricercare in rete il testo integrale, una perla di valore inestimabile, universale, eterno. Pensando ad Oscar e al suo essere donna (bello il tuo affermare per bocca di Andrè la pari dignità di tutti gli esseri umani, ma anche la varietà nell'uguaglianza, che crea vita, ricchezza e arte) mi è tornato in mente come la ricvoluzione tradì biecamente le donne, che pure furono nei primi anni protagoniste indiscusse nelle piazze, arrivando a rivendicare pari diritti e dignità sociale. Penso alla grande Olympe De Gouges e alla sua dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, e a come fu diffamata la sua persona e oscurata la sua opera, in vita e post mortem. Come potranno i nostri eroi non patire nel loro prossimo futuro il tradimento degli ideali del 14 luglio? Come vivranno gli anni pieni di soprusi e violenze che seguiranno alla presa della Bastiglia? Tu ci fai intuire che avranno ancora molto da soffrire, ma la felicità è il primo dei diritti, giusto?

Ciao,
splendido!!! Sono davvero senza parole!! Bellissimo!!!
ho letto parecchie FF, tante parole su Generale, ma pochissime hanno saputo definirne il carattere bene come questo tuo capitolo! Davvero toccante questo loro scontro/incontro, mi sono commossa nel pensare quest'uomo al quale hanno distrutto tutto, tutto..ideali, casa, famiglia, ...approvo il comportamento di André, nel rispetto di un uomo che, a modo suo aveva amato la figlia e, sono convinta, anche André!!!!
che bella la frase: e sono i sogni migliori, quelli che affrontano la morte!!!  Non ha decisamente bisogno di commenti!!!
André un filosofo contemplativo? D'accordissimo, considerando che amo profondamente la filosofia!!!! La sua dichiarazione....così accorata, vera, passionale!!
grazie della tua attenzione a tutto........e poi scrivi benissimo!!!
A presto
pascal
(Recensione modificata il 08/07/2014 - 09:36 am)

Carissima Veronica,
molto forte e realistica l'immagine iniziale del Generale, un uomo distrutto perchè tutto quello in cui credeva e in cui si riconosceva non esiste più, spazzato via con violenza da un popolo ormai esasperato, ma che ha avuto la forza e il coraggio di far sentire la sua voce. Andrè è molto legato al Generale, per lui rappresenta la figura paterna che non ha mai avuto e, anche se spesso non ne ha condiviso le scelte, è consapevole che è stato grazie all'educazione particolare che ha deciso di impartire ad Oscar, se lui ha avuto la fortuna di poterle stare accanto per tutti questi anni. Credo che il loro affetto sia quello che lega un padre a un figlio, lui ha sempre avuto molta stima di Andrè, tanto da affidargli il suo tesoro più grande e, in fondo, il Generale era consapevole che i sentimenti che legavano Andrè ad Oscar non erano di semplice amicizia, quindi il fatto che ora stiano insieme per lui non è una grande sorpresa, sa benissimo che Andrè è l'unico a poter rendere felice sua figlia, ma i tempi non sono ancora maturi per accettare un simile cambiamento, ma sono certa che presto farà un primo passo per tentare di riavvicinarsi e per rivedere Oscar almeno una volta.
Politica, storica e filosofica la parte finale, trovo molto azzeccata la tua scelta di far partecipare Andrè alla stesura della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino, la sua istruzione, il fatto di aver vissuto da sempre a diretto contatto con i nobili e la sua spiccata sensibilità lo rendono il candidato ideale.
Mentre Andrè si prodiga perchè nella Dichiarazione venga riconosciuto il diritto di tutti gli uomini a essere uguali, la nostra Oscar combatte una dura battaglia, non tanto contro la tisi, quanto contro un male invisibile, che dall'interno sta attaccando sempre più il suo corpo già debilitato, mi sembra di capire che si tratti di somatizzazione.
Spero che queste nuvole passino e che anche per loro torni presto il sereno... (mi ha fatto molta tenerezza Andrè davanti la stanza di Bernard e Rosalie, il suo pensiero non può non correre a lui e ad Oscar e alla loro difficile situazione...)
In poche parole, capitolo superbo, come al solito.
Aspetto il prossimo aggiornamento.
Un abbraccio
Dalmata

 
 

È un po ' che non recensisco la tua storia.Non ho perso un aggiornamento ela trovo eccezionale. Ben scritta e ricca di particolari anche storici molto precisi. Questo cspitolo e' piuttosto triste.Rendi bene l'effetto devastante della malattia e il dolore di André impotente di fronte a tutto questo .Molto bello il finale:chi sta perdendo un grande amore perde anche tutti i momenti intimi e complici che si hanno in una coppia. Purtroppo la mia esperienza me lo ha insegnato fin troppo bene. A presto. Sabry.

Neanche questo capitolo ha tradito le aspettative.
La comprensione che Andre' dimostra per il generale e' molto nobile,commovente il breve abbraccio tra i due. Ho trovato molto intensa questa prima parte.
La stesura della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino e' pregna dei sentimenti che in quei primi giorni agitavano gli animi. Hai saputo descrivere con maesrtia cio' che albergava nel cuore di un uomo giovane,nobile nell'animo ma di non di nascita.
Bellissimo il commento al primo articolo,giuste le tue osservazioni. Non e' la nascita nobile che crea un uomo malvagio,ma il suo cuore,ed essere tutti uguali non vuol dire avere gli stessi sentimenti,le stesse idee,le medesime aspirazioni.
La figura di Andre' sta crescendo nel tuo racconto,continua a combattere senza armi,anche senza la sua Oscar. Anche se lei e' sempre nel suo cuore e nei suoi pensieri.
Avranno un po' di felicita' i nostri eroi?
In attesa del nuovo capitolo,ti rinnovo i miei complimenti,Veronica.
(Recensione modificata il 11/07/2014 - 12:59 pm)

Che dire, sempre sublime il quadro di insieme della storia e il ritratto retrospettivo che stai regalando, specie di Andrè . Ci fa piacere sapere che almeno il generale e la nonna siano ancora vivi , eppure resta la profonda angoscia di leggere di una Oscar che continua ad essere divorato da un male che é che un mostro sempre più insaziabile, quanto misterioso. Ma ci deve essere la luce prima o poi in fondo a questo terrificante tunnel... Andrè dovrà provare per sé - e dio sa quanto lo meriti - la gioia che per ora ascolta solo dietro quella porta, la gioia che deriva dal poter godere del'amore della persona per la quale é nato, volendo usare le parole con le quali termini questo altro bellissimo spaccato di questa storia.

Bel capitolo. Hai reso il Generale coerente al suo personaggio: è troppo presto per lui perdonare e comprendere, adesso, mentre gli eventi della Storia gli cadono letteralmente addosso. Sono sicura che nel suo cuore lui saprà perdonare la figlia, perché in fondo l'ha sempre amata e stimata (consapevole anche delle numerose colpe che ha come padre), ma non la potrà mai più accogliere nell'avita casa a braccia aperte. Sappiamo del resto che il Generale, personaggio realmente esistito, è rimasto legato all'Ancien Regime, e elaborò diversi piani di fuga per la famiglia reale. Coerentemente a questo, la figlia sarà sempre una traditrice.
Sono contenta di sapere che la vecchia Nanny stia bene, nonostante l'età, anche se mi sarei aspettata da parte di Andrè un maggiore interessamento, nel senso di cercare di saperne di più prima di lasciare il Palazzo.
Chissà invece che fine ha fatto Madame.

Mi ha colpito molto "Fui come avvolta da una gabbia di spine; nel roveto dei miei dolori fisici": è un'immagine molto bella, che evoca la sigla originaria e l'idea di Oscar come rosa. Mi piace come l'hai inserita.

La seconda parte è molto interessante. "Le rose di Versailles" è un manga storico, e quindi ci sta tutto questo elemento. Hai ben intrecciato gli articoli della bozza della Dichiarazione con il vissuto dei nostri eroi, e tra le righe si presagisce come le disavventure non siano ancora finite (da lettrice ciò mi rende curiosa di leggere il seguito).

Un'ultima cosa: "Anch’io, per salvare la sua vita, ucciderei, e non una, ma un milione di volte". Si può dire che Andrè abbia già ucciso per Oscar: nell'episodio 32 dell'anime Andrè e Alain sparano al compagno traditore che attenta alla vita del Comandante su ordine di Saint Just (sempre lui!!), nonostante Oscar cerchi di ordinare di non sparare. Certo si trattava di servizio (salvare la vita del proprio Comandante), ma si vede bene come già allora Andrè non esiti un attimo.

Bene. Alla prossima. Buon lavoro.

Forte l'incontro con il Generale; centrata la sua reazione verso André, visto come colpevole di aver convinto Oscar al tradimento; mirabile la riflessione di André che si ritiene, al pari di Oscar, una creatura del Generale; degno di André l'abbraccio al generale e degno del Generale il suo rifiuto.
Reputo la prima parte più avvincente dell'ultima, tuttavia penso che André meriti, per il suo vissuto e il suo spessore, il ruolo che gli regali nella stesura della dichiarazione dei diritti dell'uomo. Di questa parte ho apprezzato soprattutto come hai saputo calare gli episodi della vita di André in ciascuno degli articoli.
Per ora non sono riuscita a comprendere bene la malattia di OScar e le sue febbri... Resto in attesa...
Ma come resisterò fino a venerdì?

La reazione del generale è conforme al suo modo di essere, anche se avevo sperato in una reazione più docile verso André; è meglio che Oscar gli stia lontana, e non sappia nulla; la stesura della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino è una pietra miliare della Rivoluzione e anche della Storia: è bello vedere un André idealista che fa emergere i propri pensieri di speranza nel futuro e gioia di vivere , chiuso in quella piccola stanza di dolore. Riguardo ai mali dell'anima che si imprimono nel corpo, perfettamente d'accordo, per esperienze personali!

Recensore Master
06/07/14, ore 19:55

Dovevamo aspettarselo che sarebbe arrivato il momento che la gente si sarebbe fondata con furia distruttrice contro ogni ultimo segno di nobilta presente anche nelle periferie di Parigi. Inutile dire che il profondo angoscioso terrore che muove la corsa di Andrè saprà é che condivisibile. La assenza di corpi privi di vita e di mezzi di locomozione ravviva le sue speranze. Ora dovrà trovare il modo di raccontare ad Oscar la cosa...
A proposito, ma ci dobbiamo preoccupare per questa bionda, che non vuol proprio guarire?

Recensore Master
06/07/14, ore 15:16

Un emozione unica leggere questo capitolo. Veramente molto bello il dispiegarsi del loro amore di questi silenzi che li nutrono e che gli donano L forza per andare avanti. Essendo sempre stata attenta al periodo storico in cui è ambientata la narrazione ecco che Andrè legge Voltaire e Rousseau e non dimentica Virgilio nel suo occuparsi di lei.
In questo clima di attesa la storia procede ed ecco la distruzione del palazzo avito e di nuovo Andrè che deve occuparsi della cosa e scoprire cosa è successo e come le persone a loro care siano ancora con loro nonostante gli addìi pronunciati.