Recensioni per
Rivoluzione - Aishiteru
di VeronicaFranco
Stavolta temo che mi verrà fuori il tema... e, a proposito di logorrea, verrà a te un "prolasso" di palpebra, nel senso che proprio te la farò calare! Innanzitutto un sentito "grazie" per l'inserimento nel racconto (come anche è successo in molti altri precedenti) di accenni letterario-filosofici, sempre pertinenti e necessari a spiegare le azioni dei nostri protagonisti, in relazione al loro vissuto, alla loro epoca e alla loro cultura. E preziosi spunti di riflessione anche per noi, per me in particolare, costretta da ragazzina (ed anche ora, in misura minore, a livello lavorativo) a confrontarmi con i numeri, quando invece la mia indole ha sempre amato follemente le lettere e l'arte. Inoltre certe dissertazioni in bocca ad Andrè, manco farlo apposta, gli fanno "alzare ulteriormente il punteggio": non c'è niente di più ipnotico di sentir parlare con cognizione di causa un bell'uomo, soprattutto se quest'ultimo non si bea della sua conoscenza, non ne dà sfoggio, ma la "condivide" con altri con genuina umiltà e reale voglia di confronto. Detto questo ( ci tenevo, i tuoi "escursus", si scrive così?, letterari sui classici e non mi hanno sempre appassionato ) passo all'ultima parte, quella relativa ai sentimenti di Oscar. Stavolta, confesso, ho pianto. Secondo me "lacrimare" o meno non muta la reale portata delle proprie emozioni: il "tuffo al cuore"lo avverto forte e chiaro lo stesso, ma per me, credimi, è stato in qualche modo "catartico". Vedere Oscar compiere questo "viaggio a ritroso" nei sentimenti di Andrè attraverso il diario di quest'ultimo mi ha davvero toccato dentro, tanto quanto lei. Il fatidico episodio 28, viene solo accennato, ma esplode qui in tutta la sua maestosa intensità. Oscar la amo, ma Andrè senza ombra di dubbio lo ADORO. E non ho mai visto l'epilogo di quella puntata come una "dichiarazione", ma come una struggente ammissione di quei sentimenti a lungo coltivati e mai compresi appieno, anzi,tutto in un momento, addirittura "calpestati". Non vorrei venir fraintesa, ma quello che Andrè (non) fa ad Oscar non è semplicemente frutto di una semplice frustrazione (sessuale ed amorosa) repressa. E' qualcosa che va ben oltre. Andrè ha tentato, nel corso del tempo, di "lanciare" dei messaggi ad Oscar, non potendo, per ovvie ragioni , essere più esplicito, ma lei non ha potuto o voluto, coglierne il significato. E tutto si va "condensando" nel periodo post "Cavaliere Nero", quando Andrè perde progressivamente la solarità che lo caratterizza e le tenebre che avvolgono pian piano il suo occhio avanzano anche nel suo animo. Non c'è momento dell'anime, per me, più doloroso: Andrè è solo. Oscar, in effetti, non lo "vede".Gli angeli custodi, in effetti , mica si vedono, ma se ne percepisce, calda e rassicurante, la presenza. Ecco, solito guazzabuglio mentale, per dire quanto fosse necessaria quest'ulteriore "presa di coscienza" di Oscar. Felicissima di vederla comprendere del tutto la portata del loro amore, lo spirito d'abnegazione di cui questo si nutre , il desiderio di entrare così in simbiosi col proprio uomo da voler provare direttamente cosa significhi "vederlo" attraverso tutta sé stessa senza adoperare gli occhi. Ma Andrè ha sempre "visto" la sua Oscar, ancor prima di diventare quasi cieco, proprio attraverso gli "occhi dell'anima" e così, finalmente, ora riesce senza sforzo a "vederlo" allo stesso modo pure lei : si sono definitivamente riconosciuti.... Ancora "grazie", e ricorda, la mia è proprio prolissità fine a sé stessa ( non ho il dono della sintesi!!), la tua è una meravigliosa grazia del Cielo! Ti mando un bacio, a domenica! |
Ciao, |
Ciao Veronica! |
Leggo i tuoi aggiornamenti appena li pubblichi, ma prima di recensire, aspetto di poter rileggere per cogliere quello che la smania mi fa perdere, ossia i particolari... |
Ciao, ultimamente latito ma volevo contribuire al generale plauso per questo capitolo. Chiaramente noi tutte vorremmo tirare l'intera Enciclopedia in testa al vescovo reazionario: trattare male un siffatto uomo!! Temo che i fratelli Morin romperanno le....uova nel paniere ai nostri. Però mi rassicura il fatto che hai detto che il peggio è passato. Non mi aspetto certo sempre e solo tarallucci e miele per i nostri eroi, anzi, la loro "rivoluzione" riguarda anche e soprattutto il modo in cui riusciranno a vivere con ruoli diversi. Spero anche io nella scuola dei novelli sposini e, nel caso si avverasse, attendo modulo per iscrivermi (credo nella formazione continua...). |
Olèèè!!! Rieccola la nostra eroina che, pur consapevole del suo essere donna, ritrova i panni familiari dell'uomo che un tempo fu. La scena del duello mi ha fatto riprovare le emozioni che ho vissuto guardando l'anime. E Oscar è ritornata insieme alla sua fierezza, alla sua straordinaria abilità e a quella sua proverbiale freddezza nel trattare persone 'untuose'. |
Ed eccola qui la nostra spadaccina preferita, che da il meglio di sè, sia che la spada sia di legno, di ferro o semplicemente un ramo raccolto da terra. E per fortuna il mio timore non si è avverato e quel bacio che quella faccia di bronzo aveva richiesto come premio non è arrivato, semplicemente perché è stato stracciato. La descrizione dell'incontro con quell'arrogante di Gustave Morin, ha la capacità di mettere in risalto l'abilità di Oscar, il suo concetto di "duello", le sue mosse, gli attacchi, i colpi schivati e quelli inferti, il suo giocare d'astuzia, ricordando gli insegnamenti del generalissimo. È stato come essere uno spettatore privilegiato. Concetti come battaglie, vittorie, avversari/nemici sono tutti insiti in Lei, anche se questo Morin si presenta subito come un osso duro, ma lei sa come metterlo a posto. E poi che faccia tosta: vorrebbe chiedere consigli ad André su come suo fratello potrebbe approcciarsi ai suoi poveri alunni. Bella la risposta che lei gli da...e ora caro stupido Morin, prendi e porta a casa...compresa l'invidia per André! |
Cara Veronica, grazie a te stamattina ho gli occhi a cuoricino.. come al solito mi e' piaciuto tutto il capitolo letto quasi d' un fiato e poi riletto più lentamente per assaporarlo meglio. Mi e' piaciuto molto il duello con Morin, in alcuni punti mi e' sembrato quasi di vedere Oscar soprattutto la parte finale dello sgambetto mi ha ricordato alcune scene dell' anime.. hai un dono prezioso un talento che fai bene a coltivare. Aspetto con ansia l' evoluzione della vicenda, immagino che sarà ricca di colpi di scena davvero avvincenti. Brava! |
Il duello con Gustave Morin fila quasi liscio, anche se Oscar non gli fa pagare pegno. Possibile che rinunci alla sua soddisfazione, una come lei? O forse lo farà a tempo debito? |
Sei sempre bravissima, è tutto bellissimo ma... "Mi frizzavano gli occhi"?!?! |
come sempre storicamente e filosoficamente precisa, ma anche e soprattutto una storyline che è sempre densa di avvincenti sfaccettature psicologiche. che dire... perfetta! |
André è stato davvero molto avventato, c'era da indovinare che non avrebbe ottenuto granché; il Vescovo deve avere preso un gran brutto colpo dalla delusione su Robespierre, questo deve averlo indurito non poco; le schermaglie tra i due ragazzi sono divertenti; ma la parte più intensa è l'esplorazione che Oscar fa dell'animo del suo uomo attraverso le sue poesie: il suo amore doloroso e silenzioso adesso le appare lampante, e il suo amarlo con dolcezza è forse un modo di chiedergli scusa. |
GRAZIE per tutte le gentilezze che ci riservi!!! É sempre un vero piacere seguirti :****** |
Mi sembra che ad Arras si prospetti un inverno particolarmente caldo, nelle scuderie l'ambiente si è talmente surriscaldato che si preannuncia lo stato di allerta, difatti la temperatura si è alzata sensibilmente portando un caldo torrido con rischi di incendi... |
Ciao! Continuo a seguire la tua storia che è sempre molto avvincente. |