Recensioni per
Rivoluzione - Aishiteru
di VeronicaFranco
E ti pareva?? Quando Oscar riesce a stento (intendiamoci) a stare lontano dai guai, sono loro che la vanno a cercare. Quasi quasi preferivo prima: a letto, malata e costantemente controllata a vista. Ho terminato di leggere questo capitolo con un tuffo al cuore proprio all'ultima riga. Complimenti, come al solito: colpo di scena che incatena al racconto. Prevedo grandi disastri per Oscar e André. Chissà come ne usciranno. Proseguo, affamatissima, la lettura. |
La Fucina è il fuoco. Il fuoco è purificazione. Il fuoco brucia il vecchio, permettendo ai semi di germogliare. E' necessario per il grande Cambiamento che ha portato, nel bene e nel male, la Rivoluzione. Ma si sa, quando nasce qualcosa, i propositi sono alti, poi, a volte, essa si scontra con realtà e situazioni e persone che inevitabilmente offuscano la purezza di intenti che l'ha portata alla luce. D'altra parte l'egoismo è radicato nell'Uomo ed è difficile non sentirlo che bussa insistentemente alla porta della Coscienza. |
Sono sicura di essere ridondante: storia bellissma oltre misura. Ma questo, fra i capitoli che ho letto, è di gran lunga il più bello. Oscar e André sono personaggi che vivono una storia di vita e di amore vera. Il dolore, le passioni, i sogni di ognuno sono talmente tangibili al punto da riuscire, senza difficoltà, a tramutare i personaggi della fantasia in esseri umani che ci raccontano la storia tramite le loro vite. Tutto parla della loro umanità. La paura che hanno di perdersi, addirittura il rischio delle piaghe che corre Oscar restando a letto, ed ogni incombenza fisiologica la fanno scendere dall'Olimpo, presso il quale ha sempre avuto fissa dimora per noi tutte. Lei vive ed entra nella quotidianità della povertà, della malattia e della fatica a concludere ogni giorno. Anche la corsa disperata di André a palazzo Jarjayes è più che mai un'istantanea della rabbia del popolo francese, ma anche della desolazione di un uomo che vede spazzata via la sua vita ed i suoi ricordi, proprio da quella rivoluzione che lui stesso ha sostenuto e sostiene tuttora. Sono più eroi adesso che quando erano sempre perfetti e paladini della giustizia! |
Brava. Mi verrebbe da scrivere solo questo perchè, ad ogni riga che leggo, alla mente arrivano così tante idee, immagini e sensazioni, che ci vorrebbe una settimana per scriverle tutte e comunque sarebbe troppo complicato per me! Ogni capitolo è denso di tutto quello che ci si aspetta da una storia così bella e sofferta. |
Mi correggo: non sei una scrittrice, ma una poetessa!!!! Tralasciando il bellissimo.messaggio a Fersen, ti trovo sublime come riesci a scavare l'animo e l'amore dei nostri due protagonisti. André é un uomo eccezionale per la sua intelligenza, per i suoi ideali e per questo amore cosi grande che....non trovo un aggettivo.... !!! Come ho potuto leggere negli altri commenti, nessuna é insensibile a cotanto uomo!! Oscar é tormentata ovviamente, ma si intuisce che anche lei ama davvero tanto... e poi trovo che, sebbene sia ancora inesperta e pudica, cominci peró a prendere consapevolezza del desiderio fisico per quest'uomo irresistibile!!! |
Bel capitolo. Devo confessare che, un pochino, mi dispiace che Oscar abbia abbandonato il suoi abiti maschili, anche se non sono tanto sicura che continuerà a seguire questa strada. Ho come l'impressione che non si senta proprio adatta a fare "la donna di casa". |
Molto bello e doveroso questo confronto tra Fersen e Andrè, anche se Fersen è un uomo di larga cultura e che ha viaggiato molto, nel considerare gli eventi rivoluzionari denota una certa ottusità, dovuta sicuramente al fatto di non vedere nella Rivoluzione le rivendicazione di un Popolo, che finalmente ha avuto il coraggio di alzare la testa e di combattere contro sorprusi e privilegi, ma una minacccia per Maria Antonietta, ergo non riesce a considerare la situazione in maniera distaccata, ma diciamo che il suo parere è ampiamente influenzato dai suoi sentimenti. |
Con un po' di ritardo, sto riprendendo la lettura di questa tua meravigliosa storia. Francamente, mi sento presuntuosa nel recensire. Non sono certamente degna di dire nulla su come scrivi. Lo faccio solo nel modo che si usa fare quando si parla di un bel libro. Da lettrice felice di aver trovato proprio "quello" e che sia proprio "quel romanzo" ad avere la capacità di trasportarmi fuori dalla realtà, facendomi tuffare nel mare della fantasia. E' tutto bellissimo, perfetto, sia nella trama che nella forma. Virtuose quelle piccolissime deviazioni dalla trama originale che permettono di creare una storia nuova. I tempi sono giusti, calibrati: veloci o lenti quanto serve; non ci si annoia, non ci si perde, non si termina la lettura di un capitolo nella speranza che il successivo possa avere caratteristiche un po' più avvincenti. Perchè ognuno di essi lo è! Continuo a leggerti con grande passione. Complimenti, davvero! |
Questo Fersen mi e' piaciuto. Ha combattuto per gli ideali americani,anche se forse la sua fu una vera fuga da Maria Antonietta. Mettere un oceano tra lui e la donna che amava non servi' a molto. Nel confronto con Andre' sembra voler difendere piu' Maria Antonietta,che un governo o un modo di pensare. |
In un paio d'occasioni volevo affidare il prezioso baule a Copperefield con dentro Fersen affinché lo facesse sparire come la statua della libertà! Ma poi ho compreso il suo ruolo chiave all'interno del capitolo ( involontario "avvicinatore" dei nostri due protagonisti) e quindi un po' lo perdono di tanta malinconica tracotanza. Comunque molto interessante il confronto tra lui ed Andrè col dottor Alaste a fungere da "mediatore". Come sempre il Nostro non si è smentito ed è riuscito in qualche modo a tacitare i suoi "spettri" nei confronti dello Svedesone facendo valere le proprie idee e dando forma concreta ai propri sogni alla luce dei cambiamenti fondamentali avvenuti a livello storico e personale. Bellissmo, poi, il tanto atteso "chiarimento" tra Andrè ed Oscar, che nella dinamica un po' mi ricorda l'epilogo dell'episodio28. Infatti Oscra prima provoca con le sue "frasi ad effetto", poi Andrè incassa il colpo con apparente calma ( anche se dentro di sé ribolle), infineun bacio intriso di forza e rabbia conduce l'amata a più miti consigli. E finalmente il dolore diventa ancora un momento di condivisione, viene metabolizzato ( con fatica, si sa) e sugella in qualche modo un altro passo verso il loro cammino di coppia ( mi sembra d'essere una psicoterapeuta, molto psico a dire il vero..). Se già non si fosse compreso, io faccio parte del partito che ama ed ha sempre amato Andrè alla follia, sin da piccina. Dunque ci godo un sacco per come lo tratteggi, perché lui, sì, è dannatamenta bello (l'unico "uomo" assieme a Capitan Harlock che con uno sfregio in pieno volto risulta anche più interessante), generoso, colto, coraggioso, nobile d'animo, ma anche assolutamenta "umano" nei suoi dubbi e nelle sue fragilità e queste imperfezioni lo rendono ai miei occhi "perfetto" ( scusa la schizofrenia di pensiero)! Adesso la pianto con le mie scempiaggini e ti ringrazio ancora per il tempo che comunque ci dedichi nonostante tu sia in vacanza! Un bacio, a presto! |
Riecco Fersen che torna nella vita di Oscar e Andre', molto complesso e difficile il loro rapporto, reso ancora più difficile dagli eventi che stanno sconvolgendo le loro esistenze.....ma se una coppia che si ama riesce a superare tante difficoltà, po' l'intesa potrebbe diventare unica..... |
Voglio spezzare una lancia a favore di Fersen, dato che dai commenti vedo che in linea di massima sono contro di lui. |
Ciao, anche io penso che ci siano molte cose da dire su questo bellissimo capitolo. Inizio dalla lettera finale: solo tu sei riuscita a rendere giustizia al nostro sentimento di rivalsa verso Fersen, reo confesso di aver rifiutato l'amore della nostra eroina. E insiste pure, consapevole del suo fascino e dell'effetto che ha sulle donne, convinto che lei alla fine lo accompagnerà a Parigi. L'orgoglio precede la caduta! Ma lasciamolo al suo destino e parliamo d'altro. La scena finale sulla collina e' meravigliosa: un uomo che mantiene i sogni e l'entusiasmo di un ragazzino è una perla rara, immagine di raro romanticismo! Sarebbe da mangiare come un pasticcino: 50 sfumature di romanticismo (per ora...). Anche il suo discorso con Fersen ce lo dipinge come un uomo maturo e riflessivo, ma impavido sognatore: un uomo che ha sofferto e che è maturato alla luce della conoscenza, vero figlio dell'epoca dei lumi. Fersen invece è un relitto dell'epoca del Re Sole, il nobile per antonomasia: quello che soffre piu per una macchia sui pantaloni del completo nuovo da sfoggiare a corte, piuttosto che per un amore impossibile. I Lumi non lo hanno neanche sfiorato, continua a vagare nel buio. Chi tra i due vede meno? Mi piace anche il personaggio di Oscar, mi sembra molto in tono con il personaggio dell'anime. Mi piace anche il suo cedere alla dolcezza del suo uomo, molte belle fics ce la dipingono come la regina dei ghiacci, invece non dimentichiamo la sua dolcezza nei confronti di Rosalie, di Diane, di sua madre. Il suo carattere è forte ma non per questo freddo. Ottimo capitolo, ovviamente sono in trepida attesa del prossimo. Ciao! |
"Non c’era più bisogno che parlassi. Il dolore smise di essere una maledizione, perché mi accorsi che in qualche meraviglioso, misterioso modo, senza chiamare in causa i corpi, io e lei stavamo facendo l’amore con l’anima." |
Ciao. Andrè 1000 Fessen 0 :-) Bello il confronto tra i due, Andrè ha voluto e ha saputo tenere testa al conte. Però non contento,Fersen ha cercato di coinvolgere Oscar nel suo viaggio, ti dirò che per un attimo ho avuto paura che lei cedesse, fortunatamente il scontro chiarimento con Andrè ha sistemato tutto. Bellissima la scena di loro due a cavallo insieme, i ricordi d'infanzia legati all'albero sulla collina e loro due insieme, nell'alba di un nuovo giorno. Il biglietto che Oscar ha lasciato allo stoccafisso, dice tutto e soprattutto la firma Oscar François Grandier! Per la serie ciapa incarta e porta a casa :-) Aspetto il seguito, Buon ferragosto anche a te :-) A presto |