Recensioni per
Rivoluzione - Aishiteru
di VeronicaFranco

Questa storia ha ottenuto 1140 recensioni.
Positive : 1128
Neutre o critiche: 12 (guarda)


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Recensore Master
18/03/16, ore 00:22

Tra André ed Oscar c'è un legame invisibile ma inscindibile, l'ho sempre pensato! Anche a distanza lui l'ha sentita, e ha lasciato anche il lavoro e gli amici per tornare da lei; la sorpresa al suo rientro è stata bellissima!

Recensore Master
17/03/16, ore 23:23

Bello bello bello...André sente il richiamo e non può fare a meno di andare da sua moglie. Bella l'immagine finale...finalmente donna in tutti i sensi ed il figlio è un miracolo del loro amore. Come sempre splendida. Tvb 😘

Nuovo recensore

Ciao Veronica ti scrivo per la prima volta ma e' gia' da tempo che ti seguo con Rivoluzione. Inutile dilungarmi in complimenti non farei che ripetere quello che altre hanno scritto. Ti diro' solo che Lady Oscar e' stato il mio anime preferito e il finale non mi e' andato proprio giu': penso che la scelta di far morire entrambi sia stata dettata da esigenze di copione.Quando un anno fa ho scoperto questo sito di fanfiction mi si e' aperto un mondo e tutto e' ripartito da dove finiva.La storia d'amore di Oscar e Andre' e' tra le piu' romantiche in assoluto e l'aver dato vita ad altre interpretazioni mi ha reso felice. Mi permetti di sognare ad occhi aperti e trovo entusiasmante che io non sia la sola. Vorrei che malgrado le loro difficolta' Oscar e Andre' vivessero per sempre insieme perche' e' questo il loro destino.
P.s.:ho trovato il volto di Andre' ed e' perfetto:Jim Caviezel.

Recensore Master

Veronica cara scusa l'immane ritardo... Ma credi, arrivare a lasciarti la mia recensione oggi, nel giorno in cui il mondo celebra la donna mi pare una casualità davvero meravigliosa, anche se del tutto non programmata. Innanzitutto una piccolissima premessa: mi dicesti tempo fa in un commento che temevi di non essere all'altezza di descrivere un evento così misterioso e potente come l'accompagnare il proprio figlio alla luce. Sono qui per dirti che erano dubbi completamente infondati. Sei stata magistrale e intensa come sempre, al punto da emozionarmi per quanto ho ritrovato, grazie alle tue parole, potenti ed unici, quei momenti dentro di me. Hai raccontato la sofferenza fisica e la forza che la Natura ci dona in quei momenti, forza che nient'altro è se non amore, incondizionato, per la vita che abbiamo l'onore di far sbocciare e lo hai fatto con coraggio e sensibilità. Molto altro, naturalmente, mi è piaciuto: l'affetto caldo e competente di nonna Marie (bellissime le sue manine calde a lenire le contrazioni) il legame mentale fortissimo con André, il fervore di lui nell'arringare all'Assemblea e quello smarrimento improvviso, a discorso concluso, quasi che i due eventi (quello nella grande sala e quello nella piccola camera)/fossero in qualche modo collegati... Incredibilmente brava, come sempre. Incredibilmente vera e generosa e unica. Come siamo noi donne, sempre non soltanto un giorno l'anno. Un abbraccio, e a presto! P.s. Dissi che i nascituri erano due, maschio e femmina (la scelta del Re, si dice nel mio dialetto) e mantengo la mia opinione. Ancora un abbraccio.

Recensore Master

Mi spiace recensire con un ritardo così grosso, ma sono stata parecchio malata e con febbre alta, ho letto ieri d'un fiato e, sinceramente credo che la lettura non sia adatta ai minori (o meglio) alle minori di 30anni, occasionalmente ho avuto a che fare con una diciottenne:questa tua spiegazione sul parto a chi ha partorito, vorrebbe partorire o lo desidera,può certamente sembrare un edificante, splendida, favolosa esperienza femminile, ma le ragazze giovani potrebbero esserne scioccate e uscire sconvolte da questa lettura, perciò un avviso in piu' ci stava.
Dopo questo preambolo, passo ad altre libere considerazioni; ti diro' che, come al solito la tua vena dissacratoria prende di mira un po' tutti i personaggi, ormai molto OOC rispetto all'inizio, mi dirai che nel tempo si cambia ma UN solo anno e ' esattamente molto poco per diventare donne, spose e madri.Anche la moderna religione cattolica a cui ti appelli , suggerisce di non affrettare i tempi prima di metter su famiglia, e certamente fino ai 40 anni anche nel Settecento una donna poteva restare gravida, non era il caso di mettere tante cose assieme. Lo so mi dirai che a quell'epoca si mettevano al mondo i figli anche a 13/14 anni ma non mi pare potesse essere una situazione ottimale(per essere IC su Oscar intendo) quanto ad André divenuto luce, sono contenta per lui:mi sarebbe sempre piaciuto dargli un ruolo preciso che andasse oltre a quello dell'attendente o innamorato devoto pero'come ebbi già modo di sostenere in questa sede,come sindaco e oratore lo vedo fuori carattere.I tuoi Oscar e André mi ricordano comunque parecchio quelli del film di Jacques Demy che io, nonostante tutto ho apprezzato, e non ci crederai ma ho acquistato pure il Dvd. E'un prodotto occidentale d'accordo ma la Oscar che soffre dalle doglie ricordando le pene della regina in procinto di partorire, mi ha riportato immediatamente a quella scena del film, inoltre anche nonna Marie sempre nel film cita una frase molto assomigliante alla tua "non sono troppo vecchia per dimenticare cosa so prova ad essere innamorati", tu l'hai cambiata in riferimento al non essere cosi' vecchia nel dimenticare come si fa a far nascere i bambini.
Tornando ad Oscar e al tema centrale di questo capitolo sofferto mi hai ricordato le parole di Dio a Eva:-"Moltiplichero' i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai i figli, verso tuo marito sarà il tuo istinto ma egli ti dominerà" in te leggo molta devozione e fede, fai sembrare (attraverso il tuo filtro) questa Oscar compiacersi (! ) di star male per sentirsi donna non meno delle altre e finalmente alla stessa stregua del genere femminile da secoli condannato dalla sua stessa natura, maternità vista come gioia e al contempo come condanna.
Un po'mi meraviglio di te sei giovane credo abbastanza più di me, poco tempo fa ho letto un articolo di Antonella Boralevi in cui si afferma siano le donne dai 40 ai 50anni di età le più sensibili al mito del "Principe Azzurro", l'uomo che cambierà la loro vita per sempre, un uomo senza il quale valgono zero e faranno di tutto per assecondarlo anche a costo di stravolgere se stesse e quello che erano "prima".
Nella tua fiction, in questa parte che volge al termine vedo soprattutto questo :luce e ombra in contrapposizione, giorni di buio, notti pieni di sole......non ti piacerà ma è così, chissà forse dopo esserti sfogata nel farli apparire così cambierai nuovamente registro? Ovviamente a modo tuo, attendo gli sviluppi e intanto preparo il fiocco rosa.
P.S.se non ti piacerà la mia recensione neutra credo la potrai far cancellare , ci tenevo a dirti pero'che altre autrici, anche premiate, sono riuscite a collezionare ben 25 rec. neutre oppure critiche senza scomporsi piu' di tanto . Adesso non succede più, a volte si deve star attenti a ciò che si scrive.
Continuo a seguire la storia; tu saresti un'ottima romanziera anche se, per pubblicare qualcosa di tuo dovresti essere meno prolissa nei capitoli, ora più che mai va di moda un linguaggio più conciso, netto e un periodare meno elaborato che punta all'essenziale, all' esplicito. ( ma volte ahimè anche essere troppo scarni non va altrettanto bene
(Recensione modificata il 08/03/2016 - 08:28 pm)
P.S. PER LA PERSONA CHE MI HA CRITICATO:nelle recensioni è vietato ho letto ,parlare male delle recensioni degli altri, se mi scrivi in privato io ti rispondo volentieri non ho pregiudizi e non ho paura dei troll.
Il mio discorso non riguardava IN GENERALE le donne dell'epoca ma Oscar nel particolare, poi in fondo un po'lo capisci anche tu perché alla fine pensi come me che la storia sia ooc.
Quanto alle impressioni, Veronica ha fatto bene a scrivere "Contenuti forti"(io prima non avevo ricordato questo suo avviso) in quanto ho letto a mia madre e alle mie cugine, per curiosità e anche loro hanno detto che le certi passaggi possono IMPRESSIONARE parecchio.Scrivimi pure
(Recensione modificata il 24/03/2016 - 01:57 pm)

Recensore Master

Riesco finalmene a lasciarti un pensiero; un pensiero che non potrà mai essere sufficiente a descrivere le emozioni suscitate da questo capitolo. A partire dalla dedica che, davvero, mi sembra un regalo eccessivo...
Ho amato questo stralcio di Rivoluzione per molti motivi... mi ha affascinata l'arrivo a Parigi, lo stupore di quei ragazzi che incolati ai finestrini scoprono un mondo che mai avrebbero potuto immaginare tanto vivo e speciale. In fondo, è la stessa reazione che io stessa ho avuto ogni volta che sono giunta a Parigi... nonostante io ci sia capitata in tempi diversi da quelli in cui André e i suoi compagni vi giungono. Eppure la città è un mondo parte che non sembra a somigliare a nessun altra città e che André ricorda e respira densa di tutto quello che lui ha vissuto in un passato che sembra lontanissimo.
Ho trovato significativa la visita nel salotto buono, quello in cui un pezzo affilato del passato di André fa la sua comparsa graffiando l'anima. Questa sorella chiaramente ha qualche sassolino nella scarpa... o un dente avvelenato. Non so se vada temuta o meno (dalla tua penna mi aspetto di tutto), tuttavia mi ispira qualcosa di sinistro... per fortuna la presenza di Bernard e Rosalie stemperano il momento (raramente mi sono sembrati piacevoli... ma in questa occasione sono stati una fortuna!). MI resta il dubbio di quelle parole rimaste a metà: quale sarà la congettura di André? Perchè non parla??? Così mi tolgo la curiosità?
Ci hai infilato tanta potilica (ho resistito... tutto sommato...) e hai nascosto sotto l'attesa per il lieto evento, la tensione per un discorso che ha agitato persino quel pezzo d'uomo di André.
Molto bella l'alternanza delle scene, i momenti all'Assemblea e quelli a casa Grandier, entrambi tesi, per motivi diversi, entrambi importanti perchè decisivi.
Mi sdoppio... è necessario: la scena dell'Assemblea ci fa ritrovare anche Alain... un po' mi mancava... e tante figure di sottofondo, da quell'insopportabile Morin fino alle magliaie. Mi sembra di assistere ad una sessione pubblicitaria... chi parla trova qualcuno ad osannarlo! Morin infiamma gli animi... forse gli stessi che poi si lasciano condurre da André. Spero che questi argomenti così contrastanti trovino modo di risultare chiari agli uditori confusi.
André è un oratore meravoglioso... chi non penderebbe dalle sue belle e capaci labbra? Il racconto è denso e commovente... ma se ti conosco, so che preannuncia comunque un qualche nuovo motivo per preoccuparsi.
Infine, emozionante le scene di casa Grandier. Hi saputo raccontare con efficacia e sentimento, suscitando emozioni e ricordi. Le immagini, quel perdersi per istanti non chiari, la determinazione nel momento critco... e la nascita, un evento che sembra davvero accada da solo, perchè una madre non può che rimettersi alla volontà della sua creatura. Ci lasci con un ultimo dubbio... ;)
Spero che tu possa tornare presto con il proseguimento del racconto di questi momenti magici.
Un bacio, a presto
Grazie ancora

Recensore Master

Ciao Veronica, ormai le mie recensioni sono costantemente in differita, ma tant'è...di questo capitolo, oltre la prima parte "introduttiva" ( passami l'espressione) di quella che sarà la "battaglia" di Andrè, ricca di dialoghi ed incontri con vecchi e nuovi personaggi, utilissima per focalizzare l'attenzione anche sulle vicende storico politiche del periodo, sono due o tre le "cose" che hanno richiamato forte la mia attenzione.
Anzitutto la scelta di far partorire Oscar in modo "assolutamente normale", come ( e nella maggior parte dei casi dovrebbe esserlo...) un evento straordinario chiuso nel rituale della "sacralità di ogni giorno", della Vita che si perpetra in quanto tale, silenziosa, ma inesorabile. L'epicità del momento è racchiusa nel segreto che mormora Oscar a sè, per raccogliere le forze necessarie, ed al suo piccino, per infondergli il coraggio di vivere, di infrangere quella barriera d'ombra che lo porterà a "tramutarsi in carne, da puro spirito", come meglio di me sai dire tu...
Nei sussurri di una madre alla propria creatura, nella costante vicinanza di mani premurose volte a lenire, ad aiutare, ma mai ad imporsi sulla "legge di Natura" per eccellenza...lievi ed incisive assieme, come il momento che si sta consumando.
E forse comprendo meglio ora anche la scelta di tenere lontano Andrè da tutto questo. Non so, nella mia mente si è fatta strada l'idea che, nel momento in cui lei desidera "affrancarsi dalle sue debolezze di donna per vivere come un vero uomo" ( periodo strappo), in realtà avesse davvero bisogno della presenza di lui, non tanto per proteggerla, quanto per impedirle di diventare un "automa dei sentimenti", di rinnegare ancora la vera forza che si cela ( ma mica poi tanto!) nell'essenza di ogni donna.
Ora non più. Oscar vive in pienezza e consapevolezza la sua dimensione autentica, il suo essere donna, paradossalmente ora che è "femmina" sa di poter combattere ed affrontare il dolore da "femmina" senza appoggiarsi ad un uomo ( per quanto si tratti dell'adorato marito, il suo "incastro perfetto"). Oltrepassata questa "linea di confine", perciò, sa di poter davvero contare solo su sè stessa....
Pongo l'accento poi sulla continua, quasi frenetica, alternanza di pensieri ed azioni dei Nostri, sicuramente per conferire il giusto ritmo alla vicenda, per spostare l'attenzione sui due punti nevralgici ove si sta "consumando" il tutto, ma , a mio parere, anche per farci percepire ( o almeno l'ho percepito io..) il filo invisibile che li lega inesorabilmente, seppur distanti. Si tratta di una scelta, certo, eppure ad ogni contrazione, ad ogni dolore più intenso, Andrè pare quasi mosso da una percezione sovrannaturale, si adombra, diventa pensoso, l'ansia pare travolgerlo, si estrania momentaneamente dal luogo e dalla missione che deve portare a termine ( e la cosa, ti confesso, un pò mi rimanda a Saverne, quando lui è l'unico che ode il grido d'aiuto di Oscar all'interno del convento..). Fino al momento cruciale, quando è senz'altro in pieno "scarico di adrenalina" per il discorso fatto all'assemblea specie dopo le odiose insidie del perfido Morin, però sembra quasi in "trance", proiettato inspiegabilmete altrove, già con tutto il cuore e tutta l'anima vicino ad Oscar, alla loro tanto anelata creatura appena sbocciata alla Vita.
Ebbene, spero davvero che adesso non ci siano impedimenti sulla via del ritorno...spero che questa "frenesia" che lo coglie all'uscita dalla sala dell'udienza lo faccia accellerare i tempi di ricongiungimento alla sua famiglia. Ed allora posso solo immaginare il momento in cui tutto gli verrà "svelato"....penso sarai in grado di emozionarmi parecchio...
Ah, a proposito: per il toto bimbo, io resto ferma sul mio pensiero. Credo si tratti di UNA bimba. Anche se in fondo, per me, non è questa la cosa importante...
Spero di non aver tralasciato nulla, ma un bel minestrone, al solito, l'ho fatto...non ti dico più quanto tu sia brava, ormai lo sai....
Un bacio.
Tamara Alessandra.

Recensore Master

Come al solito sono in ritardo a recensire, ma non ho saputo resistere e contrariamente ai tuoi suggerimenti, la sera della pubblicazione mi sono divorata l'aggiornamento alla faccia della stanchezza e del sonno...segno che la lunghezza non è un ostacolo alla lettura quando l'insieme è coerente, ben strutturato e scorrevole.
Non so, ma credo che questo, insieme ai primi due, per pathos ed emozione sia il miglior capitolo di Rivoluzione, anche se vi riconosco una maturità stilistica e di costruzione sicuramente maggiore (se può essere possibile, data la bellezza di quella parte!).

Non a caso ho molto apprezzato la tua scelta di costruire il capitolo sull'alternanza tra le vicende parigine di André e quelle di Oscar ad Agny: entrambi sono in due momenti cruciali e difficilissimi, e ognuno può contare solo sulle proprie forze, pur serbando l'altro nel cuore. Struggente a questo proposito la poesia ( scelta meravigliosa, Neruda!) che Oscar gli ha infilato nella borsa, con quella frase bellissima nella sua semplicità. ''Portami con te, così come mi vedi, così come mi ami'' ...e questo fa André quando parla davanti all'Assemblea, la porta nel cuore, nell'anima, nelle vibranti parole della sua arringa, a dispetto delle menzogne di Morine, contro la spocchia e la durezza di Catherine de Jarjayes...tutto per i suoi ideali, la sua gente, la sua donna. La Storia ci dice che le donne della Rivoluzione non poterono votare...ma io spero che almeno ad Agny il nostro sia riuscito ad assicurare l'istruzione per le bambine, grazie a quei piccoli temi letti nella sua orazione...uno stupendo esempio di retorica senza fronzoli, ma fatta di sincerità e di emozioni. Commovente anche l'incontro con Alain, il suo presentimento ad aver lasciato Oscar sola; inquietante e inaspettato l@incontro con Fersen sotto la pioggia; magistrale tutta l'ambientazione storica e, soprattutto, il ritratto che fai dell'acuta ed enigmatica Madame de Condorcet.

Intanto, ad Agny si consuma la battaglia più difficile che Oscar abbia mai affrontato, la battaglia più difficile per qualsiasi donna e quella che ne sancisce inequivocabilmente la femminilità. Intendi... essere donna non si identifica con l'essere madre, però sicuramente il momento del parto, ancor più della gravidanza, è pregorativa e mistero solo del mondo femminile. Devo dire che in queste righe tu hai saputo descrivere questo momento intenso e drammatico con toccante profondità. Maddy ti avrà aiutato, ma sei stata tu a trasformare in poesia potente ed autentica l'esperienza della nascita, di questo seme che spezza la pelle, senza inutili orpelli, senza metafore, nella crudezza e bellezza del suo realismo. E questo bimbo o bimba (secondo me è maschio!!) viene a nascere simbolicamente nel giorno in cui sarebbe dovuto morire André (proprio per questo dico che è maschio ;) ): è la Vita che vince su tutto, anche sulla Morte, anche sul dolore. Una piccola, e purtroppo effimera consolazione, per noi lettori di Rivoluzione. Ad ogni modo...direi che la prova è splendidamente riuscita; sarò ripetitiva ma...bravissima, Veronica.
(Recensione modificata il 06/03/2016 - 02:23 am)

Recensore Master

Solo ora, cara Veronica, sono riuscita a leggere con calma questo splendido capitolo.
Oscar e André stanno combattendo insieme, ognuno nel proprio ruolo.
Tutti i personaggi sono riuniti, li possiamo vedere tutti insieme. Gli unici che sono incredibilmente e ingiustamente lontani sono loro due.
Capisco il senso e il messaggio del tuo capitolo ma mi dispiace davvero che André non possa esserci mentre nasce la sua creatura. Che non possa essere vicino ad Oscar, lui che è stato con lei in ogni cosa e in ogni occasione, non è con lei nella prova massima, mentre la summa di loro due, la carne della loro carne, finalmente unita, viene al mondo!
In ogni caso loro sono talmente in sintonia, che lui anche così lontano “sente” la vibrazione del momento.
E quanto è uomo lui mentre difende i diritti delle donne!!!
Adesso sono curiosa di ascoltare il suo dialogo con Fersen
Mi è piaciuto moltissimo.
Sei sempre insuperabile e bravissima. Un bacione. Lucia

Recensore Master

Cara Veronicuzza😘😘😘
stavolta voglio protestare ufficialmente 😫😱😘:
- PASSI che proprio sul più bello mi mandi André a Parigi (ma si sa..se il dovere chiama, bisognerà  pur rispondere, soprattuto ora che la famiglia si sta allargando)
- PASSI che una bimba (femmina, per forza!) nasca e che suo padre non sia tra le primissime persone a vederla.
- PASSI  che mi fai partorire oscarina senza l'aiuto del dottore (anche se con l'aiuto delle mani sapienti e del conforto della nonnina)
- PASSI che tra tanta gente che lo stima e gli vuole bene, gli fai incontrare questa Catherine (sua "cognata", se Madame lo avesse scordato) che non brilla, di certo, in  simpatia.
- PASSI  pure che non ci hai svelato il sesso di questo Dono divino 😒🙄😷 (sadica!!!)
MA ..... Che André abbia pure la sfiga di incontrare Fersen...NO NO e NO...questo è puro accanimento nei suoi confronti. 
Mi appello a tutto quello al quale mi è possibile  appellarmi.
Non oso neanche immaginare cosa i due si diranno, dopo aver scoperto (due capitoli fa) quale sia il "Fersenpensiero" su Oscar. ...in realtà spero che non si parlino proprio, altrimenti ad André verrà un attacco di bile .... Anzi, No, il caro conte deve sapere che Oscar è incinta e felice! 

Cara Veronica, mi sono permessa di scherzare un po', non volendo comunque sminuire o togliere niente alla solennità del momento che tu hai gestito con l'immensa bravura che ti contraddistingue... Ma dopo 58 rec a Rivoluzione, se non "variassi" un po', mi sembrerebbe di scrivere sempre le solite cose, i soliti complimenti....che infatti arrivano puntuali....Bravissima!!!!!😘😘😘
Bella l'alternanza narrativa, bello come metti in risalto la simbiosi tra loro due. Lontani, eppur così vicini. Certo, hai scelto la formula meno usata, andando contro l'immaginario comune che vuole André a stringere la mano ad Oscar nel momento del parto o a passeggiar fuori dalla porta della camera dove sta per nascere suA figliA, come tutti i padri ansiosi.
Ma l'affetto e l'amore in questo capitolo non sono mancati. L'affetto di tutti coloro che li hanno rispettivamente sostenuti, il loro immenso amore capace di superare anche la distanza. L'amore per lA propriA figliA.
Forse dovresti essere tu stessa a spiegarci del perché hai scelto la data del 13 luglio per la nascita, ma io dò una mia interpretazione. Nel nostro immaginario, è la data che corrisponde alla morte di André 😢. Ad Oscar l'amore era stato negato. Ed ora il frutto di quel l'amore le viene riconsegnato. E il fatto che André non sia presente al parto genera comunque continuità. Lui è lì, con Lei, perché il figlio generato insieme si trova ora tra le braccia di Oscar. Questo figlio sarà la consolazione di Oscar in un futuro prossimo? 
Aspettando con ansia il prossimo capitolo ti mando un forte abbraccio.
Preparo il fiocco rosa😁

Recensore Master

Buona sera,
inizio dal toto baby,io direi maschio,anche se nei precedenti capitoli parlano di "figli",potrebbero essere due gemelli( possibile che Oscar non si sia accorta che due vite si muovevano in lei?). Resto fedele alla mia prima idea e scommetto sul maschio.
Torno alla storia. Mi e' piaciuta la descrizione del salotto di mme de Condorcet,e devo dire che Bernard mi sembra piu' perspicace di Andre' visto che ha molti dubbi sulla piega che sta prendendo la rivoluzione. I dubbi di Andre' sulla Costituzione civile del clero,invece,mi sembrano molto giusti.
Sembra che il legame che li unisce sia sempre piu' forte,Andre' sembra percepire che sta accadendo qualcosa di importante ad Oscar,che non perda tempo e torni subito a casa!
Chi potrebbe aver fatto cambiare l'ordine degli oratori se non Robespierre? Proprio non si puo' far finire Morin in fondo alla Senna? Hai descritto bene il clima che si respirava nell'Assemblea: chi sapeva gettare benzina sul fuoco era il piu' acclamato. Andre' reagisce bene,ma quanto durera' l'effetto del suo discorso dopo che tornera' a casa?
E quanto mi piace Alain! Spero in lui per sistemare Morin.
E poi c'e' Oscar con la prova piu' importante e dura della sua vita,e finalmente comprende che una donna non e' meno forte di un uomo,che tutte le ferite,le prove e l'allenamento a cui si e' sottoposta per essere come un uomo sono stati inutili,perche' la forza e il coraggio di una donna sono ineguagliabili.
Un applauso alla nonna,una vera colonna nella sua vita,l'unica davvero insostituibile.
Che Andre' corra a casa,dobbiamo sapere il nome dell'erede.
Ho un po' paura per Evangeline e ormai il segreto del dottor Alaste e' chiaro.
Credo di non aver dimenticato nulla,vero?
Non aspettare troppo per aggiornare,bisogna conoscere il sesso del nascoturo.
Anna
p.s. Bisogna cancellare dalla nostra memoria la figura di Robespierre che ci ha dato l'Ikeda,in realta' era un nanerottolo alto 1,55 cm.

Recensore Junior

Ciau bellissima!
Adesso capisco perché ti sei presa del tempo per questo capitolo...è stato una meraviglia!
L'ho letto appena pubblicato, ma siccome è un capitolo importante, volevo scrivere per bene, senza avere la mente troppo stanca per ricordare tutti i punti!
Per prima cosa, mi è piaciuta molto questa alternanza tra emozioni, pensieri e situazioni vissute tra i coniugi Grandier. Anche se lontani e all'oscuro di cosa stesse passando l'altro, più o meno si trovavano sulla stessa lunghezza d'onda.
Partiamo da Oscar.
Finalmente sta capendo realmente cosa voglia dire essere donna.
Tra tutte le cose che hai descritto, quella che più mi ha colpito è stata la descrizione del dolore. Si è sempre basata sul dolore maschile a causa della vita che ha fatto nell'esercito, "additando" le donne come esseri deboli. Ma ora che anche lei sta affrontando le sofferenze del parto, ha capito che in realtà il sesso femminile è molto più forte di quello maschile e sopporta dolori più forti.
Ha una "compagna di natività", Evangeline, anche se temo molto per la vita di quest'ultima...speriamo bene!
Alla fine ci hai lasciato con una grande suspance! Ci hai fatto vedere che è nato/a attraverso il suono di un pianto, ma ci hai tenuto nascosto il sesso!
Quindi, ora rispondo alla tua domanda: gemelli!
Basandomi su un squarcio del futuro che ci avevi mostrato capitoli fa, André parla della famiglia avuta con Oscar, dicendo di aver avuto dei figli da lei. Ora le cose sono due, o sono nati dei gemelli oppure il prossimo pargolo nascerà a breve!
Nel 1700 le vite non erano lunghe e per concepire un figlio, Oscar ha sforato l'età di molto...non credo possa portare avanti un'altra gravidanza, o forse si! Conoscendo il soggetto, sarebbe capace di tutto!
Ora passiamo al nostro bel sindaco, André!
Grazie a lui abbiamo conosciuto un'altra, odiosa, sorella di Oscar: Catherine!
Sarò sincera, mi è molto antipatica! Non ha accettato la scelta di suo padre nel crescere Oscar come un uomo, non ha accettato le decisioni di Oscar e sembra odiare sia la sorella che André. Le cose che mi vengono da pensare sono due:
1 li odia;
2 è gelosa.
Non so cosa pensare, ma sono certa la rivedremo ancora e vedendo il suo comportamento, non mi sorprenderebbe decida di appoggiare le stupide menzogne di Gustave Morin.
Ma oltre a questo odioso personaggio, abbiamo conosciuto anche la Marchesa di Condorcet! Adoro questa donna, soprattutto il suo spiccato spirito di osservazione...che sia anche lei un'investigatrice?!
Si è mostrata sin da subito gentile con André ed i suoi accompagnatori, non facendoli sentire a disagio per il fatto di essere in presenza di nobili!
E poi abbiamo anche il Marchese che, come sempre, è un mito!
Sarei molto curiosa di sapere cosa sanno sul Dottor Alaste, ma sono certa che anche questo sarà svelato a tempo debito, però ho fatto le mie supposizioni!
La parte più bella è stata quando ha parlato davanti ai Deputati.
Inizialmente quando prima di lui è stato chiamato Morin, ho temuto molto, ma ascoltando le sue parole, mi sono sollevata!
Morin ha solamente gettato fango su una persona che ha disertato gli ordini superiori per aiutare il popolo, che ha lottato in prima fila per prendere la Bastiglia, che ha rinunciato a tutto pur di sposare l'uomo che amava e far vivere meglio i contadini! Ha detto menzogne per farsi grande in mezzo ad altri grandi, ma in realtà era solamente una pecora in mezzo ad un branco di lupi famelici.
Invece André, con le sue parole, oltre a risollevare il nome della moglie, ha anche fatto capire che non tutti i nobili sono uguali e che non c'è differenza tra sesso maschile e sesso femminile! Si potrebbe paragonare ad un lupo tra i lupi!
E poi ci sono stati i Marchesi, Marianne e, soprattutto, Bernard, Rosalie ed Alain a dargli il loro supporto!
Il Marchese, Bernard ed Alain ricoprono un ruolo abbastanza importante in questa nuova Francia, quindi sanno quale sia la verità e li aiuteranno sempre!
L'unico di cui ho paura è Robespierre...non sono riuscita ad interpretare i suoi pensieri dalla breve descrizione che hai fatto di lui.
Ultima cosa, ci fai vedere, anzi leggere, che Alain ed André vengono raggiunti dal conte di Fessen, pardon, Fersen!
Sono davvero curiosa di sapere cosa avrà da dire ad André, ma, soprattutto, di sapere cosa ci faceva lì!
Cosa certa, dopo riporterà tutto a Tonietta!
Aspetto con ansia il prossimo capitolo per sapere il sesso del pargolo, per sapere se sono gemelli, per scoprire cosa vuole Fersen e, infine, di sapere se André verrà avvertito della sua neo paternità!
Come sempre, non ho parole per descrivere la bellezza dei tuoi capitoli e la tua bravura! Mi viene da dire solamente wow! Capitolo meraviglioso ed autrice strepitosa!
Grazie per farci sognare con questa storia stupenda!
A presto carissima!
Un bacissimo ed un abbraccissimo!

Recensore Junior

Ho letto tutto di un fiato. Magari scriverò in seguito una recensione più lunga. Ora no. Sono commossa. Non ho potuto provare L'esperienza del parto naturale purtroppo, ma leggendo mi sembrava di essere al posto di Oscar, e questa cosa mi ha fatto emozionare nel profondo.

Recensore Veterano

Quanta commozione mi hai fatto provare, ho ancora il nodo in gola!
Un inchino alla tua bravura...
Un abbraccio, Roberta

Recensore Junior

Ma come si recensisce un'opera come la tua senza suonare ripetitivi a oltranza nei complimenti, che indubbiamente meriti?
Ho apprezzato molto questo capitolo, è molto ben equilibrato: ci permette di essere a Parigi e a casa Grandier, e a gettare il nostro cuore un po' provato anche a casa Sugane. E per quanto riguarda i contenuti, mischia bene politica, la loro attualità (la nostra Storia, ma ormai mi sono immedesimata e la chiamo attualità anche io :D ) e la quotidianità di due neogenitori (che bello che Rosalie aiuti Bernard, pur mantenendosi in secondo piano come le suggerisce il suo carattere!), ma anche la battaglia per la vita di due donne. Una mi impensierisce meno, Oscar è forte e in salute, e il finale del capitolo farebbe ben sperare, l'altra mi preoccupa molto, e non vorrei che i Sugane facessero una brutta scoperta al ritorno. Sarebbe poi un altro durissimo colpo per il mio simpatico dottore, che già non aveva gioito quando gli regalarono "La nouvelle Heloise" e aveva troncato il discorso mogli, con Bernard. Una famiglia sfortunata quella degli Alaste con le mogli, a quanto pare...
Mi piace la serietà di Loulou e la presa di coscienza di Oscar sulla sofferenza femminile, che anche nelle grida di dolore nasconde un grande coraggio e una forza che forse neanche da comandante delle guardie reali ha mai sperimentato.
Mi piace anche questa riunione dei vari personaggi parigini, anche di Marianne, che io non amo molto, come sai.
A questo proposito, prima rispondo al tuo quesito, poi termino la recensione come si conviene a una signorina. Dunque, secondo me il prossimo capitolo inizia con Loulou che esclama "nonnina, ce n'è un altro!", ma sarebbe un po' strano, perciò anche se puntavo sulla bimba perché André lo vedo più in stile Matt Damon con un sacco di figlie, temo di dover virare sul maschietto, perché ho deciso che il figlio di Rosalie deve sposare la figlia dei Condocet AHAHAH.
E ora, la parte più importante di tutto il capitolo: salutiamo il ritorno dell'unico e inimitabile fratellone (o fidanzatino di Francia) che tutti vorrebbero avere, intonando tutti insieme: "Un capitano, c'è solo un capitano, un capitanooo! C'è solo un capitano!!!!".
Non so se si è capito che Alain mi mancava...
Una riverenza e un forte abbraccio carissima (teniamo ancora in ostaggio Martin e Fellowes per un po'),
C.