Recensioni per
Rivoluzione - Aishiteru
di VeronicaFranco

Questa storia ha ottenuto 1140 recensioni.
Positive : 1128
Neutre o critiche: 12 (guarda)


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Recensore Master

Wow!!! Non è certo una novità che tu ci lasci senza parole, ma stavolta davvero la piccola "preoccupazione" sul tuo ritardo nell'aggiornare ha trovato ampio appagamento. E sì, forse proprio per aver "riunito" assieme due capitoli si nota ancora di più l'alternanza di pensieri ed emozioni dei nostri due protagonisti, che già comunque delinei così bene già di tuo. Ma davvero la "chicca" del capitolo è la Nonna. Uah, entra in "gioco" in modo a dir poco esilarante e permea tutto il racconto anche di quel sottile velo di ironia e saggia leggerezza che ne hanno sempre fatto un po' l'elemento "macchietta" dell'opera. Bada bene, ho detto "leggerezza", in quanto l'amata vecchina compare nel momento in cui la stanchezza ed un po' di scoraggiamento s'insinuano nel cuore dei nostri beniamini come la buona "fata madrina" di Cenerentola , ma, nel contempo, è la depositaria del sottile "filo" che lega Oscar ai suoi affetti perduti, al suo passato, nonché il "motore" della rinnovata speranza di Andrè. A mio avviso, comunque, dopo tanto dolore, in questo capitolo, ci si ricollega un po' alla "fucina" in cui ci hai così ben introdotto qualche tempo fa ove il passato non viene cancellato o rinnegato, ma è la necessaria introduzione alla definitiva "trasformazione" di Oscar in donna completamente libera, pienamente consapevole di sé stessa e dei suoi sentimenti ( soprattutto dell'amore che la lega al proprio uomo). Senza, poi, dimenticare, tornando all'inizio, i sospiri che fai loro provare quando accennano all'avvicinamento fisico: resta il fiato corto a noi, figurati Oscar, che tra l'altro lo deve ben conservare per riprendere le forze! Insomma, GRAZIE, è davvero valsa la pena attenderti un po' più del solito, mi sono davvero divertita un sacco e, forse anche se non sarà sempre così nel proseguo per evidenti esigenze di trama, hai dato a questo capitolo come "filo conduttore" la speranza. Alla prossima!

Recensore Master

La lunghezza del capitolo ha ampiamente risarcito l'attesa. Delicatissimo e bellissimo il momento di intimità tra un Andrè malato accudito da una Oscar non in forza. Attimi che uniscono una coppia e che rimangono tra i ricordi più cari.
Il loro mondo è tornato prepotentemente nelle lor vite nella figura della nonna felice nel trovarli vivi ed insieme consapevole delle difficoltà che tale unione comporterà e di come difficilmente verrà accettata. Chiaro esempio ne è la lettera della sorella che si rivolge ad Oscar come il futuro capo famiglia e non come una donna che possa avere dei desideri diversi da quelli di onorare la propria famiglia. Nella sua lettera si evince anche che non ha minimamente compreso le ragioni della Rivoluzione i pensieri corrono al mondo che conosce e che deve essere perpetrato così come è sempre stato. Un comportamento assai diverso dal Generale che proprio ad Andrè aveva affidato Oscar.
La misteriosa ragazza che si scontra con Andrè è forse la pestifera Loulou, fan di André?
Ottima idea fare di André un maestro.

Recensore Veterano

ciao,
cosa dire che non sia già stato detto.....forse ti annoierai anche a leggere le nostre recensioni!!! no, penso proprio di no!
il ritmo che riesci a dare ad ogni capitolo è la cosa che apprezzo maggiormente: non hai fretta, ogni situazione è raccontata senza l'ansia che accada qualcosa, eppure fai accadere tutto.....
il loro goffo avvicinamento: non lo dici, ma dalle loro azioni trapela l'insicurezza e l'emozione che c'è tra loro nel toccare un corpo con cui ancora non hanno preso la confidenza degli amanti (è anche vero che sono stati vicini tante volte, ma come amanti una e mezza e questo fa la differenza....eccome!), ogni avvicinamento è pacato, attento, calibrato e, come in questo caso, reso leggero dalla "malata" situazione contingente. me li vedevo proprio: tossire e starnutire....... : )
l'arrivo della nonna: che dire......ci voleva....mi sembra la nonna di Sid (L'era glaciale!!!)......è la persona giusta al momento giusto, il jolly che vale sempre, come Alain (grazie Ikeda di averceli donati e grazie a te di usarli nel modo più appropriato).....avrei voluto vedere la faccia di Alaste mentre lei lo redarguiva!
il lavoro di Andrè: mi sa che ho capito!!!! e se fosse quello che penso......beh! è il migliore del mondo per quel che mi riguarda!!! e penso che Andrè sia la persona ideale....magari ce ne fossero di più!
ma chi è quella ragazza? non l'ho proprio capito! porterà guai?
a presto
pascal

Recensore Junior

Sfoggare la rabbia de la nonna in André per mallatia contaggio ' una lettra por la salut di Oscar.
Debbellare una mallatia di Oscar.André un maestro di scuola in Arras.
La famillia di OSCAR por fortuna scappare é recedere .
La nonna vole una nozze alla svelta.

Recensore Veterano
21/08/14, ore 01:14

Mi piacciono tantissimo i titoli che dai ai capitoli. Si possono interpretare sempre in più modi. Qui il temporale atmosferico si sovrappone a quello delle emozioni e dei ricordi di Oscar. Sarò ridondante, ma più ci si addentra nel racconto, più i personaggi si fanno in carne ed ossa. Bello e triste oltre misura tutto il passaggio relativo ai pensieri ed ai flashback di Oscar con sua madre. Ma riesci sempre a bilanciare la durezza di alcuni momenti alla dolcezza di altri. Come non farsi scappare un tenero sorriso malinconico vedendo Martin che impara a maneggiare la spada?
Non sono mai riuscita a capire se Fersen mi è antipatico o no. Parliamo ovviamente dell'anime. Nella realtà lo considero un eroe romantico e per questo non posso non amarlo. Ce ne vorrebbero di uomini innamorati al punto da non pensare due volte a rischiare la propria vita per salvare quella dell'amata (e di tutta la sua famiglia, rivale in amore compreso). Se poi penso a lui, non può che ritornarmi in mente "Io vivo soltanto per servirvi" e che lui, nella sua profonda infelicità per la scomparsa dell'amata, ogni anno portasse il lutto il 16 ottobre. Parentesi a parte, leggendo questo capitolo mi è nata una certa antipatia nei suoi riguardi. Dopo tutte le difficoltà, le peripezie che sappiamo tutti, è arrivato ancora lui a complicare ancora una volta le cose????

Recensore Master

Come si può ringraziarti a sufficienza per quello che ci regali?
Questo racconto è magnifico… da veri romanticoni!!!
In questo ultimo capitolo si può vedere emergere un’Oscar che, pur mantenendo il suo temperamento, vede rivelarsi il suo lato dolce e femminile di accudimento del suo magnifico uomo… ( e come potrebbe essere altrimenti!!!).
André è assolutamente adatto alla professione di maestro: non solo perché istruito ma sicuramente perché ha l’equilibrio, la pazienza e l’intelligenza necessari!
E poi che dire dell’arrivo della nonna?!? Le scene solo simpaticissime. Lei, non vuole dirlo, ma è compiaciuta e contenta per i “suoi bambini”….. Adesso Oscar ha davvero con sé la sua Famiglia… che “vuole il suo bene” (guarda che differenza di affetto e di comprensione con la sua vera famiglia che si esprime con quella lettera).
Sono sicura che l’entrata in scena della Nonna è essenziale per prendersi cura, soprattutto materialmente di loro (come farebbe Oscar a provvedere a una casa se non sa neanche da dove iniziare?!? La Nonna le servirà da maestra per imparare un po'?).
Sono d’accordo con Trilli: a questo punto che dire….. “facce sognà” ancora di più e mostraci la loro completa trasformazione in qualità di premurosi e felici genitori…!!! (chissà la Nonna come ne sarebbe felice, povera donna!!!).
Che dire… così me lo immagino io!
La tua storia è così bella che, per sedare la spasmodica attesa dei successivi capitoli, continuo a rileggere allo sfinimento quelli già scritti, scoprendo sempre una nuova emozione…. Ma non farci aspettare troppo!!!! SEI MITICA!!!!!!! (André principe azzurro...... va benissimo!!!!!!!!).
Grazie Lucia

Recensore Junior

Parole d'ordine di questo capitolo: tenerezza, umorismo, dignità, curiosità.
Tenerezza. Quel "grazie, amore" di Andrè mi ha fatto sciogliere come neve al sole, e le cure che Oscar riserva al suo uomo me l'hanno fatta sentire vicinissima.
Umorismo: Andrè e Oscar che sul letto non riescono neanche a scambiarsi qualche coccola senza che i loro acciacchi arrivano a spegnere sul nascere i reciproci ardori, sono proprio uno spasso. L'entrata in scena della nonna anch'essa esilarante. Mi ha fatto ridere di gusto in special modo la scena in cui Andrè ingenuamente le rivela che lui è Oscar non sono ancora sposati. Mitica.
Dignità: quella di Oscar quando, davanti alla lettera della sorella che depreca il rapporto tra lei e Andrè, dichiara alla nonna di non voler rispondere. Giusto, giustissimo! Questa è la nostra Oscar. Quella di Andrè che che vuole usare i propri soldi per le esigenza di vita sue e della sua donna, e che cerca un lavoro ma non più a servizio, bensì da uomo libero. Da restarci secche di fronte a uno così!
Infine curiosità: ma chi è quella ragazza dai capelli rossi? Come conosce i nostri eroi? Che ruolo avrà nella storia? E poi .... A quei tempi le camicie avevano i bottoni?

Recensore Master

Bellissimo questo capitolo!!!
Come si fa a non amare Andre'? Quanta dolcezza e quanto amore unisce i nostri eroi.
E che bello aver ritrovato la nonna,affettuosa ma decisa nel prendersi cura dei suoi " ragazzi".
Oscar che si prende cura di Andre' e' stato un momento dolcissimo,ho apprezzato molto il modo in cui Oscar reagisce alla lettera di sua sorella.
Oscar rifiuta la violenza che la rivoluzione porta con se',ma non le idee di uguaglianza e fratellanza,veramente bello quel passo. E anche la sua indignazione davanti allo sconcerto di sua sorella al solo pensiero che possa aver seguito Andre',dimostra senza ombra di dubbio la forza del suo amore per Andre'.
Onestamente chi non vorrebbe Andre' per maestro?
La malattia di Oscar sara' ancora lunga?
Con impazienza aspettero' il nuovo capitolo.
A presto,allora.

Recensore Veterano

Cara Nanny...mancava all'appello nella storia, e di certo come suo primo ingresso non si è smentita, troppo bella e divertente la scena con Andre'...prima lo mena e poi lo stringe..ma cosa sono per lei i suoi bambini?.....tutta la sua vita! ..e chissà che anche Oscar grazie a lei non guarisca del tutto.
E Andre' con la sua dolcezza, mi sembra veramente adatto come insegnante, colto e paziente....
Vedo che stai dando forma alla storia, tra il dolore fisico e psicologico, i personaggi stanno trovando una loro dimensione...stanno mettendo nuove radici, proprio come spieghi la parte introspettiva di Oscar, morire per rinascere...
E ciò che ci ha piegato, ci ha reso più forti....
Sempre più brava, a presto Roberta

Recensore Master

Credo che questo lunghissimo capitolo sia uno dei più ricchi di spunti tra quelli della tua storia: benchè non accadano avvenimenti sconvolgenti, dal mio punto di vista, i personaggi sono di una ricchezza inedita e illuminante.
Cerco di fare per ordine...
Nel dialogo con il sacerdote André ci mostra tutta la sua voglia di andare avanti... mi sorprende un po' che abbia tenuto all'oscuro dei suoi progetti Oscar... visto che a sentir parlare di matrimonio, a noi vengono le orecchie calde, ma mi pare che lui con Oscar non abbia parlato esplicitamente... spero che la sposina non si riveli troppo moderna e non gli faccia brutte sorprese ;) anche se in fondo è stata lei a chiedergli di renderla "sua moglie"... e non credo che Oscar sia tipa da ripensamenti.
L'indisposizione di André, che allarma Oscar, ci mette un brivido, certo, ma ce lo fai passare rapidamente; solo che questo è motivo di mostrarci una Oscar tenera e attenta, che si prende cura di André in modo inedito. Quei gesti misurati, in cui lui riconosce i suoi, sono meravigliosi e ci nascondono a mala pena il latente desiderio che ora sembra risvegliarsi in lei. Quell'insinuare la mano sotto la sua camicia, il rinfrescarlo premurosa... dice più di tante parole. Il rabbrividire di André sotto il suo tocco ci parla di un uomo paziente, ma che ha i suoi limiti... pover'uomo.
Ma quanto ho riso quando, dopo la tosse di entrambi, ci hai regalato quel sipario di rottami! André che riesce a prendersi gioco del suo occhio ferito, biascicando parole da sdentato mi ha fatto piegare in due: questo è un André tutto nuovo... questo è quello rinato che riesce ad andare oltre grazie all'amore di Oscar. Quanto deve amarla... e quanto deve amarlo lei, per non annebbiarsi quando lui dice che "è stata mia moglie e ridurmi così". Credo che la vecchia Oscar se la sarebbe presa, ma non quella che ha superato i sensi di colpa verso di lui. André non si è mai pianto addosso per le sue condizioni, ma ora va oltre... e arriva al punto "la amo più della mia stessa vita".
E finalmente riprendono anche a parlare tra di loro... e parlano dell'agguato, sebbene non siano ancora giunti al punto: l'assalitore non è un cinquentenne, ma un giovane che sembra una donna...
l'arrivo della nonna è quanto mai provvidenziale e giunge come le si addice, cioè come un uragano di borsettate...
Nell momento in cui vede André sostenere Oscar, immagino che tutto le sia chiaro... anche quello che probabilmente sospettava e sperava non accadesse. Ma forse il carico di affetto e di cure che porte per i suoi bambini va oltre il disappunto per quello che hanno combinato e gli effetti del suo arrivo si vedono, come dice André.
Non mi stupisce il colloquio con André: lei si aspetta che siano già sposati! E mi fa tenerezza l'ingenuità con cui André le dice che è ancora in tempo per vedere le loro nozze :D
Un dubbio: perchè la nonna dice "quando mi sono accorta di quello che rischiavamo, era troppo tardi"? Immagino che temesse di essere cacciata insieme al nipote in caso lui combinasse qualcosa con Oscar, ma non ho colto se sotto ci sta un riferimento temporale preciso...
Della lettera di Ortense non ho parole... ma il fatto che si dica "persino" che Oscar è scappata con André (come se fosse la cosa più assurda tra tutte quelle ipotizzate) fa dice lunga su come siano in sintonia queste sorelle con Oscar!
Per ultimo... credo che l'esperienza di André come maestro sia la migliore che tu potessi riservargli. La sua lezione è stata molto toccante, degna di lui. Ed è bello saperlo felice della sua esperienza, nonostante non sappia ancora come sia andata e cosa rappresenti: questo ci dice che per lui sarà un buon lavoro... Spero proprio che lo assumano... certo, non appena lo hanno condotto in aula, ci è stato chiaro cosa sarebbe successo, ed è bello che il Vescovo sia passato direttamente alla prova pratica. Ma perchè non dirgli che era in prova, alla fine della mattinata?
Comunque, corro a iscrivere mio figlio (quello piccolo, di 6 anni) alla scuola del Vescovo di Arras: visto che è un disperato avrò spesso bisogno di colloqui con il maestro.
Cosa dire... bellissimo capitolo. Forse uno tra i migliori...

Recensore Veterano
20/08/14, ore 01:15

Eccezionale questo capitolo. Tutto al galoppo. Più proseguo nella lettura, più vedo Oscar e André come persone e non personaggi. Hai reso tutto quello che fanno così naturale e spontaneo, che sembra di leggere i ricordi di qualcuno che racconta e lascia testimonianze della propria storia vissuta.
Povera Oscar. Mi ha fatto veramente pena, leggendo la lettera della nonna di André. Non oso immaginare il dolore che avrà provato, povera creatura. Dolore ancora più forte se sommato alla riacutizzazione dei sintomi e alla lontanata forzata dai suoi affetti familiari. Lontananza forzata per scelta, tra l'altro. Credo che per lei sarebbe proprio facile non aver più voglia di andare avanti. E la capirei.
Tenerissimi anche i ricordi di André che consola Oscar diventata donna a undici anni. Le sue parole, così dolci e così "da bambino" mi hanno proprio fatto venire alla mente due fratellini che si consolano a vicenda, isolati nel loro mondo dentro il quale nessuno può entrare e che solo loro conoscono. I segreti condivisi, le emozioni espresse solo tra di loro, i pensieri più intimi e le frasi consolatorie che fanno centro perchè risuonano solo sulle corde del loro affetto fraterno. Veramente dolcissimi e bravissima tu a cambiare il registro in modo così fluido a seconda del presonaggio.

Recensore Junior

Beh, insomma, questo Andrè dolcissimo, premuroso, sicuro, calmo, paziente, sexy, me lo fai diventare pure il maestro che tutti vorrebbero avere...oh mamma, che cosa ci aspetta ancora?...Non la invidiamo tutte già abbastanza la nostra Oscarina? Ecco, ci manca solo che diventi anche il papà che tutti vorrebbero avere (❤) e a questa storia non mancherà proprio più nulla!
La tua scrittura continua a essere fluida e piacevole. Di capitolo in capitolo migliora in vivacità e originalità: sei un vulcano di idee (mai scontate) e le curi nei particolari. Concludo riportando una frase che mi ha colpito molto, adattissima alla nostra guerriera bionda:
"E sapevo anche che da un labirinto si può sempre uscire, in molti modi. Rompendo le sue mura; srotolando un gomitolo; scavando un cunicolo… volando, alti e liberi, con ali da sé costruite".
Complimenti, è sempre un gran piacere!
(Recensione modificata il 20/08/2014 - 12:40 am)

Recensore Master

Il Vescovo ha usato un ottimo scaltro trucco per mettere alla prova André, prova che lui ha superato in pieno! Con la sua dolcezza ed intelligenza non ci ha messo molto a farsi amare dai suoi nuovi allievi. L'incontro con la nonna è stato galvanizzante, ha riportato una ventata di leggerezza! Purtroppo, non ci si poteva aspettare che la famiglia di Oscar capisse immediatamente le sue nuove scelte; lo scambio di ruoli è stato dovuto!

Recensore Junior
18/08/14, ore 18:46

Come sempre farti i complimenti è superfluo perché sei bravissima e la storia ha un procedere impeccabile, un ritmo fluido, una capacità introspettiva notevole. Questi personaggi sono sempre più veri, più vivi. Sembra di essere accanto a loro, di poterli spiare dal buco della serratura ( detta così forse non suona tanto bene ^_____^”) ed il termine di ogni capitolo lascia sempre il desiderio di poter leggere ancora e ancora. Quest’ultimo mi è piaciuto in modo particolare. Il fatto curioso è che prima di scoprire il tuo aggiornamento avevo da poco terminato la visione di Marie Antoinette di Van Dyke ( nulla a che vedere con il film della Coppola) un film del 1938 con una bravissima Norma Shearer nel ruolo della regina. Il film è incentrato principalmente sul rapporto tra Maria Antonietta e il nostro svedese ed è stato uno delle maggiori fonti ispirative della Ikeda nella creazione dei loro rispettivi in Lady Oscar. Quindi trovare poi il tuo aggiornamento è stato provvidenziale. Inutile dire che ho adorato il confronto tra Fersen ed Andrè, l’uno cementato nella propria posizione di nobile, capace di guardare ma non di vedere l’evolversi degli eventi intorno a lui, naufragato in un sentimento che lo priva del buon senso e che lo porta egoisticamente a cercare nuovamente l’appoggio di Oscar; l’altro invece porta alto lo stendardo dei suoi ideali, cerca di mostrarli a Fersen nella speranza possa comprenderli, combatte per il suo amore e per ciò in cui crede senza aspettare che siano glie eventi a travolgerlo. Ho sempre trovato nella pacatezza, nel buon senso, e nell’amore incondizionato di Andrè una forza ineguagliabile. A mio avviso è il personaggio più forte in assoluto. Che dire sulla scena tra lui e Oscar… Me la sono riletta quattro volte per riprovare l’incredibile emozione che sei riuscita a trasmettere. Absolument parfait

Recensore Veterano
18/08/14, ore 00:05

Capitolo velocissimo. Non credo che sia effettivamente così corto, penso invece che sia il ritmo incalzante che gli hai impresso ad avermi dato questa impressione. Sono arrivata alla fine con il fiatone!
Bello il titolo: battaglia di donne. Lo si può riferire ad Oscar e Saint-Juste che è sempre stato un personaggio molto ambiguo nel manga e nell'anime: donna, uomo, boh? Diabolico. E ovviamente la battaglia vera che si intreccia ancora con la finzione (adoro questa tua capaità di creare, tutto in modo così spontaneo!) tra la donne del popolo e la Regina. Straordinario il "back-stage" dell'inchino. La storia non ci ha mai riportato nulla sui retroscena di questo episodio, e quindi a me piace tenermi la convinzione che sia stato proprio il contributo di Rosalie a far uscire la Regina, eccetera, eccetera. Complimenti. Altra cosa che ho notato: il linguaggio che hai usato dando voce al racconto di Rosalie. Semplice, a volte infantile, come effettivamente poteva essere una donna del popolo. E' notevole contrasto tra le sue modalità espressive e quelle di Oscar e gli altri...Alain a parte, ovviamente!