Recensioni per
Rivoluzione - Aishiteru
di VeronicaFranco

Questa storia ha ottenuto 1140 recensioni.
Positive : 1128
Neutre o critiche: 12 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
06/07/14, ore 11:30

Premetto che non leggo spesso ff che si pongono come un sequel, perchè difficilmente riescono a essere coerenti con la storia originale. Credo che l'Ikeda abbia cercato in tutti modi di rendere impossibile il grande amore di Andrè e Oscar, al di là dello spazio di una notte: su Oscar grava comunque la condanna della tisi (che lei ha abbondantemente trascurata) e su Andrè la morte degli occhi (che poi mi sono sempre chiesta: ma perché uno che perde un occhio per un trauma - non una malattia - deve perdere l'altro? A limite la vista si deteriora, per lo sforzo, e si risolve con un occhiale. Questo secondo il mio punto di vista). Insomma se non ci avesse pensato la Rivoluzione, sarebbe finita comunque male, secondo l'Ikeda xD Detto questo, quindi, la tua storia deve avermi molto colpita.

Io non mi intendo di medicina, quindi non saprei quanto possa essere realistica una Oscar che sopravvive alla tisi, che dovrebbe avere in una forma grave per di più, dati i sintomi. Però è pure vero che non siamo nel Medioevo, ma alla fine del Settecento e la medicina qualche passo avanti l'aveva fatto. In ogni caso dubito che potrebbe ritrovare la salute di un tempo, ne rimarrebbe comunque profondamente minata. E poi ora siamo a luglio, in estate, con l'arrivo del freddo invernale credo che dovrebbe lasciare Parigi per trovare temperature più miti, altrimenti (se migliorerà) rischia una ricaduta.

La figura del dottore è ben costruita, un personaggio interessante, non piatto, anche se condivido i dubbi che Andrè aveva l'inizio (ma io per principio ho in antipatia i medici :P ). Mi piace l'approccio che ha con Oscar, come l'hai utilizzato per risolvere i tuoi dubbi sul contagio (anch'io quando vedevo la famosa scena delle lucciole, mi dicevo: Oscar, l'hai ignorato tutta la vita e ora lo vuoi fare morire di tisi! xD ); ma non mi convince il suo approccio con la cecità di Andrè: gli unguenti (non mi ricordo come li hai definiti) con le erbe dell'Amazzonia dubito che abbiano una utilità, non ho potuto fare a meno di storcere il naso, perdonami.

Tornando indietro, ai due primi capitoli, mi piacciono perché non sono volgari, e dati i due personaggi non ci sarebbe stato proprio. E' tutto molto delicato e armonioso. Invece, credo, che la parte di Corpo di donna avresti dovuta risparmiarla per dopo; l'idea è interessante: Oscar non conosce il suo corpo e lo vede forse come una fonte di peccato, oltre che l'ostacolo più grande, lei che si è sentita rifiutata come figlia femmina dal padre e come donna dall'unico uomo che credeva di potere amare; essere donna per Oscar è una debolezza e lo rifiuta. Ma non era quello il momento, secondo me, perché Oscar era stata operata da poche ore a un fianco per l'estrazione di una pallottola, con tutto quello che comporta in termini di dolore fisico, stanchezza, con l'aggravante della sua malattia che sicuramente raddoppia il malessere. Andrè è stato indelicato, e l'Andrè dell'anime le sarebbe rimasto accanto, l'avrebbe curata come ha sempre fatto, senza spingersi oltre.

Quanto ad errori di grammatica, sintassi, non credo che ce ne siano di particolari, nel senso che comunque il testo scorre bene ed è piacevole alla lettura. E' comprensibile qualche svista, anche perché hai scelto un punto di vista ostico: sono i personaggi a raccontare il passato, con riferimento anche al presente da cui scrivono; si intrecciano diversi piani temporali. Tra l'altro aggiorni con cadenza regolare (mi auguro da lettrice che continuerai così), non hai correttori di bozze, ed è umano qualche piccolissimo errore. In generale si vede che sei una persona preparata, anche dai contenuti, e dalle citazioni non scontate che fai.

Sono impaziente di leggere la continuazione. Questo ultimo capitolo mi è piaciuto molto per l'immagine del palazzo in rovina, simbolo di un'era in decadimento e di una classe sociale che deve scomparire. Immagino che vedremo il Generale, un personaggio che trovo molto interessante, perché ricco di sfumature; spero che gli renderai giustizia.

Ho scritto molto, perdonami, anche perché probabilmente ho scritto molte cose già detto e/o scontate, ma ho preferito lasciarti un commento unico, dato che ho scoperto da pochi giorni la tua storia.

Continua così!

Recensore Master
06/07/14, ore 09:58

Capitolo straordinario a dir poco, come sempre del resto. Ormai ti stiamo tediando, temo, nel ripeterti quanto tu sia incredibile nel tuo tratteggiare i caratteri complessi dei nostri due, con autentica grazia, senza mai essere banale, facendoceli letteralmente "vedere". In qualche modo sei come il pittore che ritraeva Oscar, lui le rubava il colore degli occhi, tu , invece, "rubi" loro l'anima e ce la consegni sulla carta così, senza colpo ferire, leggiadra e mirabile. Andrè, poi, descritto con gli occhi finalmente innamorati di Oscar è davvero da brividi, come la comunione che traspare in quella piccola soffitta, amore totale ed incondizionato che trasuda in ogni dove, senza esondare nella melassa. scusami, vorrei scriverti in modo un po' più esaustivo, ma ora sono in un momento non di completo relax, quindi devo, giocoforza, tirar corto. Ma forse è meglio così, almeno non divento noiosa! A presto, continua sempre, sei grandiosa!
(Recensione modificata il 06/07/2014 - 10:14 am)

Recensore Veterano
05/07/14, ore 12:20

Cara Veronica solo ora ho avuto la dovuta calma che ci vuole per gustare a fondo la lettura della tua storia e devo dire che gli ultimi due capitoli sono stati veramente belli. Ho ritrovato tutto ció che mi piace della tua storia, riconoscendo a pieno tutti i personaggi (compreso il generale che appare giá caratterizzato e riconoscibile da un cenno) e apprezzando i nuovi. Quando descrivi Andrè che assiste Oscar hai dato concretezza ai voti nuziali del rito cattolico sei stata bravissima. Bella anche la scelta dri brani di Rosseau, letti da un André che non si può non amare, ed i richiami ai nativi americani (la scena del copricapo indiano veramente bellissima).
Insomma mi è piaciuto propio tutto, quindi niente da dire per il momento a parte continua così (ma è superfluo!).
Dimenticavo una cosa che volevo dirti da un po':complimenti per la scelta dello pseudonimo veramente interessantissimo e che per forza doveva essere foriero di acume!
(Recensione modificata il 05/07/2014 - 01:08 pm)

Recensore Master
05/07/14, ore 00:32

Ciao. Oscar sta lottando contro la sua malattia, e Andrè la sostiene in tutto e per tutto, lui vuole strapparla alla morte, e lei vedendo l'amore puro e incondizionato del suo uomo, si aggrappa sempre più alla speranza di guarire. Triste e desolante, la parte del palazzo saccheggiato e bruciato, spero veramente che si siano salvati tutti. Solo il generale sembra rimasto li , lui e la sua disperazione. Come reagirà, quando si troverà Andrè davanti? Aspetto il seguito a presto

Recensore Veterano
04/07/14, ore 22:38

Ciao,
scusa...sono nuovamente in ritardo.
splendido anche questo capitolo!
le descrizioni sono curate, attente, intime.......riesci a far apparire tutto nella mente di chi legge.
i pensieri di Oscar che osserva André leggere, l'attenzione nello scegliere i brani di Rousseau, la descrizione del Palazzo...la scalinata.....la camera di Oscar......
se non ti segnalo errori o refusi, non è perché leggo con poca attenzione, ma perché penso che comunque quei pochissimissimi errori presenti non tolgano niente alla bellezza della storia!!!! Sintassi, morfologia, ortografia,.........il lessico usato.......tutto ottimo.......non ultima l'attenzione che metti per contestualizzata storicamente!!!
cio' che ci stai donando con la tua storia ci ripaga degli orrori letti ultimamente su queste pagine!!!
grazie...grazie davvero!!!
attendo il prossimo capitolo
a presto
pascal

Recensore Junior
04/07/14, ore 12:42

Ti devo fare i complimenti per riuscire a umanizzare il personaggio di Oscar senza che questi perda fascino. Ho sempre visto Oscar semiperfetta e molto simile a una dea quindi è difficile immaginarla in difficoltà fisiche, così esplicitamente descritte. Eppure anche così questa coppia continua a essere affascinante e commuovente: Andrè che legge per emozionarla e al tempo stesso calmarla e farla addormentare si mostra, come al solito dolce e generoso, perfettamente in linea con il personaggio del cartone animato.
E poi...mi sono chiesta tante volte come mai nelle ff, nessuno andasse mai a dissotterrare quel tesoro, quasi che nessuna volesse profanare qualcosa di troppo intimo e troppo loro per essere portato allo scoperto.
A volte ho pensato di scrivere io qualcosa sulla "trottola e sul coltello dal manico rosso".
Beh, finalmente qualcuno lo ha fatto e sono molto curiosa di vedere come reagirà Oscar: credo ci sarà da emozionarsi...
Bravissima Veronica, come sempre.

Recensore Junior
03/07/14, ore 21:23

Carissima Veronica, leggerti è un piacere assoluto, per la mente e per il cuore. Solo che stavolta il cuore me lo hai fatto sanguinare. Di tristezza.

...'Da parte mia, non mi restò che celare sottoterra il seme del nostro amore e nutrirlo con lacrime silenziose, di nuovo. Le nascosi a lei e a tutti, perfino a me stesso; a volte me le sentivo sulle guance, anche se erano asciutte, come se la mia anima non volesse smettere di sanguinare e i miei occhi di bruciare, ma scelsi di ignorarle...'

Tutta la prima parte narrata da André è piena di struggimento e di mesta rassegnazione. Lei è lì, ammalata e debole e lui non riesce a fare altro che accompagnarla in questo percorso restando in attesa... come il bruco che si nasconde in una casa solitaria sognando la primavera e le ali...
È un uomo che ha bisogno di vita e di passione ed ora che è riuscito a conquistarle, ritorna al passato e al dolore.
Oscar è dolcissima in questa veste totalmente femminile, ammira il suo uomo in tutte le sue sfumature, in tutta la sua virilità, e diciamolo, se non ci fossi riuscita fino ad ora a rendercelo bello, con questo ritratto ci hai fatto capitolare tutte come pere cotte!!!
È strano davvero vedere la nostra eroina così fragile e delicata, non solo nel corpo ma soprattutto nello spirito.
Ti confesso che faccio un po' di fatica a vederli così e confido nella 'risalita del monte dopo la discesa negli inferi'. Apprezzo, però, molto sinceramente questa tua linea narrativa così realistica ed intensa. Magistrale direi anche la descrizione di palazzo Jarjayes, che ho trovato talmente verosimile da immaginarmi le stanze desolate e grigie quasi fossero fotogrammi di un film. Perdonami, ma credo di soffrire di esagerata empatia...
Come vedi, carissima, con questo capitolo sono capitolata anche io. Ho preferito descriverti le emozioni che mi fai provare piuttosto che dedicarmi alle correzioni, cosa che lascio a chi è più bravo di me.
A lunedi, allora, con una nuova scorta di fazzoletti. Che ci posso fare, sei sempre troppo brava....
************************

Recensore Master
03/07/14, ore 17:35

che bello che è anche questo capitolo, mi stupisce ogni volta la bravura con cui scrivi e descrivi azioni sentimenti note tecniche e scientifiche, sembra quasi poesia. brava davvero, peccato sia finito, ne rileggerei un altro capitolo subito, mi rileggo questo o inizio da capo :)

Recensore Master
03/07/14, ore 17:11

Che dire? Questi ultimi capitoli sono stati stupendi. Li ho trovati molto realistici anche per come hai tratteggiato l'atteggiamento dei vari personaggi che devono venire a patti con se stessi e con i loro limiti di esseri umani, fino a quel momento mai considerati. André non appare più così perfetto, (lo hai reso molto umano, perfino un po' infantile e lievemente egoista a un certo punto, ma nella vita ci sono lezioni che s'imparano a caro prezzo, quindi ci sta la scoperta di una parte di noi poco nobile) ma in una situazione diversa deve diciamo "imparare a camminare di nuovo" e rapportarsi a Oscar malata e sofferente in un modo completamente diverso rispetto al passato. Nella vita avvengono anche cambiamenti improvvisi e repentini a cui ci si deve adattare, a volte con non pochi sforzi. Oscar, abituata a non avere quasi mai bisogno di nessuno - nonostante André, dato quasi per scontato - deve fare i conti con le forze che l'abbandonano, con la paura di non guarire, deve rendersi conto che si dipende a volte anche dagli altri come lei ora dipende da André, per quanto lui non le faccia pesare questa cosa. Questa è vita vera.
Calzante la citazione di Russeau, adatta al contesto e al momento vissuto dai nostri protagonisti.
Splendida e malinconica la descrizione desolata di Palazzo J, come è triste ed emblematica la figura dell' uomo che resta annichilito di fronte a quella "cornice vuota" - che vuol dire tutto - attorno il suo mondo e il suo passato andati in pezzi. Siamo davvero al tramonto, alla fine di un' epoca e l'immagine che hai suggerito lo rappresenta benissimo.
Nessuna critica da fare. Sei bravissima e questa storia è stupenda.

Recensore Junior
03/07/14, ore 14:35

Questa storia non finisce mai di stupirmi. Quando credo di aver intuito la piega che prenderanno gli eventi ecco un nuovo capitolo che mi spiazza completamente, e il livello va sempre più su, e il volto della trama cambia, dal romanzo d'amore al romanzo storico fino a toccare la riflessione filosofica. Resto di stucco. E anche arricchita, devo dire, perché è la prima volta che leggo qualcosa di Rousseau. Quei passi contengono perle di saggezza che mi hanno chiamata a un confronto con me stessa, davvero inaspettato, e hanno fornito se non risposte, almeno chiavi di lettura a pensieri che da tempo mi frullavano per la testa.
Devo darmi un pizzicotto: sicuro che sto leggendo una semplice fanfic?
Vorrei esserti più utile lasciando anche qualche critica costruttiva ma, davvero, non trovo argomenti. 
(Recensione modificata il 03/07/2014 - 02:57 pm)

Recensore Master
03/07/14, ore 13:07

La storia diventa sempre piu' avvincente,davvero bella.
Complimenti per i brani di Rousseau che hai riportato,non sono letture comuni a molti.
Ho trovato molto intensa la descrizione del palazzo devastato. Credo di potermi definire,modestamente,una conoscitrice della rivoluzione,e ammetto che inorridisco quando mi capita di leggere del povero popolo che,per non soccombere alla crudelta' dei sovrani,fu costretto a ribellarsi.
La crudelta',le efferatezze e la devastazione che i rivoluzionari riversarono su chi non la pensava come loro fu inenarrabile. Cio' che muoveva il popolo era solo vendetta.
Hai saputo descrivere magistralmente il senso di impotenza e di perdita che si prova davanti a tale devastazione.
L'uomo nel salone e' il generale? E la nonna?
Aspetto con impazienza lunedi' per leggere il seguito.
Un'ultima cosa,ho trovato bellissimo il passaggio in cui Oscar si perde nella contemplazione di Andre'. Quei piccoli gesti,espressioni solo una donna davvero innamorata li nota nel suo uomo. Una nota molto dolce.
(Recensione modificata il 03/07/2014 - 02:20 pm)
(Recensione modificata il 11/07/2014 - 01:03 pm)

Nuovo recensore
03/07/14, ore 12:23

Cara Veronica ti leggo e seguo dall'inizio della storia, ma recensisco solo ora per la prima volta!questa storia mi sta veramente prendendo e appassionando cosa che succede di rado!
è una storia nuova con vicende realistiche, se fossero sopravvissuti è probabile che avrebbero trovato queste difficoltà nella quotidianità e la malattia di Oscar non poteva essere ignorata..Spero che dopo tutto questo penare ci regali un lieto fine (che mi sembra di intuire tra le righe)...che altro dirti mi piacciono i tuoi Oscar e Andrè (in fondo tutti abbiamo la nostra immagine personale dei nostri due amici) sono coerenti e credibili e lei così umana, finalmente, la adoro! Aspetto con ansia prossimo capitolo..orami sono addicted :D!Ylenia

Recensore Master
03/07/14, ore 11:38

Finalmente un po' di pace, nella soffitta... e una silenziosa armonia tra loro, nonostante essa sia soffocata dalla malattia.
Sarò breve. Note di merito:
-l'immagine della Francia partita al galoppo, con il rimorchio delle difficoltà a fare da peso morto, mi sembra calzante e perfetta. Non darei mai per scontato che durante la stesura possano venire in mente immagini così adeguate per la descrizione degli eventi!
-le considerazioni di Oscar sui modi di André sono delicate e quasi sognanti. Finalmente Oscar esprime tutto il suo piacere nell'osservare il suo uomo, come se in passato l'avesse sempre guardato, ma senza vederlo davvero. Adesso si accorge dei particolari del suo corpo, delle sue movenze e delle sue particolarità. Dai pochi tratti che lo descrivono, sembra di vederlo, lì seduto sulla sedia, con le gambe accavallate (l'ho visto descrivere in questa postura in molte occasioni e credo che sia naturale vederlo così, in una posizione un po' "nobile" e da uomo colto, educato) e il libro tra le mani. Me lo vedo con il capo un po' chino, i capelli scivolati in avanti, attorno al viso (e nel mio immaginario gli infilo spesso sul naso un paio di occhiali, quasi sperando di potergli correggere il difetto alla vista..., ma devo dire che lo vedo affascinante, così) e l'espressione assorta che ci riporta Oscar. Lo vedo anche stringere gli occhi... E' semplicemente stupendo e potrebbe essere vestito in qualunque modo, lo sarebbe comunque. Per questo penso che sia corretto non descriverci come sia abbigliato.
- Fa bene, André, a tornare a Palazzo, anche se non so bene cosa pensi di trovarci... se non altro, farà bene a Oscar il trovare il loro tesoro.

Nota critica:
-Quando André dice"Spesso, quando Bernard tornava da lavoro e portava notizie fresche, cercavo sempre la sua compagnia" mi sembra di troppo il "sempre", perché c'è già "spesso".
E come vedi, le note critiche non sono certo gran ché... perché è proprio un pelo nell'uovo, ma, sebbene sia orba (e anche per questo mi piace André... per cameratismo....), l'ho visto lo stesso e mi pare corretto farlo notare.
Bel lavoro!!!
Grazie dell'impegno...
a presto

Recensore Master
03/07/14, ore 02:18

Debbo farti i miei complimenti più sinceri per questo capitolo a dir poco magistrale: mi hai tenuto letteralmente incollata allo schermo! I pezzi riportati da Rousseau sono una vera chicca, impreziosiscono il tutto, riflettendo i sentimenti dei nostri due; la descrizione delle sale devastate del palazzo è straordinaria, sembra di vederla attraverso gli occhi di André: si mescolano angoscia, orrore e malinconia; il vecchio generale non poteva avere abbandonato tutto ciò che si era costruito, anche a costo della vita.

Recensore Master
03/07/14, ore 01:02

Ho letto di un fiato tutta la storia dall'inizio. Ti sono infinitamente grata! E' bellissima! Io penso, al contrario degli altri, che l'epilogo dei nostri eroi sia stato solo pura crudelta. Ho sofferto moltissimo e, ancora oggi, non riesco a tollerare questo finale! Ho amato tanto il personaggio di Oscar e mi sono cullata sempre con la splendida figura di Andre. Tu in questo racconto, superbamente costruito, sei riuscita perfettamente a mantenere il carattere dei nostri eroi. E ti assicuro che ci sono riusciti in pochi.... Spero tanto che tu riesca a dare a loro la possibilità di vivere la loro storia d'amore che credo che, soprattutto Andre meriti... Ti sarò molto grata se porterai a termine le tue fatiche e... ci farai sognare con questa fantastica tua opera. Grazie e complimenti.