Carissima Veronica, forse avrei dovuto rileggere il capitolo un'altra volta prima di recensire, ma mi piace farlo a caldo.
Non mi piace mai dilungarmi, quindi ti dirò innanzitutto ben tornata e che ho amato tantissimo questo capitolo.
La grandezza dei tuoi personaggi sta proprio nella loro complessità, e oggi Alain mi ha completamente conquistata. La sua fragilità nascosta di solito da una corazza, sbuca fuori e ci riempie di tenerezza . 
Il mio momento preferito è stato l'abbraccio sulle scale ....quei momenti che solo tu sai descrivere!!! Si solo tu!!!!!
Bravissima!!!! 
Un abbraccio!!!

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Ciao Veronica ben tornata, mi sei mancata tantissimo! Capitolo bellissimo come sempre, non deludi mai le aspettative. La parte sul loro amore come sempre è poesia allo stato puro. Non ho capito, e questo mi mette davvero ansia, le parole di Alain sia quelle per Oscar che per Andrè. ... Immagino che non abbia preso botte in testa né tanto meno fosse ubriaco! Perché generalmente quando Alain parla,"dice", e mai a sproposito. Infine altro che ansia , sudore freddo per le ultime parole di Andrè! Ti prego ti prego ci ha già pensato la Ikeda ad una fine tragica ! Aspetto con ansia la prossima pubblicazione ciao a presto

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Oscar lascerà questa vita nel 1793 o giù di lì ma con André resterà una bellissima bambina uguale a lei che le assomigliera'in tutto e x tutto e sarà la consolazione di André. Questa è la finale che ci riserva Rivoluzione inutile girarci sopra e Alain ha già capito molto. Per ora non dico altro, modifichero'piu' tardi la recensione perché ora il mio tempo è tiranno e le cose da aggiungere sono tante. A dopo
.......Torno alla mia recensione con la placida consapevolezza della mia mente, ormai fredda che ha elaborato tutto il capitolo, ma ancora con addosso la stessa inquietudine di prima ammantata da funesti presagi all'orizzonte di amore e morte che, proprio con lo stesso spirito di Versailles no bara vanno inequivocabilmente a braccetto. Come ti diceva un'altra lettrice, la tua opera ha un grande pregio, quella di aver trasformato i personaggi principali senza averli stravolti, un grosso e unico difetto quello della lungaggine, a questo punto infatti gli episodi ultimi quelli del 1793 li ritroveremo fra quattro anni, data la lentezza dei capitoli e chissà se sarò ancora qui a leggere e recensire? ? La mia vita e' precaria, mi sento un po' come i tuoi personaggi trascinata dalle correnti. Ma torniamo a te:mi hanno colpito le parole di Alain ad Oscar tuttavia non ne ho afferrato completamente il senso e so che è inutile chiederti, sadica come sei ci lasci solo spazio ai dubbi, potrebbe essere una dichiarazione d'amore molto velata come pure tanto altro . Più esplicita la metafora che caratterizza il discorso che ha con André sebbene quest'ultimo, tutto preso da Oscar, non riesce a recepirne il significato, anche se lo lascia perplesso. Davvero interessante la figura di Alain come ce la proponi tu, meditativa e profonda. Un parallelo mi viene spontaneo con il celebre menestrello di Parigi che propagava perle di saggezza e la sapeva lunga sui sentimenti, le passioni umane più basse o più sublimi, comprendeva André, ma come Alain in questo caso non poteva far altro per lui che metterlo in guardia con le sue indicazioni intuitive. Questo tuo André che, nell'ultima parte, come già ho commentato all'inizio sembra davvero un sopravvissuto o magari come Maria Antonietta nel 1793 chiuso in una cella, in attesa di giudizio che ha tanto, tanto tempo x se stesso da scrivere le sue memorie. Mi ricorda il celebre poeta di quegli anni André Chenier oppure x passare a tutt'altra epoca storica, alla mie prigioni di Silvio Pellico. Certamente un presagio triste tuttavia continuerò a leggerti perché questa tua ricostruzione mi intriga molto e non si interseca nella narrazione con l'anime (come invece la tua nuova fiction sul Cavaliere Nero) anzi, ci regala nuove avventure inedite in uno scenario vero in sintonia con la Storia. ..
..Alla fine, ti dirò ci sono degli SPRAZZI lievi, sottili e brevissimi ma molto molto intensi che compaiono ogni tanto (non in questo capitolo) della MIA Oscar come so , soltanto io che è mia e di André, più spesso che riconosco sia, il vero André come se tu li facessi in qualche modo risorgere e questo, ovviamente mi mette le ali ai piedi. Grazie e buona continuazione
(Recensione modificata il 07/09/2015 - 01:05 pm)

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Ma che significa? Oscàr morirà nel 1793?
.....
Mi scuso per l'esordio, purtroppo ho un triste presentimento.
Non recensisco da tempo ma ho recuperato l'arretrato, e continuo a seguire questo romanzo (ormai mi viene spontaneo definirlo così) meraviglioso. 
Complimenti all'autrice, superlativa.
Andrè è cambiato, è un personaggio in continua evoluzione fin dall'inizio della storia, ormai tendo a percepirlo come figura principale del racconto. Oscar sta diventando quasi un'icona, una musa, un punto di riferimento per la trama, ma non è lei la protagonista, o forse questa è solo una mia impressione, destinata ad essere sconfessata dalla lettura dei capitoli successivi. Comunque al momento, anche quando è lei voce narrante, al centro della storia ritrovo sempre Andrè.
(Recensione modificata il 06/09/2015 - 04:43 pm)

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Veronica.... hai preso la mia anima e l’hai buttata in lavatrice con la centrifuga a 1200 giri!!!!
Mi hai fatto passare dalla tenerezza per questa Oscar fragile, dai dolci ripensamenti di André, dal loro ritrovarsi (magnifico e stupendo quell’abbraccio. Le sentivo anch’io le braccia di André!!!) all’amarezza per quella storia raccontata da Alain che ti mette istintivamente in uno stato di “attenzione” e all’angoscia dovuta a quelle parole di André, che mi hanno accartocciato l’anima.... Sanno di presagio funesto e ancora più tragico del previsto "E anche dopo, quando verrà il momento in cui i due André, quello del racconto e quello che racconta, saranno la stessa persona, non voglio dimenticare niente di me e di Oscar.”
Mi viene da pensare... ma si è rotto qualcosa tra di loro in un futuro?!?
Bellissimo come sempre. Sono proprio loro e mi li fai sentire vicinissimi!!!

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Mai come in questo caso posso affermare che senza ombra di dubbio sia valsa la pena aspettare: qui torni infatti Veronica Franco, la Veronica dei primi capitoli, quella capace di farti vivere le scene più intense e dolci con il miele sulle labbra e l'ansia di una spada di Damocle sempre pronta a calare inesorabilmente sugli amati protagonisti. Sia chiaro, non sono masochista da voler soffrire vedendoli soffrire, né rinnego mie recensioni passate:ogni capitolo di Rivoluzione è un piccolo capolavoro: tu potresti far declamare loro il menù del matrimonio e conquistarmi ugualmente con i colori della tua prosa; d'altronde ultimamente sei stata una magistrale cronista della loro quotidianità, senza rinunciare all'inserimento di quei piccoli tasselli che andranno a costituire il mosaico finale insieme ad altri ben più corposi.

Tuttavia, qui torni allo spirito autentico di Rivoluzione, con una trama più corposa, il lirismo del loro amore, la sensazione di ineluttabilità; una ineluttabilità che non traspare solo dalle parole finali di André (tra l'altro quasi una tua giustificazione al dolce indugiare sul loro amore) che scrive da un ipotetico presente forse senza più Oscar o forse con la coscienza di essere di fronte all'ultimo atto. L'ineluttabilità è infatti racchiusa soprattutto nel racconto.di Alain, come sottolinei implicitamente nel titolo: quello che l'uomo vorrebbe dire all'amico e non so quanto coscientemente (probabilmente è solo una sensazione, quasi un presentimento di fronte alla fragilità di Oscar palesata con lo svenimento) è che forse proprio la trasformazione interiore di Oscar ad opera dell'Amore per e da parte di André sarà causa della sua fine.

Un'altra ombra (e non di poco conto) è anche l'inaspettato ritorno di Morin... e di nuovo André non presta attenzione, ma non credo che sia un inutile dettaglio, non metti nai nulla per caso: non riesco ad allontanare dalla mente l'impressione che.i suoi cosiddetti compagni di circolo non siano così sinceri e leali.

Per quanto riguarda il resto, mi ha toccato il cuore il tuo Alain, disorientato per un attimo di fronte a una Oscar tanto fragile ma risoluto da prenderla in braccio e portarla alla locanda; mi ha colpito la sua consapevolezza di essere un intruso (ahahah!!) , ovvero di non essere l'uomo che lei vorrebbe accanto a sé in quel momento (vedi la rigidità con cui gli si affida tra le braccia, o il timore di poter essere anche solo sfiorata dalle sue labbra). Quella frase sibillina che le dice,, che riporta a discorsi fatti con i suoi commilitoni... sembra quasi un ammonimento a se stesso, più che qualcosa diretto a lei.

Il momento più intenso, comunque, quello che mi ha fatto vibrare l'anima, è quell' abbraccio commovente sulle scale e tutto ciò che ne consegue: l'intimità tenera della sera, la passione infuocata del risveglio. E qui voglio evidenziare una cosa che non mi stancherò mai di ripeterti: non me ne vogliano tante altre valide.Autrici, ma solo tu (e ho scoperto con gioia un'altra nostra amica che spero torni presto a farci ''peccare'' insieme a lei) sei in grado di descrivere l'eros come un'unione di anime con tanta raffinatezza, persino nei particolari più dettagliati. È una grande dote che ti riconosco, mia cara, e che mi fa guardare al tuo modo di scrivere come un modello da.seguire, senza se e senza ma, almeno per quanto mi riguarda.
Um bacio... e grazie per le.emozioni che mi hai fatto vivere con questo capitolo.

PS visto che sono di solito quella che ti rompe su fluidità e lunghezza, direi che è perfetto!!
(Recensione modificata il 06/09/2015 - 03:48 pm)

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Veronica cara, ciao!
Stavo con quasi un mese di astinenza da "Rivoluzione" e finalmente è arrivata la mia dose di droga...perché si, il tuo racconto oramai è una droga per me!
Prima di tutto, complimenti! Il capitolo l'ho trovato meraviglioso e scorrevole, poi, come sempre, mi fai vivere le loro emozioni, tanto che ora sono felice con loro, ma ho le lacrime agli occhi per quelle ultime righe in cui ho trovato molta tristezza.
Ma partiamo con ordine!
1. Menomale, lo svenimento non era nulla di grave! Ammetto che nel precedente capitolo mi ero molto preoccupata! Però, come hai spiegato bene te, attraverso Jacques Alaste, non dobbiamo dimenticarci della sua precedente malattia e consideriamo anche il fatto che ha 34 anni...a quell'epoca fare un figlio in tarda età(perché 34 anni per loro era tarda età)era rischioso! 
2. Sono sempre più convinta della mia idea: Alain ama Oscar! Da come si è comportato, che mi è sembrato volesse baciarla, fa che io ne sia sempre più convinta! Tralasciando questi sentimenti ambigui, devo dire che l'Alain di questo capitolo mi è parso diverso dal solito Alain! Prima di tutto, ha detto quella frase senza senso ad Oscar che però sembrava un avvertimento; secondo, la storia che ha raccontato ad André. Premettendo che sono più che certa che non fosse ubriaco, ma bello lucido, per me gliel'ha detta come avvertimento su Oscar. Prima lei era come il gatto di Diane, ma poi André l'ha "ammansita" e se dovesse succederle qualcosa, vuole dirgli che è colpa sua che le ha fatto perdere il suo vigore. E questo mi riporta alle ultime righe. Forse mi sbaglio, ma la mia mente investigativa la vede così xD
3. Finalmente i Nostri hanno fatto la pace! Evviva!!! Sono riusciti a capirsi ed a confrontarsi...probabilmente la rabbia del litigio non aveva fatto analizzare a nessuno dei due la situazione, ma ora, con la dovuta calma, hanno capito cosa portava l'altro a pensarla in un determinato modo. La parte in cui ci mostri André ancora sofferente per essere un orfano ed i ricordi che Oscar ha di lui bambino, mi hanno commossa! Ne metterai altri nel corso della storia? Ed anche la scena in cui fanno l'amore...pura poesia! Cambi sembri non cadendo mai nel banale o nel volgare! Brava!
4. Paul ViscidoSerpenteSchifoso Morin è tornato(ed io che pensavo di essermene sbarazzata sia nella tua storia che negli studi sociologici ç_ç)! Credo porterà di nuovo guai ai nostri...ma in tutto ciò cosa c'entra Remy Girard? Che lo aiuti perché non condivide gli ideali del figlio Didier? La cosa mi puzza e mi preoccupa!
5. Finalmente il nostro caro André si è arreso all'evidenza e si candida come sindaco...non mi resta che dire "Forza André, faccio il tifo per te"! Però, anche in questo contesto, temo le cose non saranno affatto semplici.
6. Le ultime righe. Se ho capito bene siamo nel 1793. Ci parla André attraverso un diario in cui vuole esaltare l'Amore vissuto con Oscar. Da come parla di lei, sembra non ci sia più. Che sia morta? Appena ho letto, i miei pensieri sono stati: "è morta di parto!", "si sono lasciati!". Però poi ho preferito spengere il cervello per non correre troppo con la fantasia! Di una cosa sono certa: l'André che sta scrivendo non è quello che abbiamo conosciuto fino ad ora. Ma cosa gli è successo per cambiare così? Ma, soprattutto, per scrivere queste cose, dove si trova? La mia mente malata, lavorando troppo, ha ipotizzato che i suoi "amici" rivoluzionari(sappiamo bene che voltafaccia sia Robespierre)lo abbiano arrestato ed ora lui si trovi in prigione in attesa di essere ghigliottinato(e qui è partito il paragone con il povero Eddard Stark). Io non vorrei avere simili pensieri, ma sapendo che non ti piacciono i finali rosa, che sei un po' sadica, che veneri George R.R. Martin...ho fatto due più due e il mio cervello ha elaborato tutto questo!
2.1.(aggiungo qui perché mi sono dimenticata un cosa nel punto 2 xD). Alain e Martin non si trovano. Ma sono andati ad allenarsi come Alain gli aveva promesso?
Dopo questo messale, ti rinnovo i miei complimenti! Come sempre, scrivi cose straordinariamente belle!
A domenica 20 con il prossimo capitolo!
Un bacione ed un abbraccio! 

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Lieta di ritrovare il continuo di questa bellissima storia, grazie. Aspetto con ansia il prossimo aggiornamento.

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Mi piace moltissimo la prima parte, bellissima, il racconto di Alain ed il paragone con il gatto (e temo, temo, temo).
E ancora di più temo con la chiosa finale...un grosso dubbio si insinua...
Hai usato frasi bellissime, "come se a essere così fragili ci fosse piacere, in qualche modo. Era il prezzo dell’essere madri, e lo pagavano con orgoglio. ", "on un lungo bacio si comprò il mio silenzio, la mia obbedienza, il mio oblio.", e molte altre.
E' un piacere leggerti, anche se stavlt aun velo di inuietudine ha corso le pagine.
Bravissima.

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Bellissimo capitolo cara Veronica!
inutile dire che la seconda parte, quella della pace, è davvero splendida!
adorabili tutti e due.
Poesia, passione, amore e romanticismo!
come descrivi bene l'amore all'alba!! Ahahah mi mancava!
non mi dilungo perché non ho parole.. molto dolce e protettivo André, più matura Oscar futura mamma. Lei mi piace ancora più di prima..
un abbraccio
Cecile 

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Carissima che splendido capitolo avevo la pelle d oca tanto è intenso... un abbraccio grandissimo 😘

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ciao,
accendo il pc per lavorare e trovo un tuo aggiornamento.
"La tenerezza ha mani violente": mi piace così tanto questa frase!!!
il capitolo è bello come sempre, ma ho qualche perplessità:
uno-Alain si è ubriacato, ma non credo al motivo che ha ricordato Andrè. secondo me c'è qualcosa sotto.
due- cercherò di essere educata: ma che cav..... vogliono dire quelle ultime righe? "Gli eventi che sono accaduti negli ultimi tempi hanno rischiato di distruggere questi ricordi. Ma io non voglio. Desidero ricordare il più possibile i momenti in cui siamo stati insieme e felici." ci stai prendendo in giro? cosa succede? Oscar dov'è mentre lui scrive queste righe? che stress!!! spoiler assassino delle nostre fantasie!!!!
aggiorni ogni due domeniche? e scommetto che non hai intenzione di dire nient'altro su gli esiti della storia! fino a quando?
scherzo naturalmente (mica tanto!!) brava come sempre a tenerci sul filo e nel vivo della storia.
a presto, cioè tra due settimane.
pascal

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Come sempre magnificamente sadica con questo finale da coup de coeur con Oscar svenuta!!! Non sopporto di già l'attesa ! Torna Veronica sta casa aspetta teee!
Dimenticavo stupenda Loulou immortalata da Orny!
(Recensione modificata il 15/08/2015 - 10:09 pm)

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Cara la mia Veronicuzza bedda!
È normale secondo te lasciarmi qui con Oscar improvvisamente svenuta senza spiegazioni, e per giunta senza consulto di medico alcuno fino al seisettembre p.v.???
Non ti smentisci mai, e mentre tu ti riposi trangugiando cannoli e sghignazzando sadica alle nostre spalle, io resto qui, ancora una volta estasiata dalla narrazione.
Lo so, sono stata latitante, faccio mea culpa ed uso adeguatamente il cilicio a giorni alterni... Ma, sappi, non ti ho mai abbandonata!
Che critica posso mai farti io?? Questa storia a puntate è entrata a far parte del mio bagaglio letterario come il più appassionante e realistico what if che abbia letto fino ad ora. Si lo so. Mi dirai che non è vero, che ci sono altre ottime scrittrici (convengo), che tu invece hai tanti dubbi, che spesso le idee convergono altrove.....
Peccato però che questa Rivoluzione stia rivoluzionando anche noi, facendoci provare ogni volta emozioni autentiche ed intense, sotto ogni punto di vista....(capisc'a'mmè).
Bello bello bello. Tutto. Ogni dialogo, ogni sfumatura, ogni descrizione umana ed oggettiva, ogni sentinento, ogni capitolo, tranquillo o serrato.
So che questa recensione non è una recensione....ma il mio modo di dirti che apprezzo sempre e con grande entusiasmo il tuo procedere con la storia (...Martin lo hai mandato in vacanza?? Ehm....).
Ti aspetto, come sempre, con un bel sacco di incoraggiamenti!
Bacio grandissimissimo!!!!!
Ps: Oscar con la coda di cavallo è una novità... me gusta!

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Oddio, sto leggendo tutto a rilento e così mi sono concessa i tuoi ultimi due capitoli d'un fiato.....
Tante novità' e Andre' che potrebbe diventare sindaco, sperando passino le sue paure, molto motivate ovviamente, sapere sua moglie e suo figlio in pericolo lo spingono a fuggire lontano con loro. Come non capirlo?
Molto intensa anche la gelosia di Oscar, che arriva così a ciel sereno, ma Alen resta sempre un grande......grande osservatore è molto bravo a punzecchiare nei punti giusti.
La tua storia sta prendendo una piega inaspettata, è come sempre ti adoro per la capacita' che hai a non chiudere come succede a tante storie solo sul vissero felici e contenti.
Sempre piena di emozioni e colpi di scena intensi e per nulla facili, Oscar che sviene, mio dio!
Mi farai morire!
Bravissima, è un po' sadica...ahahah
A presto.

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