Recensioni per
Rivoluzione - Aishiteru
di VeronicaFranco
Ciao, |
Ciao, |
Ci voleva questa notizia! |
Sono contenta che abbia preso la decisione di essere la giusta erede di suo padre....era giusto così.... e sono ancora più contenta che duo padre abbia mantenuto fede a ciò che la Ikeda gli aveva fatto dire in quel loro famoso ultimo saluto. Perché sua figlia ora è una Grandier....e in questo modo lui ha salvato tutti: sua figlia, i contadini e anche se stesso! |
Un altro salto indietro nel tempo....piccolo questa volta..... |
Ciao, |
Ciao, |
Ciao Veronica, |
... ed eccomi alla tua corte in "Rivoluzione". Letteralmente rapita da questo capitolo che ho divorato, ti faccio i soliti ma strameritati complimenti per i dialoghi presenti e ti riconosco lo sforzo e, del resto, la bravura di "portare a casa" un capitolo così ricco e dalle molteplici sfaccettature. Tanti punti toccati, tanti coni d'ombra improvvisamente illuminati, mai ripetitivi ma sempre e diversamente accattivanti, come del resto sono i personaggi interessati, i dialoghi: Alain/Marianne, Alain/ La Fayette, Bernard/Marianne ... fino al ricongiungerci col giorno di Natale tanto atteso. Bravissima |
Condivido tutto quello che ha detto Ireland3, che ha fatto un'analisi precisa e messo in fila le impressioni che ho avuto anche io! Il termine "coralità" mi piace molto: è davvero azzeccato in questa storia che ha come protagonisti assoluti Oscar e Andrè e tutto l'insieme di personaggi che ruotano attorno alla coppia non fa altro che enfatizzarne l'aura quasi eroica. Al tempo stesso nessuno dei personaggi è scontato o di poco rilievo. Anche io avevo pensato che l'amante di Marianne fosse il mandante dell'aggressione a Oscar, ma non è così, e quindi? Qui proprio non ho più idee, se non che Marianne è un personaggio che intriga... e potrebbe intrigare anche Alain (ma forse sono troppo simili?) se non fosse che il soldato semplice si strugge per la sua ( non potrà mai esserlo, poverino...) Oscar immacolata pur nella sua ferocia, spietata ma senza violenza: lo ha proprio steso. E quando ti innamori così, qual è l'altra creatura terrena (ma Oscar è terrena?) che ti puó far ripigliare e magari perdere la testa? Non lo vedo benissimo Alain, nel senso, dovrà farne parecchia di strada prima di riprendersi da questa tegola in testa (o meglio sul cuore). |
...eh, sì. Confermo ciò che ti dissi un capitolo fa: leggendo ambo le parti di questi "nodi" si ha un quadro d'insieme davvero chiaro di tutta l'intricata faccenda che si sta tentando di ordire ai danni dei nostri ( in primis Oscar, ma Andrè seguirà a ruota, sicuro...). |
Scusami davvero se ti recensisco solo ora, a 24 ore di distanza dalla lettura... |
Bene, è tornata la ff che stavo leggendo settimane fa... |
Beh, in effetti il nome del duca d'Orléans non è che mi strappi proprio un "oooh" di stupore...nel contesto dell'anime (e forse anche del manga che, però, purtroppo non conosco) è uno dei pochi nobili con possibilità smisurate e parecchi scheletri nell'armadio a cui Oscar è sempre andata di traverso. Quindi non mi ha stupita scoprire che è lui il mandante di Leon/SainJust e, di conseguenza, sempre lui quello che ora vuole farlo eliminare per evitare che il suo nome salti fuori. Purtroppo non ricordo più nel dettaglio ogni fatto riconducibile al racconto di Alain e Bernard, (ahimè età e memoria sono assolutamente inversamente proporzionali!) ma cercherò di rileggermi i capitoli suggeriti e farmi troviate preparata per il prossimo. Sono molto felice che la figura di Alain si sia stagliata netta da tutte le altre: in fondo questo soldatone affascinante ed irriverente sta rischiando davvero molto per i suoi amici e un pò di ribalta se la merita proprio. Belli i suoi pensieri sul suo capitano e sul suo fortunato marito: mi piace la definizione che riserva ad André quando dice che diventava "un leone furioso quando gli toccavano la sua donna", e mi piacciono i ricordi velati di rimpianto e forse anche di qualcos'altro che ha di Oscar: la rimpiange come Comandante, ricorda il suo profondo senso di giustizia e la sua repulsione alla violenza, malgrado abbia sperimentato la sua ferocia, ma non può fare a meno di ricordarla con i capelli raccolti e l'abito da sposa...Bellissimo, e divertentissimo, anche il confronto Bernard-Marianne e commovente la richiesta di quest'ultima di imparare a scrivere: che abbia capito che " un bambino, un maestro, una penna e un libro possono cambiare il mondo" ? Chissà... Termino questo fiume di parole con un abbraccio, cara Veronica, e con i soliti complimenti sinceri. Ciau! |
Dico subito che il capitolo, questa volta, non mi ha convinto. So bene di essere una voce fuori dal coro e mi fa piacere che tu riceva elogi e apprezzamenti, tra l'altro più che meritati per un'opera che hai saputo ricreare di sana pianta con ingegno e fantasia non comuni.Proprio perché ti ammiro molto voglio essere sincera e dirti il mio pensiero con franchezza e senza giri di parole, allora: quando uno deve, gioco forza riprendere indietro capitoli importanti e densi di particolari indispensabili ai fini della storia e, per forza di cose non potendo usufruire di un segnalibro come in un qualsiasi testo cartaceo, la lettura gli può diventare pesante e poco scorrevole nella narrazione perché sempre più le vicende si fanno complesse e intricate. Non dubito ci sia da parte mia una sostanziale limitatezza intellettiva che peggiora la situazione; ma un bel romanzo è come un bel film:x essere un vero capolavoro lo devono capire/sentire tutti. Certo cinema e certa saggistica che oggi vanno di moda con scene e/o passaggi saltati a pie'pari e ripresi in secondi o terzi momenti a mio avviso possono generare un senso di indefinibile insoddisfazione come di incompletezza e di e di estraniamento. Naturalmente quelle quattro donnine con cui ti confronti e ti consigli( anche bene, fra l'altro, poiché le connotazioni storiche sono sempre molto curate) avranno certamente capito molto più di me riguardo alla trama, io ho colto il significato degli avvenimenti solo che la lettura ne ha risentito parecchio è di scorrevolezza è di efficacia rappresentativa. Faccio un esempio:- quell' Alain che si soffoca dopo l'annuncio del suo "comandante " del cuore in attesa di un figlio, non l'abbiamo più ritrovato in quella situazione, diverse voci narranti si sono avvicendate e alla fine ci siamo ritrovati si' il 25 dicembre ma con tutt'altra atmosfera, più cupa e carica di tensioni.Per finire, mi avrai capito, i capitoli si aprono, si chiudono e si riaprono, i "giochi "sono gli stessi ma manca una continuità e visione di insieme che, pur essendo plurale a volte rischia di apparire senza filo conduttore . Ciao e scusa se sono stata prolissa e noiosa |