Recensioni per
Rivoluzione - Aishiteru
di VeronicaFranco

Questa storia ha ottenuto 1140 recensioni.
Positive : 1128
Neutre o critiche: 12 (guarda)


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Recensore Veterano
26/06/15, ore 22:14

Ciao,
che bello!!!! Tutto!!!! Quando lei glielo dice...finalmente, quando fai dire ad André che è nella musica che ha sempre risieduto la femminilità di Oscar (l'ho sempre pensato anche io) e infine quando fai quasi strozzare Alain! ;-) Complimenti!!!
A presto
pascal

Recensore Veterano

Ciao,
che belli i loro pensieri, i loro timori di ferire l'altro.....soprattutto questo è amore!
A presto
pascal

Recensore Veterano

Ci voleva questa notizia!
Speriamo vada tutto bene.
A presto
pascal

Recensore Veterano

Sono contenta che abbia preso la decisione di essere la giusta erede di suo padre....era giusto così.... e sono ancora più contenta che duo padre abbia mantenuto fede a ciò che la Ikeda gli aveva fatto dire in quel loro famoso ultimo saluto. Perché sua figlia ora è una Grandier....e in questo modo lui ha salvato tutti: sua figlia, i contadini e anche se stesso!
Bravissima...come sempre!
A presto
pascal

Un altro salto indietro nel tempo....piccolo questa volta.....
Davvero complimenti per lo stile narrativo: quando parla Alain cambia tutto.... ed è l'unico che fa i disegnini!!:-)
A presto
pascal

Ciao,
che bello il flash back!!! Mi è piaciuto tantissimo!
Volo al prossimo capitolo perché temo non sia Oscar quella che è entrata in casa.
A presto
pascal

Recensore Veterano

Ciao,
e scusa per il terribile ritardo. Desideravo leggere i tuoi aggiornamenti, ma non avevo mai il tempo di dedicati la giusta attenzione. Non sono certa di riuscire a leggere tutti i capitoli che mi mancano questa sera......ma magari tra oggi e domani sì.
In questo capitolo c'è davvero tutto e i miei complimenti al tuo lavoro sono sempre più confermati!!!
Complimenti particolari vanno alla tua contestualizzazione: citare Smith è davvero un piccolo gioiello!!!
André maestro....peccato non ci siamo gli emoticons di da....metterei una faccina con i cuoricini!!!! Voglio un collega così!!! E poi voler insegnare anche alle bambine!!! Bravo lui e brava tu!
A presto
pascal

Ciao Veronica,
chiedo umilmente venia per l'imperdonabile ritardo con cui commento il capitolo,chi piu' di te puo' comprendere i contratempi ?
Ora la situazione e' piu' chiara,abbiamo scoperto molte cose e molte ne restano da scoprire.
Sembra,pero',che Alain abbia un gran fardello nel cuore,tanto che anche Marianne se ne accorge. Nostalgia per il suo vecchio comandante,o sofferenza per un amore impossibile?(verso Oscar?)
A parte cio',ora ritroviamo un Alain piu' prudente e diplomatico,per aiutare i suoi amici diventa un buon investigatore! Bernard ( difficile perdonargli il ferimento di Andre') mi ha lasciato sempre indifferente,ora sembra finalmente aver deciso di osare e schierarsi con i suoi amici. Delle cose pero' non capisco.
1) Lafayette non era particolarmente simpatico alla corte,soprattutto a Maria Antonietta,tutti lo ritennero responsabile di non aver difeso adeguatamente Versailles e di aver permesso l'assalto del 5/6 ottobre. Lui era sincero nel voler proteggere la famiglia reale,anche se un piccolo tornaconto lo voleva. Arrivo al punto,il tuo Lafayette e' ambiguo,perche' vuole notizie del padre di Oscar? E perche' sembra temere un altro generale Jarjayes? Qualche idea me la sono fatta,chissa' se avro' ragione.
Avevo indovinato il mandante,e la domanda e' la stessa perche' vuole morti i due Jarjayes?
Vedremo se Oscar riuscira' a mantenere la calma dopo queste notizie e se riusciranno a festeggiare degnamente il suo compleanno e il lieto evento.
Beh,i nostri piccioncini hanno festeggiato degnamente!
Scusa ancora il ritardo.
Anna

... ed eccomi alla tua corte in "Rivoluzione". Letteralmente rapita da questo capitolo che ho divorato, ti faccio i soliti ma strameritati complimenti per i dialoghi presenti e ti riconosco lo sforzo e, del resto, la bravura di "portare a casa" un capitolo così ricco e dalle molteplici sfaccettature. Tanti punti toccati, tanti coni d'ombra improvvisamente illuminati, mai ripetitivi ma sempre e diversamente accattivanti, come del resto sono i personaggi interessati, i dialoghi: Alain/Marianne, Alain/ La Fayette, Bernard/Marianne ... fino al ricongiungerci col giorno di Natale tanto atteso. Bravissima
.............................. Ma in tutto questo splendore, ecco che mi cali l'asso.....l'unico di cui non voglio leggere, l'unico che non accetto e non sopporto e che mi fa scappare a gambe levate dalle storie..... :-).....ma come? Al capitolo 44 (quando ero tranquillissima sul questo Alain, che adoro, peraltro) mi tiri fuori la storia che il nostro soldato Soisson  pensa un po' troppo al suo biondo ex comandante e come se non bastasse, la pensa mentre fa l'amore con la sua amante? Le donne si accorgono di queste cose, magari fanno finta di niente, ma se ne accorgono, quindi mi fido del giudizio di Marianne, nonostante Lui abbia fatto orecchie da mercante ...non ci posso credere...pensavo che Rivoluzione fosse un oasi felice a riguardo e invece mi ritrovo a subire un vero e proprio attentato :-) ..., un fulmine a ciel sereno...non si può mai stare tranquille!!!!
P.s. Totonobile azzeccato, ma ammetto che non era difficile. 
Chiedo scusa per le stupidate dette su Alain...anche se...un fondo di verità....
Sempre più brava, inutile a dirsi. Bacioni.

Condivido tutto quello che ha detto Ireland3, che ha fatto un'analisi precisa e messo in fila le impressioni che ho avuto anche io! Il termine "coralità" mi piace molto: è davvero azzeccato in questa storia che ha come protagonisti assoluti Oscar e Andrè e tutto l'insieme di personaggi che ruotano attorno alla coppia non fa altro che enfatizzarne l'aura quasi eroica. Al tempo stesso nessuno dei personaggi è scontato o di poco rilievo. Anche io avevo pensato che l'amante di Marianne fosse il mandante dell'aggressione a Oscar,  ma non è così, e quindi? Qui proprio non ho più idee, se non che Marianne è un personaggio che intriga... e potrebbe intrigare anche Alain (ma forse sono troppo simili?) se non fosse che il soldato semplice si strugge per la sua ( non potrà mai esserlo, poverino...) Oscar immacolata pur nella sua ferocia, spietata ma senza violenza: lo ha proprio steso. E quando ti innamori così, qual è l'altra creatura terrena (ma Oscar è terrena?) che ti puó far ripigliare e magari perdere la testa? Non lo vedo benissimo Alain, nel senso, dovrà farne parecchia di strada prima di riprendersi da questa tegola in testa (o meglio sul cuore). 
È vero: i capitoli sono intricati, per chi ha un'indole un po' distratta, con me, mettere insieme tutti i particolari è un'impresa, ma la scrittura è leggera e dinamica, e il senso generale diventa chiaro. Mannaggia...chi diavolo è l'amante di Marianne? Se è un personaggio dell'anime la rosa di possibilità è ristretta, ma mi sembrano tutte ipotesi assurde quindi boh...aspetteró il 24 o giù di lì. In ogni caso cento volte meglio la barba incolta e selvatica di Alain delle parrucche e della cipria...terribili,poi, i nei finti sul viso di Marianne che dev'essere così bella!
(Recensione modificata il 17/06/2015 - 01:20 am)

...eh, sì. Confermo ciò che ti dissi un capitolo fa: leggendo ambo le parti di questi "nodi" si ha un quadro d'insieme davvero chiaro di tutta l'intricata faccenda che si sta tentando di ordire ai danni dei nostri ( in primis Oscar, ma Andrè seguirà a ruota, sicuro...).
Aver introdotto scambi così frequenti di p.o.v. ha giovato ulteriormente sull'agilità di tutto il racconto e aver posto una certa dose di ironia negli imbarazzanti equivoci che si sono venuti a creare ( vedi incontro di Bernard con Marianne e relativo tentativo di "adescamento" di quest'ultima..) favorisce l'attenzione e la comprensione di tutto lo svolgimento. Anche perché i temi trattati sono effettivamente piuttosto lugubri ed inquietanti, quindi "sdrammatizzare" un po' l'atmosfera grazie ad un Alain sempre ironico al limite del sarcastico ed un Bernard che sembra improvvisamente "prendere la giusta direzione" dopo giorni con le "mani legate" causa il meschino ricatto postogli dal perfido cugino, fa solo bene al cuore...
Tutto il tuo lavoro, pur avendo come protagonisti assoluti sempre loro ( O&A), richiama un'atmosfera di "coralità" dei personaggi, dei loro pensieri, del loro agire ...questo capitolo è proprio uno di quelli dove questa coralità esce in modo particolarmente efficace nel suo intento di incastrare alla perfezione il contributo di ogni singolo personaggio , come ogni singola tessera finisce per comporre l'intero mosaico.
Come sempre Alain nel quadro generale la fa da padrone, con l'alternanza di momenti esilaranti ( seppur sempre meditati e ponderati nell'intento di proteggere gli amici dalle incombenti minacce) ad altri decisamente malinconici, dove prevale la sua indole sensibile ed il suo giovane e tormentato sentimento nei riguardi di Oscar.
Malinconia che "afferra" subito una donna come Marianne, se vogliamo, il suo "alter ego" al femminile: sfrontata e sfacciata ( retaggio , questo, sicuramente del suo "mestiere"), disillusa, ma nel contempo indomita e particolarmente "ferrata" nell'addentrarsi a cogliere certe sfumature dell'animo...personaggio di indubbio fascino ed interesse, che, però, nonostante l'aiuto alla "frangia buona" della storia, non so se fidarmi ancora a "catalogare" come tale. Forse per le "amicizie" potenti ed altolocate, per una sorta di ambizione latente o per una passione celata ed in realtà mai sopita nei confronti di Alain che potrebbe trasformarsi in gelosia ( di cui l'escursus sulla "ferocia delle donne"..) e quindi in qualcosa di più pericoloso se dovesse comprendere quale sia la fonte d'ispirazione dei suoi pensieri ( "chi è lei?")...
Un piccolo accenno a Bernard. Che in questo capitolo si sta progressivamente riabilitando agli occhi dei più ( noi lettrici , nonché gli stessi Oscar ed Alain ). Potendo finalmente concedersi di dire la verità, diventa un po' più "parte attiva" di tutta questa ingarbugliata matassa...sinceramente ( nonostante mi abbia cecato Andrè..ahi,ahi, ahi)non è un personaggio che mi sta sulle palle ( non so perché, ma riesce a starmi più sulle palle la moglie, anche se finora con le tue descrizioni sei riuscita a smorzarmi questa negatività nei suoi confronti),
solo l'odioso ricatto del cugino ha davvero rischiato di comprometterne l'immagine sincera che tutto sommato gli ho sempre attribuito ed anche un po' quel "carisma" da leader che aveva all'epoca del Cavaliere nero o che ha sempre dovuto mantenere in quanto "arrigatore" di follle.
Alla fine, comunque, diventa molto triste comprendere come tutto il fermento di ideali, tutto l'afflato teso a dare "voce" al popolo, alla giustizia, ai diritti dei singoli, terminerà con la consueta "corsa al potere"...rimarranno probabilmente ( e la Storia lo insegna..) pochi "puri" da questo punto di vista ( ..col rischio di pagarne pure le conseguenze..), il "gioco al massacro" sembra appena iniziato, tutti vogliono fare le scarpe a tutti facendo leva sulle ambizioni di ognuno ( e di questo se ne accorgono bene sia Alain che Bernard avendo a che fare rispettivamente col leader militare La Fayette e con quello politico Robespierre ).
Ps: so che non lo puoi dire,io pensavo che l'amante di Marianne ed il mandante di SJ fossero la stessa persona...a quanto pare no!! Se però lei conosce l'identità del Cavaliere nero vuol dire che il fantomatico individuo bazzicava la residenza del Duca d'Orleans all'epoca...e questo è legato a doppio filo anche con alcuni dei personaggi che popolano Arras...
Ok, ho sbrodolato abbastanza...perdona il ritardo nel recensire, ma mi sa che questa settimana me lo trascino con tutte voi mie amatissime autrici: riesco a leggere tempestivamente, ma mettere i pensieri per iscritto mi porta via un po' più tempo e stavolta non riesco a tenere il passo...
Buona notte, carissima, e a presto...

Scusami davvero se ti recensisco solo ora, a 24 ore di distanza dalla lettura...
Il capitolo mi è piaciuto molto, anche se sono ancora in attesa di quella che scena che non so se arriverà mai... Oscar e andré che festeggiano il natale/compleanno con nonna e amici, in un clima di festa e con la condivisione della felicità per la lieta novella!!!
Questo capitolo, al di là del fatto che serve a spiegarci i retroscena per gli sviluppi cupi della storia che porteranno al dramma (e forse questo è il motivo per cui questi ultimi capitoli non trovano entusiastici riscontri..), raccoglie tutti i pensieri di Alain che, attraverso i suoi occhi di uomo innamorato, ci tratteggia un'Oscar come poteva essere vista da un uomo come lui...
Un uomo del popolo, disilluso, se non addirittura ostile, scanzonato e irriverente che si è trovato a fare il soldato non per convinzione ma per sfamare e curare la famiglia...
E che, attraverso il peggio del peggio, una donna aristocratica..., riesce a vedere il mondo con occhi diversi e scoprirsi totalmente preso proprio da lei. Ormai sembra che l'unico scopo nella vita del nostro Alain sia quello di prendersi cura dell'unica donna che abbia mai amato (Oscar), la quale insieme ad André, è diventata la sua famiglia, essendo ormai solo al mondo.
Questo mi premeva dirti. Infatti la descrizione, o meglio, le sensazioni vibranti che ci fanno intuire la complessa e affascinante natura di questa donna, riescono entrarmi nel profondo. E riesco a capire anche quanto tu la ami...
Devo dire, Veronica, che quello che mi stupisce di te, oltre alle innegabili doti di scrittrice, è la tua profonda sensibilità e la capacità di analisi dell'animo umano (e se poi pensiamo che stiamo facendo l'analisi a un cartone.....).
Ancora complimenti anche per le altre figure descritte, veramente molto bene contestualizzate ed intriganti.
Un bacione.

Bene, è tornata la ff che stavo leggendo settimane fa...
E' tornato un narratore sveglio, che forse non è chiarissimo quando spiega, ma che ha il suo perchè. Mi piace nell'incontro con LaFayette, anche se mi sfugge qualche particolare su cosa avrebbe dovuto dire e cosa no... non posso pensare che sia colpa degli scrupoli di Alain se ora salta fuori un casino con il Generale in gita con Girodel. No, non posso...
Però mi piace in quella sorta di scambio di battute con Bernard, nei particolari che ci infili sempre, come il biglietto mangiato e quello scritto da Pierre.
E in fondo, perchè no?, non è male neanche Bernard di fronte a Marianne, questa volta.
Diciamo che sembra chiusa un fase importante della storia... mentre se ne apre una nuova, tutta da definire, che mi mette i brividi. mi riferisco ai nobili in tour per l'Europa... a me Girodel mi puzza male.
Beh, mi saprai dire tu...
Ciao a presto

Beh, in effetti il nome del duca d'Orléans non è che mi strappi proprio un "oooh" di stupore...nel contesto dell'anime (e forse anche del manga che, però, purtroppo non conosco) è uno dei pochi nobili con possibilità smisurate e parecchi scheletri nell'armadio a cui Oscar è sempre andata di traverso. Quindi non mi ha stupita scoprire che è lui il mandante di Leon/SainJust e, di conseguenza, sempre lui quello che ora vuole farlo eliminare per evitare che il suo nome salti fuori. Purtroppo non ricordo più nel dettaglio ogni fatto riconducibile al racconto di Alain e Bernard, (ahimè età e memoria sono assolutamente inversamente proporzionali!) ma cercherò di rileggermi i capitoli suggeriti e farmi troviate preparata per il prossimo. Sono molto felice che la figura di Alain si sia stagliata netta da tutte le altre: in fondo questo soldatone affascinante ed irriverente sta rischiando davvero molto per i suoi amici e un pò di ribalta se la merita proprio. Belli i suoi pensieri sul suo capitano e sul suo fortunato marito: mi piace la definizione che riserva ad André quando dice che diventava "un leone furioso quando gli toccavano la sua donna", e mi piacciono i ricordi velati di rimpianto e forse anche di qualcos'altro che ha di Oscar: la rimpiange come Comandante, ricorda il suo profondo senso di giustizia e la sua repulsione alla violenza, malgrado abbia sperimentato la sua ferocia, ma non può fare a meno di ricordarla con i capelli raccolti e l'abito da sposa...Bellissimo, e divertentissimo, anche il confronto Bernard-Marianne e commovente la richiesta di quest'ultima di imparare a scrivere: che abbia capito che " un bambino, un maestro, una penna e un libro possono cambiare il mondo" ? Chissà... Termino questo fiume di parole con un abbraccio, cara Veronica, e con i soliti complimenti sinceri. Ciau!

Dico subito che il capitolo, questa volta, non mi ha convinto. So bene di essere una voce fuori dal coro e mi fa piacere che tu riceva elogi e apprezzamenti, tra l'altro più che meritati per un'opera che hai saputo ricreare di sana pianta con ingegno e fantasia non comuni.Proprio perché ti ammiro molto voglio essere sincera e dirti il mio pensiero con franchezza e senza giri di parole, allora: quando uno deve, gioco forza riprendere indietro capitoli importanti e densi di particolari indispensabili ai fini della storia e, per forza di cose non potendo usufruire di un segnalibro come in un qualsiasi testo cartaceo, la lettura gli può diventare pesante e poco scorrevole nella narrazione perché sempre più le vicende si fanno complesse e intricate. Non dubito ci sia da parte mia una sostanziale limitatezza intellettiva che peggiora la situazione; ma un bel romanzo è come un bel film:x essere un vero capolavoro lo devono capire/sentire tutti. Certo cinema e certa saggistica che oggi vanno di moda con scene e/o passaggi saltati a pie'pari e ripresi in secondi o terzi momenti a mio avviso possono generare un senso di indefinibile insoddisfazione come di incompletezza e di e di estraniamento. Naturalmente quelle quattro donnine con cui ti confronti e ti consigli( anche bene, fra l'altro, poiché le connotazioni storiche sono sempre molto curate) avranno certamente capito molto più di me riguardo alla trama, io ho colto il significato degli avvenimenti solo che la lettura ne ha risentito parecchio è di scorrevolezza è di efficacia rappresentativa. Faccio un esempio:- quell' Alain che si soffoca dopo l'annuncio del suo "comandante " del cuore in attesa di un figlio, non l'abbiamo più ritrovato in quella situazione, diverse voci narranti si sono avvicendate e alla fine ci siamo ritrovati si' il 25 dicembre ma con tutt'altra atmosfera, più cupa e carica di tensioni.Per finire, mi avrai capito, i capitoli si aprono, si chiudono e si riaprono, i "giochi "sono gli stessi ma manca una continuità e visione di insieme che, pur essendo plurale a volte rischia di apparire senza filo conduttore . Ciao e scusa se sono stata prolissa e noiosa
(Recensione modificata il 15/06/2015 - 01:54 pm)