Recensioni per
Rivoluzione - Aishiteru
di VeronicaFranco

Questa storia ha ottenuto 1140 recensioni.
Positive : 1128
Neutre o critiche: 12 (guarda)


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Recensore Veterano

Ahahahaha...aspettavano giusto fosse sola Oscar per bussare a quella porta.....sembra la scena di un film con delitto :) .....
Ma vuoi propio farci morire dalla curiosita'???!!!
E chi la cerca chiamandola brigadiere??? Certo, fosse stato un male intenzionato sarebbe entrato senza bussare......o no??????????!!!!!!
Speriamo arrivo presto lunedi' cosi' ci svelerai l' arcano......
Sei bravissima, e di certo non sei scontata in questa storia.
A lunedi' allora ;) Roby

Recensore Master

Ciao. Dopo tutta questa speranza che ci hai dato,sulla salute di Oscar, sull'imminente viaggio ad Agny , aver scoperto che Oscar aiutava economicamente e in segreto i contadini e che Rosalie è incinta, e sembra scomparsa, adesso ci lasci con l'ansia, di sapere Oscar in casa da sola e pure debole, e una voce sconosciuta alla porta? Ma come si fa a resistere fin lunedì? Aspetto il seguito, a presto.

Recensore Master

Non mi meraviglia la generosita' di Oscar,ne' il suo negare di essere l'artefice di un gesto noblie.
Aver scoperto,tanti anni prima,la poverta' in cui vivevano molti contadini deve essere stato una vera presa di coscienza per lei. E anche le sue riflessioni sul modo in cui molti nobili si imponevano di non vedere al di la' del loro mondo dorato,mi sembrano riflettere il carattere di Oscar.
Una nuova vita sembra attendere i nostri eroi.
Ma come reagiranno all'assalto di Versailles,al trattamento che subi' la famiglia reale?
E soprattutto,l'uomo che bussa alla porta e' lo stesso che ha ridotto Oscar in fin di vita?
Hai promesso un breve capitolo per lunedi',ci sara' la risposta a questa domanda o,sadicamente ci terrai con il fiato sospeso?
Un'ultima domanda,e Rosalie?
Questa ff diventa sempre piu' coinvolgente.

Recensore Master

Non si può dire davvero che alla tua fic manchino il realismo e la precisione storica! E' evidente che il riposo forzato di Oscar è durato anche troppo, da come scalpita per unirsi a Bernard e André, ma dentro di lei è in atto una vera e propria guerra tra il suo desiderio di far esplodere la sua natura e la promessa che ha fatto a sé stessa di essere un'altra, cosa che non mi sembra possibile, dato che la personalità non si può cambiare; forse questa sua ingenua convinzione crollerà messa a raffronto con le situazioni affrontate; ritornare ad Arras è sicuramente un buon modo per fuggire dal passato, oltre che per curarsi, ma dubito che Oscar riuscirebbe a non pensare davvero più alla situazione a Parigi.

Recensore Master

E' davvero bello scoprire che l'Oscar diciottenne apparentemente quasi infatuata di Maria Antonietta e della sua corte, sia riuscita a compiere un gesto così nobile, nel vero senso del termine. Mi sorprende, ma in fondo ci sta, che abbia chiesto aiuto al suo André, anche senza metterlo completamente al corrente dei suoi progetti. D'altra parte, è altrettanto piacevole pensare che le radici del suo cambiamento siano così profonde; affascinante il suo tentennare tra il padre e André, fino a scegliere il secondo.
E finalmente arriva qualche piccolo gesto di conforto anche per André, che immagino debba patire ancora molto, ma che almeno vede ripagati i suoi sforzi, anche dal timido sguardo di Oscar.
Delicata la riflessione su come, dal bacio rubato di tanti anni prima, André sia maturato fino a saziarsi di un timido abbraccio, senza osare oltre.
Ah! Mi illumini su dove si dica nel manga, che il compleanno è il 4 maggio, mentre nell'anime è il 26 agosto? Ho sempre sentito queste due date, ma non so dove siano i riferimenti esatti (non li ho trovati...). A me, giusto per il legame con la dichiarazione dei diritti dell'uomo, sembra più calzante il 26 agosto.
Figuriamoci se quella piaga di Rosalie non va a combinare qualcosa proprio quando è incinta e Oscar si inizia a riprendere! Perdonami, ma io soffro una forma di intolleranza alla piaga: forse Alaste potrebbe aiutare anche me...
Spero di aver scritto tutto... perché è da questa mattina che controllo che ci sia l'aggiornamento e appena l'ho visto mi sono fiondata a leggere, ma questa volta l'ho fatto una sola volta.
Ah! Il finale mi ha lasciato senza fiato. Vado a prendermi un ansiolitico, cercando di tirare lunedì...

Sei grande!!!!
Un abbraccio

Recensore Master
10/07/14, ore 08:08

Eccomi qui. Stavolta in un macroscopico ritardo.
Ricco di tanti spunti questo capitolo. "Non avrò più bisogno del tuo aiuto… non voglio più appoggiarmi a nessuno…”: quanto fece soffrire questa frase il povero André? Quanta sofferenza generò, dato che poi diede l'avvio a quel senso di sfinimento che sfociò nello strappo della camicia e tutta una serie di comportamenti che ci riportano lì, in quella stanza, in quel letto. Era una bugia bella e buona, frantumatasi davanti alla realtà che ne seguì...e adesso ancora più lontana nei ricordi, alla luce della situazione attuale. La stanchezza di André è palpabile, per un domani di felicità che tarda ad arrivare. Splendido il pensiero di Oscar:"Pensai che, come ero riuscita a spegnere quella risata, l’avrei fatta rinascere". Concetto azzeccato, Veronica. Si, nel corso degli anni, e soprattutto da quando tra di loro la situazione era precipitata cedendo alla distanza, quel sorriso si era totalmente spento. Ma gliela diamo questa opportunità ad Oscar, di poter recuperare?
Finalmente i due rivolgono i pensieri a coloro che hanno abbandonato, coloro che non hanno più avuto notizie sulla loro salute, almeno in modo diretto, coloro che sono stati tanto amati e che ora, nella figura del generalissimo, non capirebbero.
Le notizie che giungono sui saccheggi, naturalmente gettano André nello sconforto preoccupato per le sorti della nonna. Ed è da lui andare a verificare. La tua descrizione così dettagliata ha fatto si che mi si prospettasse davanti agli occhi la desolazione di palazzo Jarjayes, ed ecco il colpo di scena: Il generalissimo, davanti a quel quadro assente(distrutto da lui? Dai saccheggiatori?) nella casa che tanto amò. Sono curiosa di sapere cosa si diranno i due uomini, se il gen. avrà ancora voglia di infierire o perdonerà Oscar (impossibile vero? Non sarebbe da Lui). Mi aspetto un faccia a faccia al vetriolo. Inutile dirti che la solita attenzione storica verso la società e la sua evoluzione è straordinaria.
Brava! a prestissimo, devo recuperare.

Carissima Veronica,
Sono quell'antipatica che ha sempre qualcosa da ridire, ma lo faccio proprio perché la tua storia mi piace tanto.
A costo di apparire ignorante ed insensibile te lo devo dire:ora basta disquisizioni voglio i fatti! Secondo il mio indegno parere gli ultimi capitoli sono stasti un po lenti (un po di phatos è stato recuperato nell'incontro con il generale) ma intanto siamo al capitolo 13. Quando arriviamo nel vivo del racconto? Quando succede quel che deve succedere ? Per il resto concordo ampiamente con tutto ciò che ti hanno gia detto e bla, bla, bla...
A presto allora con le avvincenti novità!
(Recensione modificata il 09/07/2014 - 02:10 pm)

Secondo me Andrè, nonostante sapesse benissimo come adeguarsi alle regole ingiuste, ma imperanti della società nella quale viveva, si è sempre considerato un uomo libero. Intelligenza, ma soprattutto un certo livello d'istruzione gli hanno permesso di sviluppare una forte consapevolezza di sé stesso come individuo, una coscienza civile e umana che riesce a convivere con i ruoli imposti dalla società classista dell'epoca. Altro che zerbino, come qualcuno in passato l'ha spesso definito! Pur "aggirando l'ostacolo", non ha mai nascosto opinioni e punti di vista ad Oscar; sceglie di restarle accanto nonostante le varie avversità della loro esistenza non per costrizione, ma per convinzione sua, profonda ed immutabile, che la Vita esiste solo attraverso di lei. Perciò me lo vedo giusto bene, quando i tempi sono maturi, finalmente lasciare prorompere gli argini del suo cuore e della sua coscienza civica e dare con slancio ed enfasi il suo contributo alla nuova società che va creandosi. E mi piace anche il contrasto che crei in questo frangente: tutta la "purezza" della passione socio politica di Andrè mentre scrive il suo pensiero all'alba della rivoluzione che si scontra con il disincanto delle sue osservazioni a posteriori, quando cioè anni dopo la rivoluzione stessa cadrà preda di sé stessa e dei suoi eccessi. Insomma, altro centro pieno di questo inebriante mix che ci stai generosamente regalando.
Ps: non temere di dare corpo alle debolezze dei nostri beniamini, ciò li rende senz'altro più umani, quindi migliori. Finora nel tratteggiarli non ho mai colto sbavature. Nemmeno nel discusso capitolo delle "carezze" in soffitta post ferita: Andrè non mi è sembrato così fuori luogo( in fin dei conti , come sempre, ha dominato sé stesso) e così "porcelloso", io lo definirei, piuttosto, "carnale"e, come tale, indubbiamente ha il suo perché...

La storia continua a piacermi! E' sempre ben condotta, e trovo molto efficace il modo in cui mescoli la Storia con le vicende personali dei protagonisti, facendoli interagire con personaggi realmente esistiti. Mi è sembrata anche originale la trovata di far scrivere la prima bozza della "Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino" da André, uomo del popolo, ma che ha vissuto anche "dall'altra parte" abbastanza da sapere che i nobili non sono tutti crudeli, prepotenti ed egoisti. Anzi, mi è venuta voglia di rileggerla, mi sembra ancora di grande attualità e, se venisse applicata davvero, al mondo ci sarebbero meno problemi!
Ora aspettiamo con ansia la guarigione di Oscar!

Come sempre emozionante esperienza il leggerti...
Notevole la profondità del racconto e la ricerca storica...
Mi piace tanto il tuo André!!
L'unica cosa è che, forse sbaglio io, ma mi pare di cogliere nelle sue considerazioni e anche in quelle di Oscar, un velo di malinconia e disillusione che non capisco se sono riferite ai futuri sviluppi della rivoluzione o, spero di no, a qualcosa di non riuscito tra loro....
Mi sono dimenticata di chiederti perché André sembra non essere poi così tanto preoccupato della sorte della Nonna da non chiedere spiegazioni al Generale...
Un grazie ancora per le belle emozioni. Ciao
(Recensione modificata il 08/07/2014 - 09:02 pm)

Ciao, capitolo bello e corposo: ottimo lavoro. Però questa malattia non finisce mai....me li lasci in quella bella mansardina, con lucernario che lascia passare i raggi di luna... quello che hanno non dovrebbe essere SOLO un letto di dolore (cof, cof...ehm). Che ne dici, la facciamo ripigliare questa povera ragazza? Le facciamo un po' dimenticare le difficoltà della vita? Qui Andrè mi si sgualcisce, povero....altro che paravento.....scherzi a parte, la storia procede e anch'io trovo ragionevole che Andrè si appassioni alla rivoluzione (colto e sensibile e culturalmente raffinato). Solo che Oscar manca a me, figurati a lui. A presto e spero che il prossimo capitolo porti un po' di speranza.
(Recensione modificata il 08/07/2014 - 06:38 pm)

Sono assolutamente incantata. Incantata, stupita e affascinata. La recensione è finita.
A parte gli scherzi, la tua bravura ormai è un punto fermo, così come la capacità di rendere la vicenda così perfettamente incastrata nella realtà. E allora che ti devo dire? Ci sono alcuni passi di questo capitolo che mi hanno colpita per la loro intensità.
Il volto deturpato del Generale, fermo davanti alla cornice vuota, la candela che crea chiaroscuri, gli occhi folli e colmi di dolore, ma non per questo meno vividi. Se avessi potuto fotografarlo solo sulla base della tua descrizione, forse ne avrei fatto un capolavoro.
E ancora, Oscar tremante e febbricitante, forse nella prima delle sue crisi, fragile ed incosciente come mai. E André che non perde un attimo. L'abbraccia con tutto se stesso e raccoglie tutto il suo dolore, senza una parola, senza un lamento, conscio di poter fare solo quello. E lei si calma, si riscalda. Questa raffigurazione mi ha stesa, letteralmente, e ho continuato a pensarci anche dopo averla letta e riletta immaginando quanta intensità avrebbe dovuto essere presente in quel momento in quella soffitta.
Ed infine, l'André che disegni alla fine, maturo, profondo, ma anche sottilmente disincantato. E non ho ben capito se questa sua disillusione è legata alle vicende storiche che verranno o alla sua personale vita vissuta da lì ai quattro anni che seguono...
Medito, sospiro, immagino, attendo...
Un bacio pieno di complimenti!

Capitolo intenso e vibrante. Prima di tutto l'incontro scontro col Generale. Sei riuscita a fondere bene la sua immagine di padrone con quella del padre sia per oscar ma soprattutto per André. Egli è un uomo del suo tempo radicato nelle sue convenzioni e nel suo essere un soldato, un uomo che non può mostrare nessuna debolezza nessun segno esteriore di amore e di affetto. Ma di fronte alle macerie della sua esistenza ha un attimo di cedimento con l'unica persona che gli avrebbe concesso, quel figlio maschio che non aveva avuto.
Proprio in questo capitolo mostri al massimo la rivoluzione interna che interviene nei due protagonisti. Oscar finalmente libera da costrizioni e doveri sta pagando un prezzo altissimo perché il suo corpo costretto da troppo tempo a non essere ascoltato si ribella e reclama a gran voce le attenzioni e l'affetto da troppo negato. Giustamente hai ripreso l'immagine della sigla dove lei è circondata da un roveto.
Andrè invece viene coinvolto nello spirito, finalmente può esprimere se stesso, essere libero di esprimere i propri pensieri e ci mette tutta la sua coscienza la sua fiducia la sua ingenuità e il percorso della sua crescita per la vita che ha vissuto e con chi l'ha condivisa, lei la sua stella colei alla quale continua ad infondere forza e coraggio uscendo dall'ombra. In pratica stai descrivendo un uomo che tutte vorrebbero. Alain resta un personaggio defilato ma fondamentale per smorzare il pathos della situazione e per l'evolversi della situazione. Da quanto avviato i tempi non sono facili ma per ora sembrano relativamente tranquilli vedremo cosa combinerai. Ciao
(Recensione modificata il 08/07/2014 - 04:15 pm)

E così Oscar e Andrè sono pari. Entrambi hanno partecipato a qualcosa di grande, che ha cambiato il mondo: lei alla presa della Bastiglia e lui alla stesura della Carta dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino. Mi ripeto se ti dico che questi due protagonisti hanno qualcosa di eroico sia nell'anime (meno nel manga) sia nel tuo racconto? Fresca fresca di un viaggetto a Parigi porto con me il fatto che la "grandeur", che tanti criticano ai francesi (e che a volte, lo ammetto, li rende un po' antipatici) è l'eco di un evento epocale che è accaduto proprio lì e su cui poggia le fondamenta il mondo moderno, con le stesse contraddizioni che hanno caratterizzato gli anni dopo il 14 luglio.
Mi piace pensare che Oscar, Andrè e il loro amore puro abbiano lasciato un segno (non sono impazzita, so benissimo che sono personaggi di fantasia, ma chissà che qualcosa di simile non sia accaduto realmente e che dietro agli ideali nobili della rivoluzione non ci fosse anche qualche storia d'amore impossibile?).
Non riesco a farti tante critiche...l'unica cosa che ho notato è che l'ultima frase del capitolo forse dovrebbe essere "rimango vicino a quell'Andrè che scrisse...al silenzioso cospetto di colei per la quale era nato"...ma magari sono io che non ho capito bene il senso della relativa che hai scritto.
Bello, bello, bello.
trilli
(Recensione modificata il 08/07/2014 - 02:28 pm)

Nuovo recensore
08/07/14, ore 12:49

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Indico la storia per le scelte perchè è coinvolgente e realistica. Come ipotetico sequel può essere credibile e rispetta la psicologia ed il profilo dei personaggi, oltre ad avere uno sfondo storico molto accurato che dimostra un lavoro di ricerca e studio dell'autrice. Ylenia
(Recensione modificata il 08/07/2014 - 12:51 pm)
(Recensione modificata il 08/07/2014 - 12:51 pm)