Recensioni per
Gargoyle - Beneath the Stone
di Lhoss
Buona sera oh bravissima scrittrice! |
Ehi ciao. |
Che meraviglioso capitolo intriso di sensualità! Nella prima parte stimoli i sensi con la descrizione della cena in ogni suo aspetto: dalla raffinatezza delle stoviglie ai sapori speziati del cibo;bello il particolare "babbano" della mancanza di galateo da parte di Hermione, il rimando a Pretty Women con Julia Roberts è immediato anche se forse casuale. Decisamente più fisica la sensualità del bacio ma altrettanto intensa, come tu riesca ad eccitarmi con la narrazione di un gesto così apparentemente semplice è prova evidente della tua bravura! Mi ha fatto sorridere l' innocenza virginale di Hermione davanti all' erezione di Draco: si tratta pur sempre di una ragazza del 20° secolo! In questo caso il contrasto con la sfrontatezza di Belinda è lampante e sospetto che tu non l'abbia fatto casualmente. |
Spettacolare anche questo capitolo, ma la cosa non mi stupisce per minimamente, anzi. |
come posso recensire qualcosa che è così dannatamente perfetto? è eros allo stato puro, sei riuscita a farmi vibrare a ogni mossa di Phineas e sciogliere a ogni suo soffio...accidenti a te! decisamente questa ff è un piccolo capolavoro, intrigante e passionale, riuscito persino meglio della ff precedente, già meravigliosa. |
Allora, partendo dal presupposto che la tua storia crei dipendenza e che io ormai sia drogata dalle tue parole, nn posso che dirti che questo capitolo è stato FE-NO-ME-NA-LE!!!! |
Ciao cara, piacere! sono Alessandra "nuova lettrice". |
La prima risata me l’ha strappata la frase ‘Perché aveva fame’, ripetuta come un pensiero da parte di entrambi, il modo insomma in cui ambedue si nascondo dietro al proverbiale dito. O meglio, la fame c’è, ma è almeno di due tipi, e se qui per Hermione non possiamo ancora parlare di desiderio ma di curiosità, per Draco invece credo che le due componenti siano ben equilibrate, e che addirittura la curiosità per questa strana Nata Babbana accresca il desiderio che già ha di lei. Le simmetrie si ripetono, quando lui si spiega la stranezza di Hermione ricordando la sua nascita, e lei si spiega l’eccesso di Draco ricordando la sua ricchezza. Stanno tutti e due cercando di definire l’altro, e lo fanno secondo i parametri che meglio conoscono, dimostrando così che non si conoscono per niente, e che l’esperienza umana è limitata e manchevole. |
Innanzitutto, ti ringrazio per aver dedicato questo capitolo anche a me: è un onore e mi sento assai lusingata.
Inoltre, mi ero riproposta di lasciare un commento che prescindesse dagli aspetti formali del testo, per addentrarmi nell'analisi dei personaggi e nelle sfumature che ne avevo colto, nonché per tentare supposizioni sul futuro svolgimento della trama, ma non ci sono riuscita. Almeno, non completamente.
Eh sì, perché quella cena mi ha completamente conquistata e fatto letteralmente venire l'acquolina in bocca. Sarà dovuto al fatto che ho letto il cap. mentre ero in attesa della "mia" cena, sarà dovuto al fatto che avevo davvero fame, comunque sia, mi vedevo passare le pietanze davanti agli occhi e avevo la netta sensazione di percepirne gli odori e perfino il gusto! Questo per farti intendere quanto trovi riuscita la descrizione del pasto tra i due protagonisti.
Né penso che la citazione che precede il brano sia solamente ironica, come tu giustamente hai fatto notare.
Intanto, perché si può considerare il mangiare un bisogno di poco conto o su un livello non così elevato come i valori dell'amore e della speranza soltanto se ci si può permettere cibo a sufficienza.
In secondo luogo, perché la condivisione della mensa è stata ed è ben di più che un semplice sfamarsi. Penso al "Convivio" di Platone, in cui gli ospiti parlano di argomenti non certo triviali, per esempio; ma più semplicemente riunirsi intorno ad una tavola è un atto che di per sé é condivisione di una certa intimità ed invita ad un'intimità maggiore, laddove il cibo sia buono e la compagnia gradita.
Ed é questo che succede a Draco ed Hermione.
Il primo rimane un borioso e superbo purosangue, ma da questa sua presunzione di saper controllare ogni situazione si intuisce già che verrà sconfitto. Che, poi, per dirla con una grandissima autrice - Savannah - la sua sconfitta, il suo cedere le armi saranno la sua vittoria (almeno spero!) é un altro discorso.
Così, Draco - o chiunque sia questo Malfoy - mente a se stesso, dicendosi che é solo incuriosito dalla sangue sporco, che vuole divertirsi a vedere le sue reazioni in certe situazioni e a stuzzicarla, che vuole ascoltare il racconto di lei e via raccontando balle. Per il momento, alla parte cosciente della psiche del mago non si affaccia nemmeno lontanamente l'idea che la babbana possa piacergli ed anche molto.
Alla parte cosciente della sua mente. Perché il livello inconscio di Malfoy avverte benissimo che la propensione di lui per Hermione non é mera attrazione fisica o voglia di togliersi uno sfizio né nulla di simile a quello che "prova" - che parola grossa! - nei confronti di Belinda. Non si spiegherebbe, altrimenti, quel porre sullo stesso piano Sherazade e la Granger: entrambe sottomesse al potere assoluto di un uomo, sì, entrambe in qualche modo ribelli a questo potere, ma la prima moglie di un sultano! E meno male che il nostro inconscio escogita di tutto per farci capire ciò che noi rifiutiamo "a priori"!
D'altronde, tu rendi magistralmente non solo il detto tra i due personaggi, ma anche ciò che loro non ammettono neppure a se stessi, regalandoci in tal modo un doppio livello di lettura delle parole e dei comportamenti.
Lo stesso ragionamento che vale per Draco, infatti, riguarda anche Hermione, secondo me.
Sempre pratica e razionale, la strega decide di mangiare, perché capisce che ha bisogno di forze innanzitutto fisiche, se vuole cavarsela in quella situazione; ma a questo punto torniamo alla cena come condivisione di intimità ed occasione di apertura e non come semplice soddisfazione di bisogni primari. La convivialità, infatti, da che mondo é mondo facilita la familiarità e, quindi, la decisione di Hermione di raccontare quanto le é accaduto.
Certo, la ragazza é disperata: l'unica persona in cui può riporre un minimo di fiducia é quella che fino a poco tempo fa era uno dei suoi maggiori avversari, se non nemici, colui che fin dalla prima conoscenza l'ha insultata e derisa, colui che l'ha resa schiava in un'epoca che non é la sua. Forse, questa situazione quasi senza via d'uscita costringe la strega a tentare il tutto per tutto; nonostante ciò, mi pare di aver letto tra le righe non solo la speranza d'essere creduta, ma anche un barlume di fiducia nel proprio interlocutore. Hermione non ha motivo di fidarsi del suo carceriere, eppure questo primo aprirsi forse denota un minimo di apertura di credito nei confronti di una persona che la attrae e non solo fisicamente. Sì, perché un rifiuto così netto, una rabbia così manifesta alternati a momenti di conversazione oserei dire partecipata non possono che nascondere, a mio avviso, la scintilla di una passione bruciante, che a sua volta porta in sé i germi di un innamoramento.
Germi che in Draco cominciano appena a germogliare sotto forma di tenerezza e nella concessione alla ragazza di usare la biblioteca e che in Hermione trovano terreno fertile nella sorpresa di un bacio e nella piacevolezza dello stesso.
Che poi questi due faranno di tutto per combattere i loro nascenti sentimenti non ho dubbio alcuno.
Malfoy, tanto per dire, si ritrae immediatamente dopo essersi accorto di aver concesso troppo e reagisce bruscamente o con un'apparente totale indifferenza; non c'è dubbio che il racconto della "mudblood" l'abbia colpito, ma farlo trasparire significherebbe mostrarsi deboli o credere ad una sconosciuta, un'imprudenza che uno come lui, abituato a non fidarsi quasi di nessuno, non commetterebbe mai.
Hermione, durante la cena, nomina Ron, quasi come "pro memoria" a se stessa di chi ami davvero e della necessità di resistere alla "avances" del Lord. Ma c'è bisogno di ricordare a se stessi chi si ama, se non si sente già questo amore scivolare via?
Nonostante queste resistenze, nessuno dei due personaggi riesce ad opporsi a quel clima di familiarità instaurato con la cena, a quella passione che arde sotto la cenere anche durante il colloquio nel salottino e, dato che i nostri sensi per fortuna hanno un contatto con il subconscio non mediato dalla razionalità, Draco ed Hermione si danno il loro primo bacio. Che si intuisce essere un bacio gentile eppure pieno di passione, che sconvolge non meno lui di quanto sconvolga lei.
Il tutto, mentre quei due testoni continuano a raccontarsi una bugia dietro l'altra.
E temo che di bugie, di passi indietro, di toni aspri e di litigi accesi per sfogare la passione e nascondere la reale intensità dei sentimenti saranno costellate le pietanze servite durante il pasto che sarà la storia dei loro rapporti. Finché verrà servito il dolce. E, allora, ci sarà posto solo per la crema di limone la cui dolcezza e il cui sapore vengono quasi inspiegabilmente esaltati dal succo di un frutto tanto aspro qual é il limone; così, l'amore tra Draco ed Hermione sarà fatto ardere, alimentato, reso forte e vivace dall'asprezza dei loro scontri. O, almeno, lo spero.
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Ciao, a quanto pare io arrivo un pò tardi, ma ci sono! |
Ciaoo Intato volevo dirti che questo capitolo è spettacolar, mi è piaciuto un sacco. Mi piace come interagiscono i protagonisti, mi piace che perdano il controllo e la ragione. Mi è piaciuto tutto. Sono quasi convinta che Draco non ricordi nulla, ma con uno come lui non si sa mai. Comuque sono contenta che Wanda avrà un ruolo attivo, anche se in questo capitolo non si è vista. Credo che alla servitù non andrà affatto giù il trattamento "privilegiato" riservato ad Herm e che gliene faranno passare delle belle. Sono rimasta colpita dal fatto che Draco si sia trattenuto, ovviamente è coinvolto e preso da Hermione, ma non credo si facessero tanti scrupoli a quell'epoca. Forse un residuo del Draco 1998, latete e che ha bisogno di tempo per emergere? Ovviamente questo lo sai solo tu ;) e a me non resta che stare qui ad aspettare il prossimo capitolo con ansia, un bacione grande Lisa |
Allungare le mani... ahahah! Non credevo che Hermione capitolasse così in fretta, non dopo aver pensato al suo caro Ron! Ho poi adorato la citazione con cui hai inaugurato il capitolo... uno può elucubrare quanto vuole, ma la pancia piena è la pancia piena, anche la Rowling ne fa fare l'apologia al Trio nel settimo libro. A questo proposito, mi sono resa conto di un dettaglio, che forse hai già motivato ma che io allora mi sono persa: tu collochi la Battaglia di Hogwarts nel 1998, ma nei libri è nel 1997; per l'appunto, magari avevi motivato questo fatto e io me lo sono perso... E grazie per le tue chiare delucidazioni su Phineas/Draco (hai proprio ragione, il doppio nome sarebbe stato penoso). |
Il capitolo è stupendo! |
Io sono solo una povera babbana e sono certaa che il capitolo era pieno di dettagli e sottintesi che non ho colto. Per tutto il capitolo Draco sembra uno spettatore di un menestrello molto fantasioso. Resta composto, ascolta impassibile la storiella che gli propinano, ma non è così. Tu scrivi: |
Ma come? È già finita?? Nuooo!! ecco, è questo il brutto delle ff!! non puoi divorarle tutte in un pomeriggio, a meno che non siano complete. No, devi aspettare e per una persona impaziente come me è pura tortura!! |