Recensioni per
Gargoyle - Beneath the Stone
di Lhoss

Questa storia ha ottenuto 1306 recensioni.
Positive : 1298
Neutre o critiche: 8 (guarda)


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Recensore Veterano
01/04/12, ore 19:35
Cap. 33:

Ciao.
Ho finito di leggere la tua storia circa una settimana fa e non ho commentato subito solo perché avevo intenzione di scrivere bene e dettagliatamente tutto ciò che mi passava per la testa, quindi ho dovuto aspettare di avere un pò di tempo tutto per me.
Inizio col dirti - e credo di non esagerare quando lo dico - che la tua storia è stata la più bella che io abbia mai letto, e non solo sul pairing Draco/Hermione o sul fandom Harry Potter, intendo proprio la più bella in assoluto. Ed essendo su EFP da tre anni, ne ho lette parecchie di storie.
Ho l'abitudine di leggere la sera, e in questo periodo stavo leggendo Le Leggende Del Mondo Emerso di Licia Troisi, ma appena ho letto il primo capitolo della tua storia ho abbandonato uno dei libri fantasy più famosi d'Italia per leggere un capitolo dei tuoi, prima di andare a dormire.
La tua storia è stata perfino capace di farmi piangere, ad un certo punto - Durante il saluto tra Phineas ed Hermione, ad Hogwarts. -
Tempo fa mi è capitato di leggere una delle storie più famose di EFP "Succo di Zucca" della tua cara amica Mirya - anche lei fantastica - e sul momento avevo pensato di aver trovato la storia migliore di tutti i tempi, ma devo ricredermi, o quanto meno affiancarti a lei perché davvero sei fantastica.
Ho adorato ogni personaggio che tu hai creato o comunque modellato a tuo piacimento.
Ovviamente i miei preferiti sono e saranno sempre Hermione e Phineas/Draco, ma anche Belinda, Barnaby, la regina Vittoria, Theo, Bran, Narcissa..
Se c'è una cosa che spicca tra le tante sono di certo le scene lemon. Sono svariate, e in una qualsiasi fanfiction, normalmente, dopo un paio di volte iniziano a diventare monotone e pesanti, un pò noiose. Ma nella tua storia le ho divorate come fossero pane, e me ne sono davvero beata.
Per non parlare della minuzia con cui hai curato e spiegato tutti i particolari della storia appartenenti al periodo storico, al vestiario, ai personaggi.
Il modo in cui, con la tua arguzia e bravura, sei riuscita a collegare tutti i personaggi tra di loro e ad uno scopo più grande è impressionante.
Il modo in cui hai saputo spiegare ogni singolo granello misterioso appartenente alla storia, l'ingresso dei Gargoyle, dei Vampiri, dell'incantesimo dell'amore, dello scambio d'anime - o forse unione, convivenza forzata? ^^ - Lord Phineas/Draco.. è stato tutto perfetto, emozionante ed idilliaco.
Posso solo definire MERAVIGLIA questo capolavoro che tu hai creato basandoti sul mondo della Rowling e migliorandolo a vista d'occhio.
L'epoca che hai scelto è perfetta, hai saputo rendere indumenti obrobriosi incredibilmente sensuali, posti degradanti in luoghi meravigliosi, una saga per adolescenti in un romanzo interessantissimo. Avrei tanto voluto qualche altro capitolo in più.
L'unico chiarimento che vorrei è uno.
Quando Hermione "muore" tra le braccia di Phineas/Draco e poi anche lui rinsavisce, lei e Malfoy possono stare insieme nel 1998 ma cosa succede al Lord? Dovrà convivere per sempre col dolore di aver visto la sua Mudblood morta, di aver costruito una macchina che l'ha uccisa?
L'ho trovato davvero straziante e spero tu potrai chiarirmi le idee, anche se sono comunque felice del finale perché sin dall'inizio Hermione ha voluto credere che il Lord fosse proprio Draco Malfoy e, dopo, si scopre che anche lui è ossessionato da lei sin da piccolo, quindi hanno tutto il diritto di stare insieme. L'unica cosa per cui sono rimasta relativamente male è proprio la sorte che è toccata al nostro Phineas a cui mi ero incredibilmente e irreversibilmente affezionata - diciamo pure che l'ho amato follemente e tutt'ora rileggo alcuni capitoli per rincontrarlo -.
Comunque sia non voglio dilungarmi troppo, voglio solo rinnovarti i miei complimenti e chiederti appunto questa cosa sul nostro Lord.
Spero troverai un attimo per rispondermi, un bacio e tanta ammirazione.
Stefy :)

Recensore Junior
03/03/12, ore 16:07
Cap. 33:

Devo ammettere che mi reputo fortunata ad essere incappata in questa storia quando era già completa, dover aspettare anche solo una settimana tra un capitolo e l’altro sarebbe stato impensabile.
E’ davvero bellissima, emozionante e appassionante. Tutte le scene sono descritte in maniera direi praticamente impeccabile, i particolari molto curati. Ammiro davvero molto il tuo modo di scrivere: è pieno, non dimentica nulla, ma allo stesso tempo riesce ad essere scorrevole e leggero. I personaggi poi sono inseriti benissimo nel racconto e per nulla banali, ciascuno ha la propria personalità che lo distingue in maniera netta dagli altri. E’ stato come leggere un libro vero e proprio, sia appunto per il modo di raccontare che è davvero lodevole, sia per la costruzione organica che caratterizza la storia.
Mi ha colpito molto l’originalità, è tutto così creativo! E così imprevedibile…ero sempre sulle spine mentre leggevo perché non sapevo proprio cosa sarebbe potuto succede nel capitolo successivo.
Il fatto che ci siano molti nessi tra i personaggi e tra gli eventi e che vengano svelati piano piano e chiariti solo alla fine (la regina e Bran, i Black con l’episodio di Casa Polidori, le ricerche di Phineas e il viaggio nel tempo di Hermione) mi ha ricordato molto lo stile della Rowling e per cui l’ho apprezzato particolarmente.
I dialoghi tra Draco ed Hermione sono perfetti e lo sviluppo della loro storia mi è piaciuto tanto. Tutte le incomprensioni, i malintesi, i dubbi che li allontanano in più occasioni per poi riempirli dell’assenza l’uno dell’altro e farli rendere conto di ciò che provavano davvero entrambi. Quando Hermione, ritornata nel 1998, ha letto del matrimonio di Phineas con Bathilda devo dire che il cuore si è spezzato anche a me. Non riesco ad immaginarmi il Lord senza Hermione, è così crudele l’idea che lui abbia dovuto riprendere la propria vita come se lei non fosse mai esistita. Erano così perfetti insieme (un po’ mi sono consolata scoprendo che Draco si ricordava tutto ciò che era successo, ma la tristezza per Phineas è rimasta).
Concludo facendoti davvero tanti complimenti e ringraziandoti per avermi dato la possibilità di leggere una cosa così bella.

Nuovo recensore
27/02/12, ore 23:32
Cap. 33:

Meravigliosa. Mi hai regalato emozioni intense. I personaggi sono del tutto credibili, corposi, come le loro relazioni. L'ambientazione vittoriana  è quanto di più evocativo potessi leggere, perchè è sempre stato un periodo che mi ha affascinata immensamente...evidentemente lo stesso vale per te! :)
Mi hai fatta rimanere col fiato sospeso fino alla fine, timorosa che la bellissima storia tra i due potesse essere finita, tra l'altro in un modo così struggente. Fortuna che c'è stato il lieto fine!
Ho adorato la fanfiction e ho adorato te, per le perfette citazioni che mi ritrovavo a riconoscere...abbiamo un background culturale comune, e questo non poteva che farmi sentire più vicina all' "autrice", oltre che alla "storia". Complimenti vivissimi, peccato tu abbia dichiarato che probabilmente non scriverari più Dramione così articolate.
Sicuramente la mia recensione non è approfondita, è solo la seconda e inoltre spesso bado a quello che mi ha colpita di più dal punto di vista emotivo tralasciando un'analisi capillare... me ne scuso ^^
Un abbraccio,
Barbara.

Nuovo recensore
02/02/12, ore 16:29
Cap. 33:

Ho letto questa Fanfiction parecchio tempo fa e,nonostante io abbia continuato a leggerne altre,rimane sempre tra le mie preferite.
Devo farti i miei complimenti,è fatta molto molto bene ed è parecchio particolareggiata.
Io guardo sempre la struttura di una storia e la tua ne ha una fantastica,sei riuscita a creare un mondo tutto tuo e a caratterizzare parecchio i personaggi.
Spero continuerai a scriverne,soprattutto Dramione che,non te lo nascondo,sono la mia passione.
Grazie per aver condiviso la tua bravura :)

Recensore Junior
02/02/12, ore 15:50
Cap. 33:

Lasciare una recensione dopo che una storia è terminata da così tanto tempo non è da me, ma questa volta mi sentivo particolarmente ispirata :)
Ho cominciato a leggere questa fanfiction quando ancora avevo il mio vecchio account, ma ad essere sincera non gli avevo dato mai molto importanza -perdonami- quindi sì, leggevo ma finiva tutto lì.
Poco tempo fa ho avuto la splendida idea di rileggerla da capo, perchè in ogni caso mi era piaciuta moltissimo. E mi si è aperto un mondo. Voglio dire, te l'hanno mai detto che scrivi in maniera eccezionale? Sei fantastica, davvero, lo dico con tutto il cuore.
La tua storia non solo mi ha colpito, ma mi ha veramente entusiasmata, mi ha catturata.
E questo accade veramente pochissime volte. 
Spero di non averti annoiato con questa recensione, che sicuramente giudicherai inutile, ma avevo realmente voglia di lasciarla.
Complimenti.

Nuovo recensore
22/01/12, ore 16:51
Cap. 1:

E' stupenda, davvero. Questa storia mi ha tenuto compagnia quest'estate e adesso ho davvero voglia di rileggerla...

Recensore Junior
19/01/12, ore 20:25
Cap. 1:

E' una, o forse l'unica fanfiction su questa coppia che mi ha veramente colpito. Ok, forse probabilmente te lo sarai sentita dire parecchie volte, ma veramente, hai un talento da vendere! Sei riuscita, con la tua sola fantasia, a darmi emozioni che da tempo non provavo leggendo qualcosa in questo sito. La tua storia mi è capitata per sbaglio, ma che devo dire...un graditissimo sbaglio!
Complimenti, ancora complimenti.
baci e saluti
ke_95

Recensore Junior
16/01/12, ore 01:36
Cap. 1:

Avevo cominciato a leggere questa storia molto tempo fa. Poi per svariati motivi che non ti sto a raccontare e che non c'entrano nulla con gesta di tipo stefaniano -la Croce Rossa è così tanto affollata di buoni vampiri samaritani, che la mia eventuale richiesta di partecipazioni verrebbe presa immediatamente per uno scherzo-, ho evidentemente interrotto il mio rapporto con Efp. E dunque ora ho voglia di riprenderla. No, non la richiesta d'ammissione, la tua storia, pazza!
Come magari già sai, io non ho letto i libri di Potter, per cui mi viene il dubbio se potrò capirla appieno e inoltre se sarò in grado di apprezzarla come merita. Comunque, le sfide mi alettano e conseguentemente mi tuffo lo stesso nella lettura, senza neanche aspettare una tua risposta al riguardo.
La perla del capitolo, a mio avviso, consiste nelle domande che Hermione si pone di fronte alla guerra e, tra quelle, nelle conseguenze che l'aiuto dato a Draco potrebbe recare a tutti. L'incertezza sul reale valore di questo soldatino biondo e la conseguente consapevolezza dell'impossibilità di essere utile ad altri, veri compagni compresi, sono pensieri di crudo realismo che mi hanno immediatamente affascinato. Il tormento delle guerre così lo sento pure io. Complimenti ancora. E a presto questa volta.

Nuovo recensore
15/01/12, ore 14:26
Cap. 33:

Questa è stata la prima Fanfiction che ho letto, l’ho conosciuta prima di iscrivermi al sito (sia maledetta o benedetta la suocera di mia sorella che l’ha stampata e me l’ha fatta leggere!!) e solo adesso mi decido a commentarla. Mi è venuta voglia di rileggerla giusto l’altro giorno. Ho guardato il film Il discorso del re e prendimi per stupida ma appena ho visto Westminster mi è venuta in mente la scena di Hermione e Phineas con la regina Vittoria (si lo so sono malata).
Quindi l’ho riletta questa storia e dopo averla riletta l’ho apprezzata ancora di più.
Ho letto tante FF dopo questa, alcune davvero bellissime e scritte molto bene, ma questa rimane in assoluto la mia preferita. Sarà che il primo amore non si scorda mai, o meglio sarà che la prima Dramione non si scorda mai.
Potei dire molte cose di questo racconto, iniziando col sostenere che è scritto in modo, in modo… Oddio non trovo le parole per descriverlo! Ha una trama affascinante e… accattivante, coinvolgente, travolgente, emozionante, profondamente intima, perfettamente intricata e geniale, si su questo non c’è dubbio: la trama è geniale! E coerente, si l’ho trovata molto coerente: sia con i libri di HP, sia con le ambientazioni che hai descritto. Mi ha stupito e sorpreso in modo positivo tutto il minuzioso lavoro di documentazione e ricerca su cui si basa il racconto!! Lo rende “vero”, reale in un certo senso. La caratterizzazione dei personaggi è ottima, soprattutto dal punto di vista psicologico, per non dire quella dei luoghi… Tanto di mille cappelli al tuo modo di scrivere, alle citazioni, alle tue note, all’attenzione verso i particolari e a tutti i significati che stanno “dietro” questa storia. Potrei sdilinquirmi (ma esisterà questo termine?!? Mha…) in molti modi, ma…mi fermo qui. Mi limito a dire la mia personale verità: questa storia è perfetta, è assolutamente e indiscutibilmente perfetta e io l’adoro!!! L’ADORO…Mi ha trasmesso tanto, mi ha emozionato tanto, mi ha divertito ed è stata una preziosa occasione di riflessione. Come adoro i personaggi di cui hai scritto e che hai inventato. Come adoro la shot che hai postato a ottobre (ok, lago di lacrime formatosi in soggiorno a parte! Accidenti ero appena riuscita ad asciugare quello sgorgato dopo la lettura del capitolo 30! =) ).
Ok, per il tuo bene sarà meglio chiudere qui questa delirante e… si, probabilmente incomprensibile “recensione”.
Mille mille e ancora mille complimenti!!
Nali =)

P.S. Ho letto che in questi mesi avresti scritto la tesi. Non so se c’è già stata la discussione, in questo caso spero sia andata bene. In caso contrario: in bocca al lupo!

Recensore Veterano
25/12/11, ore 03:05
Cap. 33:

Te l’avevo promesso, ed eccomi qua. Inizio col farti mille scuse, non era mia intenzione sparire XD Ma ho avuto problemi personali, lavoro, blocco dello scrittore e le cose da scrivere si erano super accumulate. Ora sono in pausa natalizia fino a fine gennaio, quindi ho tempo per riprendere in mano quello che avevo lasciato indietro.
Volevo continuare a commentare capitolo per capitolo, ma non ho potuto resistere, a letto o al lavoro in pausa leggevo senza fermarmi – ho salvato la storia sul cellulare pur di averla sempre pronta da leggere XD Quindi questo sarà un super commento su tutto.
Dunque, ero rimasta a quando Belinda, con Theophilius alle spalle, cerca di ingannare Hermione, l’inganno viene scoperto e c’è quella bellissima scena nella biblioteca con i libri e la coperta di libri, che ho adorato e credo adorerò per sempre (voglio anch’io una coperta che fruscia come un libro quando viene sfogliato!).
L’ansia dell’attesa di Belinda ha fatto venire ansia anche a me. Temevo che Theo facesse qualcosa di tremendo, non sapevo se si sarebbe presentato e cosa sarebbe successo. Diciamo che davo un 50/50 di possibilità che venisse lui o che mandasse altri. Ha vinto la seconda opzione, e quando lui non scendeva dalla carrozza ho pensato “Belinda, non andare, non c’è Theo lì dentro!”, ma lei è andata lo stesso, e quando ho letto “Miss” ho pensato, letteralmente, “Occazzo”.
Goyle è un porco e lo detesto – mai quanto Bran… aspetta che arrivi a parlare di lui! – però ho riso quando Belinda l’ha infilzato con la bacchetta. Speravo che lei reagisse e riuscisse a scappare, e sono contenta che ci sia riuscita, ma… Polidori House! Porca zoccola. L’arrivo di Malfoy ed Hermione è stato teatrale, ho adorato la scena dello scontro con i Barghest – è giusto, vero? XD – e la descrizione della tenuta. Quando percorrevano il corridoio avevo i brividi, giuro °__° mi sembrava di essere lì con loro.
Tristissima la storia di Lycoris e Lenore ;__; e ci sono rimasta malissimo per la fine di Belinda. Vampira! Porca zoccola. Diventerà una gran figa di vampira, e senza la magia che già da umana aveva rifiutato di imparare davvero ad usare.
Ho adorato ogni singolo momento visto a Polidori House, adoro i vampiri e tutti i riferimenti che hai inserito nella tua storia <3 sarebbe interessante vedere le cose e il proseguo dal punto di vista di Belinda ** mi è mancata nel resto della storia!
Ebbene… Hermione non ha sol casualmente viaggiato nel tempo, ma era destino che accadesse, perché doveva salvare l’intera discendenza dei Black-Malfoy, la Regina Vittoria, trovare la Giratempo che lei stessa usa al suo terzo anno… perché se non ho capito male era proprio quella, giusto? Che cosa romantica <3
Quando hai detto che le due sorelle erano imparentate coi Black ho pensato, di nuovo, “Occazzo”, perché sapevo che sarebbe successo qualcosa di INCREDIBILE. E infatti è successo. Phineas ha salvato il pargolo sano di Hydrus Black, che gli ha dato il suo nome… e quel bimbo, Phineas Nigellus Black diventerà poi preside di Hogwarts. Senza di lui, e col fratellino debole morto giovane, la discendenza dei Black sarebbe scomparsa, o almeno sarebbe proseguita in modo diverso. Quindi abbiamo salvato la vita di Draco <3 e di Bellatrix, ma per salvare la sua vita bisognava per forza accettare di salvare anche la parte marcia della sua famiglia, come Bellatrix. O Sirius non ci sarebbe mai stato, e neanche Narcissa che ha poi contribuito a salvare la vita di Harry, né Regulus che si è contrapposto a Voldemort sacrificando la sua stessa vita.
La Regina… licantropo. Non me l’aspettavo proprio. Ero curiosa di sapere cosa la legasse al Lord, e finalmente l’ho scoperto. Ci sono rimasta tipo così O___O WTF?! Scena stupenda. Bran poi… che odio! Sempre odiato e sempre odierò quel Rosso Pezzente XD se non fosse arrivato Santo Barnaby – a proposito, sono felicissima del destino che hai scelto per lui, anche se è morto giovane – quello lì avrebbe ucciso Phineas ><
Per la Regina è finita bene, e sono contenta che Bran e la madre non avranno più ricordo di Hermione e che emigreranno. Ci voleva proprio! Se Rosaleen è stata sfortunata mica è colpa della regina, o di Malfoy, o di Hermione, checcavolo! Ha fomentato il figlio nella direzione sbagliata, e alla fine ci hanno solo rimesso loro. Beh… ben gli sta, a tutti e due u__u
Barnaby sapevo che avrebbe fatto qualcosa di grande, me lo sentivo. Era troppo un figo di personaggio per non fare una cosa epica, e l’ha fatta *__* lo adoro, davvero.
Poi… poi, beh, il Voto Infrangibile con Hydrus Black è stata una manna dal cielo. Diciamo che lo è stata salvargli la discendenza XD e così ci siamo liberati pure di Theo Nott e di sua madre… ma non di Bathilda, che ha comunque sposato il Lord per garantire il giusto proseguimento della Storia.
La notte coi Gargoyles è stata… WOW! Una cosa mozzafiato. Parlano a metà, e quella metà la dicono per enigmi. Speravo che Phineas non avesse altri segreti, e invece custodiva proprio il più importante di tutti. Mi si è tipo fermato il respiro quando Prometheus ha detto ad Hermione che la soluzione l’aveva sempre avuta al suo fianco, e lui che tira fuori la Giratempo e dice “Dieci punti a Gryffindor.” Pooooorca miseria! Che colpo! Ok, la frase del Gargoyle faceva intendere che ci fosse di mezzo lui, ma non in quel modo °__° pensavo più ad una cosa inconsapevole da parte del Lord. Che colpo, ragazza mia!
Hermione stavolta aveva tutte le ragioni di essere furiosa con lui. Le sue spiegazioni però mi sono piaciute: come poteva fidarsi di lei e credere che fosse sincera e non un tranello? Anche lui era parte del grande gioco del tempo. E che parte aveva! Si era costruito ben due Giratempo il signorino, giusto per essere sicuro XD
Sapevo che lei non poteva restare, ma lui era così convincente ç__ç che tenerezza! E poi l’incontro con nonno Hiram. Grande uomo direi, è riuscito a parlare in modo civile con Hermione senza riempirla di insulti né tirarle addosso mezza serra. E non ci hai fatto sapere cos’ha risposto all’ultima domanda che lui le ha posto. Crudele! ><
La scena nella serra con Phineas è stata dolcissima, e quella davanti all’albero genealogico… lì mi sono venuti dei dubbi. Phineas era al 100% Phineas, eppure aveva riconosciuto Draco come il suo nome… che non era scritto nell’albero genealogico! Ho pensato che i due si fossero fusi, ma non capivo in quale modo, perché Draco non era fisicamente lì. Più che all’anima ho pensato che qualche stralcio di Draco fosse finito nel 1848 insieme ad Hermione e che quindi Phineas fosse tipo, come dire… radioattivo? No, non credo vada bene XD Beh insomma che reagisse a lei perché lei si era portata un po’ di Draco appresso. Qualcosa del genere. Non ci sono andata poi tanto lontana, dai XD sono stata brava!
Il momento dell’addio è stato atroce. Sapevo che doveva succedere, ma non volevo che succedesse. Hermione si sentiva estranea nel 1848, e ugualmente estranea una volta tornata del 1998, poveraccia. Ho adorato la McGranitt, che gran figa di donna <3
Eeeee FINALMENTE scopriamo che cosa cavolo aveva fatto la cara Cissy! Dal primo capitolo direttamente all’ultimo, wow XD Un semplice incantesimo di smaterializzazione. Tutto qui! Mannaggia ad Hermione e alla sua fervida fantasia XD Ma penso che anche un Avada Kedavra in quella situazione sarebbe stato un gesto d’amore, no?
Quando Draco ha trattato male Hermione al San Mungo ho pensato che per logica fosse la cosa più ovvia. Però Phineas aveva avuto dei momenti di dubbio sulla sua stessa vita e persona, poi c’era il nome che sentiva suo e non era scritto da nessuna parte che fosse suo… così ho pensato che Draco qualcosa doveva pur ricordare, e la frase finale del penultimo capitolo mi ha fatto dire “Ah-ah! Eccolo!” solo che non sapevo se, cosa e quanto potesse ricordare.
E invece ricordava tutto! Mi ha fatto una tenerezza incredibile quando ha detto “Tu mi hai lasciato!” e poi ha detto di averla vista morire. Deve essere stato straziante per lui, sia come Draco che come Phineas. E il nome al bimbo, Lyo ;__; Ecco, in quel momento ho davvero pianto senza più trattenermi, e non ho smesso fino alla fine.
Lei giustamente non sapeva se fidarsi, non capiva se davanti a lei ci fosse Draco o Phineas… e per un attimo ho pensato “E’ il Lord nel corpo di Draco, dai che ce l’ha fatta quel gran figo di un Lord!” ma è stato solo un attimo, perché se così fosse stato… non ci sarebbe stato neanche un Draco da invadere con la propria anima. Ma è stato un attimo davvero, intenso, te lo assicuro.
Draco e Phineas, Phineas e Draco. Wow. Erano tutti e due insieme, e in perfetta armonia nel 1848. Che figata.
Ok, beh. Siamo arrivati alla fine. Questa recensione non riesce a cogliere tutto quello che avrei voluto dirti per ogni capitolo e mi dispiace moltissimo, però la tua storia mi ha davvero toccata. Mi emoziono spesso e mi commuovo, è vero, ma questa storia va “al di là”. Non so come dirlo. È come quando ho finito di leggere l’ultimo libro di HP.
“All was well.”
Mi sento così, ecco. Come se si fosse chiuso un capitolo della mia vita legato a questa storia. È come se fosse un libro. Dovrebbe esserlo, in realtà, perché è completa di tutto: azione, sentimento, mistero, suspance… poi Girvin e Aristofane! Che fighi! Li adoro, quasi li dimenticavo poverini. Girvin è un amore con un suo “Miss Zenzero”, e Aristofane col cuscino ** che tenero, avrei voluto spupazzarmelo, ma lui non avrebbe compreso, e io mi sarei fatta male XD
Che dire… non lo so. Non sembra, ma sono senza parole XD
Questa recensione e tutto il mio affetto per la meraviglia di storia che hai creato considerali come un regalo di Natale. Tu mi hai regalato una storia fantastica che mi è entrata dentro, e non ti ringrazierò mai abbastanza per questo.
Ci voleva una “Gargoyle” ad arricchirmi, quindi grazie, grazie di cuore, davvero.
Ivana

Recensore Veterano
16/12/11, ore 20:46
Cap. 33:

Ok,questa storia è semplicemente bellissima!
è bella per l'inventiva che hai messo in ogni singolo personaggio,per come hai descritto sentimenti e ambientazioni,sono davvero molto felice di averla letta.
Ho adorato ogni personaggio e mi ha davvero sorpresa tutta la storia dei Gargoyle,era da tempo che non mi succedeva di leggere qualcosa di così fantasioso e originale,non è per niente la solita Dramione.
Detto questo ti faccio i miei complimenti,hai scritto qualcosa di davvero unico e originale :)
Bacioni,Marquise.

Recensore Master
14/12/11, ore 19:20
Cap. 33:

Bè che dire? questa FF è un vero e proprio libro, ben scritto, ben strutturato e ben "spalmato" nei vari capitoli. hanno ragione le recensioni precedenti: non si riesce a smettere di leggere. Ti dirò che io ti ho trovato quasi per caso, e quando ho iniziato a leggere i primi capitoli e mi sono appassionata, ho gioito del fatto che la FF fosse completa! E' veramente bella, immagino che sia stato complesso scriverla, spero che ne scriverai ancora!
LRose

Recensore Junior
09/12/11, ore 09:21
Cap. 33:

Avevo iniziato a seguire questa storia, ma poi per vari motivi (partendo da motivi di tempo) l'ho dovuta abbandonare, restando in sospeso su quello che poteva accadere.
L'ho terminata proprio ieri e devo farti i miei complimenti.... Ho letto gli ultimi 9 capitoli in 2 giorni. Non riuscivo a staccarmi!
Sono sempre stata nel dubbio che quello nel passato poteva essere il vero Draco, e devo ammettere che la scena in cui Hermione torna nel futuro è stata tosta... Comunque per fortuna è finito tutto bene, finalmente! 
Spero che tu decida di continuare a scrivere, perchè sei veramente brava.
Ti rinnovo i miei complimenti, e incrocio le dita, sperando di trovare una tua nuova storia quanto prima :-)
Ciao! 

Vale

Recensore Master
07/12/11, ore 21:37

Aristofane è sempre stato per me un vero gioiello e ti ripeto per lui quanto ti dissi per gli elfi domestici: hai una propensione particolare, che ti invidio molto, per realizzare personaggi, per così dire, di secondo piano o addirittura di contorno assolutamente individualizzati e riconoscibili, scoppiettanti e accattivanti, riuscendo a renderli ben caratterizzati senza però mai ridurli a tipi, macchiette, comparsate buffe; sai insomma equilibrarti perfettamente tra il troppo e il troppo poco, evitando di tediare – come spesso faccio io – con particolare irrilevanti ma non mancando quelli importanti.
Nel caso di Aristofane, ad esempio, ti bastano poche pennellate per farcelo amare: la sua curiosità nei confronti del mondo degli umani, che sa di dover mettere da parte probabilmente a breve, i suoi dubbi nei confronti di ciò che non sa catalogare – la loro nudità, il concetto di ‘ferita’, il suo interesse assolutamente condivisibile per i cuscini (ricordati che a parlare è una vecchietta che si rompe spesso le ossa), in quanto antitetici a lui, in quanto tutta plasmabilità rispetto alla sua tenace resistenza. Nell’immagine di quelle dita di pietra che affondano nella morbidezza io leggo – e magari mi drogo – una metafora della situazione di Aristofane rispetto agli esseri umani: lui non è permeabile da nulla, penetrabile da nulla, eppure la sua imperturbabilità non gli pare così gradevole, se nell’arrendevolezza della stoffa e dell’imbottitura rivediamo semplicemente la vita che scorre, che si adatta, che si forma, che insomma muta, come Aristofane non farà mai. Come Aristofane non vivrà mai, del tutto, pur essendo sicuramente anomalo all’interno della sua specie.
Nel dialogo tra il Lord ed Hermione la cosa che mi ha forse più attratta è stata la spiegazione di Malfoy del comportamento di Nott, perché è stato uno di quei tasselli che non avevo visto, su cui non mi ero interrogata. Ti dissi da subito quanto apprezzavo il personaggi di Belinda e mi vanto ancora oggi di averne in un certo senso compreso immediatamente le reali potenzialità, di avere colto la sua ribellione individuale, la sua ammirazione per la bellezza ed il potere ed insieme i motivi del suo cedimento a Nott; non mi ero però mai posta la domanda che si pone Hermione, ovvero perché mai Nott abbia orchestrato il suo piano in questo modo, quando avrebbe avuto altre alternative forse più semplici. La considerazione che così sarebbe stato più doloroso è certamente un espediente eccezionale per creare un sottotesto – e far chiedere anche a noi di chi si stia parlando -, per spingerci a riflettere su una delle verità più inconfutabili dell’esistenza, ovvero che siamo noi a concedere alle persone il potere di farci del male, quando concediamo loro fiducia o affetto o persino solo attenzione (ok, qui ti lascio immaginare la mia occhiata di sottinteso che coglie riflessioni personali sulla mia vita dalle tue pagine), ma apre anche la porta di un’altra intenzione di Nott, ovvero quella di punire Belinda per avere infranto le regole della società in cui lui vive. Riesci, così, a dare maggior profondità ad entrambi i personaggi: di Belinda appunto chiarisci, a chi ancora non l’avesse capito, come la sua condizione non sia un mero esercizio fisico, non sia la scelta disperata di una senzatetto costretta da un pappone ma nemmeno una svolta depravata, sia invece tutt’altra cosa, ovvero una direzione nuova in una società che non concede spazio alla donna e che non desidera iniziare a farlo; di Nott chiarisci come lui sia l’esemplare più rappresentativo di quella società, conservatore fino al midollo non solo per interesse economico – come potevamo prima dubitare -, ma per ideali personali in cui crede ciecamente e che gli rendono intollerabile l’esistenza stessa di Belinda. Che lei avesse o meno realizzato la sua missione, alla fine l’ordine di Nott avrebbe prevalso, ripulendo la società da un’altra donna, come Hermione, che aveva tentato di destabilizzarla. Che entrambe le donne gravitino intorno a Malfoy non è un caso: è lui stesso a ricordare, con una certa amarezza, che Nott per lui era un vero amico, uno con cui era cresciuto e aveva condiviso esperienze e convinzioni; e naturalmente a noi viene il sospetto che potrebbe ancora essere così se le esperienze e le convinzioni di Malfoy non fossero state tanto messe alla prova dall’incontro e scontro con Hermione ma anche con l’altro Malfoy, quello del futuro, che è permeato in lui. Anche se spesso mi sono chiesta chi dei sue in realtà abbia influenzato in senso positivo l’altro, se cioè fosse Phineas, quello antiquato e poco incline al compromesso che Draco avrebbe riavvicinato alla Mudblood per via di quel ricordo di cui parlerai più avanti, o se invece Phineas fosse fin dall’inizio la mentalità più aperta delle due e dunque l’occasione per Draco di abbandonare parte dei suoi pregiudizi.
In ogni caso quei pregiudizi pare non abbandonarli Hermione, che resta ferma nelle sue onorevoli posizioni e non accetta le manipolazioni di nessuno dei due Malfoy: non è arrabbiata più o non solo per il futuro, ma anche per il presente; e mentre i ricordi delle torture future – passate – si stemperano e avvicinano i due ragazzi, ecco che si giunge al momento tanto atteso: quello in cui devono parlare, confrontarsi, quello in cui lui, in fondo, che dovrebbe a rigor di logica essere il più reticente, è invece l’unico deciso o quasi dei due. Parli di cliché, quando il Lord si rende conto di voler davvero essere un uomo migliore per lei, e poi lo smonti, il cliché, perché crei una scena in cui è l’uomo a voler definire la natura di una relazione e dei sentimenti e la donna a preferire invece restare sul campo puramente fisico. Meraviglioso contrappunto, meravigliosamente interrotto dall’apparizione di Aristofane.
E poi il dialogo in cui le capacità intellettive di Hermione paiono venire meno, mentre cerca di districarsi nelle parole di Aristofane, e le capacità intellettive del Lord sembrano invece affinarsi, lasciandoci a supporre che ci sia qualcosa che non ha detto; supposizione che viene man mano suffragata dai nuovi piccoli indizi e da quegli atti e quelle parole mancate che il Lord non riesce del tutto a celare.
Questo è un crescendo di omissioni, per così dire, ombre che si addensano nei dialoghi e nelle azioni e che tutto ad un tratto diventano tenebra alla fine del capitolo: quando Malfoy affronta le sue, di tenebre, tutte raggrumate attorno alle possibilità che ha con la Mudblood – nulle.
Lei non va bene per lui, non va bene in nulla: fisicamente, socialmente, emotivamente. E non va bene temporalmente, perché non appartiene a quell’epoca malgrado lui non riesca del tutto a rassegnarsi all’idea di perderla. Corre per tutto il capitolo una continua insinuazione sulla pochezza dei sentimenti di Hermione: Malfoy si appiglia spesso al suo desiderio continuo di tornare – non capendo che non di desiderio si tratta, ma di necessità -, non comprende appieno lo sgomento delle riflessioni sui paradossi temporali della ragazza – o forse non gli interessa comprenderle -, fino a quando non si trova semplicemente costretto ad ammettere con se stesso che, appunto, non ha alcuna possibilità di trattenerla. Certo, potrebbe mentire, tacere, potrebbe raggirarla ancora, ma lei non è sua, non lo è del tutto ora, perché non riesce a scollarsi di dosso la recriminazione per il modo di comportarsi del Lord, e non lo sarebbe certo una volta intrappolata in quel tempo; quand’anche non dovesse scoprire che è stato lui il motore di tutto, come potrebbe mai permettersi di amarlo in una situazione di perenne senso di colpa? Come potrebbe lei semplicemente pensare alla sua felicità in luogo del ‘bene supremo’, così come fa lui? E, domanda non posta ma sottintesa, come potrebbe mai lei adattarsi al ruolo di amante? Non potrebbe, certo, ma in questo capitolo stranamente Malfoy nemmeno valuta l’ipotesi come se ne stesse valutando un’altra, di ipotesi, quella di scegliere davvero lei. Ecco perché passa in rassegna tutte le sue incapacità o carenze: la sta valutando come possibile consorte e forse nemmeno se ne accorge, eppure, ad un passo dal perderla per sempre, una parte di lui forse accarezza l’idea di averla, per sempre, averla in modo pulito, in un modo che lo allontanerebbe per sempre da ciò che era una volta insieme a Nott.
Ma è proprio questo modo pulito ad imporgli la prima vera sincerità della sua vita.
Questo modo pulito evocato da un Patronus ispirato a lui: forse lei non sarà abbastanza passionale o irruente da sceglierlo nonostante tutto, ma è abbastanza devota e onesta dal dirgli che i suoi migliori e più potenti ricordi sono con lui.
Ed è alla sincerità che lui deve arrendersi, una sincerità che, appunto, non gli lascia altre possibilità.
Perché la sincerità assoluta raramente ne lascia e raramente permette un vero lieto fine.

Recensore Master

Ora che ho salutato i miei personaggi posso gustarmi nuovamente i tuoi senza l’eco fastidiosa della mia versione e senza il rischio di esserne più in alcun modo influenzata.
Perché diciamocelo, è davvero facile farsi influenzare da te, dal tuo stile pulitissimo ed elegante eppure anche poetico, dai tuoi personaggi complessi e contradditori eppure anche così lineare, dalla tua storia così mordente ed incalzante eppure anche dotata di lunghe pause di riflessione.
Questo è, in effetti, un capitolo che dovrebbe appunto fungere da pausa, eppure è abbastanza chiaro che non è statico come ci si aspetterebbe; abbiamo più volte discusso di quanto questa storia mantenga ritmi serrati e addirittura deliranti – in senso positivo – di come tutto accada nel raggio di pochi istanti e di come quando sta per concludersi un avvenimento, una linea temporale, una sottotrama, i personaggi sono subito catapultati in una nuova avventura o, più spesso, disavventura. Per questo anche nel momento in cui Hermione ricollega le informazioni che ha ottenuto, ne ottiene delle altre e poi ottiene qualcosa che è ancora più importante delle informazioni, per questo in questo capitolo non c’è stasi e non c’è certo il rischio di restare carenti di azioni e dinamismo.
La prima parte è, in effetti, un artificio visivo: ci pare di poter finalmente contemplare un disegno che abbiamo avuto sempre sotto agli occhi ma di cui solo ora ci accorgiamo; il paradosso del tempo, uno dei miei preferiti – dal trash al colto, da Terminator a… te -, si riconferma nella sua inafferrabilità, un po’ come i dogmi della religione; si può spiegare, si può pure definire, ma non si può del tutto capire. Hermione comprende che il salvataggio di quella donna e di quel bambino p fondamentale alla ricreazione del suo mondo futuro e che dunque lei, apparente anomalia nel passato, ha in realtà ripristinato qualcosa che altrimenti si sarebbe interrotto – ed ecco il paradosso, poiché non poteva interrompersi, cosa sarebbe accaduto se davvero Hermione non fosse tornata indietro? Ti dicevo come in fondo non trovassi fondamentale l’introduzione del tema vampiresco in questa storia, dato che, appunto, avevi già messo molta carne al fuoco, ma rileggendo ora comprendo, credo, una necessità più razionale che istintiva: la necessità di mettere in scena personaggi che poi hai bisogno di fare anche sparire in fretta, o non cercare più, perché la loro condizione non viene accettata o rivelata dalla società magica; in altre circostante in effetti la famiglia di Lenore e Lycoris avrebbe probabilmente scavato più a fondo e forse sarebbe stato necessario giustificare in modo differente il Voto Infrangibile; con la presenza della trasformazione invece e con il bisogno di tacerla tutto si sistema molto meglio e molto più velocemente.
Quando ancora crede di aver afferrato tutto, poi, Hermione acquisisce un’ultima importante informazione, buttata lì in modo casuale – dal Lord, certo non da te -: il nome dell’erede che diventerà così rilevante nel ramo dei Black e dei Malfoy. Non solo ha saldato un punto oscuro della storia passata, Hermione ha permesso che nascesse il fanciullo per colpa del quale è tornata nel passato per… far nascere quel fanciullo. E qui il paradosso si complica con l’uovo e la gallina: chi è nato prima? Quando Hermione è tornata indietro per la prima volta, dal momento che non avrebbe potuto farlo se non avesse tentato di salvare Draco e Draco non sarebbe stato salvato se lei non fosse tornata indietro nel passato? Un dogma, appunto, che non si può concepire del tutto ma la cui verità resta innegabile: una verità che si riverbera nel pianto di Hermione e nel senso di impotenza – oh, solo morale – di Malfoy.
Eppure c’è anche uno spostamento di importanza con questa rivelazione: se fino ad un attimo prima tutta la tensione narrativa era incentrata sul conflitto tra i due personaggi, se tutte le energie di Hermione erano predisposte al disgusto e al rifiuto e tutta l’amarezza del Lord derivava dalla comprensione che non sarebbe stato mai l’uomo che lei voleva e che non sapeva se voleva esserlo, se prima, insomma, eravamo anche noi cristallizzati in questo monologo di un Phineas sempre meno capace di nascondere i suoi sentimenti – la sensazione di averla avuta, in qualche modo, in quella biblioteca, ma più ancora la sensazione di aver desiderato avere qualcosa di lei oltre al corpo – e di un’Hermione sempre meno capace di rifiutarli – e c’è, nel suo silenzio ostinato, il disprezzo per queste arti macchinose ma anche secondo me la reticenza di fronte a qualcosa di incontenibile e inaccettabile -, ora invece veniamo catapultati nuovamente nel grosso della trama e in ciò che avevamo forse per qualche momento dimenticato: il mese imposto dall’alto, l’equilibrio da ristabilire, il paradosso, ancora una volta.
Ai nostri eroi allora non lasci nemmeno il tempo di litigare decentemente, di confrontarsi lungamente, e forse è meglio perché si ha sempre con Hermione l’impressione che lei stia cercando un motivo qualunque per fuggire da un uomo che sa che dovrà comunque abbandonare – e se poi il motivo qualunque lo trova in continuazione si può ben dire che ha gioco facile.
Tra parentesi, non posso non costruire ancora collegamenti immaginari tra la tua storia e la mia, come abbiamo sempre fatto, e non rammentare le azioni tipiche anche del mio Draco, ‘strisciando e calcolando’, e sorridere nel pensare che credo sia quasi obbligatorio quando si tratta di Malfoy cercare una lettura del personaggio che tenda più alla manipolazione che non alla crudeltà – anche perché altrimenti non ci sarebbe Dramione possibile.
Non hanno dunque il tempo di litigare a voce ma ce l’hanno fisicamente in una delle scene che ho trovato più coinvolgenti non a livello erotico, ovviamente, ma a livello emotivo, e che ho compreso perfettamente: il desiderio da parte del Lord di constatare che Hermione è viva, calda, pulsante, il bisogno di spegnere in lei l’orrore che, seppure in misura minore, anche lui prova per ciò che è accaduto, la necessità di ricostruire quel legame che ha accarezzato in biblioteca e quella speranza che lei possa essere sua e infine il tentativo, non primo e non ultimo, di sottometterla, in un certo senso, di farla arrendere, ben sapendo e ben desiderando che lei si riprenda da quella resa un minuto o un’ora o un giorno dopo e torni la donna combattiva di cui, è ovvio, si sta innamorando.
Per cui plaudo alla reattività di Hermione, bacchetta in pugno ma senza quella caparbia sciocca che la renderebbe solo ostinata e in grado invece di leggere davvero le pretese di Draco; plaudo al primo moto di vero coraggio del Lord, che forse avversari più pericolosi di Hermione – e in generale direi: di una donna delusa – non ha mai incontrato, plaudo alla meraviglia di questa scena in cui i corpi, più che amarsi, si sfidano, si limitano, si confermano.
E nel ‘sì’ che Draco rilascia nell’orecchio di Hermione, in quest’assenso che non può davvero darle perché lui non può essere davvero suo – né in quest’epoca, dove è promesso, né nell’altra, dove Phineas non sarà -, in questo respiro il mondo pare spegnersi tra questi due che non si sono nemmeno resi conto di essersi appena dichiarati, a modo loro e con i loro tempi.
Pare, appunto, perché poi il mondo si riaccende di nuovo e la realtà ripiomba su di loro.
Ma in quella realtà, l’ultimo pensiero di Hermione è il riconoscimento di ciò che ormai sa di provare e che tuttavia non la potrà salvare.

Che è un po' quello che penso io ogni volta che finisco di leggerti.