Ma ciao!
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"Tu non sai nulla della mia storia! Perché continui ad attaccarmi? La raccomandata sei tu, l'incapace sei tu, non sono io ad aver usufruito di un mio parente per entrare in un cast, non sono io ad aver rallentato le riprese!" Harmonie rispose a tono, sorprendendosi di se stessa
"Sai che c'è? E da tempo che sto pensando di raccontare tutto. Lo farò ora, grazie per lo spunto." Incominciò mormorando Harmonie guardando le facce ammutolite di molti. Poche persone, quasi nessuno conosceva a pieno la sua storia.
"Un paio di anni fa, con la mia famiglia, scoprii che avevo un tumore al seno. Così decisi di scappare di casa, per non vedere i miei genitori soffrire, a causa dell'impossibilità economica che avevamo di pagare le cure." Harmonie incominciò a parlare, con l'intenzione di mentire solo sui suoi genitori.
"Una sera, Harry si aggirava per la periferia di Londra, proprio nelle piccole vie in cui ero solita stare. Da quel momento tutto cambiò. Due mesi dopo mi chiese di andare via dalla strada, di andare con lui. Io non volevo. Io devo morire, pensavo. A cosa sarebbe servito improntare qualsiasi rapporto con lui?" La rossa sospirò, riprendendo fiato.
"Harry pagò l'intervento grazie al quale adesso sono qui. Quindi sì, è merito del ragazzo di cui mi sono innamorata se sono diventata la persona che conoscete, ma non è di certo a causa della nostra relazione se adesso mi trovo dietro questo microfono. Di questo ne vado fiera, sono orgogliosa di me. Ho lottato per stare qui." Concluse Harmonie sorridendo.
Tutti i presenti sorrisero di rimando, battendole le mani. Clarisse se ne andò, dimostrandosi maleducata e palesando la sua colpevolezza. Poco dopo, un brusio generale dichiarò il momento per le interviste concluso.
Commossa dalla giustizia fatta e dal supporto ricevuto, Harmonie abbracciò Rick, che ricambiò la stretta. Tra i due era nato un rapporto di fiducia, basato sul rispetto reciproco.
* * *
“Harmonie... E così, sei davvero stata raccolta dalla strada?”
“E se la raccomandata fossi tu?”
“Pensi seriamente di essere al pari di Harry?”
“Non ti senti in difetto a stare qui?”
“Stai con lui solo per i soldi, vero?”
Tormentanti erano le domande che i paparazzi stavano rivolgendo ad Harmonie, intenta a farsi spazio tra la folla per cercare di entrare nella Limousine. Con lei c'erano Harry, Zayn, Niall, Perrie, Jade, Leigh, Gemma, Ashton e Luke, mentre gli altri erano già riusciti ad entrare nella seconda macchina.
“Merda...” Mormorò Niall.
I fotografi stavano accerchiando i ragazzi, come fossero stati animali da circo, sfruttati per ricavare soldi.
“Nialler, tranquillo.” Jade strinse forte la mano del biondino, abbracciandolo in mezzo alla gente.
“Non parlare, sei solo l'ombra di Harry Styles!” Esordì una donna con una macchina fotografica in mano.
“Vaffanculo! Basta!” Sbottò Zayn.
Se c'era una cosa più che palese era che il pakistano non sopportava i paparazzi, li odiava da sempre e non si lasciava infastidire senza rispondere a tono. Solo in presenza di Liam, capace di calmarlo, Zayn abbassava la testa e se ne andava. In quel momento, pero', lui non c'era e il moro non riuscì a frenare l'impulso di difendere la sua amica.
“Zayn... Va tutto bene... Sinceramente, non me ne frega un cazzo di cosa pensa gente simile.” Affermò decisa Harmonie.
I suoi amici si voltarono verso di lei pensando a quanto fosse cambiata.
Urlò quando entrò in quella di Louis ed Eleanor. Si domandò come la castana potesse sopportare il fidanzato e il suo stile da bambino. La stanza della coppia, infatti, era di un rosso accesso, con tanto di statua di Spiderman sul comò e Vans di ogni tipo sparse ovunque. Ve ne era una persino sulla testa del povero supereroe. Harmonie rise, pensando a quanto quella camera da letto potesse riflettere la personalità del castano.
Un'intera parete della stanza da letto era ricoperta di loro foto, in coppia e non. Gli occhi cristallini della ragazza vagarono poi sull'altra parete, in cui vi erano alcune scritte. “Little things” era la più visibile, di un azzurro che diventava, lettera dopo lettera, verde. Ad attirare la sua attenzione, inoltre, ci pensarono il copri piumone e i copri cuscini. Della stessa tonalità del cielo, ribadivano il loro legame. Sui copri cuscini spiccavano due 'H', sul copri piumone, invece, era stata stampata un'operazione matematica, insieme ad una frase.
“HxHxH... The story goes on...”. Una scritta divertente, che stava a significare che forse sarebbe stato proprio quel letto testimone di un amore che avrebbe portato alla nascita di un nuovo 'fattore', magari con fossette, occhi verdi e capelli rosso fuoco. Una scritta che forse sarebbe potuta esser fraintesa come troppo maliziosa, ma che fece gioire Harmonie.
“Mamma, scusa se ti ho chiamata testa di cacca. Per favore dammi un biscotto, io starò nella mia camera. Harry”
“Avevo circa sei anni...” Spiegò il riccio ridacchiando, per poi stringere la ragazza a sé.
“Eri adorabile, anche a quell'età.” Harmonie poggiò la testa al torace di Harry, seduto dietro a lei.
Il cuore del ragazzo perse un battito.
Queste sono le parti che più mi hanno emozionata e che ho preferito di tutto il capitolo...
Lo so che non è una vera recensione ma spero ti basti sapere che anche se so molte cose sullo svolgimento della storia (forse tutto) aspetto sempre con impazienza i tuoi aggiornamenti perchè è il tuo modo di scrivere che rende unica H2 :)
Ok ho finito con la mia non recensione
Quindi...
Ciao dalla pasticceria ambulante xD
Alias COBALITINA
PS: magari non ti farà felice perchè non è una recensione ma spero che almeno un sorrisino te lo rubi;)
Ti voglio bene!! <3 vado a risponderti su whatsapp a tra poco :* |