POTATO POWEEEEEEEEEEEEEEEEEEEER. (o era banana power? sì, quasi sicuramente.... mmh, babbè)
oddio, ieri è stato un giorno absolument favoloso: praticamente metà delle mie storie preferite ha aggiornato, ci pensi? *_*
aaaaah, perfetto prorpio!
ora aspetta che mi rileggo questo capitolo altre 37871084432 volte.
*un'ora dopo*
oddio, crepo. c r e p o.
«Credo ti abbia vista.» annunciò, sotto voce.
Eileen spalancò gli occhi e, con cautela, si girò verso l'entrata: Davis era là, e la stava guardando. L'espressione era indecifrabile, gli occhi
erano fissi nei suoi. Lo vide girarsi verso i suoi amici, dire qualcosa e gli altri quattro annuirono.
Davis si rigirò e cominciò a passare per i tavoli e si stava dirigendo verso di loro.
Eileen si maledisse, e maledisse pure l'idea di tornare in quel paese. Cos'aveva per la testa quando lo decise? «Sta venendo qui.»
Zayn le rivolse un'occhiata preoccupata e fece per dire qualcosa ma ammutolì vedendo una figura alla sua sinistra che non ebbe bisogno
di identificare.
«Eileen.» disse Davis, senza particolari accenti. Non era una domanda, era una constatazione. Lei era lì e lui l'aveva vista.
La ragazza alzò piano gli occhi, puntandoli in quelli di lui. Non disse niente, ma caricò lo sguardo di odio e ribrezzo.
Davis deglutì e indicò con un cenno della testa Zayn. «E' il tuo nuovo ragazzo?» chiese, con una punta di disprezzo.
Eileen, di nuovo, non rispose. Si limitò ad abbassare lo sguardo come se lui non fosse là.
«Giochi la carta della statuina adesso? Lo sai che non mi piace quando non rispondi.»
«Evidentemente non vuole parlare.» disse calmo Zayn, alzando lo sguardo.
«E tu cosa vuoi? Ti ho visto, prima. Hai dei problemi con me?» sputò, sembrando un cane inferocito.
Eileen lo guardò male. «Davis, vattene. Non vogliamo problemi. E non voglio parlare con te.»
«Il tuo fidanzatino sembra avere qualcosa da dire, invece.» disse divertito, con troppa amarezza.
«Sì, ho da dire. Faresti meglio ad ascoltarla e a tornare dai tuoi amici.»
Davis sembrò volerlo uccidere con lo sguardo. «Ah sì? Dovrei ascoltare la tua dolce fidanzatina?»
«Non credi di averle dato abbastanza problemi, in passato? Vuoi ferirla di nuovo?» chiese innocentemente Zayn, centrando il punto.
Davis perse lo sguardo truce e posò lo sguardo su Eileen, poi senza dire niente girò sui tacchi e tornò dai suoi amici.
Zayn fece qualche commento che Eileen non afferrò molto bene: non riusciva a pensare ad altro se non al fatto che non era finità lì.
Davis non accettava una sfida, e secondo lui Zayn l'aveva sfidato. Non sarebbe finita bene.
oddio, davis.
mi piace troppo il nome davis, quindi anche davis deve essere un figo.
ma davis si deve togliere dai maroni, perchè sennò lo castro, with love.
allora, mi sono immaginata malik tutto picci picci perchè ha visto davisino e vuole difendere la sua amata donzella, e ....... *_*
aaaaah, che visione.
che picci.
sì, troppo picci.
e poi, devo copiarti tutta la parte nelsie?
oddioooooooooooooo, che picci.
(sono fissata con picci, vabbèvabbèvabbè)
oddio, niall è la pucciosità fatta in persona.
«Io ne sono sicuro, invece. Voglio baciarti.»
oh madonna. crepo, decedo, muoio, mi uccido e resuscito.
puuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuooooooi, let's go on.
«Scusa Eileen. - singhiozzò. - Non dovevo trattarti così.» ormai parlava in una cantilena
del tutto fuori luogo e molto, molto imbarazzante.
«Fa niente Davis. - lo rassicurò Eileen, trattenendolo per le spalle e lanciando uno sguardo sofferente a Zayn. - Ora andiamo.»
Niente da fare, Davis continuò a parlare, o meglio a strascicare parole. «Ci ho pensato molto e sai, credo di avere sbagliato. Non dovevo trattarti male perché ti amo e alla fine..cioè..» fece spallucce, lasciando cadere il discorso.
Non era brillo: era ubriaco marcio. «Davis, ascoltami, devi tornare dentro. Adesso ti accompagno.»
Nei secondi successivi, tutto successe ad una velocità assurda ma allo stesso tutto sembrò andare a rallentatore: Davis si agitò,
scrollandosi Eileen di dosso e facendola andare a sbattere contro il marciapiede, e poi il ragazzo si avventò su Zayn, ma prima di
raggiungerlo mise un piede in un piccolo solco dell'asfalto e cadde rovinosamente a terra, sbattendo la testa sullo spigolo del marciapiede.
Zayn rimase fermo a guardare il tutto scorrere davanti ai suoi occhi, mentre Eileen si mise una mano sulla bocca e si precipitò accanto al ragazzo. Lo esaminò per qualche secondo col respiro affannato dall'agitazione. «Zayn, vieni! - urlò in preda alla disperazione. Il respiro si era fatto corto e veloce, il petto si alzava e sollevava con movimenti repentini. - Non si muove!»
oddio
è morto
davis è morto
la morte è truce
e davis è morto
SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
no, scherzo. nessuno deve morire, nemmeno davis, il mio patato stronzo.
all'inizio speravo in una grande, ma tanto grande, rissa tra davis e zayn, ma meglio così.
CIOE' DAVIS E' MEZZO MORTO, SE NON CREPATO TUTTO
oddio, no.
non puoi lasciarmi così
vedi che di pubblicare subito
ti uccido
ti squarto
ti brucio viva
oddio ti pregoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
ora vado ad impiccarmi a causa tua
ADDIO, ADDIO. AMICI ADDIO
NOI CI DOBBIAMO LASCIARE
LA LUNA E L'ORSO DELLA CASA BLU
E QUALCOS'ALTRO
addio becks
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