Ehilà, mie care!
Finalmente, eccomi qua. Lo so, sono in estremo ritardo, ma dovevo trovare un po' di tempo per scrivere una recensione decente per questa meraviglia nota ai Babbani come capitolo. Alla fine, come al solito, il tempo non l'ho trovato.
Devo dire di aver pensato veramente molto a come avreste potuto iniziare il nuovo capitolo. Nonostante tutte le mie congetture, non avrei mai pensato a questo incipit. Lì per lì mi ha un po' spiazzato, ma ora posso solo dire che è pazzesco. E che ci sta alla grande.
Ancora una volta vi rivelate fenomenali nella caratterizzazione e originali. Non avete idea di quanto i pensieri di Sirius mi abbiano coinvolta emotivamente; io non ho mai provato cose del genere, ma, inspiegabilmente, le ho provate. (Poi, diciamocelo: Sirius tenebroso è un gran figone).
Non so se ve l'ho mai detto, ma in tal caso mi ripeterò: amo le scene in dormitorio. Sono estremamente esilaranti! La storia meriterebbe di essere letta anche solo per quei momenti. Sono perfetti; penso che descrivino in modo impeccabile la vera essenza dei Malandrini (con l'aggiunta del mitico Avada, ovviamente) e di come vivevano insieme, sopportandosi e soprattutto supportandosi l'un l'altro. È sempre un piacere leggere di loro e di quanto si volessero bene, specialmente quando ho bisogno di ricordarmi quanto l'amicizia sia importante e mai scontata. Passando a cose meno noiose, vi rivelerò il vero motivo per cui amo queste scene: le mutande di Sirius. Ah, quanto lo amo. Mi vergogno un sacco a dirlo, ma anche io ho una collezione di mutande strane. Ebbene sì. E tutti mi hanno sempre presa in giro. Andiamo, come è possibile non andarne fieri?
Vi darò un altro motivo: Peter. Me l'avete fatto piacere, il vecchio saggio topastro. Leggendo quello che scrivete, mi dimentico addirittura cosa farà in futuro e penso sia magnifico.
Un altro ancora: mi fate morire dal ridere, davvero. (Spesso mi trovo nella situazione di Remus e, accidenti, quante risate mi faccio se penso che sono identica a lui. Devo essere proprio insopportabile! Ma è così divertente, dopotutto).
Ma procediamo. Scarlett. Donne, io mi inchino a voi per avere creato un personaggio così strabiliante già in sé per sé e ancora di più quando si accosta perfettamente a Sirius.
Scarlett non ha paura. Aiutatemi, non respiro. Scarlett vuole stare con Sirius. L'ho aspettato così tanto che non mi sembra vero.
A mio parere la reazione di Dylan è stata ragionevole e immensamente dolce, è così un tesoro, lui, è impossibile odiarlo! Non so quanti avrebbero compreso i sentimenti e l'attrazione di Scarlett e l'ho adorato, anche perché ha reso la Blanks possibile. A propoooooooosito, quel bacio. Lì, vicino alla Sala Grande. Così, di sorpresa. Stavo per morire. Non sono preparata a tutto questo, a così tanti sentimenti. Quanto mi fanno impazzire quei due, sono così perfetti, miseriaccia. I will go down with this ship. Potrei avere degli attacchi di cuore, io ve l'ho detto. Non riesco a scrivere qualcosa di più sensato, sappiate soltanto che avete creato la coppia.
Infine, il litigio con Mary. Cavolo, non posso dire di biasimarla, non ce la faccio, proprio io che ho spesso reazioni insensate dettate dalla rabbia e dalla delusione. Non la biasimo, no, ma non penso che abbia ragione. Non ho niente contro di lei, ma, come dice Scar, lei non conosce Sirius. Questo cambia tutto.
La descrizione di questa scena è fortissima ed emozionante. Mi ha colpito, siete riuscite a creare una situazione comune ma in modo coinvolgente. Riesco a immedesimarmi in entrambe, non solo in Scarlett, a sentire quello che provano, il tono in cui lo dicono, il disprezzo e il dolore nelle loro voci. Non riesco a trovare altre parole per descrivere tutto questo se non magico. Lo è davvero.
Oui, ho finito. Quello che ho scritto è pieno di me e non di commento alla storia, scusate, ma la coerenza non è mai stato il mio forte.
No, non ho saltato la parte Jily perché sono una Snily pazza, no no no. Scusate, ma è più forte di me. Nonostante tutto, sì, sono carini. (Non avete idea di quanto mi costi dire questo, wah).
Vi abbraccio,
Giulietta
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