Sto soffrendo e non ho neppure iniziato a scrivere..
Soffro perché l'inizio è sempre la parte più difficile, lo saprai tu meglio di me di certo. Una volta che attacchi, il resto viene fuori spontaneo, naturalmente. Forse è anche questo il motivo di questo preambolo.
Ma in realtà, è che non so da dove iniziare.
Non avevo mai scritto una recensione per quarantacinque capitoli.. è bella tosta, sai? Soprattutto per un'analitica come me. Perché vorrei commentare tutti i momenti che mi hanno fatto piangere, pensare o rabbrividire dall'emozione... perché è la verità. Però la nostra mente ci gioca brutti scherzi e i ricordi vanno e vengono. Ora ho diverse scene in mente: Zarry, Larry e Ziam e anche il rapporto fraterno con Niall, ma sono sicura che quando avrò finito e pubblicato la recensione mi verrà qualcos'altro in mente e mi maledirò per non averlo inserito.
Oh... Un'altra prefazione, scusami.
E prima di "iniziare", un avvertimento: io non so una di quelle schematiche. Cioè.. non riesco a fare i paragrafi, a riordinare le idee prima di scrivere, altrimenti ne verrebbe fuori un bel saggiò e non è ciò che voglio.. anche perché, a dirla tutta, nonostante amassi scrivere e la letteratura, io i saggi li ho sempre odiati. Perciò non aspettarti qualcosa di questo genere. E scusa il caos che seguirà, è un po' quello che sono io dentro.
Questa storia mi ha rapita da subito: mi sono ritrovata catapultata a New York senza neppure accorgermene. Senza volerlo davvero. E mi sono ritrovata a conoscere il Fantom e lo Shiver come se fossero luoghi visitati migliaia di volte.
Lo confesso, ho iniziato a leggerla forse per noia... Lunedì, credo. Quando hai pubblicato quest'ultimo capitolo e leggevo la moltitudine dei miei following che aspettavano ansiosi e commentavano. Avevo bevuto il caffé la sera e te lo scrissi anche.. ero convinta che l'avrei potuta leggere in una notte:
La caffeina non mi ha mai fatto bene.. lo so.
Sono una teinomane, io.
Ma ad oggi, li ho letti tutti. Venerdì. Migliaia e migliaia. E migliaia di parole. Quarantacinque capitoli in quattro giorni.
Amo la tua abilità di descrivere i personaggi: di farci entrare nella loro psiche e buttarci addosso la loro sofferenza, il tormento che li annega. Perché è così.. io sono annegata in quella vasca piena di acqua intrisa di sangue, quando raccontavi le sofferenze del tuo Harry. Quando piano, con discrezione e con immensa abilità ci hai fatto scoprire la sua mente. Il suo passato l'hai svelato lentamente, così come il suo modo di pensare, quando tutti già lo amavamo un po' ed il soffrire con lui è diventato più immediato.
Dapprima ci hai fatto conoscere un Harry più oscuro, un Harry che aveva perso la speranza nel mondo e che aveva solo una mano ambrata a tenerlo a galla. La mano di Zayn.
Zayn era il suo punto di riferimento. Il sesso che era diventato amore, un ordine delle cose forse sbagliato, ma assolutamente perfetto per loro due. Un'amicizia tanto intensa che non poteva essere semplicemente chiamata con questo termine blando.
Sono arrivati ad essere uno parte dell'altro. Ad avere lo stesso odore, a capirsi con uno sguardo.
E questa loro relazione è così complicata che è inspiegabile a parole, forse anche per te, che scrivi così bene da lasciarmi senza fiato (letteralmente in apnea, talvolta).
Io sono una di quelle persone dannatamente convinte che non ci sia bisogno di definire ogni cosa. Di dare un nome ad un sentimento. O ad una relazione.
Io odio che si debba dare un nome, come lo si da ad un oggetto, ad una sensazione o a qualcosa di così etereo e impalpabile, come la relazione fra Harry e Zayn, per esempio.
Capisco che il mio discorso non è di facile comprensione, anche perché io e la chiarezza non ci conosciamo tanto bene e perché ad esprimere ciò che penso, non sono mai stata brava.
In nessun campo.
Mi sono, stranamente, ritrovata ad amare terribilmente il personaggio di Zayn. E' strano, perché io solitamente adoro Harry, qualsiasi cosa sia. Sempre e comunque, perché è/sarebbe la mia crush da adolescente (anche se dai miei 21 anni, l'adolescenza l'ho passata da un po'..) ed invece mi sono ritrovata ad affogare nei sentimenti per Zayn.
Forse perché lui è quello incompreso, soprattutto nella prima parte di questa storia ed un po' mi ci rispecchio. Quando lui da tutto se stesso per Harry, per tenerlo a galla, come dicevo prima. Ci mette tutto quello che ha: anima, cuore, sentimenti. Annullando se stesso. Annullandosi a tal punto da non riuscire più a sentire niente per nessun altro: Apatia. Nella sua bisessualità, non vuole più sfiorare un ragazzo che non sia lui e quindi sfoga semplicemente il suo corpo con qualche ragazza, la sera, al tanto amato Shiver, svuotandosi dai bisogni carnali per poi tornare a casa da Harry e stringerlo nella notte. Farlo sentire protetto da tutti i demoni che gli affollano la testa.
Ad amarlo.
Dire che è altruista, è un eufemismo bello e buono.
La parte che più di tutte mi ha colpito è appunto quando Zayn parla di come si sente. Forse è uno dei suoi primi pov, tra l'altro, e credimi che se il mio cuore avesse avuto un suono, sarebbe stato quello di un vetro rotto in miliardi di minuscoli frammenti.
Sto parlando dello Zayn che si sente abbandonato, tradito e lasciato solo, quando Harry sceglie Louis a lui. Quello Zayn che aveva dato tutto e non aveva visto tornare niente indietro. Harry che non gli aveva mai chiesto come stesse, che aveva preso e mai dato e lo lascia dormire nel suo letto, solo, forse per la prima volta.
Mi ha davvero distrutto Zayn che ha raccolto i suoi cocci da solo, senza che nessuno lo aiutasse.
I tuoi personaggi sono tutti molto complessi Fra, credimi che faccio davvero fatica a commentarli, a cercare di renderli bene in poche righe di una recensione. Perché sono così eclettici e sfaccettati che mi risulta davvero difficile, soprattutto per me, che con le parole ho un rapporto conflittuale. Di odio e amore.
Louis è il classico rampollo, all'apparenza. Perfetto. Ricco. Ben vestito.
Frequenta la facoltà d'economia che avrebbe dovuto frequentare per seguire le orme del suo vecchio. Media altissima. Fidanzata ricca come lui e bellissima.
L'apparenza è tutto nel suo mondo. Tutto.
Ma dietro la giacca e cravatta e i capelli ordinati si nasconde il vero se stesso, con la polo o la camicia e un paio di jeans troppo attillati.
E la passione per l'arte che come quel filo del destino (..almeno per me) gli fa incontrare il suo vero primo amore.
Louis impara a volare con Harry. Ho amato il fatto che tu abbia usato il verbo "volare", come sinonimo di imparare ad essere libero, a conoscersi e esprimere i propri sentimenti, perché lo trovo azzeccatissimo.
Harry gli fa conoscere appieno il piacere del sesso, lo ama nel profondo, venerandolo come se fosse un angelo. Ma poi forse è Harry quello che lo tiene stretto fra le ali e lo porta su nel cielo, "in Paradiso", no? Louis impara ad amare, si trasforma con Harry. Gli sta vicino quando ne ha più bisogno e vive di lui, lo assimila come ossigeno.
Louis teme il giudizio di suo padre, ma forse teme di più di rovinare la sua famiglia con la sua omosessualità, che -purtroppo- è ancora un tabù. Perciò è costretto a nascondersi nella sua relazione con Harry e questo lui non riesce ad accettarlo.
Non so se soffra di più Harry o Louis per questa situazione. Ci sto riflettendo ora.. Per quanto Harry sia quello che subisce attivamente tutto ciò, lui che ha fatto coming out da tanto tempo nella grande mela, forse è Louis che soffre di più per questo.
Perché lui vorrebbe essere libero di amarlo alla luce del sole. Vorrebbe anche non essere costantemente strangolato da quella cravatta invisibile che porta sempre al collo a ricordargli chi è.
E questa lotta dentro di sé emerge violenta nel suo personaggio.
Harry però, nella tua storia, si fa sempre colpevole di tutto. Lui è quello che allontana le persone. Che le rompe e convince tutti noi che sia così. Perché tu ci fai entrare così bene nella testa dei tuoi personaggi che io già immagino come si comporterà Harry (o Zayn o Louis o Liam) rispetto ad una certa situazione prima che tu lo scriva. Perché ci fai pensare come loro.. ed è strabiliante, davvero.
Ti confesso anche che questa storia mi ha destabilizzato su diversi punti, non mi vergogno a dirlo. Quando risbuca Nick e Harry si ritrova confuso, ad immaginare come sarebbero andate le cose se i suoi li avessero fatti incontrare nel suo periodo di depressione post-incidente. Harry confessa a Louis che sarebbe stato più felice forse, lì, con il Nick che aveva amato tanto, alla luce del sole. Mi hai fatto riflettere davvero tanto su questioni miei personali che non sto qui a raccontarti, anche perché ti annoierei.
Ho sempre odiato i "What If..." e tu con questa storia ne hai portati fuori parecchi dentro di me.
Liam..
Liam è un tuono. Lui arriva e sconvolge tutto. Ho adorato l'evoluzione del suo personaggio: l'omofobia che nascondeva soltanto una disperata attrazione verso il moro. Liam è irruento nei suoi modi di fare e di parlare, severo e deciso un po' come il padre militare. Lui agisce d'impulso, guidato dall'istinto. Usa termini forti e agisce con decisione. In tutto ciò che fa.
Forse è un po' la disciplina militare, no? Si dimostra un "vero uomo", ma d'altronde è cresciuto così.
E Zayn si innamora di lui giorno dopo giorno. Ritrova la fiducia in qualcuno, quella stessa fiducia che aveva perso in CHIUNQUE, anche nell'Harry che l'aveva abbandonato. Riceve le attenzioni di cui aveva tanto bisogno e che gli erano state negate. Quelle attenzioni di cui sembrava non avere bisogno, perché ben protetto da quella maschera da duro figlio di puttana... ma che nascondeva una profonda fragilità.
Ma Zayn non riesce mai, e ripeto mai, a negare l'amore che prova per Harry. Lo stesso che lo porta in inghilterra e lo fa ricadere tra le sue braccia ad aiutarlo e confortarlo come solo lui sapeva fare.
E a tradire quel Liam che si era tuffato a capofitto e di testa su quell'amore rischioso.
Liam è un po' l'antitesi di Louis: scopre di provare attrazione per Zayn (e solo per lui nella cerchia maschile) e vuole in ogni modo esplorare quel nuovo mondo, senza vergogna. Si lascia esplorare e scopre un nuovo tipo di sesso, un nuovo tipo di piacere.
Un nuovo tipo di amore.
Quell'amore che lo travolge a tal punto, di infischiarsene di essere chiamato "frocio", e di non vergognarsi di baciarlo in pubblico ed esternare i suoi sentimenti.
Lui ha un altro background sociale, sì.. ma è tutta una questione caratteriale in fondo. Louis avrebbe potuto confessare al padre la sua omosessualità prima di quel giorno. Prima dei ventidue pugni e dell'arresto. Forse le cose sarebbero state diverse..
Aveva paura di rischiare ed è più che comprensibile.
D'altronde il padre di Harry non aveva mai potuto sopportare l'omosessualità e "pazzia" del figlio, come avrebbe potuto Louis pensare che suo padre, tanto austero e celebre, avrebbe agito diversamente?
Des era andato via per quel motivo: o almeno era ciò che pensava Harry. Anne confessa nell'ultimo (o penultimo??) capitolo che era convinta che l'ex marito, ormai defunto, se ne fosse andato perchè non l'amava più. Che fosse la realtà o il disperato tentativo di una madre di alleviare i sensi di colpa del figlio, noi non lo sappiamo.
Oh scusami.. sto delirando di nuovo. Dovrei tatuarmi in fronte un bel "OFF TOPIC".
Passo ai legami famigliari di Harry e poi la smetto, ok? Tralascio anche Ben, che ODIO alla follia e di cui potrei scrivere un migliaio di parole.
(avevo detto che sarei stata analitica e che mi sarebbero servite diverse ore per questa recensione.. non mi sbagliavo poi tanto)
Niall non mi aspettavo di trovarlo in questa storia. Per niente. Infatti quando lessi il suo nome e la sua descrizione come fratellastro di Harry ne rimasi particolarmente stupita.
Ahaha no, scherzo. Ho sclerato male tantissimo, perché i miei sentimenti per Niall in questo periodo arrivano alla luna e tornano indietro.
Inizialmente l'abbiamo detestato un po' tutti perché osservavamo la storia dagli occhi di Harry. Lui gli aveva rubato il padre. Aveva rubato l'amore che quell'uomo avrebbe dovuto destinare a lui.
Harry lo immaginava come il figlio perfetto, il suo opposto, praticamente.
Ma in realtà Niall si rivela essere un po' il grillo parlante di Pinocchio. La fata turchina. La stella polare. Il nord nella bussola.
Aiuta Harry a trovare la retta via. La strada di casa, che non è altro che il suo cuore.
Il ragazzo occhi cielo.
Louis.
Si insedia nella sua vita piano, con il tempo, aiutandolo anche a ricucire il rapporto con sua sorella, Gemma, la stessa che l'aveva ritrovato in fin di vita nella vasca da bagno.
L'inizio di tutto. E con il tempo diventa il suo "fratellino"..
Lo porta nell'orfanotrofio dove suo padre e Maura l'avevano trovato e poi preso con loro, gli fa ritrovare la speranza. E ti confesso che ho pianto come una bambina.. perché Niall è un personaggio tanto genuino da farmi commuovere.
Sembra un personaggio minore rispetto agli altri, ma è la chiave di volta che ha permesso a questa storia di andare nella retta via. Di far congiungere i suoi personaggi. Di fargli ritrovare, portando un po' della sua speranza fino a New York.
E credimi che non vedo l'ora di sapere se Louis e Harry riusciranno a incollare tra loro i cocci del loro amore che non è mai finito, se ci sarà un proseguo della situazione con Freddie e se Liam riuscirà a perdonare Zayn, invece che partire per una carriera militare che , a mio parere, non gli si addice.
Concludo chiedendoti infinitamente scusa:
1) perché avrei voluto esprimere meglio ciò che provo per i tuoi personaggi, ma dover riorganizzare 45 capitoli nella mia testolina vuota è stato più difficile del previsto. Avrei voluto approfondire meglio il carattere di Zayn che mi ha tanto colpito, il carattere forgiato dal sesso quasi abuso con Ben e dalle droghe, dello spasmodico bisogno che ha di Harry e da come vive il suo rapporto con Liam. Avrei voluto parlare meglio di Harry e della sua apatia, dei pugni e del dolore fisico solo per sentire qualcosa. Perché è una sensazione che conosco bene l'apatia... e fa davvero schifo. E avrei voluto approfondire di più anche su Louis ed il suo rapporto familiare, la madre distaccata e che si attaccava alla bottiglia per annegare i problemi, al padre troppo preciso. Da copertina.
2) perché scrivo da ore ormai e probabilmente tutto ciò che avrai letto ti sembrerà incredibilmente confuso e incomprensibile, e sicuramente cosparso di errori grammaticali e di ortografia. Perdonne-moi. So che nella mia testa i pensieri sono aggrovigliati e indistricabili ed è davvero difficile per qualcun altro riuscire a comprendere il filo logico che, spesso, perdo anch'io.
In conclusione della conclusione, mi sembra scontato e banale dopo le migliaia di parole qui sopra, esprimere esplicitamente quanto abbia amato e ami questa storia. I complimenti che ti ho scritto su twitter li ribadisco e fermamente e penso che tu debba tramutare questa storia in un libro o scriverne uno, perché una scrittrice lo sei già, e nettamente superiore a molte di quelle che vantano i loro libri sugli scaffali di una libreria.
Ed ora termino (per davvero!) questa recensione interminabile , convinta fermamente (o forse solo speranzosa??) per la mia e soprattutto per la TUA sanità mentale che quella al prossimo capitolo sia più breve e meno caotica.
Joy
(Recensione modificata il 22/11/2013 - 11:58 pm) (Recensione modificata il 23/11/2013 - 12:03 am) |